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    Carburanti, Giorgetti apre a ulteriore riduzione accise: spetta al Mef valutarne la fattibilità

    (Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, non ha escluso la possibilità di ulteriori interventi del governo per mitigare il prezzo dei carburanti. “In ragione della necessità di modulare i possibili interventi anche sulla base delle esigenze di tenuta dei conti pubblici – ha spiegato il ministro durante il question time al Senato –, il Mef potrà valutare la fattibilità di un’ulteriore riduzione dell’accisa sui carburanti, che rappresenta comunque solo una delle possibili misure a compensazione dell’impennata dei costi sulla quale il Mise ha da tempo attivato un particolare monitoraggio e controllo mediante l’azione del Garante per la sorveglianza dei prezzi”. “L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio – ha spiegato – è imputabile principalmente all’aumento della quotazione internazionale del prodotto raffinato e, di conseguenza, al margine di raffinazione, mentre non risulta una significativa variazione del margine di distribuzione dei carburanti, elementi che indicono a ricondurre l’innalzamento dei prezzi in misura assolutamente prevalente alla congiuntura dei mercati internazionali e alle misure restrittive inerenti l’importazione di petrolio dalla Russia”. Giorgetti ha sottolineato che dopo un mese di giugno in cui il prezzo alla pompa di benzina e gasolio era aumentato di quasi 20 centesimi al litro rispetto al mese precedente, nell’ultima settimana si è osservato un calo, “ancorché lieve”, dei prezzi alla pompa, “causato proprio da un rientro dei margini di raffinazione”. “Dai dati tratti dal sistema dell’Osservatorio prezzi carburanti il prezzo medio alla pompa della benzina e del gasolio al 4 luglio – ha affermato il ministro – risulta rispettivamente di 2,040 euro/lt (-2,1 cent/lt rispetto alla settimana precedente) e di 2,002 euro/lt (-2,6 cent/lt rispetto alla settimana precedente)”. “La riconducibilità alle descritte causali dell’innalzamento dei prezzi giustifica ampiamente la richiesta di misure specifiche a livello europeo, tanto in riferimento alla tematica degli approvvigionamenti sui mercati internazionali e del relativo prezzo di acquisto, quanto in relazione a specifiche misure di sostegno finanziario ai singoli Stati – ha concluso Giorgetti – mentre il costante monitoraggio sull’andamento dei prezzi a livello nazionale da parte del Mise tramite il garante prezzi risulta funzionale ad evitare pratiche speculative, il cui contrasto e repressione continua ad essere obiettivo prioritario”. LEGGI TUTTO

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    UE, Aiuti di Stato all'Italia da 1,2 miliardi per fotovoltaico in settore agricolo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, un regime italiano da 1,2 miliardi di euro, resi disponibili attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, a sostegno degli investimenti nei pannelli fotovoltaici nel settore agricolo. Il regime, che durerà fino al 30 giugno 2026, mira a sostenere gli investimenti delle imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali nell’uso delle energie rinnovabili. Si tratta di sovvenzioni dirette fino al 90% dei costi di investimento ammessi, soggetti a massimali in funzione della capacità dell’impianto fotovoltaico interessato. I beneficiari possono investire solo in capacità fotovoltaiche che non superino il loro fabbisogno energetico.”Questo regime da 1,2 miliardi di euro approvato oggi contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Italia incoraggiando gli operatori del settore agricolo, come gli agricoltori e le imprese di trasformazione, a utilizzare le energie rinnovabili – ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza – Oltre a contribuire agli obiettivi del Green Deal europeo, questo provvedimento sosterrà anche lo sviluppo economico delle zone rurali italiane, mantenendo al minimo possibili distorsioni della concorrenza”. LEGGI TUTTO

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    Crisi energetica, da Francia a Germania il bail-out delle grandi società

