More stories

  • in

    USA: scorte petrolio settimanali in calo, sotto attese

    (Teleborsa) – Sono scese a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 12 novembre 2021, sono scesi di circa 2,1 milione a 433 MBG, contro attese per una crescita di 1,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 0,8 milioni a 123,7 MBG, contro attese per una flessione di 1,2 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 0,7 milioni a quota 212 MBG (era atteso un calo di 0,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono scese a 606,1 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    Petrolio, prezzi in calo su timori eccesso produzione

    (Teleborsa) – Segnali di nervosismo e preoccupazione tornano sul mercato petrolifero con gli investitori intimoriti da un possibile eccesso di offerta. I mercati scontano tale scenario e scattano le vendite: il contratto sul WTI, consegna dicembre, perde lo 0,67% a 80,22 dollari al barile, mentre il derivato sul Brent, gennaio, scende dello 0,87% a 82,04 dollari. A ciò si aggiungono le dichiarazioni del segretario generale dell’Opec, Mohammad Barkindo, secondo cui un surplus delle scorte si sta già formando per il mese di dicembre. LEGGI TUTTO

  • in

    Energia, Terna: “A ottobre consumi elettrici ancora in crescita”

    (Teleborsa) – Nel mese di ottobre, la domanda di energia elettrica in Italia è stata pari a 26,5 miliardi di kWh. Un valore in crescita dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2020. È quanto emerge dall’analisi effettuata da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, nell’ultimo “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”. Anche a livello industriale – rileva Terna – prosegue il recupero dei consumi: l’indice IMCEI, infatti, ha registrato una performance positiva (+1,3%) rispetto a ottobre di un anno fa, grazie alla crescita dei principali settori monitorati da Terna. Nel dettaglio, il mese di ottobre ha avuto un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,4°C rispetto allo stesso mese del 2020. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in crescita del 2,3%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre è stata ovunque positiva: +0,7% al Nord, +1,5% al Centro e +1,8% al Sud. In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una crescita dello 0,9% rispetto a settembre di quest’anno. Nei primi dieci mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in aumento del 5,6% rispetto all’omologo periodo del 2020 (in termini rettificati la variazione diventa +5,8%).Nel mese di ottobre, la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per circa l’85% con produzione nazionale e per la quota restante (15%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, la produzione nazionale netta (22,3 miliardi di kWh) ha registrato una crescita dello 0,9% rispetto a ottobre del 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 32% della domanda mensile. In aumento le fonti di produzione termoelettrica (+10,7%) ed eolica (+5,4%); in flessione tutte le altre (idroelettrica -31,4%; fotovoltaica -1,7%; geotermica -1%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +2,4% per un effetto dell’aumento sia dell’import (+3,5%) sia dell’export (+29,7%).A partire da questo mese, inoltre, Terna ha ampliato il campione monitorato nell’indice IMCEI, che prende in esame i consumi dei grandi clienti industriali cosiddetti “energivori” del nostro Paese nei settori ‘cemento, calce e gesso’, ‘siderurgia’, ‘chimica’, ‘meccanica’, ‘mezzi di trasporto’, ‘alimentari’, ‘cartaria’, ‘ceramica e vetraria’, ‘metalli non ferrosi’. Nella sua nuova configurazione, l’IMCEI – spiega la società – è più rappresentativo in quanto analizza ora anche i dati di 435 clienti industriali connessi in media tensione, in aggiunta ai 530 connessi all’alta tensione, per un totale di circa mille clienti. Con tale ampliamento del campione si ha un incremento di circa 550 GWh mensili monitorati (nel mese di ottobre si passa da 2.800 GWh a circa 3.400 GWh). L’indice così calcolato fa registrare un aumento dei consumi industriali dell’1,3% rispetto ai valori di ottobre dello scorso anno. Nel contesto definito da Terna “complessivamente positivo”, con la crescita dei settori della siderurgia, della meccanica e dei materiali da costruzione, la società registra segnali di flessione limitati ai comparti dei mezzi di trasporto, della chimica, dell’alimentare e dei metalli non ferrosi. Con dati destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario, l’indice IMCEI ha fatto registrare una variazione congiunturale negativa dell’1,4% rispetto al mese precedente (settembre 2021). LEGGI TUTTO

