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    Rincaro prezzi energia, governo verso aumento Ires per chi ne beneficia

    (Teleborsa) – Il governo sta valutando un aumento delle tasse per le società energetiche che stanno beneficiando dell’impennata dei prezzi dell’energia, secondo quanto ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante una conferenza stampa con altri politici della Lega. “Credo si andrà in quella direzione”, ha risposto il ministro alla domanda se il governo intenda tassare società energetiche con un provvedimento simile alla “Robin Hood tax”. Un provvedimento del genere potrebbe quindi aumentare l’Ires, l’imposta sul reddito delle società”Speriamo che Enel senta la responsabilità sociale di rendersi conto che stanno facendo margini pazzeschi, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e restituire parte dei profitti alle famiglie e alle aziende”, ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini nel corso della stessa conferenza stampa. “Ho chiesto a Draghi di fare uno sforzo straordinario per sostenere le imprese e aiutarle a far fronte al costo dell’energia”, ha aggiunto Salvini.”L’azienda non sta certamente ottenendo utili extra dall’attuale crisi energetica”, ha detto un portavoce della multinazionale Italiana a Reuters, sottolineando che l’aumento dei prezzi del gas ha influito in maniera negativa su aziende come Enel che acquistano gas per produrre energia. LEGGI TUTTO

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    Energia, Confindustria: costo per le imprese sarà di 37 miliardi nel 2022

    (Teleborsa) – “Lo shock energetico è un problema per tutte le filiere, il rischio che corriamo, oltre al blocco della produzione che sta già avvenendo in alcuni settori, è che le aziende spostino altrove la produzione. Il mondo della ceramica, della carta e il siderurgico stanno fermando gli impianti o producendo a ritmi molto ridotti. Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 e la previsione per il 2022 è di 37 miliardi. E’ un livello assolutamente insostenibile per le nostre imprese, cosi’ non ce la possiamo fare”. Lo afferma il vicepresidente di Confindustria per le filiere e le medie imprese Maurizio Marchesini. “Gli interventi messi in campo finora dal Governo non hanno investito il 70% delle PMI, quindi serve affrontare il problema attraverso azioni immediate e con una strategia di medio-lungo periodo. Occorre sicuramente che i ministeri competenti aprano un tavolo a cui auspichiamo di essere convocati per dare il nostro contributo perchè ci sono una serie di interventi che possono essere messi in campo”. Questa – conclude Marchesini – “è una tempesta perfetta per il mondo delle imprese ed è solo una anticipazione di quello che avverrà con la transizione ecologica”.(Foto: © sashkin7 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo ancora in crescita nell'ultima settimana (+9,7%)

    (Teleborsa) – Continua a crescere il prezzo medio d’acquisto dell’energia nella borsa elettrica. Nella settimana al 9 gennaio 2022 è stato di 208,53 euro/MWh, segnando un aumento del 9,7% (+18,48 euro per MWh) rispetto ai sette giorni precedenti, secondo quanto comunicato dal GME (Gestore dei mercati energetici). Il picco è stato di 228,46 euro/MWh.In aumento i volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME, pari a 4 milioni di MWh (+14,2%), con la liquidità al 76,5% (+3,8 punti percentuali). I prezzi medi di vendita, ovunque in ribalzo, sono variati tra i 208,26 euro/MWh delle zone centrali, meridionali e della Sardegna ed i 212,16 euro/MWh della Sicilia. (Foto: © pejo / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Vendite sui titoli petroliferi con greggio in calo

    (Teleborsa) – Seduta all’insegna delle vendite per il comparto petrolifero con i prezzi del greggio in discesa dopo aver accelerato nei giorni scorsi in scia alla riunione dell’OPEC+, del 4 gennaio.Il future febbraio sul WTI cede lo 0,41% a 78,58 dollari al barile, mentre la consegna marzo sul Brent perde lo 0,34% a 81,47 dollari. Tra i player del settore, Tenaris arretra dello 0,16% mentre Eni cede lo 0,41%. LEGGI TUTTO

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    USA, Blackstone investe 3 miliardi di dollari in Invenergy