    (Teleborsa) – Di fronte ad una situazione in campo energetico drasticamente cambiata e drammatica i governi dell’UE scendono in campo per attuare misure volte a salvare le compagnie energetiche in difficoltà. Lo Stato francese ha annunciato l’intenzione di rinazionalizzare il 100% del gruppo Edf. Lo ha fatto sapere la prima ministra, Elisabeth Borne: “Vi confermo l’intenzione dello Stato di detenere il 100% del capitale di Edf. Questo permetterà alla società di rafforzare la sua capacità di realizzare quanto prima progetti ambiziosi ed essenziali per il nostro futuro energetico” ha dichiarato Borne parlando all’Assemblea nazionale.Attualmente lo Stato detiene l’84% di Edf. Le dichiarazioni di Borne hanno fatto volare i titoli Edf che quotati alla Borsa di Parigi hanno registrato una improvvisa impennata, salendo di oltre il 5,5%, quando prima del discorso della prima ministra perdevano il 5%.Nei giorni scorsi, l’utility tedesca Uniper ha ritirato la sua guidance per l’anno finanziario 2022 a causa delle restrizioni alla fornitura di gas da parte di Gazprom ed ha fatto sapere di essere in discussione con il governo su possibili misure di sostegno.(Foto: Pixavril | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO

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    Acea, Fitch conferma rating BBB+ e outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato per Acea, multi-utility quotata su Euronext Milan, il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a “BBB+” con outlook “Stable” e lo Short-Term IDR a “F2”. È stato inoltre confermato il Long-Term Senior Unsecured Rating a “BBB+”. Il giudizio riflette il focus strategico di Acea nelle attività regolate, unitamente ad una gestione prudente delle coperture energetiche e al solido livello di liquidità disponibile.L’esposizione predominante di Acea alle attività delle reti distributive regolamentate (oltre l’80% dell’EBITDA consolidato nel 2022-2024) “presenta un rischio volume/prezzo minimo o nullo e una protezione soddisfacente dagli effetti inflazionistici”, si legge nell’analisi dell’agenzia di rating.Fitch prevede inoltre un impatto limitato dall’attuale contesto di prezzi delle materie prime eccezionalmente elevati e volatili. Ciò è dovuto al limitato contributo (circa 10%-15%) delle merchant activities al flusso di cassa operativo consolidato di Acea e ad una prudente politica di copertura interna.Viene ricordato che in autunno dovrebbe essere annunciato il nuovo piano industriale, che spiegherà le priorità strategiche decennali e gli obiettivi finanziari. “Attualmente valutiamo Acea sulla base di ipotesi di continuità per l’esposizione alla rete e gli obiettivi di leva finanziaria – si legge nel report – Quest’ultimo, in particolare, non include l’effetto di un potenziale grande termovalorizzatore che sarà appaltato dal Comune di Roma e dai relativi investimenti, che riteniamo negativi se interamente finanziati a debito”. LEGGI TUTTO

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    Energia, salgono ancora i prezzi: Pun a 362 euro/MWh

    (Teleborsa) – Il prezzo di acquisto dell’energia elettrica continua a salire. Il Gestore dei mercati energetici (Gme) ha infatti registrato nella settimana da lunedì 27 giugno a domenica 3 luglio scorso un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) pari a 362,05 euro/MWh rispetto a 327,54 euro/MWh della settimana precedente. I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del Gme si attestano a 4,7 milioni di MWh, con la liquidità al 74,3%. I prezzi medi di vendita sono variati tra 361,53 euro/MWh di Centro Sud, Sud, e Sardegna e 362,25 euro/MWh di Nord e Centro Nord.Sale ancora anche il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam a 174 euro, in crescita del 6,78 per cento. I mercati sono in forte agitazione dopo la riduzione delle forniture dalla Russia.Nel frattempo la Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager ha annunciato che la Commissione europea sta lavorando ad una riforma del sistema dei prezzi dell’energia. “Stiamo analizzando se sia possibile un calcolo diverso (tra i prezzi del gas e delle altre energie) per moderare questo mercato finché durerà la crisi” della guerra in Ucraina, ha spiegato la commissaria ai microfoni della tv francese Bfm ricordando tuttavia come, il sistema di indicizzazione usato finora, prima della guerra “sia stato vantaggioso” per l’Europa.(Foto: Anton Dmitriev on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    EDF, produzione centrali nucleari impattata da siccità