  • in

    Certificazione Nord Stream 2 sospesa da autorità tedesca. Gas balza del 10%

    (Teleborsa) – La Bundesnetzagentur, l’autorità tedesca per l’energia, ha sospeso temporaneamente la procedura per la certificazione del Nord Stream 2, lo strategico gasdotto che porterà il gas russo in Germania, affermando che il consorzio svizzero deve formare una società soggetta alla legge tedesca per assicurarsi una licenza operativa. Il gasdotto è stato fin dal suo concepimento al centro di polemiche e opposizioni, soprattutto da parte di Stati Uniti e alcuni Paesi europei, in quanto renderebbe l’Europa troppo dipendente dagli approvvigionamenti russi.Nord Stream 2 AG, con sede in Svizzera, ha deciso di non trasformare la sua forma giuridica esistente, ma di fondare una filiale di diritto tedesco esclusivamente per governare la parte tedesca del gasdotto. L’iter di certificazione resterà sospeso fino a quando i principali asset e risorse umane non saranno stati trasferiti alla controllata e la Bundesnetzagentur non sarà in grado di verificare se la documentazione ripresentata dalla controllata, in quanto nuovo richiedente, è completa, viene sottolineato in una nota. Soddisfatti tali requisiti, la Bundesnetzagentur potrà riprendere il proprio esame nel restante quadrimestre previsto dalla legge.Il Ministero federale dell’economia e dell’energia (BMWi) e la Commissione europea sono stati informati in anticipo della decisione della Bundesnetzagentur. Nord Stream 2 ha detto di aver ricevuto una notifica dall’autorità tedesca, aggiungendo: “Non siamo nella posizione di commentare sui dettagli della procedura, la sua possibile durata e l’impatto che potrà avere sulle tempistiche dell’avvio delle operazioni del gasdotto”.Dopo la pubblicazione della decisione della Bundesnetzagentur, i prezzi del gas olandese, considerato il benchmark europeo, sono aumentati dell’11% a oltre 89 euro al megawattora, per poi assestarsi su un +9% poco sotto quota 88 euro al megawattora. Al contempo, i futures sul gas naturale statunitensi sono in rialzo del 3% a 5,17 dollari, scambiando sui massimi da inizio novembre.La capacità del Nord Stream 2 è di 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. La capacità aggregata di Nord Stream e Nord Stream 2 è quindi di 110 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Passando per il Mar Baltico, il gasdotto permette alla Russia di evitare l’Ucraina nel passaggio del gas in Europa. Il progetto, guidato da Gazprom, vede la partecipazione di Royal Dutch Shell, Wintershall (BASF), Uniper, OMV ed Engie. LEGGI TUTTO

  • in

    Dl bollette, ok del Senato al provvedimento per contenere i prezzi di elettricità e gas

    (Teleborsa) – Con 179 voti favorevoli, 18 voti contrari e 7 astensioni, il Senato ha approvato il dl bollette in cui sono contenute le misure per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale. Il provvedimento, ha ricordato il relatore e presidente della commissione Industria, Gianni Girotto (M5S), è stato varato dal governo in seguito alla “decisa impennata al rialzo” determinata dalla “brusca accelerazione di tutti i costi delle materie prime” e in seguito all’incremento dei costi dell’energia, sia dell’elettricità che del gas, che “si è di recente ulteriormente acuito”. Secondo l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), senza le misure contenute nel decreto, ci sarebbe stato un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas. Con l’intervento dell’esecutivo, l’aumento per la famiglia tipo in tutela sarà ridotto a +29,8% per la bolletta dell’elettricità e a +14,4% per quella del gas. Il decreto vale circa 3,5 miliardi di euro, inclusa la riduzione dell’Iva sul gas e, ha spiegato Girotto, consente di “attenuare i costi dell’energia elettrica e del gas per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di utenze elettriche non domestiche, in larghissima parte micro e piccole imprese” e di “neutralizzare” l’aumento dei prezzi per i titolari dei bonus sociali, ossia le famiglie svantaggiate e gli utenti in gravi condizioni di salute. Girotto ha sottolineato come l’impennata dei prezzi dell’energia elettrica e del gas abbia mostrato quanto le fonti rinnovabili possano avere un “importante effetto benefico sull’economia” visto che l’impatto dei rincari “è stato contenuto” anche grazie alla presenza di numerosi impianti da fonti rinnovabili: “abbiamo più di un milione di impianti, in particolare da utenze domestiche e non domestiche che hanno autoprodotto l’energia che poi hanno consumato. È urgente superare l’attuale modello energetico, fossile, inquinante e centralizzato, garantendo la reale partecipazione e la corretta concorrenza tra le diverse tecnologie”, ha aggiunto auspicando che in manovra si possa trovare spazio per misure in questa direzione. Dopo il via libera del Senato, il dl bollette deve passare alla Camera per il via libera definitivo entro il 26 novembre.”Le risorse previste (3 miliardi e 400 milioni), importanti ma non sufficienti, saranno comunque incrementate in legge di Bilancio e in Parlamento lavoreremo per migliorare ulteriormente” gli interventi in questo campo, ha assicurato la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, Caterina Bini, che ha seguito il provvedimento. LEGGI TUTTO

