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    Titoli petroliferi in calo con greggio giù

    (Teleborsa) – Altra seduta di vendite per il comparto petrolifero con i prezzi del greggio che scivolano anche oggi. Il contratto sul WTI scadenza febbraio scivola dello 0,21% a 76,4 dollari al barile mentre quello di pari scadenza sul Brent scende dello 0,30% a 78,99 dollari al barile.Tra i player del settore, Tenaris arretra dello 0,69% mentre Eni flette lo 0.,4%. (Foto: © Amikishiyev / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Gas, continua il calo. Putin: Nord Stream 2 stabilizzerà prezzi

    (Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un ribasso del 9,2% a 96,75 euro/MWh nel tardo pomeriggio, a un livello vicino ai minimi di seduta di 95,5 euro/MWh. I futures sono scesi sotto ai livelli dello scorso 7 dicembre, prima dell’impennata dei prezzi che li aveva portati sopra i 180 euro al MWh lo scorso 21 dicembre. Si tratta del sesto giorno consecutivo in calo, che fa segnare la più lunga serie di ribassi consecutivi da oltre un anno, grazie alle maggiori forniture in arrivo via mare da altri continenti.Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che il gasdotto sottomarino Nord Stream 2 servirà a stabilizzare i prezzi del gas in Europa. La dichiarazione è arrivata durante una riunione di governo ripresa dalla televisione, dove Putin ha aggiunto che presto la seconda linea del collegamento sarà attivata per il trasporto del gas. Per la sua entrata in funzione è necessario il via libera della Bundesnetzagentur, l’autorità tedesca per l’energia, che il mese scorso ha sospeso la procedura per la certificazione dello strategico gasdotto. LEGGI TUTTO

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    Terna, l'industria traina i consumi elettrici di novembre

    (Teleborsa) – Ancora in crescita i consumi elettrici italiani. Nel mese di novembre, grazie anche alla performance fortemente positiva dell’industria, il fabbisogno è stato pari a 26,4 miliardi di kWh. Secondo le analisi di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, si tratta di un valore in crescita del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2020. In aumento del 2,9% l’indice IMCEI, trainato dai principali settori monitorati da Terna, in particolare quelli della siderurgia, della meccanica e degli alimentari. Nel dettaglio, il mese di novembre – si legge nel “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico” – ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (21) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,3°C rispetto allo stesso mese del 2020. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in crescita del 3,5%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di novembre è stata ovunque positiva: +3,3% al Nord, +4,5% al Centro e +4,4% al Sud. In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una crescita dello 0,3% rispetto a ottobre di quest’anno. Nei primi undici mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in aumento del 5,6% rispetto all’omologo periodo del 2020 (valore invariato in termini rettificati).Nel mese di novembre, la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per circa il 93% con produzione nazionale e per la quota restante (7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, – evidenzia il Rapporto – nel mese di novembre il mercato dell’energia ha fatto registrare fenomeni sostenuti di esportazione netta verso la frontiera Nord, raggiungendo picchi orari di quasi 2000 MWh, contrariamente a quanto registrato sia a ottobre 2021 sia a novembre 2020, anche per l’elevato tasso di indisponibilità del parco di generazione europeo e, nello specifico, di quello francese. A tali fenomeni si è affiancato un aumento dei costi delle materie prime del settore elettrico che ha comportato un incremento generalizzato del prezzo dell’elettricità in tutta Europa e che ha modificato in maniera rilevante gli equilibri di mercato consolidati fino a oggi. Anche per i motivi sopra descritti, la produzione nazionale netta (24,3 miliardi di kWh) ha registrato una crescita del 14% rispetto a novembre del 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 28% della domanda mensile. In aumento le fonti di produzione termoelettrica (+21,5%) ed eolica (+63,5%); in flessione tutte le altre (idroelettrica -16,3%; fotovoltaica -21,9%; geotermica -3%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -48,2% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+55%) e di una diminuzione dell’import (-39,8%).L’indice IMCEI elaborato da Terna – che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa mille clienti cosiddetti energivori connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale e a quella di media tensione (grandi industrie dei settori “cemento, calce e gesso”; “siderurgia”, “chimica”; “meccanica”; “mezzi di trasporto”; “alimentari”; “cartaria”; “ceramica e vetraria”; “metalli non ferrosi”) – registra un incremento dei consumi industriali del 2,9% rispetto ai valori di novembre dello scorso anno. Nel contesto complessivamente positivo, con la crescita dei settori della siderurgia, della meccanica e degli alimentari, segnano una flessione i comparti dei mezzi di trasporto, cartaria, materiali da costruzione e chimica. Con dati destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario, l’indice IMCEI ha fatto registrare una variazione congiunturale positiva dell’1,4% rispetto al mese precedente (ottobre). LEGGI TUTTO

