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    UK, bollette in aumento dell'80% con nuova revisione del regolatore

    (Teleborsa) – The Office of Gas and Electricity Markets (Ofgem), l’autorità di regolamentazione dell’energia britannica, ha annunciato che aumenterà il tetto massimo per le bollette energetiche dei consumatori a una media di 3.549 sterline, da 1.971 sterline all’anno, in autunno. Si tratta di un aumento dell’80%. Il tetto massimo limita la tariffa standard che i fornitori di energia possono fatturare ai clienti domestici per la bolletta combinata di elettricità e gas in Inghilterra, Scozia e Galles. Viene ricalcolato da Ofgem durante tutto l’anno per riflettere i prezzi del mercato all’ingrosso e altri costi del settore.L’Authority ha anche avvertito che le previsioni sul mercato del gas in inverno indicano che “i prezzi potrebbero peggiorare notevolmente fino al 2023″. Non ha fornito proiezioni sul tetto di prezzo per gennaio, quando entrerà in vigore la successiva revisione del price cap,”perché il mercato rimane troppo volatile”.”Il pacchetto di sostegno del governo sta fornendo aiuto in questo momento, ma è chiaro che il nuovo Primo Ministro dovrà agire ulteriormente per affrontare l’impatto degli aumenti dei prezzi in arrivo a ottobre e nel prossimo anno – ha commentato il CEO Jonathan Brearley – Stiamo lavorando con ministri, associazioni di consumatori e industria su una serie di opzioni per il Primo Ministro entrante che richiederanno un’azione urgente”.”La risposta dovrà corrispondere alla portata della crisi che abbiamo davanti – ha aggiunto il numero uno dell’Ofgem – Con il giusto supporto in atto e con le autorità di regolamentazione, il governo, l’industria e i consumatori che lavorano insieme, possiamo trovare un modo per superare tutto questo”. LEGGI TUTTO

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    Gas vola su nuovi record. Imprese chiedono intervento immediato

    (Teleborsa) – Il pezzo del gas continua a salire inesorabilmente e ieri, sul mercato di Amsterdam, il future sul gas TTF, prodotto di riferimento per l’Europa, ha toccato un nuovo record storico di 321,4 euro per Megawattora, in rialzo del 10% rispetto al giorno precedente, in vista dell’ennesima chiusura del gasdotto Nord Stream che porta il gas dalla Russia all’Europa dal 31 agosto al 2 settembre. Ma soprattutto si teme che Mosca possa usare il gas come arma di ricatto per bloccare definitivamente le forniture in autunno o nel corso dell’inverno, quindi ogni Stato europeo sta provvedendo ad un pipano di emergenza per riempire gli stoccaggi e risparmiare gas. L’aumento del prezzo del gas rischia di essere una bomba sociale, perché le famiglie sono già allo stremo con il pagamento delle bollette e si rischia un raddoppio delle tariffe indicate dall’ARERA il prossimo 1° ottobre. La situazione è grave anche per le imprese che lanciano appelli al governo. “Il governo Draghi può e deve intervenire”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ieri sera, chiedendo “un tetto al prezzo del gas, che se non viene fatto a livello europeo, deve essere fatto a livello nazionale” e di “sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas”. Per Confcommercio sono a rischio 120 mila imprese e 370 mila posti di lavoro, perché la spesa per l’energia nel comparto terziario dovrebbe raggiungere i 33 miliardi quest’anno, il triplo rispetto al 2021 ed il doppio rispetto al 2019. Filiera Italia, che esprime il punto di vista del settore agroalimentare, ammette che le imprese sono allo stremo e presto chiuderanno i battenti. A rendere più drammatica la situazione, lato imprese, contribuisce il rifiuto di alcune aziende pubbliche a stipulare nuovi contratti commerciali con le imprese. Così le multiutility a partecipazione pubblica locale Hera ed A2A, che stanno garantendo la fornitura di gas ai clienti storici, ma hanno deciso di non stipulare nuovi contratti con le imprese perché sul futuro non c’è certezza e la volatilità del mercato è elevata.Al governo si chiede un intervento veloce, con nuove misure da inserire come emendamento al decreto Aiuti Bis entro metà settembre. Si chiede l’azzeramento degli oneri di sistema, un abbattimento dell’IVA sulle forniture di gas ed elettricità, un raddoppio del credito d’imposta sulle fatture energetiche. Tutte misure per alleviare le imprese nel breve. Per correggere il mercato invece si chiede alla UE la fissazione di un tetto al prezzo del gas, al limite anche a livello nazionale, la decorrelazione fra prezzi dell’elettricità e del gas, con una sospensione temporanea dei certificati ETS e prevedere una quota della produzione dell’energia rinnovabile a cost amministrato per le aziende manifatturiere. LEGGI TUTTO

