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    Gas, Goldman Sachs: freddo è fattore più forte dell’interruzione dei flussi in Ucraina

    (Teleborsa) – I prezzi del gas europeo sono aumentati del 14% nelle ultime due settimane, raggiungendo i 50 EUR/MWh questa settimana, il livello più alto in oltre un anno. Mentre il titolo principale di questa settimana nel gas naturale è stato l’interruzione dei flussi residui di gas russo attraverso l’Ucraina, il principale fattore di restringimento dei fondamentali del gas europeo nord-occidentale questo inverno è il clima più freddo della media attualmente previsto per le prossime due settimane, aiutato dalla bassa energia eolica e dalle interruzioni della produzione norvegese osservate a dicembre. Lo affermano gli analisti di Goldman Sachs in una ricerca sul tema.Se questa previsione fredda si realizzasse senza altre compensazioni, la banca d’affari vede rischi significativi che i prezzi TTF raggiungano un livello in cui diventa conveniente passare al petrolio in un intervallo di 63-84 EUR/MWh nei prossimi mesi, ben al di sopra del caso base TTF 2025 di 40 EUR/MWh in condizioni meteorologiche medie, per aiutare a gestire lo stoccaggio del gas europeo.Viene fatto notare che l’interruzione dei flussi di gas russo da 42 mcm/giorno a zero dal 1° gennaio rappresenta un netto restringimento dei bilanci del gas dell’Europa nord-occidentale nell’ordine di 16 mcm/giorno (il 2,7% della domanda prevista per il 2025 nella regione). “Per essere chiari, mentre l’Europa nord-occidentale non stava ricevendo nulla di quel gas, ci aspettiamo che l’Austria faccia affidamento sulle importazioni tramite gasdotto dalla Germania per coprire la sua domanda di gas e potenzialmente su ulteriori flussi marginali per integrare le esigenze della Slovacchia”, si legge nel documento.Secondo Goldman Sachs, un “fattore di restringimento più significativo e sorprendente dei bilanci del gas di gennaio sono le temperature molto più fredde della media attualmente previste per l’Europa nord-occidentale per le prossime due settimane, oltre 4 °C al di sotto della media decennale. Se si realizzassero, stimiamo che temperature così basse aumenterebbero la domanda di gas dell’Europa nord-occidentale di oltre 100 mcm/giorno a gennaio”.In ogni caso, gli analisti valutano i rischi di un esaurimento delle scorte come “molto bassi”, anche con una previsione meteorologica così fredda. La sfida principale per l’Europa è che più bassi sono i livelli di stoccaggio di fine marzo, più difficile sarà per la regione rifornirsi prima del prossimo inverno. In particolare, nello scenario più freddo della media attualmente previsto e ipotizzando che non ci siano compensazioni altrove nel bilancio, Goldman Sachs stima che i livelli di inventario di fine marzo 2025 scenderanno al 30% (rispetto al 35% in condizioni meteorologiche medie). Ciò porterebbe i livelli di stoccaggio di fine ottobre 2025 a un livello low 80s (rispetto a high 80s% in condizioni meteorologiche medie), ben al di sotto del requisito UE del 90%. Più specificamente, viene stimato che questo scenario creerebbe un deficit di 21 mcm/d nel mercato durante l’estate del 2025 (rispetto all’obiettivo UE del 90% di stoccaggio pieno). Considerando che i prezzi del gas europeo sono già ampiamente superiori ai costi di generazione del carbone, la prossima fonte di sostituzione della domanda è il passaggio da gas a petrolio (G2O), in un intervallo compreso tra 60 EUR/MWh (olio combustibile) e 78 EUR/MWh (combustibile distillato). Durante la crisi energetica europea del 2022, il passaggio da G2O nelle applicazioni industriali ha raggiunto il picco di 24 mcm/giorno. In questo scenario TTF più elevato, l’attesa è che venga consegnato GNL incrementale all’Europa (in competizione con l’Asia). Oltre a ulteriori cambiamenti nelle previsioni meteorologiche europee, i principali fattori trainanti da tenere d’occhio includono le previsioni meteorologiche per l’Asia nord-orientale e l’aumento delle imminenti aggiunte di capacità di liquefazione negli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Gas Plus sale in Borsa con volumi sopra la media

    (Teleborsa) – Inizio d’anno da protagonista a Piazza Affari per Gas Plus, società quotata su Euronext Milan e uno dei maggiori produttori italiani di gas naturale, contestualmente alla rinnovata attenzione all’andamento di questa commodity dopo che – dal 1° gennaio 2025 – il gas russo non passa più nei gasdotti che, attraversando l’Ucraina, lo facevano arrivare nell’Unione Europea. Il titolo Gas Plus segna un rialzo di quasi il 9% nelle prime due sedute del 2025, che hanno già registrato un controvalore superiore a quello di qualsiasi mese del 2024. La performance settimanale è del +36%. LEGGI TUTTO

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    Hera, patto scende al 45,82% dopo cessione azioni di due comuni

    (Teleborsa) – Il numero complessivo delle azioni che fanno parte del patto su Hera, multiservizi quotata su Euronext Milan, si è ridotto da 682.586.858 a 682.478.194, con relativo decremento della percentuale sul capitale sociale dal 45,82538% al 45,81809%; il numero complessivo dei diritti di voto conferiti si è ridotto da 1.354.792.909 a 1.354.652.511 e la relativa percentuale sul totale dei diritti di voto che compongono il capitale sociale si è ridotta dal 60,77585% al 60,76421%.Il patto ha ad oggetto le modalità di esercizio del diritto di voto e del trasferimento delle partecipazioni azionarie detenute in Hera dagli aderenti.La riduzione delle azioni aderenti al patto è il risultato delle cessioni effettuate da parte dei soci Comune di Montefiorino (-50.000 azioni) e Comune di Portico San Benedetto (-58.664 azioni), per effetto di operazioni di vendita sul mercato effettuate autonomamente. LEGGI TUTTO

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    Europa, prezzo del gas in leggero calo: torna sotto i 50 euro

    (Teleborsa) – Il prezzo del gas, nella seconda sessione del nuovo anno, tratta poco sotto i 50 euro al megawattora. La commodity è tornata al centro dell’attenzione dopo che dal 1° gennaio 2025 il gas russo non passa più nei gasdotti che, attraversando l’Ucraina, lo facevano arrivare nell’Unione Europea. Nonostante sia un evento notevole, non era certo inatteso: il governo ucraino aveva annunciato da tempo che non avrebbe rinnovato un contratto con Gazprom che era in vigore dal 2019 (da prima della guerra) e che scadeva il 31 dicembre 2024.Ad Amsterdam, mercato di riferimento, i futures febbraio 2025 segnano una diminuzione dell’1,2% a quota 49,65 euro al megawattora alle 9:10, dopo aver aperto a 50,25.Si tratta del livello più alto da novembre 2023, con un aumento del 30% nell’ultimo anno, mentre il Vecchio Continente affronta le rigide temperature invernali senza una fonte di approvvigionamento chiave.Sebbene il gas che arrivava attraverso l’Ucraina rappresentasse meno del 5% del fabbisogno europeo, la sua perdita aggiunge incertezza a un mercato già in tensione, dove le riserve si stanno esaurendo più velocemente del solito a causa del freddo e della mancanza di vento, ponendo sfide per garantire forniture adeguate il prossimo inverno. Inoltre, i prezzi del gas scontano la crescente concorrenza dall’Asia, dove il caldo estremo e l’espansione dello stoccaggio di GNL hanno intensificato la domanda. LEGGI TUTTO

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    DEA assegna bonus share a chi ha detenuto azioni dall’IPO

    (Teleborsa) – Distribuzione Elettrica Adriatica (DEA), operatore quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella distribuzione di energia elettrica e gestione della pubblica illuminazione nel Centro e Nord Italia, ricorda che a ciascun aderente all’IPO che abbia mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà delle azioni cum bonus share per almeno sei mesi decorrenti dal 3 luglio 2024, ovvero fino al 3 gennaio 2025 incluso, spetterà il diritto all’assegnazione, senza ulteriori esborsi, di una azione aggiuntiva ogni dieci azioni assegnate nell’ambito del collocamento e non alienate.L’attribuzione delle Bonus Shares dovrà essere richiesta dall’avente diritto, a pena di decadenza, nel periodo compreso tra il 7 gennaio 2025 ed il 7 febbraio 2025. A ricezione avvenuta e dopo gli opportuni controlli, l’emittente provvederà ad assegnare gratuitamente agli aventi diritto, entro il 7 marzo 2025, le azioni ordinarie DEA, accreditandole presso Monte Titoli sul conto titoli dello stesso intermediario depositario che ha trasmesso le richieste. LEGGI TUTTO

