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    ENEL, al via collaborazione tra Gridspertise e Gruppo Hera per le smart grid del futuro

    (Teleborsa) – Gridspertise, la società del Gruppo Enel dedicata alla trasformazione digitale delle reti elettriche, ed il Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, hanno firmato un accordo di collaborazione finalizzato allo sviluppo delle smart grid del futuro attraverso un sistema integrato all’avanguardia per la raccolta e misurazione dei dati raccolti dalle reti di distribuzione elettriche e gas in ambito multiservizio. Le due aziende uniscono così il proprio know-how sviluppato nelle varie aree di competenza per realizzare sinergie tecniche nell’ambito della digitalizzazione delle reti. I risultati di questa collaborazione – spiegano le due società in una nota – potranno essere di interesse per società multiutility anche all’estero, proiettando così le eccellenze tecnologiche ideate e sviluppate nel nostro Paese nei mercati internazionali.In particolare, l’accordo prevede la sperimentazione di un sistema integrato di dati raccolti dai dispositivi gas del Gruppo Hera e dai contatori intelligenti di Gridspertise per le reti elettriche. I test di integrazione in ambito multiservice gas-elettricità saranno realizzati in Italia sulla rete gestita da Inrete Distribuzione Energia, la società di distribuzione del gas naturale ed energia elettrica del Gruppo Hera. Il Gruppo Hera potrà contare in particolare sulla propria esperienza in ambito smart meter gas che l’ha portata a brevettare il contatore evoluto NexMeter.Gridspertise metterà a disposizione le sue soluzioni più innovative per la gestione integrata dei dati di misura al servizio dello sviluppo delle nuove reti intelligenti e sostenibili per accelerare la trasformazione digitale delle infrastrutture elettriche. In particolare, nei mesi scorsi la società ha concluso con il Gruppo Hera accordi per la fornitura di 435mila contatori intelligenti e concentratori, oltre a un innovativo sistema di telegestione che sarà impiegato nella sperimentazione.In base ai risultati della sperimentazione, le due aziende valuteranno la partecipazione congiunta a future gare, che si terranno anche al di fuori del territorio nazionale, in cui sarà prevista la vendita di soluzioni hardware e software per la misura del gas e dell’elettricità. Tale collaborazione potrà estendersi, in un secondo momento, anche a soluzioni che riguardano il ciclo idrico integrato, sia in termini di misura che di smart grid acqua. LEGGI TUTTO

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    Energia, Todde: con rinnovabili previste al 2030 trenta miliardi risparmi

    (Teleborsa) – “Se avessimo oggi la produzione di energia da rinnovabili prevista al 2030, spenderemmo 45 miliardi di euro invece di 75 miliardi” per l’approvvigionamento energetico. Lo ha detto la viceministra dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde intervenendo agli Electric Days sulla transizione energetica in corso a Roma. Al 2030 l’obiettivo è di soddisfare il 72% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, rispetto al 40% di oggi. Nel 2019, la bolletta energetica dell’Italia è stata pari a 44 miliardi di euro.Secondo la Todde, il conflitto in Ucraina “sta accelerando molto la discussione sulle rinnovabili” con l’obiettivo di trovare un’alternativa al al gas russo che oggi rappresenta il 38% delle importazioni di gas del nostro paese. In merito alle rinnovabili, per la viceministra “è un dovere intercettare il valore della componentistica per creare posti di lavoro e non dipendere da altri paesi”. Sul tema delle sanzioni alla Russia, sottolineata l’importanza per l’Europa di avere una “voce unitaria” e di tenere in considerazione gli squilibri che i tetti all’importazione di gas stanno creando fra paesi del Nord e del Sud Europa. “Con l’attuale prezzo del gas, i paesi del Nord Europa stanno facendo extra profitti, mentre i paesi importatori del Sud sono coinvolti diversamente. Ci vuole una mediazione”, ha detto Todde.Quanto allo stop alle importazioni di gas russo “avrà conseguenze sull’inverno del 2023, misurabile in alcuni gradi in meno” di riscaldamento, prosegue sottolineando che “il problema infatti non sarà questo inverno ma il prossimo quando avremo poche scorte. Molto dipenderà da quanto saremmo veloci ad aumentare l’impiego di gas liquefatto. Per questo stiamo lavorando molto anche su rigassificatori e sulle navi gassiere”.Ad oggi al Mise sono aperti “70 tavoli di crisi che coinvolgono 100mila lavoratori”, ha riferito Todde. “Ci sono diverse filiere in crisi per il rincaro delle materie prime e dell’energia. E’ un tema che va affrontato non solo con regole nazionali come abbiamo fatto noi con i decreti energia, necessari per tenere in vita le aziende e farle ripartire”. Fra i settori più colpiti quello dell’automotive, già in crisi per la transizione verso la mobilità elettrica. “Molte aziende di componentistica per motori a combustione erano già in crisi e si ponevano il tema della transizione. Bisogna sostenerle e non avere avere paura del cambiamento”. Rispetto alle stime di una perdita di 70mila posti di lavoro nel solo settore automotive, Todde ha risposto che “se ne possono creare altrettanti investendo nella transizione e nella formazione dei dipendenti”.”Non credo che aumentare tasse sia una prospettiva per un paese che arriva da due anni di pandemia”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Baker Hughes, trimestrale deludente su problemi a supply chain

