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    E-Distribuzione ed Ensiel in sinergia per progetti di ricerca innovativi sui sistemi elettrici

    (Teleborsa) – Dalle reti intelligenti (Smart Grid) alle tecnologie di gestione dei sistemi elettrici, dalla generazione distribuita alla manutenzione delle infrastrutture: è ampio l’ambito di ricerca dell’accordo di collaborazione siglato presso l’Università La Sapienza di Roma dall’AD di E-Distribuzione Vincenzo Ranieri e dal Direttore EnSiEL Domenico Villacci. Un’intesa che punta a valorizzare le rispettive competenze nel settore per sviluppare studi e attività scientifiche in tema di sistemi elettrici per l’energia e mercati elettrici nonché a formare i futuri protagonisti.”La firma dell’accordo di oggi – ha commentato Vincenzo Ranieri, AD di E-Distribuzione – è un ulteriore passo avanti nel percorso di E-Distribuzione per la realizzazione di una rete sempre più evoluta, in grado di affrontare in modo efficiente e sostenibile le sfide della transizione energetica in corso. Lavorare al fianco di un organismo specializzato come EnSIEL ci permetterà di realizzare studi e progetti di ricerca di alto valore scientifico per una collaborazione che, in linea con la mission aziendale, fa dell’innovazione tecnologica una leva per creare valore per il Paese”.Domenico Villacci, Direttore di EnSiel, ha detto: “E’ certamente un evento molto importante per la ricerca italiana nel settore dell’energia elettrica e, mi sento di poter affermare, anche per il Paese. Un evento che sancisce in forma programmatica ed organica una collaborazione scientifica su scala nazionale tra la più grande azienda italiana nel settore della distribuzione e misura di energia elettrica, al servizio di oltre 31 milioni di clienti, e il consorzio interuniversitario nazionale specializzato in studi e ricerche nel campo dei Sistemi Elettrici per l’energia. L’accordo consente di mettere a fattor comune risorse e reciproche, qualificate, competenze specialistiche in una cooperazione che contribuirà, con studi e progetti di ricerca innovativi, alle sfide che E-Distribuzione e la ricerca italiana dovranno affrontare in relazione alle politiche europee e nazionali per una Transizione Energetica sostenibile e resiliente. L’Accordo consentirà, inoltre, di cogliere al meglio le opportunità offerte a livello europeo, una fra tutte il nuovo Programma Quadro europeo della ricerca, Horizon Europe”.Nel dettaglio l’intesa ha ad oggetto attività di ricerca su numerose tematiche: oltre a Smart Grid, generazione distribuita e manutenzione dei sistemi elettrici, sono previsti studi congiunti su metodologie innovative di gestione delle infrastrutture elettriche, tecniche di miglioramento della qualità della fornitura del servizio elettrico, sistemi di accumulo, resilienza delle reti di distribuzione e power quality nelle reti di distribuzione.Contestualmente ad analisi scientifiche in aree ad alta innovazione tecnologica (ad esempio trasduttori di nuova generazione in ambito Smart Grid e metodologie di calcolo per gli indicatori di performance delle reti elettriche), l’accordo pone particolare attenzione anche alla sicurezza sul lavoro e alla salvaguardia del paesaggio: da un lato sono previsti approfondimenti sulla conformità delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale (DPI), dall’altro soluzioni innovative per la prevenzione dei rischi ambientali connessi alla gestione delle infrastrutture elettriche e metodologie di calcolo della CO2.L’accordo suggella una collaborazione già attiva da vari anni. E’ di particolare rilevanza il supporto scientifico fornito da EnSiEL al progetto Edge che E-Distribuzione ha lanciato, su richiesta ARERA, per testare, già da quest’anno in quattro provincie italiane, il processo end to end di acquisizione di servizi di flessibilità da risorse di energia distribuite per la gestione del sistema elettrico di distribuzione.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    OPA Falck Renewables, adesioni oltre il 4,75%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 21 aprile 2022, sono state presentate 1.189.994 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 4.557.352, pari al 4,753% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    ENEL, al via collaborazione tra Gridspertise e Gruppo Hera per le smart grid del futuro