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    Enel Green Power España, avviata la costruzione di capacità eolica nella provincia di Cuenca

    (Teleborsa) – Endesa, attraverso la sua filiale per le rinnovabili Enel Green Power España (EGPE), ha dato inizio ai lavori per la costruzione del Campillo Wind Cluster, composto da tre impianti eolici che l’azienda costruirà tra le località di Campillo de Altobuey ed Enguídanos, in provincia di Cuenca. Per la costruzione di questi tre impianti eolici a Cuenca, Endesa investirà circa 256 milioni di euro e assumerà circa 350 persone, dando impulso all’occupazione di mano d’opera locale, una delle misure del piano per la creazione di valore condiviso che EGPE applica alla costruzione di tutti i suoi impianti.Campillo I avrà una capacità installata di circa 76,8 MW, mentre Campillo II e Campillo III avranno una capacità di 91,2 MW ciascuno. I tre impianti produrranno circa 660 GWh all’anno, cioè più del doppio del consumo annuo di una città come Cuenca. Per la realizzazione di questo progetto, che comprenderà anche 4 sottostazioni elettriche e 3 linee ad alta tensione, si è interloquito continuamente con i principali rappresentanti locali dell’amministrazione competente al fine di concordare lo svolgimento dei lavori e il tracciato degli stessi, riducendo al minimo l’impatto ambientale e generando il massimo impatto sociale.È proprio questa una delle premesse che Endesa pone alla base dello sviluppo della propria capacità rinnovabile, perseguendo l’obiettivo annunciato nel mese di novembre di zero emissioni per il 2040. La costruzione di tutti i progetti rinnovabili è basata sul modello di “cantiere sostenibile” di Enel Green Power, che prevede l’installazione di pannelli solari fotovoltaici che coprano parte dei fabbisogni energetici del cantiere e soluzioni di risparmio idrico mediante l’installazione di cisterne e sistemi di raccolta di acqua piovana. A queste misure si aggiungono l’installazione di un punto di ricarica di veicoli elettrici e i defibrillatori. Una volta terminati i lavori, parte delle attrezzature sarà donata al Comune per il loro utilizzo pubblico. Inoltre, i parchi eolici di Campillo sono pionieri in questo progetto, in quanto è stata firmata un’“alleanza” con le aziende incaricate di eseguire i lavori. Tale alleanza promuove la comunicazione e la collaborazione tra i diversi appaltatori ed EGPE, con l’intento di sfruttare al meglio le sinergie e condividere idee ed esperienze. Grazie a questa collaborazione Endesa aspira sia a migliorare la sicurezza e la salute sul cantiere, sia a ridurre rischi e costi extra, nonché a ottimizzare i tempi di esecuzione del progetto.Una volta terminata la costruzione di questi impianti, parte della fornitura sarà destinata a Johnson & Johnson, azienda internazionale per la della cura della salute, con cui Endesa ha firmato lo scorso luglio un contratto virtuale di fornitura di energia (acronimo inglese, VPPA). La fornitura di energia prevista in questo VPPA combinerà fonti solari ed eoliche. Circa l’80% dell’energia proverrà dai parchi eolici Campillo II e III, mentre il restante 20% sarà fornito dall’impianto fotovoltaico Veracruz, che ha una capacità totale installata di 47 MW e si trova a Badajoz. Grazie a questo accordo, l’energia rinnovabile fornita a Johnson & Johnson eviterà l’emissione in atmosfera di circa 130.720 tonnellate di CO2 annuali. Endesa gestisce attualmente, attraverso EGPE, più di 7.779 MW di capacità rinnovabile installata in Spagna, che comprendono: 4.745 MW di energia idroelettrica, 2.422 MW di energia eolica, 609 MW di energia solare e 3 MW di altre fonti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Gas, prezzi in calo in Europa su aumento forniture e clima mite

