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    Enel, Starace: per la transizione ecologica servono riforme strutturali e 100mila nuovi addetti

    (Teleborsa) – L’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, ha dichiarato che nel quadro del PNRR per la transizione ecologica ci sarà bisogno di formare 100mila nuovi addetti. “A fronte di 26 miliardi di possibili iniziative, solo 6 miliardi sono le richieste di finanziamenti Ue e gli altri non hanno bisogno di fondi europei, ma occorre che le riforme strutturali si compiano in maniera veloce e significativamente efficace. La transizione verde, la transizione energetica in corso, è conveniente dal punto di vista economico, l’unico punto è la velocità delle autorizzazioni e la formazione di persone al lavoro: calcoliamo 100.000 maggiori addetti, che sono da formare, perché non ci sono con questa formazione tecnica necessaria”, ha spiegato in occasione dell’Italian Energy Summit organizzato dal Sole 24 Ore.”Questo fa vedere qual è l’importanza relativa da un lato dei fondi dall’altro delle riforme strutturali. Per noi è molto più importante che si compia in maniera veloce ed efficace il percorso delle riforme strutturali piuttosto che l’erogazione di fondi”, ha aggiunto Starace.L’amministratore delegato di Enel si è poi soffermato sul ruolo delle città all’interno della transizione. “Ne parliamo stando in Europa, quindi le pensiamo a misura d’uomo – ha detto – ma ci sono megalopoli in crescita vertiginosa nel mondo: da 10 a 40 milioni di abitanti. Queste città sono oggi i principali centri di consumo energetico del mondo: da sole consumano circa il 70% dell’energia mondiale ed emettono circa l’80% dell’anidride carbonica e se non efficientiamo energia nelle città e non le decarbonizziamo è difficile raggiungere i goal”. LEGGI TUTTO

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    Bollette luce e gas, aumenti in arrivo: quanto pagheremo in più dal primo ottobre

    (Teleborsa) – Come ormai noto, nuovi aumenti per il prossimo trimestre per le bollette di luce e gas. L’Autorità per l’Energia, le reti e l’ambiente (ARERA) ha fissato un incremento dell’elettricità del 29,8% e del 14,4% per il gas. In termini di effetti finali, per l’elettricità nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà di circa 631 euro, con una variazione del +30% rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 145 euro su base annua).La spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sarà di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 155 euro su base annua). Nei confronti con il 2020 si deve tener conto dei prezzi particolarmente bassi riscontrati nel periodo della pandemia. Per l’elettricità, infatti, la spesa annua del 2021 è superiore di circa il 13% rispetto a quella pre-Covid del 2019, mentre per il gas si è sostanzialmente tornati ai livelli del 2019. Per oltre 3 milioni di nuclei familiari aventi diritto ai bonus di sconto per l’elettricità e per 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas, in base all’Isee, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente azzerati dal decreto del governo con cui sono stati tagliati gli oneri di sistema 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.”La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici – ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento – e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas”, spiega nella comunicazione con cui ha aggiornato le tariffe di luce e gas per il prossimo trimestre, a partire dal primo ottobre previste in aumento del 29,8% per l’elettricità e 14,4% per il gas. L’Autorità è intervenuta annullando transitoriamente gli oneri generali di sistema in bolletta e potenziando il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, grazie al decreto di urgenza del Governo che ha stanziato le risorse necessarie, con ciò consentendo di attutire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.”Siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente”. Lo ha sottolineato il Presidente dell’Autorità per l’Energia, le reti e l’ambiente, Stefano Besseghini commentando gli aumenti di luce e gas per il prossimo trimestre. “L’intervento del Governo – ha spiegato – cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili. Accanto all’attenzione alle famiglie in più grave difficoltà, è ormai evidente l’ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo nella media, fatica a sopportare la quotidianità. E’ a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunità per una riduzione strutturale dei costi energetici”.Secondo uno studio dell’Unione nazionale consumatori gli aumenti di luce e gas per una famiglia tipo poteranno a una stangata di 355 euro in più all’anno. Significa spendere su base annua (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal primo ottobre 2021 al 30 settembre 2022, nell’ipotesi di prezzi costanti), 184 euro in più per la luce e 171 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 355 euro. “Purtroppo, come avevamo preannunciato, i miliardi stanziati dal Governo erano del tutto insufficienti e non sono bastati per impedire una stangata da primato che manderà in tilt i bilanci delle famiglie, salvo quelle in disagio economico” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. “Un rincaro record. Per la luce, mai da quando ci sono gli aggiornamenti tariffari trimestrali stabiliti dall’Authority, ossia dal gennaio 2003, si sono verificati rialzi così elevati, mentre per il gas si tratta del secondo maggior aumento di sempre, dopo quello del trimestre scorso. Ora chiediamo al Governo che l’azzeramento degli oneri di sistema di luce e gas e la riduzione dell’Iva per il gas divengano definitivi e che si intervenga anche sulle accise del gas. Gli incentivi vanno finanziati con la fiscalità generale, sempre, senza se e senza ma” conclude Vignola.(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi incontra premier libico Abdul-Hamid Dbeibah