    (Teleborsa) – Électricité de France (EDF), la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia, potrebbe essere costretta a ridurre la produzione di alcuni dei suoi reattori nucleari durante l’estate a causa delle siccità. Con un livello dei fiumi troppo basso, la società non dispone della quantità di acqua sufficiente per il raffreddamento dei reattori.”Ci aspettiamo alcuni tagli alla produzione” per rispettare le regole ambientali, poiché i meteorologi si aspettano “un’estate calda e secca”, ha affermato in una conferenza stampa Cecile Laugier, head of environment presso la divisione di produzione nucleare di EDF. “C’è un po’ meno acqua disponibile quest’anno”, soprattutto nel sud-est della Francia a causa di una siccità che imperversa dall’inizio dell’anno, ha spiegato.Data la loro posizione e i sistemi di raffreddamento, le centrali atomiche di Golfech, Blayais, Bugey, Tricastin e Saint-Alban sono le più soggette a essere influenzate dai limiti ambientali, ha affermato Laugier, secondo quanto riporta Bloomberg.(Foto: Hcazenave | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO

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    Altea sigla accordo di co-sviluppo con Aer Soléir per sistemi di accumulo

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, ha siglato un accordo di co-sviluppo per sistemi di accumulo di energia elettrica “Storage” funzionali alle esigenze della rete elettrica nazionale con la società irlandese Aer Soléir (affiliata al fondo USA 547 Energy, che funge da piattaforma di investimento per Quantum Energy Partner). La potenza complessiva del progetto è di 510 Mw.L’accordo prevede la realizzazione di 4 impianti: tre in Puglia, uno in Piemonte. I siti, già nella disponibilità di Altea Green Power, sono stati ceduti ad Aer Soléir insieme alle attività di sviluppo già realizzate. Il valore della vendita è stato di circa 5,5 milioni di euro, con incasso previsto subito dopo il closing. Altea svolgerà, per conto di Aer Soléir, tutti gli adempimenti necessari al completamento dell’iter autorizzativo, che dovrebbe concludersi prudenzialmente entro 3/4 anni. Per questa attività aggiuntiva, sarà remunerata a stato avanzamento lavori per un importo previsto di circa sette volte il valore di vendita iniziale.L’accordo prevede per Altea un “Project EBITDA” in linea con l’EBITDA di Altea Green Power, pari al 35% al 31 dicembre 2021, con un importante contributo positivo di circa 5,5 milioni di euro sulla Posizione Finanziaria Netta del 2022. A livello consolidato l’accordo genererà una plusvalenza lorda di circa 0,8 milioni di euro.”Sono decisamente soddisfatto di questo importante accordo di co-sviluppo, che permetterà di sviluppare una potenza complessiva ragguardevole – ha commentato l’AD Giovanni Di Pascale – Lavorare con un colosso irlandese leader nello sviluppo di impianti di energia alternativa e storage darà un notevole impulso alla nostra crescita economica, ma anche in termini di know-how. Infine, l’importante marginalità del progetto ci consente di vedere in maniera più che fiduciosa le nostre performance economiche”. LEGGI TUTTO

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    USA, EIA: scorte petrolio settimanali in calo più delle attese

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 24 giugno 2022, sono calati di circa 2,7 milioni di barili a 415,6 MBG, contro attese per una flessione di circa 0,5 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 2,5 milioni a 112,4 MBG, contro attese per un aumento di 0,3 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 2,6 milioni a quota 221,6 MBG (era atteso un calo di 0,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate a 497,9 MBG. LEGGI TUTTO