More stories

  • in

    Bollette: col tutelato spesi 1.300 euro in più in 4 anni

    (Teleborsa) – A partire dalla fine del 2021, con la ripresa economica del post pandemia, la domanda di energia elettrica è salita vertiginosamente, a fronte di un’offerta che fatica a tenere il passo. In poco tempo si è raggiunto un nuovo record nel costo delle materie prime: il prezzo unico nazionale per la luce è arrivato addirittura a 362,73€/MWh, complice anche la difficile situazione causata della guerra fra Russia e Ucraina. In tale scenario – secondo quanto emerge da un’analisi di Facile.it – scegliere il mercato libero può comportare un risparmio. Considerando gli ultimi 4 anni, chi ha scelto con attenzione un fornitore luce e gas nel mercato libero ha, infatti, speso fino a 1.337 euro in meno (-18%) rispetto a chi è ancora sotto regime di tutela. Stime e risparmio – spiega il comparatore – sono stati calcolati prendendo in considerazione una famiglia con consumo di gas naturale pari a 1.400 smc residente a Milano e, per l’energia elettrica, consumo pari a 2.700 kWh con una potenza impegnata di 3 kW. Per la simulazione del risparmio sono state prese in esame le migliori offerte luce e gas con prezzo bloccato per 12 mesi disponibili su Facile.it a gennaio 18-19-20-21-22 e confrontate con le tariffe del mercato tutelato del medesimo periodo.Nello specifico, secondo le simulazioni di Facile.it, guardando alle migliori tariffe del mercato libero disponibili online da gennaio 2018 a marzo 2022, una famiglia tipo che a inizio anno ha scelto una tariffa con prezzo bloccato per 12 mesi ha speso, tra luce e gas, 5.908 euro, mentre chi è rimasto nel mercato tutelato ha pagato, sempre in media, ben 7.246 euro. In termini percentuali, il risparmio più elevato è stato ottenuto sulle bollette elettriche. La famiglia nel mercato libero ha pagato, nei 4 anni, 1.884 euro, vale a dire il 26% in meno rispetto a quella nel tutelato (2.534 euro). Se si guarda alla bolletta del gas nel mercato libero, invece, la spesa è stata di 4.025 euro, il 15% in meno rispetto a quella del regime di tutela (4.712 euro).”Un risparmio considerevole che potrebbe aumentare nei prossimi mesi – spiegano gli esperti del sito di comparazione –. Dal primo aprile le tariffe del mercato tutelato verranno aggiornate e non è da escludere un nuovo aumento; mentre chi è nel mercato libero con prezzo bloccato, non vedrà cambiamenti fino alla scadenza della propria offerta”.(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Iniziative Bresciane, utile scende a 3,6 milioni. Dividendo di 0,80 euro

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane (INBRE), società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti idroelettrici, ha chiuso il 2021 con ricavi netti pari a circa 22,5 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2020). L’aumento del 13% è stato conseguito grazie al positivo andamento del prezzo dell’energia, che ha più che compensato il calo della produzione idroelettrica e, in misura meno significativa, grazie all’entrata a regime dei nuovi impianti. Il margine operativo lordo è stato pari a circa 15,3 milioni di euro (14 milioni di euro l’anno prima) e un risultato netto consolidato pari a circa 3,6 milioni di euro (5,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020). L’indebitamento finanziario netto di gruppo è pari a 87,4 milioni di euro (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020).”Pur operando in un contesto sociale ed economico ancora molto complicato, il gruppo ha confermato il proprio ruolo attivo, quale motore di sviluppo nei territori di riferimento, destinando circa euro 41,1 milioni di investimenti alla realizzazione e all’acquisto di nuovi impianti, alla loro gestione ed alla crescita delle società operative – ha commentato il presidente Battista Albertani – ha concorso positivamente all’incremento occupazionale, facilitando il conseguimento di un margine operativo lordo significativo, dopo aver sostenuto costi per il personale pari a 1 milione, a favore degli Enti Pubblici per circa 2,3 milioni e stanziato imposte per circa 2,2 milioni”.Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,80 euro (pay-out pari all’80%) per ciascuna azione in circolazione, secondo il seguente calendario: data di stacco del dividendo 2 maggio 2022 (ex date), data di legittimazione a percepire il dividendo 3 maggio 2022 (record date) e data di pagamento del dividendo 4 maggio 2022 (payment date).Per il 2022, Iniziative Bresciane afferma di voler proseguire “nel processo di investimento in centrali idroelettriche completando gli iter autorizzativi e concessori in corso, avviando i cantieri relativi alle centrali autorizzate, valutando le opportunità di sviluppo esterno offerte dal mercato in cui opera, dando vita a nuove iniziative”. LEGGI TUTTO

  • in

    Russia, pagamenti in rubli per Gazprom. Non per Novatek

    (Teleborsa) – La fatturazione in rubli di miliardi di euro di esportazioni di gas naturale si applica a Gazprom, il colosso energetico russo controllato dalla stato, mentre non riguarda Novatek, la più grande impresa indipendente del paese nella produzione di gas. Lo ha affermato oggi il ??portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sottolienando che Novatek è una società privata e “non ci può essere un ordine diretto lì”. “Il presidente Putin non ha differenziato in alcun modo che tipo di gas si intende”, ha aggiunto, evidenziando quindi che non c’è un differenziazione del provvedimento per quanto riguarda le forniture tramite gasdotto o GNL.”Questa è una direttiva per Gazprom – ha detto Peskov, secondo quanto riportato dalla TASS – Questa è una società internazionale di cui lo stato è il principale proprietario, quindi una direttiva del genere è stata data a Gazprom. Il presidente non ha detto nulla su Novatek”. A una domanda se la Russia continuerà a fornire gas all’UE se i paesi europei si rifiutano di pagare in rubli, il portavoce ha ricordato che “c’è un’istruzione a Gazprom dal presidente della Federazione russa di accettare pagamenti in rubli”.”Entro una settimana, o meglio entro i restanti quattro giorni, Gazprom dovrà attuare i contratti e sviluppare un sistema trasparente e comprensibile su come farlo dal punto di vista tecnico e logistico. Queste informazioni saranno inviate agli acquirenti dei prodotti Gazprom e poi vedremo. Procediamo secondo le attuali istruzioni del capo dello Stato”, ha concluso Peskov. LEGGI TUTTO