    (Teleborsa) – Gridspertise, la società del Gruppo Enel dedicata alla trasformazione digitale delle reti elettriche, ed il Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, hanno firmato un accordo di collaborazione finalizzato allo sviluppo delle smart grid del futuro attraverso un sistema integrato all’avanguardia per la raccolta e misurazione dei dati raccolti dalle reti di distribuzione elettriche e gas in ambito multiservizio. Le due aziende uniscono così il proprio know-how sviluppato nelle varie aree di competenza per realizzare sinergie tecniche nell’ambito della digitalizzazione delle reti. I risultati di questa collaborazione – spiegano le due società in una nota – potranno essere di interesse per società multiutility anche all’estero, proiettando così le eccellenze tecnologiche ideate e sviluppate nel nostro Paese nei mercati internazionali.In particolare, l’accordo prevede la sperimentazione di un sistema integrato di dati raccolti dai dispositivi gas del Gruppo Hera e dai contatori intelligenti di Gridspertise per le reti elettriche. I test di integrazione in ambito multiservice gas-elettricità saranno realizzati in Italia sulla rete gestita da Inrete Distribuzione Energia, la società di distribuzione del gas naturale ed energia elettrica del Gruppo Hera. Il Gruppo Hera potrà contare in particolare sulla propria esperienza in ambito smart meter gas che l’ha portata a brevettare il contatore evoluto NexMeter.Gridspertise metterà a disposizione le sue soluzioni più innovative per la gestione integrata dei dati di misura al servizio dello sviluppo delle nuove reti intelligenti e sostenibili per accelerare la trasformazione digitale delle infrastrutture elettriche. In particolare, nei mesi scorsi la società ha concluso con il Gruppo Hera accordi per la fornitura di 435mila contatori intelligenti e concentratori, oltre a un innovativo sistema di telegestione che sarà impiegato nella sperimentazione.In base ai risultati della sperimentazione, le due aziende valuteranno la partecipazione congiunta a future gare, che si terranno anche al di fuori del territorio nazionale, in cui sarà prevista la vendita di soluzioni hardware e software per la misura del gas e dell’elettricità. Tale collaborazione potrà estendersi, in un secondo momento, anche a soluzioni che riguardano il ciclo idrico integrato, sia in termini di misura che di smart grid acqua. LEGGI TUTTO

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    Energia, Todde: con rinnovabili previste al 2030 trenta miliardi risparmi

    (Teleborsa) – “Se avessimo oggi la produzione di energia da rinnovabili prevista al 2030, spenderemmo 45 miliardi di euro invece di 75 miliardi” per l’approvvigionamento energetico. Lo ha detto la viceministra dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde intervenendo agli Electric Days sulla transizione energetica in corso a Roma. Al 2030 l’obiettivo è di soddisfare il 72% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, rispetto al 40% di oggi. Nel 2019, la bolletta energetica dell’Italia è stata pari a 44 miliardi di euro.Secondo la Todde, il conflitto in Ucraina “sta accelerando molto la discussione sulle rinnovabili” con l’obiettivo di trovare un’alternativa al al gas russo che oggi rappresenta il 38% delle importazioni di gas del nostro paese. In merito alle rinnovabili, per la viceministra “è un dovere intercettare il valore della componentistica per creare posti di lavoro e non dipendere da altri paesi”. Sul tema delle sanzioni alla Russia, sottolineata l’importanza per l’Europa di avere una “voce unitaria” e di tenere in considerazione gli squilibri che i tetti all’importazione di gas stanno creando fra paesi del Nord e del Sud Europa. “Con l’attuale prezzo del gas, i paesi del Nord Europa stanno facendo extra profitti, mentre i paesi importatori del Sud sono coinvolti diversamente. Ci vuole una mediazione”, ha detto Todde.Quanto allo stop alle importazioni di gas russo “avrà conseguenze sull’inverno del 2023, misurabile in alcuni gradi in meno” di riscaldamento, prosegue sottolineando che “il problema infatti non sarà questo inverno ma il prossimo quando avremo poche scorte. Molto dipenderà da quanto saremmo veloci ad aumentare l’impiego di gas liquefatto. Per questo stiamo lavorando molto anche su rigassificatori e sulle navi gassiere”.Ad oggi al Mise sono aperti “70 tavoli di crisi che coinvolgono 100mila lavoratori”, ha riferito Todde. “Ci sono diverse filiere in crisi per il rincaro delle materie prime e dell’energia. E’ un tema che va affrontato non solo con regole nazionali come abbiamo fatto noi con i decreti energia, necessari per tenere in vita le aziende e farle ripartire”. Fra i settori più colpiti quello dell’automotive, già in crisi per la transizione verso la mobilità elettrica. “Molte aziende di componentistica per motori a combustione erano già in crisi e si ponevano il tema della transizione. Bisogna sostenerle e non avere avere paura del cambiamento”. Rispetto alle stime di una perdita di 70mila posti di lavoro nel solo settore automotive, Todde ha risposto che “se ne possono creare altrettanti investendo nella transizione e nella formazione dei dipendenti”.”Non credo che aumentare tasse sia una prospettiva per un paese che arriva da due anni di pandemia”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Baker Hughes, trimestrale deludente su problemi a supply chain