    (Teleborsa) – Baker Hughes, una delle più grandi aziende nel campo dei servizi petroliferi, ha registrato ricavi per 4,8 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, in diminuzione del 12% rispetto ai tre mesi precedenti e in aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’EBITDA rettificato è stato di 625 milioni di dollari, in calo del 26% in sequenza e in crescita dell’11% anno su anno. L’utile netto rettificato è stato di 145 milioni di dollari, o 15 centesimi per azione, rispetto a 91 milioni di dollari, o 12 centesimi per azione, l’anno scorso. Il mercato si aspettava un utile per azione di 20 centesimi su ricavi per 5 miliardi di euro.”I nostri risultati del primo trimestre riflettono un contesto di mercato molto volatile durante i primi mesi del 2022 – ha affermato Lorenzo Simonelli, presidente e amministratore delegato di Baker Hughes – Sul lato positivo, abbiamo registrato forti ordini da TPS mentre il ciclo degli ordini di GNL continua a svilupparsi. Tuttavia, abbiamo riscontrato alcune sfide in altre parti del business, che continuano a subire pressioni da vincoli più ampi della catena di approvvigionamento globale, nonché un certo impatto dai recenti eventi geopolitici”.Gli ordini sono stati pari a 6,8 miliardi di dollari nel trimestre, in aumento del 3% in sequenza e del 51% anno su anno. Il free cash flow per il trimestre è stato negativo per 115 milioni di dollari.”Mentre guardiamo al resto del 2022, vediamo uno scenario favorevole dei prezzi del petrolio e del gas, ma anche un ambiente operativo dinamico – ha aggiunto Simonelli – I recenti e sfortunati eventi geopolitici stanno esacerbando diverse tendenze, tra cui l’inflazione generalizzata e le pressioni sull’offerta di materiali chiave, materie prime e manodopera. Nonostante alcune sfide, siamo ottimisti sulle prospettive in entrambe le nostre aree di business principali ed entusiasti dei nuovi investimenti energetici che stiamo facendo per Baker Hughes”. LEGGI TUTTO

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    OPA Falck Renewables, adesioni oltre il 3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 19 aprile 2022, sono state presentate 2.445.176 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 3.164.035, pari al 3,3% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas in aumento come da attese

    (Teleborsa) – Aumentano, come previsto, gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata l’8 aprile 2022, sono risultati in crescita di 15 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela in linea con il consensus. La settimana prima si era registrata una flessione di 33 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.415 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 23,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.836) e in diminuzione del 17,8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.700 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 9,3 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle aspettative le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni all’8 aprile 2022, sono aumentati di circa 9,3 milioni di barili a 421,8 MBG, contro attese per un incremento di circa 0,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una contrazione di 2,9 milioni a 111,4 MBG, contro attese per un calo di 0,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 3,6 milioni a quota 233,1 MBG (era atteso un -0,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 3,9 milioni a 560,7 MBG. LEGGI TUTTO

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    Terna, al via ammodernamento rete elettrica a 132 Kv di Brescia