    (Teleborsa) – Blackstone, la più grande società mondiale di private equity, ha annunciato che fondi gestiti da Blackstone Infrastructure Partners hanno stipulato un accordo definitivo con Caisse de dépôt et placement du Québec (CDPQ) e Invenergy per un investimento azionario di circa 3 miliardi di dollari in Invenergy Renewables. L’investimento di Blackstone fornirà capitale per accelerare le attività di sviluppo di Invenergy, una delle più grandi aziende non quotate che sviluppano progetti di energia rinnovabile nel Nord America. Invenergy Renewables ha sviluppato oltre 175 progetti, per un totale di quasi 25.000 megawatt in quattro continenti, incentrati su partnership durature con utilities, istituzioni finanziarie e clienti commerciali e industriali. I progetti di generazione sviluppati dall’azienda alimentano l’equivalente di 8,5 milioni di case. “Blackstone si impegna a investire nella transizione energetica e Invenergy è il chiaro leader indipendente nel settore delle energie rinnovabili – ha commentato Sean Klimczak, Global Head of Infrastructure di Blackstone – Aderiamo con entusiasmo a una partnership a lungo termine con i team di Invenergy e CDPQ, e siamo entusiasti di investire insieme a loro per supportare la costruzione accelerata del portafoglio di energia pulita di Invenergy”. LEGGI TUTTO

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    Caro bollette, la Germania pensa ad aiuti economici per le famiglie più povere

    (Teleborsa) – Anche il governo tedesco sta valutando la possibilità di introdurre sostegni per le famiglie più povere a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia nonostante gli ultimi dati sull’inflazione abbiano mostrato una leggera flessione. La conferma è arrivata direttamente dal ministro delle Finanze, Christian Lindner. “Dobbiamo fare qualcosa”, ha affermato il ministro in una riunione del partito a Stoccarda, “Prometto che, con i mezzi che ho a disposizione, forniremo tale sostegno solidale alle persone particolarmente colpite”. Francia, Spagna e Italia sono già impegnate in un’azione simile.Il ritmo annuale della crescita dei prezzi in Germania è stato del 5,7% a dicembre, secondo l’indice armonizzato dei prezzi al consumo pubblicato giovedì, in leggero calo rispetto al 6% di novembre, il livello più alto da poco dopo la riunificazione del paese all’inizio degli anni ’90. I prezzi dell’energia in Germania sono però saliti del 18,3% in più rispetto all’anno precedente spingendo il governo a ragionare su aiuti finanziari per compensare l’aumento dei costi di riscaldamento per le famiglie più povere questo inverno. LEGGI TUTTO

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    Acquisti sui titoli petroliferi con greggio in rialzo

    (Teleborsa) – Seduta all’insegna degli acquisti per il comparto petrolifero con i prezzi del greggio in salita e già in accelerazione nei giorni scorsi dopo l’esito della riunione dell’OPEC+, del 4 gennaio. Il contratto sul WTI scadenza marzo sale dello 0,94% a 80,21 dollari al barile mentre quello di pari scadenza sul Brent scende dello 0,93% a 82,75 dollari al barile.Tra i player del settore, Tenaris avanza dello 0,67% mentre Eni guadagna lo 0,60%.L’OPEC+ (la formulazione allargata dei produttori di greggio che comprende membri del cartello e membri esterni) ha approvato l’aumento di 400.000 barili al giorno previsto per febbraio. La decisione non ha sorpreso il mercato che si aspettava questo esito. L’alleanza delle 23 nazioni, guidata da Arabia Saudita e Russia, ha già riavviato circa i due terzi della produzione interrotta nelle prime fasi della pandemia. L’obiettivo dell’OPEC+ è aumentare l’offerta a un ritmo che soddisfi la ripresa dei consumi di carburante e riesca a scongiurare nuovi crolli del mercato.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Festività, Terna: consumi elettrici in crescita

    (Teleborsa) – Nel periodo delle festività natalizie i consumi elettrici italiani hanno registrato una sostanziale crescita, confermando il trend positivo che ha caratterizzato il 2021 e che ha visto il fabbisogno energetico tornare sui livelli pre-Covid.Secondo le stime di Terna la società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 20 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022, i consumi elettrici italiani sono aumentati dell’8,7%, rispetto allo stesso periodo del 2020-2021, e del 13,7% rispetto a quello del 2019-2020, facendo misurare dati in linea con quelli registrati nel 2016-2017. La dinamica in flessione non si discosta da quella tipica del periodo natalizio e, come di consuetudine, fa toccare valori assoluti in energia tra i più bassi dell’anno. In termini destagionalizzati, nelle due settimane in esame, caratterizzate da temperature miti rispetto alle medie stagionali, il livello della produzione rinnovabile corretto dagli effetti di calendario e temperatura è aumentato del 3,6% rispetto all’anno precedente. Le fonti pulite hanno raggiunto i 9,3 TWh, con l’idroelettrico e l’eolico che hanno contribuito per i due terzi della produzione complessiva. In particolare, in Italia il 25 dicembre 2021 le fonti rinnovabili hanno coperto il 43% della domanda elettrica giornaliera. LEGGI TUTTO