    (Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un ribasso dell’11,3% a 97,9 euro/MWh a metà giornata, dopo aver toccato anche i 90 euro/MWh in apertura di seduta. I futures sono scesi sotto ai livelli dello scorso 7 dicembre, prima dell’impennata dei prezzi che li aveva portati sopra i 180 euro al MWh lo scorso 21 dicembre. Si tratta del quarto giorno consecutivo in calo, grazie a una serie di fattori: le forniture statunitensi dovrebbero portare sollievo al mercato europeo, le previsioni di una clima più mite fanno scendere la domanda attesa e la variante Omicron potrebbe avere un peso sui consumi dei prossimi mesi.In particolare, un numero crescente di navi che trasportano gas naturale liquefatto (GNL) si sta dirigendo verso i porti europei, in quanto il Vecchio Continente sta attirando più forniture dopo che le nazioni asiatiche hanno riempito i loro stoccaggi e stanno scegliendo di utilizzare le proprie scorte questo inverno invece di acquistarne altre.Nonostante i cali degli ultimi giorni, il prezzo del gas rimane su livelli molto elevati (a inizio 2021 era di 17 euro/MWh) e non c’è una fine immediata in vista per la crisi energetica europea. La Russia continua infatti a tenere i rubinetti chiusi, non segnalando nuovi flussi nel gasdotto Yamal (che arriva in Germania passando attraverso Polonia, Bielorussia e Ucraina).Il gasdotto, che normalmente trasporta gas russo verso l’Europa occidentale, ha invertito la direzione del flusso di gas per il settimo giorno consecutivo. I flussi al punto di misurazione di Mallnow sul confine tedesco-polacco stanno andando verso est in Polonia con un volume orario di quasi 1,2 milioni di chilowattora (kWh/h), secondo i dati dell’operatore di rete tedesco Gascade. LEGGI TUTTO

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    Cingolani, più produzione nazionale per frenare caro bollette

    (Teleborsa) – Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in un’intervista rilasciata a Il Messaggero torna sul tema dei rincari delle tariffe di luce e gas che tiene banco ormai da mesi, sottolineando che a suo avviso “è il prezzo per aver fatto certe scelte. Abbiamo deciso che era meglio comprare all’estero il gas invece di utilizzare il nostro”. Quindi annuncia che “nei prossimi 12-18 mesi dobbiamo muoverci anche in altre direzioni. Come quella di aumentare la produzione di gas nazionale con giacimenti già aperti”. Si potrebbero “magari raddoppiare i 4 miliardi di metri cubi attuali”, spiega. Per Cingolani “dobbiamo utilizzare tutte le frecce a nostra disposizione”. LEGGI TUTTO

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    Titoli oil in fiamme con il petrolio in salita