  • in

    Sostenibilità, ENEA e Fratello Sole presentano le Linee Guida degli enti del Terzo Settore

    (Teleborsa) – Enea e Fratello Sole, società consortile non a scopo di lucro impegnata nel contrasto alla povertà energetica, hanno presentato oggi a Roma le Linee Guida per la sostenibilità degli enti del Terzo Settore – Energia e Acqua, nell’ambito dell’evento “La transizione energetica del Terzo Settore. Strumenti, incentivi, finanza”. L’incontro – fa sapere l’Enea in una nota – è stato l’occasione per fare il punto sugli strumenti, la normativa e le opportunità di finanziamento a favore delle attività di efficientamento energetico degli edifici in uso e di proprietà di enti religiosi e del Terzo Settore. Il documento tecnico-informativo – realizzato con il supporto della vede un focus specifico su energia e acqua, che nasce per rispondere ad alcune domande chiave: Come ridurre i consumi e i costi energetici? Quali gli strumenti per agire? Quali interventi realizzare e come finanziarli? Come intervenire per ridurre i consumi idrici?. Le Linee Guida per la sostenibilità degli enti del Terzo Settore, intendono essere un supporto operativo importante per un settore che ha bisogno di essere accompagnato verso gli interventi di efficientamento energetico.”L’efficientamento energetico degli immobili del Terzo Settore è essenziale tenuto conto del ruolo fondamentale che ricoprono nel fornire servizi e assistenza alle fasce più fragili della popolazione – ha commentato il presidente dell’Enea Gilberto Dialuce –. Ridurre la spesa per l’energia e accrescere il comfort abitativo è un obiettivo ad alta rilevanza sociale e ambientale, in particolare dopo il recente incremento dei prezzi che rischia di far crescere ulteriormente la povertà energetica, un fenomeno che solo in Italia coinvolge oltre 2,3 milioni di famiglie”.”Ci siamo adoperati per migliorare la proroga del superbonus prevista nella manovra – ha dichiarato Gianni Girotto, presidente 10a Commissione permanente del Senato –. Il Governo ha tutta l’intenzione di confermare l’eliminazione del limite Isee per le case unifamiliari e il riconoscimento della cessione del credito e dello sconto, strumenti essenziali per garantire l’accelerazione degli interventi, con tutte le ricadute che comporteranno sia in termini economici, sostenendo la ripresa e abbattendo i costi dell’energia, sia in termini ambientali, con la riduzione delle emissioni. Le associazioni e le organizzazioni del Terzo Settore hanno anche la grande opportunità di creare e diventare loro stessi Comunità di Energia Rinnovabile, partecipando attivamente al processo di transizione energetica in corso”. “Dopo essere riusciti ad inserire le OdV e le Onlus nel testo di legge Decreto Rilancio, oggi è necessario che si continui a valorizzare il cammino tra il mondo del Terzo Settore e quello della transizione energetica con convinzione e la consapevolezza che questo mondo produce un valore civile inestimabile – ha commentato Chiara Braga, membro 8a Commissione della Camera dei Deputati –. Il Terzo Settore italiano si è a tempo confrontato con il tema della Sostenibilità attraverso una profonda revisione organizzativa, imposta e promossa dalla Riforma del Terzo Settore, che ne riconosce il ruolo decisivo nella costruzione di un modello di sviluppo sociale ed economico inclusivo e sostenibile”.”Il superbonus e la possibilità di cessione del credito e di sconto in fattura – ha affermato Fabio Gerosa, presidente di Fratello Sole – sono elementi essenziali per aiutare gli enti non profit e religiosi a partecipare alla transizione ecologica. Se teniamo conto, infatti, che le onlus sono incapienti nella loro quasi totalità, escluderli significherebbe togliere la possibilità di usufruire dei bonus a tutto un mondo di imprese sociali, associazioni, enti di carità, che spesso non hanno risorse sufficienti neppure per la loro azione sociale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Iren, nuovo piano: no a M&A trasformativi. Aumentano le assunzioni