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    Gas a nuovo record. Giorgetti: “UE consenta price cap o scostamento bilancio”

    (Teleborsa) – L’escalation dei prezzi energetici rischia di “mettere in difficoltà tutto il sistema” e bloccare la “ripresa impetuosa ed estremamente positiva” registrata in fase di uscita dalla pandemia. Così Giancarlo Giorgetti, titolare del MISE, intervenuto al Meeting di Rimini.A proposito della Russia, il Ministro ha affermato “a me sembrava fin dall’inizio inevitabile che con le sanzioni entrassimo in una fase di guerra economica con la Russia”.A proposito dei meccanismi di formazione dei prezzi energetici, il titolare del MISE ha sottolineato “non potevamo non valutare, lo dico all’Europa, quelle che sarebbero state le conseguenze nel nostro sistema economico di alcune regole che ci siamo dati nel passato e che oggi sono controproducenti”, in particolare “le regole europee che l’Italia ha messo in discussione sul price cap e sul disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas”. “Se l’Europa non capisce che deve cambiare quelle due regole fa il gioco della Russia”, ha affermato Giorgetti concludendo “se queste regole non si possono cambiare, perché qualche paese si oppone, non possiamo evitare di porre il tema dello scostamento di bilancio”, che consentirebbe “di aiutare le famiglie e imprese a superare quella che rischia di essere a settembre-ottobre un passaggio mortale”.Proprio oggi, il prezzo del gas ha raggiunto in chiusura di scambi un nuovo record storico di 321,4 euro al Mwh, in rialzo del 10%, in vista dei tre giorni di chiusura programmata del Nord Stream. LEGGI TUTTO

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    Bollette fuori controllo, UNC: “Serve azzeramento IVA e rinvio mercato tutelato”

    (Teleborsa) – Di fronte all’ennesimo record del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam si leva l’appello di Unione Nazionale Consumatori: “Italia nei guai!” “Ora si rischia il default delle famiglie e delle imprese”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolineando che l’avvertimento lanciato da ARERA a fine luglio, quando si preannunciava il raddoppio delle bollette il 1° ottobre, appare “decisamente superato dai rincari folli di agosto”.”Per questo urgono due interventi da parte del Governo Draghi. E’ evidente che le misure del Dl Aiuti bis sono del tutto inadeguate. Non basta più azzerare gli oneri di sistema ma anche l’Iva, sia della luce, oggi al 10%, sia del gas, oggi al 5%. Inoltre va rinviata la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023, allineandola, come chiede Arera, a quella della luce, programmata invece per il 10 gennaio 2024. Sarebbe un suicidio non farlo in questo contesto”. conclude Dona. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas oltre attese nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 19 agosto 2022 sono risultati in aumento di 60 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sopra del consensus (+58BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 18 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.579 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 9,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.847) e in diminuzione del 12% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.932 BCF). LEGGI TUTTO

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    Gas senza freni, sfonda quota 300 euro

    (Teleborsa) – Governo a lavoro sul piano di risparmi energetici mentre, nella giornata di ieri, il prezzo del gas sfonda quota 300 euro, prima di ridiscendere e attestarsi su livelli comunque altissimi.Il piano avrà un’intensità crescente legata alla quantità di gas che potrebbe venire a mancare ma – almeno al momento – non sono previsti drastici razionamenti nè imposizioni sui consumi domestici. Ai cittadini sarà però suggerito, attraverso una diffusa campagna pubblicitaria, che partirà a settembre, di fare attenzione ai consumi. Al momento l’inverno sembra messo al riparo. Le importazioni dalla Russia valevano circa il 40% del fabbisogno: ora circa la metà. La buona notizia è che gli stoccaggi proseguono a buon ritmo superando la soglia dell’80%.Secondo quanto si apprende da fonti tecniche si è superata questa quota anche se la piattaforma europea, che certifica il dato con un paio di giorni di ritardo, segnava ieri mattina (mercoledì) in 154,6 TWh la quantità di gas iniettata, pari al 79,92% della capacità complessiva. In Europa sono stati immagazzinati 854,56 TWh con un indice medio di riempimento del 77,74%.Germania in testa per gas immagazzinato con 196,82 TWh, un indice di riempimento dell’80,65% e una media giornaliera di stoccaggi pari allo 0,51%. Seguono l’Italia a ridosso dei 155 TWh, calcolati in base a una media di riempimento giornaliera pari allo 0,21%, e la Francia, che dispone di scorte per 118,2 TWh di metano, un indice di riempimento che sfiora il 90% all’89,81% e una media giornaliera di riempimento pari allo 0,3%. Il più alto indice di stoccaggio si registra in Polonia, con il 99,57% per 36,25 TWh di scorte.Subito dopo la Danimarca con il 93,55% di scorte nei magazzini per un totale di 8,63 TWh. Sopra all’80%, anche Belgio (84,92% a 7,38 TWh) e Repubblica Ceca (81,54% a 35,69 TWh).Fuori dall’Ue, immagazzinando 10,48 TWh di gas naturale, il Regno Unito ha completato le scorte (100%). LEGGI TUTTO