    (Teleborsa) – Il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale della Libia, Abdulhamid Dbeibah, e l’AD di Eni Claudio Descalzi, si sono incontrati oggi a Tripoli, alla presenza del Chairman di NOC Mustafa Sanalla, per discutere la strategia di Eni nel Paese attraverso il rilancio degli investimenti, il sostegno al settore sanitario libico e all’accesso all’energia (rinnovabili, gas per il mercato domestico e produzione di energia elettrica).Claudio Descalzi ha confermato al Primo Ministro il pieno impegno di Eni nelle attività e nei progetti operativi nel Paese, puntando sul gas naturale per soddisfare il crescente fabbisogno energetico del Paese. La società sta lavorando a nuovi importanti progetti di sviluppo offshore come Strutture A&E, Bouri Gas Utilization, Sabratha Compression e Hamada, massimizzando inoltre la produzione di gas della Libia attraverso lo sviluppo di ulteriori opportunità.L’AD di Eni, il Primo Ministro e il Chairman di NOC hanno discusso anche di progetti nel settore delle energie rinnovabili, in grado di soddisfare le esigenze di minor consumo di idrocarburi e di riduzione delle emissioni di CO2, oltre a migliorare l’accesso all’elettricità per le comunità remote. A tal proposito Eni sta definendo le specifiche tecniche per l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo a batterie in aree remote del paese.Abdul-Hamid Dbeibah ha infine ringraziato l’Eni per il suo sostegno alle iniziative sociali soprattutto nel settore sanitario. Eni, attraverso la sua controllata Eni North Africa (ENA), ha fortemente supportato le autorità sanitarie libiche, attraverso la NOC, nella risposta contro il COVID-19 fornendo attrezzature e forniture mediche sin dall’inizio della pandemia nel 2020. Eni ha garantito al Primo Ministro ulteriore supporto al settore sanitario libico attraverso la fornitura di attrezzature e materiali di consumo allo scopo di aumentare la capacità diagnostica del COVID-19 e trattare casi critici. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, Opec stima forte crescita domanda nei prossimi anni

    (Teleborsa) – Con l’economia globale in ripresa dalla pandemia, la domanda di petrolio registrerà una significativa crescita nei prossimi anni. E’ quanto prevede l’Opec nel World Oil Outlook 2021 stimando un aumento concentrato nel primo decennio a cui seguirà un andamento stabile a partire dal 2035. L’utilizzo del petrolio aumenterà di 1,7 milioni di barili al giorno nel 2023 a quota 101,6 milioni, un’espansione che, dopo la crescita per gli anni 2021 e il 2022, riporterà la domanda sopra il tasso pre-pandemico del 2019.”L’energia e la domanda di petrolio hanno ripreso significativamente nel 2021 dopo il massiccio calo del 2020″ – ha scritto il segretario generale dell’Opec Mohammad Barkindo – nella prefazione al rapporto. “Nel lungo termine è prevista un proseguimento dell’espansione”.La stima del Cartello è che la domanda raggiunga i 103,6 milioni di barili/giorno nel 2025 ed i 107,9 milioni nel 2035. Per soddisfare questi livelli di domanda – ha aggiunto Barkindo – saranno necessari enormi investimenti, senza i quali “sono possibili in futuro situazioni di volatilità e di mancanza di energia” e questo “non è nell’interesse dei produttori e dei consumatori”. LEGGI TUTTO

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    Cingolani: su questioni energetiche necessarie riflessioni europee

    (Teleborsa) – “La materia prima del gas aumenta per tutti, non solo per l’Italia. Tutti i Paesi d’Europa stanno fronteggiando questo problema. Circa l’80% dell’aumento dei costi in bolletta proviene dall’aumento del costo del gas. Un 20% degli aumenti lo possiamo attribuire all’aumento del prezzo della C02”. Lo ha detto il Ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani all’incontro “Sviluppo sostenibile e digitale: la sfida dei giovani parte da Milano”, organizzato da Sky in occasione dei due appuntamenti internazionali “Youth4Climate: Driving Ambition” e “Pre-COP26” e in onda su SkyTg24. “La narrazione – prosegue il Ministro – non deve essere semplificata, dobbiamo guardare a questo problema in maniera complessiva. Sulle questioni energetiche occorrerà fare delle riflessioni europee, sono argomenti complessi, non c’è una soluzione facile e immediata. Poi si può ragionare come si scrive il computo della bolletta, su oneri e spese si può lavorare, possono essere mitigate. Ma c’è un problema ben più ampio, quello del costo della transizione ecologica vista nella sua globalità. La transizione ecologica è un’opportunità unica, ma il punto è che i suoi effetti non sono immediati, le transizioni si sviluppano negli anni. E’ sicuro che la transizione ci porterà giovamento economico, ma la domanda è da quale anno inizieremo a misurare questo miglioramento. Questo periodo transitorio va organizzato”. LEGGI TUTTO