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    Equinor ottiene finanziamento di 3 miliardi di dollari per eolico offshore in USA

    (Teleborsa) – Il progetto Empire Wind 1 di Equinor negli Stati Uniti ha ottenuto un pacchetto di project financing di oltre 3 miliardi di dollari. Empire Wind 1 fornirà energia a 500.000 case di New York e dovrebbe raggiungere la sua operatività commerciale nel 2027.Gli investimenti di capitale totali previsti, comprese le commissioni per l’utilizzo del South Brooklyn Marine Terminal (SBMT), ammontano a circa 5 miliardi di dollari, incluso l’effetto dei crediti d’imposta futuri previsti (ITC), si legge in una nota.Equinor ha acquisito l’area di locazione Empire Wind nel 2017. A giugno 2024, Equinor ha annunciato l’esecuzione di un Purchase and Sale Agreement (PSA) con la New York State Energy Research and Development Authority per l’energia Empire Wind 1 per 25 anni a un prezzo di esercizio di 155,00 USD/MWh.Equinor intende effettuare un cosiddetto farm-down per il progetto Empire Wind 1, ovvero l’ingresso di un nuovo partner, per aumentarne ulteriormente il valore e ridurre l’esposizione, viene sottolineato.La costruzione è già iniziata. Empire Wind 1 si trova a 15-30 miglia a sud-est di Long Island e si estende su 80.000 acri. Con una capacità contrattuale di 810 MW, Empire Wind 1 sarà il primo progetto eolico offshore a connettersi alla rete di New York City. LEGGI TUTTO

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    Austria compensa stop gas russo con maggiore import da Germania e Italia

    (Teleborsa) – I partecipanti al mercato e gli operatori delle infrastrutture dell’Austria erano “ben preparati” allo stop delle forniture russe, per il mancato rinnovo del precedente accordo tra Mosca e Kiev. Lo afferma l’Austria Gas Grid Management.Viene garantito l’approvvigionamento ininterrotto ai clienti austriaci del gas e anche l’approvvigionamento delle centrali elettriche a gas, che in questo periodo dell’anno svolgono una funzione particolarmente importante per la stabilità della rete elettrica e come fornitore di calore.”Con gli impianti di stoccaggio ben riempiti come cuscino di sicurezza e le capacità di importazione esistenti di Gas Connect Austria dalla Germania e TAG GmbH dall’Italia, la potente infrastruttura del gas è a disposizione per compensare la perdita di consegna a Baumgarten”, si legge in un post su LinkedIn. Con circa 79,5 TWh (circa il 78%), il livello di stoccaggio è leggermente inferiore rispetto allo scorso anno, ma rimane elevato rispetto alla media a lungo termine.I consumi attualmente moderati in Austria nonostante le condizioni invernali (circa 310 GWh al giorno) saranno coperti dai prelievi dagli stoccaggi, dalla produzione interna e dalle maggiori importazioni dalla Germania e – in misura minore – dall’Italia, ha spiegato l’Austria Gas Grid Management. Le importazioni di gas dalla Germania verso il Tirolo e il Vorarlberg continuano invariate. LEGGI TUTTO

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    Europa, gas in leggero aumento dopo stop forniture russe via Ucraina

    (Teleborsa) – Il prezzo del gas, nella prima sessione del nuovo anno, tratta poco sotto i 50 euro dopo lo stop dell’Ucraina al transito di gas russo scattato ieri, 1 gennaio 2025. Ad Amsterdam, mercato di riferimento, i futures febbraio 2025 segnano un aumento dell’1,4% a quota 49,6 euro al megawattora alle 12:20, dopo aver aperto a 50,7.Si tratta del livello più alto da novembre 2023, con un aumento del 32% nell’ultimo anno, mentre il Vecchio Continente regione si prepara alle rigide temperature invernali senza una fonte di approvvigionamento chiave.Sebbene il gas che arrivava attraverso l’Ucraina rappresentasse meno del 5% del fabbisogno europeo, la sua perdita aggiunge tensione a un mercato già in tensione, dove le riserve si stanno esaurendo più velocemente del solito a causa del freddo e della mancanza di vento, ponendo sfide per garantire forniture adeguate il prossimo inverno. Inoltre, la crescente concorrenza dall’Asia, dove il caldo estremo e l’espansione dello stoccaggio di GNL hanno intensificato la domanda, sta ulteriormente esercitando pressione sul mercato. LEGGI TUTTO