    (Teleborsa) – È stato autorizzato, con decreto del ministero della Transizione Ecologica, il progetto di Terna per l’ammodernamento della rete elettrica a 132 kV della città di Brescia. L’intervento, per cui il Gestore della rete elettrica nazionale investirà oltre 16 milioni di euro, migliorerà la qualità del servizio di trasmissione in un’area caratterizzata dalla presenza di importanti utenze industriali energivore. Terna – spiega la società in una nota – realizzerà nuovi collegamenti in cavo interrato a 132 kV lunghi complessivamente oltre 7 km che sostituiranno due esistenti elettrodotti con isolamento in olio fluido. Le nuove linee saranno realizzate con isolamento in XLPE, tecnologia di ultima generazione più efficiente e sostenibile e che richiede minore manutenzione.Gli elettrodotti oggetto di rinnovo collegano la Cabina Primaria XXV Aprile con la Stazione Elettrica di Ziziola, ubicata a sud di Brescia, e la Stazione Elettrica Brescia Ricevitrice Nord situata a nord della città. I nuovi tracciati – assicura Terna – ridurranno al minimo l’occupazione di territorio mantenendo il più possibile gli attuali percorsi.Nelle prossime settimane Terna avvierà la progettazione esecutiva dell’intervento e le attività propedeutiche all’apertura dei cantieri. L’inizio dei lavori è previsto per il prossimo mese di luglio.Con l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, la Società ha previsto in Lombardia un incremento degli investimenti pari al 20% con un impegno di circa 630 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica in funzione della transizione energetica di cui l’azienda è protagonista. LEGGI TUTTO

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    Enel Green Power, firmata intesa con Sapio per fornitura idrogeno verde

    (Teleborsa) – Attivare una fornitura di idrogeno verde prodotto grazie all’energia rinnovabile dell’impianto eolico di Carlentini, nella Sicilia orientale. Questo l’oggetto dell’intesa siglata da Enel Green Power e Sapio. L’accordo – spiega Enel in una nota – prevede la vendita a Sapio dell’idrogeno verde, prodotto, immagazzinato e messo a disposizione dal 2023 nel sito produttivo di Carlentini e Sortino, sedi dell’iniziativa di Enel Green Power “NextHy”. Sapio si occuperà dello sviluppo del mercato e della distribuzione dell’idrogeno rinnovabile al cliente finale.”Nei contesti in cui l’elettrificazione non è facilmente realizzabile l’idrogeno verde è la soluzione chiave per la decarbonizzazione: è a emissioni zero e ha promettenti prospettive di sviluppo – ha commentato Salvatore Bernabei, ceo di Enel Green Power –. Ecco perché siamo lieti dell’intesa con Sapio. È un accordo che guarda al futuro unendo innovazione tecnologica e produzione sostenibile”.”Sapio è fortemente impegnata nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi SDGs dell’UE – ha sottolineato Alberto Dossi, presidente del Gruppo Sapio – e con questo progetto andiamo concretamente verso uno sviluppo sostenibile del nostro Paese. L’accordo con EGP ci offre inoltre l’opportunità di integrare l’idrogeno verde nel nostro modello di business, basato su una forte competenza tecnologica sull’idrogeno e sulla sua distribuzione maturata in 100 anni di attività. Così potremo inoltre dare ulteriore supporto alle attività industriali che già svolgiamo in Sicilia”. Le oltre 200 tonnellate stimate di capacità produttiva dell’hub siciliano costituiscono oggetto della fornitura annua prevista nell’accordo. Una volta entrato a regime l’idrogeno verde sarà prodotto prevalentemente da un elettrolizzatore di 4 MW, alimentato esclusivamente dall’energia rinnovabile dell’impianto eolico presente, e in parte minore dai sistemi di elettrolisi testati nella piattaforma. Lanciato da Enel Green Power a Settembre 2021 “l’Hydrogen Industrial Lab di NextHy – evidenzia la nota – si pone come esempio unico di laboratorio industriale in cui l’attività produttiva è costantemente accompagnata dalla ricerca tecnologica; oltre ai settori riservati alla produzione full-scale infatti, sono previste aree dedicate al testing di nuovi elettrolizzatori, di componenti come valvole e compressori e di sistemi innovativi di stoccaggio basati su ‘mezzi’ di accumulo liquidi e solidi”. L’intero complesso è, al momento, in iter di valutazione di impatto ambientale presso l’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana.”L’idrogeno verde – spiega Enel – verrà non solo prodotto, immagazzinato e movimentato su scala industriale, ma anche acquistato e utilizzato da aziende che hanno inteso come l’idrogeno verde sia la soluzione per la decarbonizzazione dei propri processi produttivi. In questo contesto l’approccio sperimentale e aperto ai contributi esterni consentirà al team del laboratorio di Enel Green Power di mettere alla prova il progetto su scala industriale, così da creare le migliori condizioni per un ambiente commerciale in grado di valorizzare al massimo tutte le tecnologie presenti e future”. LEGGI TUTTO