    (Teleborsa) – “Con 12,7 miliardi di investimenti previsti al 2030, Iren sarà in grado di raddoppiare il proprio business ottenendo un EBITDA atteso pari a 1,8 miliardi di euro e un utile di 500 milioni di euro, grazie anche all’ingresso nel perimetro del gruppo di 7.000 nuovi lavoratori”. È quanto ha affermato Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren, nel presentare il nuovo Piano Industriale del gruppo al 2030 il cui “impianto strategico poggia le basi su tre pilastri quali la transizione ecologica, la qualità del servizio e la territorialità”. La nuova CFO Anna Tanganelli ha aggiunto che il piano è assolutamente “ambizioso anche in termini di tempistica, in quanto la nostra curva di investimento sta crescendo rapidamente e più della metà dei nuovi investimenti saranno prima del 2026. La direttrici finanziaria ha posto l’attenzione sugli 1,8 miliardi di euro di investimenti per linee esterne, che non saranno trasformativi ma verso utility locali medio-piccole, incremento di partecipazioni e nuove gare.L’incremento degli investimentiA chi gli chiedeva se il piano presentato non fosse troppo ambizioso, il CEO ha risposto: “Iren è un’azienda perfettamente sana, quindi dovrebbe percorrere questa strada con pochi sforzi. Inoltre, vedo in Iren una macchina capace di realizzare investimenti importanti, di cui il Paese è carente. Abbiamo già dimostrato di essere capaci di portare l’ente locale a comprendere la necessità di determinati investimenti e di realizzarli”.Sull’incremento degli investimenti ha puntualizzato: “Abbiamo una macchina industriale che oggi è in grado di investire molto più di prima e la domanda dei nostri clienti è uno stimolo a fare sempre di più”. Armani ha ammesso che è nella natura delle utility investire una grande quantità di denaro, ma Iren lo sta facendo oggi “molto velocemente e bene”. “C’è bisogno di rilanciare gli investimenti pubblici in Italia – ha aggiunto – Avremo una quantità enorme di fondi europei e dobbiamo organizzarci per spenderli prima del 2026. Dal canto nostro, possiamo aggiungere valore nel processo perché conosciamo le comunità locali, quindi per noi essere locali rappresenta un’opportunità per accrescere le opportunità di investimento”.La crescita per linee esterneA differenza dei precedenti piani industriali, sono stati inclusi gli investimenti per linee esterne pari al 14%, ovvero 1,8 miliardi di euro, e destinati al consolidamento di società partecipate, alla partecipazione alle gare gas e al completamento degli ATO nei quali Iren è incumbent. Incalzato sul tema dell’M&A, l’AD ha detto di non vedere “a breve termine un’acquisizione importante di Iren da parte o a favore di un altro grande player”. “Aree di collaborazione ci possono essere”, ha aggiunto, sottolineando che i diretti competitor A2A o Hera hanno più o meno prestazioni simili (al netto delle differenze tra perimetro e società) e che non esiste un chiaro leader industriale in ciascuna delle divisioni dove sono attive. “Siamo locali, qui possiamo generare opportunità e non abbiamo bisogno di andare in altri Paesi per averne altre”, ha chiosato.I risvolti occupazionaliIl piano al 2030 prevede l’ingresso in azienda di 7.000 persone. “Durante il piano è prevista l’uscita per anzianità di 2500 dipendenti – ha spiegato il CEO – “Ovviamente l’efficienza operativa, soprattutto sotto forma di automazione dei processi, porterà all’ingresso di meno persone, circa 1.700. È però previsto anche un piano di espansione, per cui serviranno 1.600 nuove persone, mentre altre 3.800 arriveranno dallo spazio di consolidamento e acquisizione, oltre che dalle gare”.La gara per la rete gas di A2AIren ha confermato di stare partecipando alla gara per le reti gas di A2A. “Partecipiamo con Acea e Ascopiave, con cui ci sono rapporti molto buoni: questo è importante quando si fanno le gare assieme. Abbiamo chiarezza trasparenza e fiducia su tutta la linea”, ha detto Armani, sottolineando che comunque il ruolo di Iren è marginale sul totale degli asset, aspirando a circa il 15%.La nuova giunta a TorinoIl numero uno dell’azienda non vede problemi nel cambio di Giunta a Torino, una città molto importante per la multiutility. “La nostra governance è da sempre complicata, ma siamo passati da territori tutti dello stesso colore ad avere tutto l’arco costituzionale”, ha detto Armani con il sorriso. “In ogni caso è il nostro operato che porta gli azionisti pubblici a convergere sui valori della nostra azienda. Quindi non vedo problemi nella gestione con nuove giunte, attendiamo con ansia di collaborare con quella di Torino”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana +7 BCF

    (Teleborsa) – Crescono secondo attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 5 novembre 2021, sono risultati in aumento di 7 BCF (billion cubic feet) contro i +10 BCF del consensus. La settimana prima si era registrata una crescita di 63 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.618 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 7,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.926) e in diminuzione del 3,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (3.737 BCF). LEGGI TUTTO