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i prezzi del petrolio dopo il forte ribasso della vigilia innescato da aspettative del mercato di nuove restrizioni più severe (come il lockdown in Olanda) in scia alla diffusione della variante Omicron a livello mondiale che potrebbero limitare fortemente gli spostamenti e, di conseguenza, la domanda di greggio. Frattanto i future del WTI gennaio salgono dell’1,68% a 69,76 dollari al barile mentre quelli del Brent di pari scadenza avanzano dell’1,61% a 72,67 dollari. Tra i titoli legati al comparto, Eni guadagna il 2,20% mentre Tenaris sale dell’1,59%. LEGGI TUTTO

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    Mobilità elettrica, negli aeroporti di Milano 15 nuove postazione per la ricarica elettrica ultra veloce

    (Teleborsa) – Si è chiusa oggi l’aggiudicazione della procedura competitiva indetta a novembre da SEA, società di gestione degli scali di Milano Linate e Malpensa, per la realizzazione degli impianti ad alta potenza per la ricarica elettrica delle automobili, con l’utilizzo di energia certificata 100% green. A realizzare le nuove infrastrutture sugli scali milanesi sarà Free To X, società del Gruppo Aspi dedicata ai servizi per la mobilità in chiave sostenibile, in partnership con Atlante, società del Gruppo Nhoa per i servizi di energy management. Quattro i punti che ospiteranno gli impianti di ricarica di ultima generazione e ad alta velocità nelle aree esterne degli scali, utilizzabili dalla cittadinanza sul territorio e in location che agevolano l’accesso anche alle persone a ridotta mobilità: una a Linate, una a Malpensa e due nei Terminal di aviazione privata presenti sui due aeroporti. Le attività prenderanno il via già a gennaio per concludere la realizzazione del progetto entro l’estate. L’entrata in funzione delle stazioni di ricarica prevede la realizzazione di un layout altamente innovativo, con un design capace di integrarsi al contesto aeroportuale, che permetterà agli utenti di Linate – passeggeri , cittadini e addetti dello scalo – di usufruire di sei colonnine, di cui quattro superfast, da 300kW per accogliere 10 veicoli in contemporanea con accesso al servizio sia con connettori in AC che DC. La Superfast Charging station verrà inoltre dotata di pensiline con le migliori tecnologie eco-sostenibili e di minore impatto ambientale. A Milano Malpensa verrà realizzato invece un impianto di quattro colonnine, di cui tre ultrarapide, che permetterà di gestire fino a sette autovetture contemporaneamente, mentre per le aree esterne ai Terminal dedicati all’aviazione privata verrà sviluppato, per ciascuna area, un impianto di due colonnine, di cui una superfast, che permetterà di gestire fino a quattro veicoli contemporaneamente.I punti di ricarica saranno operativi 24 ore su 24 e saranno utilizzabili attraverso tutte le modalità di pagamento disponibili (APP e RFID CARD dei principali provider, carte di credito). Free To X consentirà la ricarica di tutte le tipologie di veicolo, non soltanto di ultima generazione e il servizio verrà erogato dai diversi provider specializzati attivi sul mercato, secondo le rispettive logiche commerciali.Secondo i dati dell’osservatorio sulla mobilità elettrica di Motus-E, tra gennaio e novembre 2021 sono stati venduti in Italia circa 125mila mezzi elettrici. Le previsioni di mercato parlano di una forte crescita di questo settore: il target al 2030 è di oltre 6 milioni di veicoli full-electric in circolazione. Da qui la necessità di accelerare fortemente l’infrastrutturazione di Milano Malpensa e Milano Linate con stazioni di ricarica che, grazie alla tecnologia di ultimissima generazione, unitamente ai nuovi veicoli che stanno entrando in circolazione, consentiranno una mobilità sempre più confortevole e sostenibile.La strategia industriale di Free To X prevede la realizzazione di 100 stazioni di ricarica elettrica in autostrada entro il 2023 ed è pienamente in linea con gli obbiettivi del Recovery Fund e della Legge di Stabilità per facilitare gli spostamenti di medio-lungo raggio sulle quattro ruote attraverso una logica di massima sostenibilità. LEGGI TUTTO