    (Teleborsa) – Baker Hughes, una delle più grandi aziende nel campo dei servizi petroliferi, ha registrato ricavi per 4,8 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, in diminuzione del 12% rispetto ai tre mesi precedenti e in aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’EBITDA rettificato è stato di 625 milioni di dollari, in calo del 26% in sequenza e in crescita dell’11% anno su anno. L’utile netto rettificato è stato di 145 milioni di dollari, o 15 centesimi per azione, rispetto a 91 milioni di dollari, o 12 centesimi per azione, l’anno scorso. Il mercato si aspettava un utile per azione di 20 centesimi su ricavi per 5 miliardi di euro.”I nostri risultati del primo trimestre riflettono un contesto di mercato molto volatile durante i primi mesi del 2022 – ha affermato Lorenzo Simonelli, presidente e amministratore delegato di Baker Hughes – Sul lato positivo, abbiamo registrato forti ordini da TPS mentre il ciclo degli ordini di GNL continua a svilupparsi. Tuttavia, abbiamo riscontrato alcune sfide in altre parti del business, che continuano a subire pressioni da vincoli più ampi della catena di approvvigionamento globale, nonché un certo impatto dai recenti eventi geopolitici”.Gli ordini sono stati pari a 6,8 miliardi di dollari nel trimestre, in aumento del 3% in sequenza e del 51% anno su anno. Il free cash flow per il trimestre è stato negativo per 115 milioni di dollari.”Mentre guardiamo al resto del 2022, vediamo uno scenario favorevole dei prezzi del petrolio e del gas, ma anche un ambiente operativo dinamico – ha aggiunto Simonelli – I recenti e sfortunati eventi geopolitici stanno esacerbando diverse tendenze, tra cui l’inflazione generalizzata e le pressioni sull’offerta di materiali chiave, materie prime e manodopera. Nonostante alcune sfide, siamo ottimisti sulle prospettive in entrambe le nostre aree di business principali ed entusiasti dei nuovi investimenti energetici che stiamo facendo per Baker Hughes”. LEGGI TUTTO

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    OPA Falck Renewables, adesioni oltre il 3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 19 aprile 2022, sono state presentate 2.445.176 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 3.164.035, pari al 3,3% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas in aumento come da attese

    (Teleborsa) – Aumentano, come previsto, gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata l’8 aprile 2022, sono risultati in crescita di 15 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela in linea con il consensus. La settimana prima si era registrata una flessione di 33 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.415 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 23,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.836) e in diminuzione del 17,8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.700 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 9,3 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle aspettative le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni all’8 aprile 2022, sono aumentati di circa 9,3 milioni di barili a 421,8 MBG, contro attese per un incremento di circa 0,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una contrazione di 2,9 milioni a 111,4 MBG, contro attese per un calo di 0,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 3,6 milioni a quota 233,1 MBG (era atteso un -0,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 3,9 milioni a 560,7 MBG. LEGGI TUTTO