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    ENI vuole aumentare investimenti in Libia per incrementare produzione gas

    (Teleborsa) – L’amministratore delegato di ENI ha detto al presidente della National Oil Corporation (NOC) libica che la società energetica italiana intende lanciare una nuova fase di investimenti volti a incrementare la produzione di gas nel paese, facendo leva sul significativo potenziale esplorativo e sugli impianti esistenti che garantiscono l’accesso al mercato domestico e a quello di esportazione europeo.Lo si legge in una nota del Cane a sei zampe, dopo che il presidente della NOC Farhat Omar Bengdara, insieme a una delegazione di senior executive della società, ha incontrato oggi a Roma Claudio Descalzi per discutere delle attività di Eni in Libia e i progetti strategici. L’AD di ENI ha anche confermato al presidente della NOC il pieno impegno della società italiana nelle attività operative nel paese. Inoltre, i vertici delle due società hanno discusso dell’implementazione nel paese di progetti legati alle rinnovabili.Descalzi ha accolto con favore il piano della NOC di incrementare la produzione giornaliera del paese fino a 2 milioni di barili di olio al giorno e ha confermato il supporto di Eni nel raggiungimento di questo obiettivo, a reciproco vantaggio delle parti. LEGGI TUTTO

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    Europa, gas ancora in rialzo. Governi lanciano piani per risparmio

    (Teleborsa) – Ennesima giornata di rialzi per il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam, con i governi europei che continuano a prendere iniziative per riempire gli stoccaggi e delineare piani per la diminuzione dei consumi e potenziali razionamenti durante l’inverno. Il presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, ha detto che la Commissione europea presenterà una riflessione su come slegare il costo dell’energia elettrica dal costo del gas. “Questo legame che c’è tra il costo dell’energia elettrica prodotta con le rinnovabili, e quindi acqua, sole, vento, e il prezzo massimo del gas ogni giorno è un legame che non ha più senso”, ha affermato durante un discorso al meeting di CL a Rimini.Il prezzo dei contratti futures del gas TTF (con scadenza a settembre), utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, hanno chiuso la seduta con un rialzo dell’8,1% a 290,9 euro/MWh, dopo aver toccato anche i 302 euro/MWh poco prima della fine delle contrattazioni. Si tratta di prezzi di oltre dieci volte superiori allo stesso periodo dello scorso anno.A giugno i prezzi erano scesi a 84 euro/MWh, poco sopra i livelli pre-conflitto, per poi ripartire al rialzo sulla prospettive di un taglio totale delle forniture da parte della Russia. I prezzi del gas TTF sono diventati sensibili a ogni notizia che negativa. Nei giorni scorsi, ad esempio, sono stati spinti dall’annuncio di Gazprom della chiusura del gasdotto Nord Stream 1 per manutenzione dal 31 agosto al 2 settembre.Sul fronte europeo, il governo tedesco ha approvato oggi un pacchetto di misure per assicurare il risparmio energetico nel corso dell’inverno; se correttamente applicate, queste misure consentiranno di risparmiare gas nella misura del 2-2,5%. Il governo svizzero ha invece deciso di fissare, per il semestre invernale, un obiettivo volontario di risparmio di gas del 15%; la decisione è stata presa per evitare una situazione di penuria e considerando che nel settore del gas la Svizzera è totalmente dipendente dalle importazioni. Il Regno Unito per la prima volta a giugno non ha importato carburante dalla Russia, mentre le importazioni di merci sono crollate a 33 milioni di sterline, il livello più basso dal 1997, secondo i dati dell’Office for National Statics (ONS).Draghi ha ricordato che, a differenza di altri paesi europei, le forniture di gas russo in Italia “sono sempre meno significative”, e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore di quanto avrebbe avuto in passato. “Il livello di riempimento degli stoccaggi ha ormai toccato l’80%, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro ottobre – ha spiegato – Il governo ha predisposto i necessari piani di risparmio del gas, con intensità crescente a seconda della quantità di gas che potrebbe venire eventualmente mancare”. LEGGI TUTTO