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    Renergetica, CdA approva semestrale. Prevista accelerazione rilascio autorizzazioni

    (Teleborsa) – Il CdA di Renergetica, società attiva nello sviluppo di progetti a fonti rinnovabili e quotata sul mercato AIM Italia, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2021. Il valore della produzione pari è stato pari a 5,32 milioni di euro (5,57 milioni di euro nel primo semestre del 2020), l’EBITDA pari a 2,13 milioni di euro (2,57 milioni un anno fa) e il risultato netto consolidato pari a 1,12 milioni (1,49 milioni nello stesso periodo 2020). La Posizione Finanziaria Netta si è assestata a 8,83 milioni di euro (9,62 milioni di euro al 31 dicembre 2020).”Nella difficile situazione contingente caratterizzata dalla pandemia Covid-19, che ha determinato inevitabili rallentamenti nei processi autorizzativi, Renergetica mantiene risultati positivi anche nella semestrale 2021 e rafforza la propria presenza internazionale con l’ingresso nel mercato spagnolo – ha commentato il presidente Stefano Giusto – L’accordo pluriennale raggiunto con ERG per lo sviluppo in questo specifico mercato riconferma la nostra affidabilità, riconosciuta da operatori di primissimo livello che ci hanno scelto come partner commerciale”.Per quanto riguarda la seconda metà dell’anno, Renergetica “ritiene che entro la fine dell’anno vengano ottenute ulteriori autorizzazioni sul mercato italiano e si perfezionino le vendite dei progetti già autorizzati, oggi in fase di Due Diligence da parte degli investitori”. La presenza su più mercati e il maggiore numero di progetti e di MWp in fase di autorizzazione, sviluppo e origination, “permette di bilanciare e assorbire eventuali rallentamenti di singoli progetti o eventi contingenti che possano verificarsi in uno specifico mercato”, viene inoltre sottolineato.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Petroliferi in rialzo con caro greggio

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli energetici di Piazza Affari sostenuti dall’andamento positivo dei prezzi del greggio. Tra i player del settore, fa bene Tenaris con un balzo dell’1,57%. Corre anche Eni con un rialzo di oltre due punti percentuali.Il petrolio oscilla poco sotto i massimi da ottobre 2018 per il Brent toccati nella notte. Secondo Goldman Sachs il prezzo del petrolio dovrebbe raggiungere i 90 al barile al barile a fine anno. (Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Clima, Cingolani: serve partnership pubblico-privata molto forte

    (Teleborsa) – “Il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, gli investimenti infrastrutturali richiedono “una partnership pubblico-privato molto forte. E serve un piano: devi sapere dove vuoi andare”.Lo ha affermato Roberto Cingolani, ministro per la transizione ecologica intervenendo ad un panel della conferenza internazionale D20-Ltic, organizzata da CdP sul tema degli investimenti infrastrutturali. Piano che però “cambia da paese a paese e quello che è buono per noi – ha rilevato – può non esserlo per altri”. Più in generale “chiaramente tra G7 e G20 ci sono delle differenze, ma onestamente non sono così ampie – ha detto – da giustificare una road map diversa” su questi temi, e auspicabilmente “si andrà verso una road map unica”.Commentando i rialzi attesi delle bollette su cui il Governo è intervenuto con un decreto da 3,5 miliardi, “bisogna dire ai cittadini – ha detto Cingolani – di risparmiare molto e stare molto attenti all’efficientamento”. Questo l’invito del Ministro a margine della presentazione della Relazione Annuale dell’Autorità dell’energia. “Questa questione del gas noi la dobbiamo guardare a livello europeo. E’ chiaro che soluzioni contingenti se ne possono trovare ma c’è da vedere una questione europea perchè tutte le questioni dovranno essere stabilite a livello europeo. Sono convinto che Draghi abbia detto la cosa giusta, un po’ come successo con i vaccini”, ha detto. Sull’ipotesi di una centrale di acquisto, Cingolani ha aggiunto: “questo non lo so ma ci deve essere una cosa europea”. LEGGI TUTTO