  • in

    Erg, intesa con Engie per energia rinnovabile da parchi in Scozia

    (Teleborsa) – ERG, tramite le proprie controllate nel Regno Unito Sandy Knowe Wind Farm Ltd e Creag Riabhach Wind Farm Ltd, ha raggiunto un accordo con ENGIE UK Markets Ltd, società appartenente al gruppo ENGIE, leader mondiale del settore energetico, per la sottoscrizione di due Power Purchase Agreements (PPA) di durata decennale, per il ritiro di energia rinnovabile che verrà prodotta dagli impianti eolici di ERG attualmente in costruzione in Scozia.I due parchi di Sandy Knowe e Creag Riabhach, con una potenza installata complessiva di 179 MW e una produzione annua stimata a regime di circa 530 GWh, entreranno in funzione progressivamente a partire dalla seconda metà del 2022.Il contratto di fornitura coprirà tutta la produzione dei due impianti. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas in calo meno delle attese

    (Teleborsa) – Diminuiscono, ma meno delle attese, gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 18 marzo 2022, sono risultati in diminuzione di 51 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela migliore del consensus che si attendeva un calo di 56 BCF. La settimana prima si era registrata una flessione di 79 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.389 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 20,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.755) e in diminuzione del 17,4% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.682 BCF). LEGGI TUTTO

  • in

    ESI, avvio lavori per impianto fotovoltaico già commissionato

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili come EPC (Engineering, Procurement and Construction) e System Integrator, ha sottoscritto un contratto per la realizzazione del terzo impianto fotovoltaico della potenza di 10 MWp, per un importo di 7,3 milioni di euro, commissionato da un primario operatore internazionale del settore energia. Il contratto rientra nell’accordo firmato a ottobre 2021 e riguardante la realizzazione di 6 impianti fotovoltaici per un valore complessivo di 25,3 milioni di euro.”Si prospetta per ESI un biennio 2022-2023 molto positivo grazie ad un portafoglio ordini acquisito di circa 48 milioni di euro, di cui quasi la metà di pertinenza dell’esercizio 2022 – ha commentato il CEO Stefano Plocco – Il nuovo impianto, come gli altri due in fase di lavorazione, sarà realizzato con le più moderne tecnologie, prevedendo l’utilizzo di moduli ad alta efficienza RISEN, configurazione con inverter di stringa HUAWEI, cabine di trasformazione ABB ed inseguitore solare Convert Italia. Siamo molto soddisfatti di essere tra i primi in Italia a costruire un impianto così innovativo e potente”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas, prezzo balza ad Amsterdam dopo parole di Putin

    (Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un rialzo del 21,5% a 120 euro/MWh alle 16.30 ora italiana. Alle 15.44 c’è stato un balzo fino a sopra quota 132 euro/MWh dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere che non accetterà più pagamenti in dollari o in euro per il gas consegnato all’Europa, ma accetterà solo rubli. “Dobbiamo riempire le riserve di gas naturale, ma anche riconoscere che attualmente i prezzi sono molto altri. E le riserve vanno riempite a prezzi accettabili, quindi ci serve flessibilità”, ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovkis. Contro “prezzi elevati e volatili del gas”, noi “proponiamo degli appalti comuni e delle regole più rigide per lo stoccaggio, perché invece di fare concorrenza l’uno con l’altro portando i prezzi verso l’alto, dobbiamo usare il nostro peso e cominciare ad acquistare gas insieme”, ha detto la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen. “Come europei, non come 27 paesi membri diversi – ha aggiunto – Inoltre dovremmo utilizzare le nostre possibilità di stoccaggio in alcuni paesi membri per garantire le forniture ovunque nell’Unione”. LEGGI TUTTO

  • in

    A2A blocca prezzi del teleriscaldamento fino al 30 settembre 2022

    (Teleborsa) – A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, ha deciso di bloccare i prezzi del teleriscaldamento mantenendoli “congelati” fino al 30 settembre 2022. L’operazione, concretizzata attraverso le società A2A Calore e Servizi e Linea Green, ha l’obiettivo di rispondere ai nuovi rialzi vertiginosi dei prezzi dell’energia causati da conflitto in Ucraina. Ai clienti allacciati alle reti del teleriscaldamento di tutti i territori in cui A2A Calore e Servizi e Linea Green operano – le province di Brescia, Bergamo, Milano, Cremona e Lodi – saranno mantenuti invariati i prezzi, indicizzati al 1° gennaio 2022, evitando così rincari che nelle prossime settimane sono previsti in crescita fino al 50% rispetto alla situazione attuale.Il gruppo, spiega una nota, auspica che vengano estese anche al teleriscaldamento le misure correttive già adottate (imposte e IVA ridotta) per altre fonti energetiche, tali da determinare una riduzione dei costi di approvvigionamento del servizio e in ultima battuta delle bollette dei clienti finali. “Qualora tali misure dovessero essere adottate dal Governo o i prezzi del gas dovessero calare per un miglioramento dello scenario geopolitico i prezzi saranno adeguati alle nuove condizioni”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO