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    Gas senza freni, prezzo sfonda 290 euro ad Amsterdam

    (Teleborsa) – Prosegue inarrestabile il rialzo del gas alla borsa di Amsterdam dove ha toccato i 291,4 euro al megawattora, in crescita di quasi il 20%, come effetto della tensione scatenata sul mercato dalla decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il Nord Stream.Venerdì Gazprom ha detto che il gasdotto Nord Stream 1, che fornisce gas dalla Russia all’Europa sotto il Mar Baltico, sarà chiuso dal 31 agosto al 2 settembre per manutenzione. Al termine della manutenzione, riprenderà il flusso di 33 milioni di metri cubi al giorno, ha sottolineato il colosso energetico russo a controllo statale. L’annuncio sta sollevando nuovamente preoccupazioni sul fatto che il collegamento non tornerà in servizio come previsto dopo i lavori. Intanto le scorte di gas in Italia sfiorano il 79%: alla data di venerdì scorso gli stoccaggi italiani hanno raggiunto quota 152,74 TWh, pari al 78,96% della capacità disponibile. Le scorte dei Paesi UE hanno raggiunto quota 855,37 TWh, pari al 76,92% del volume dei depositi, con la Germania in testa a quota 194,12 TWh e un indice di riempimento al 79,54%. Superano l’80% la Francia (88,97% a 117,08 TWh), il Belgio (83,45% a 7,26 TWh) e la Repubblica Ceca (81,35% a 35,6 TWh). Uno stop delle forniture di gas russo ad agosto porterebbe ad esaurire le riserve nei Paesi dell’euro già a fine anno innescando razionamenti e recessione. Lo stima un’analisi di tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Angela Capolongo, Michael Kühl e Vlad Skovorodov: senza interventi sui consumi, il PIL dell’Eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Di fronte alle difficoltà di questi tempi “ci sono tante cose che possiamo fare nel breve periodo: credo che l’attività dei Governi europei di cercare di mitigare il costo dell’energia sia destinato nel breve a funzionare, ma temo che questa difficoltà energetica si protrarrà più a lungo” di quanto stimato. Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, intervenendo al Meeting di Rimini, al convegno “Favorire la crescita e sostenere i più deboli”. Per questo – ha aggiunto il top manager – “occorre andare alla causa, il non giustificato aumento del prezzo gas. E’ fondamentale per mettere al sicuro” i Paesi e i loro cittadini. LEGGI TUTTO

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    Marsh lancia la prima assicurazione al mondo per progetti a idrogeno

    (Teleborsa) – Il broker assicurativo Marsh, un’unità di Marsh & McLennan (leader nell’offerta di servizi professionali nelle aree del rischio, strategia e persone) sta lanciando la prima assicurazione al mondo dedicata a progetti di energia a idrogeno. Fino ad ora, questi progetti sono stati difficilmente assicurabili a causa della complessità, dei rischi connessi alla produzione-trasporto-stoccaggio e perchè le tecnologie emergenti sono generalmente considerate più rischiose.Grazie al supporto e alla co-progettazione degli assicuratori American International Group e Liberty Specialty Markets, il nuovo prodotto fornirà fino a 300 milioni di dollari di copertura per le fasi di costruzione e avvio di progetti a idrogeno a livello globale. Sarà disponibile per le organizzazioni multinazionali e per le aziende più piccole, e coprirà progetti di idrogeno “blu” e “verdi” nuovi ed esistenti. L’idrogeno blu viene estratto da idrocarburi fossili, mentre quello verde viene prodotto da acqua ed energia elettrica da fonte rinnovabile.”La facility di Marsh è uno sviluppo importante per il settore assicurativo che aiuterà ad accelerare la transizione energetica globale verso le rinnovabili – ha affermato Andrew George, Global Head, Energy & Power, Marsh Specialty – Poiché l’industria globale dell’idrogeno, in particolare l’idrogeno verde, cresce rapidamente per soddisfare la domanda, la facility ridurrà la complessità di garantire opzioni di trasferimento del rischio per operatori di tutte le dimensioni e aumenterà la fiducia di investitori e prestatori”. LEGGI TUTTO

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    Gazprom, Nord Stream si ferma tre giorni per manutenzione. Vola prezzo del gas

    (Teleborsa) – Il trasporto del gas dalla Russia all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream sarà sospeso per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre, per manutenzione. Lo ha annunciato oggi la compagnia russa Gazprom.”Il 31 agosto 2022 l’unica unità di compressione del gas Trent 60 verrà fermata per tre giorni per interventi di manutenzione e – ha annunciato il colosso russo – il trasporto del gas attraverso il gasdotto Nord Stream verrà sospeso”.”La serie di lavori di manutenzione ordinaria secondo l’attuale contratto di manutenzione – ha precisato Gazprom – sarà eseguita insieme agli specialisti di Siemens”. Una volta completati i lavori, in assenza di problemi tecnici con l’unità, il trasporto del gas sarà riportato a 33 milioni di metri cubi al giorno. L’annuncio di Gazprom di un nuovo stop di tre giorni delle forniture dal Nord Stream, i cui flussi sono già ridotti al 20% della capacità del gasdotto, ha fatto segnare un nuovo record al Ttf di Amsterdam. Il prezzo è schizzato fino a 261 euro per MWh e, dopo aver battuto un ultimo prezzo di 257,4 euro (+6,8%), si è poi assestato a 244,55 euro (+18,6% in una settimana). Un andamento che lascia presagire, alla riapertura dei mercati lunedì, nuovi rialzi per l’indice di riferimento del prezzo del gas europeo con un prezzo superiore ai 260 euro. LEGGI TUTTO

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    Energia, greggio scende ai livelli di marzo. Prezzo record per il gas

    (Teleborsa) – Scende ai livelli dello scorso 3 marzo il greggio americano (Wti -1,06% a 89,54 dollari al barile) che si attesta sotto quota 90 dollari al barile, mentre il Brent del Mare del Nord (-1,17% a 95,47 dollari al barile) si mantiene ampiamente sotto la soglia dei 100 dollari. In controtendenza il gas naturale (+1,66% a 245 euro al MWh), ben al di sopra del record di 241 euro segnato ieri in chiusura di seduta, mentre procede la corsa agli stoccaggi per sopperire al calo delle importazioni dalla Russia nel prossimo inverno. Questo il quadro delle materie prime globali nell’ultima seduta della settimana di Ferragosto. In rialzo anche il prezzo del metano a Londra, dove è stata superata la soglia delle 5 sterline, con una richiesta di 523,93 penny per unità termica Mbtu. Deboli i metalli, dall’oro (-1,13% a 1.750 dollari l’oncia) all’argento (-3,12% a 19,21 dollari l’oncia). In calo dello 0,95% a 680,5 dollari la tonnellata il ferro e dello 0,79% a 3.998 dollari la tonnellata l’acciaio a seguito della minor domanda dalla Cina. In rialzo le quotazioni del grano duro (+0,83% a 822 dollari per unità da 5mila staia) e di quello tenero (+0,53% a 753 dollari).(Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Germania, Scholz annuncia taglio Iva sul gas al 7%

    (Teleborsa) – Il governo tedesco vuole ridurre l’Iva sul gas naturale dal 19 al 7% per un periodo di tempo limitato. “Abbasseremo l’Iva sul gas dal 19% al 7% fintanto che verrà riscossa questa tassa sul gas”. È quanto ha annunciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Mi aspetto – ha detto Scholz – che le aziende trasmettano questo beneficio a tutti i clienti. La questione della giustizia sociale è cruciale per la nostra coesione”. La riduzione dell’Iva è volta a contrastare direttamente i costi determinati dalla “Gasumlage”, il supplemento gas salva-aziende di 2,419 centesimi per kilowattora che i tedeschi troveranno in bolletta da ottobre e che permette ai fornitori di scaricare sui consumatori gli aumenti che stanno sostenendo sul mercato energetico. Il cancelliere della Germania, Olaf Scholz, ha sottolineato che con l’abbassamento dell’Iva i consumatori avranno più risparmi complessivi di quanto costerà loro il supplemento gas in quanto si aspetta le aziende trasferiscano sulle bollette quanto risparmieranno con la riduzione dell’Iva. Negli scorsi giorni, la Commissione Ue aveva comunicato a Berlino che non è possibile eliminare l’Iva dal supplemento gas. “Sulla questione relativa all’applicazione dell’Iva è molto importante sottolineare che siamo perfettamente consapevoli che tutti gli Stati membri e i consumatori si trovano ad affrontare l’impatto delle interruzioni dell’approvvigionamento di gas causate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina, ecco perché condividiamo il desiderio della Germania di evitare qualsiasi impatto indesiderato sul prezzo del gas ad esempio con l’applicazione dell’Iva – ha detto il portavoce della Commissione europea Daniel Ferrie in merito alla richiesta del ministro delle finanze tedesco Christian Lindner alla Ue di esentare dall’Iva una nuova tassa sul prezzo del gas –. Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha risposto ieri suggerendo una serie di diverse opzioni e soluzioni che la Germania potrebbe seguire in linea con la direttiva Iva modificata. È possibile applicare aliquote ridotte a un minimo del 5%”. Una possibilità che deriva dal nuovo emendamento della direttiva sull’Iva su alcuni settori e prodotti. Da qui la soluzione alternativa decisa da Berlino di una riduzione complessiva dell’Iva sul gas naturale. L’Iva al 7% esiste in Germania per alcune merci e servizi e ora il gas naturale verrà inserito in questa fascia. Secondo l’agenzia di stampa tedesca Dpa, “la misura sarà attiva fino a quando è previsto il supplemento gas, cioè marzo 2024”. LEGGI TUTTO

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    Gas, prezzo rimane sopra 230 euro/MWh. Germania prevede due inverni difficili

    (Teleborsa) – Non accennano a moderarsi i prezzi del gas in Europa, che si mantengono su livelli difficili da sostenere per le industrie e per le famiglie, già duramente colpite da un’inflazione galoppante. La domanda di energia si mantiene elevata, mentre la diminuzione delle forniture dalla Russia (con il flusso del Nord Stream 1 ad appena il 20% della capacità) fa schizzare i prezzi e alimenta le preoccupazioni per l’inverno. I paesi europei stanno delineando piani per risparmiare gas nei prossimi mesi, immettendo quanto più gas possibile nei siti di stoccaggio, ma ciò potrebbe non bastare e continuano a prepararsi al rischio di razionamento energetico.Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un rialzo del 2,1% a 230,5 euro/MWh alle 12.15 ora italiana. A giugno i prezzi erano scesi a 84 euro/MWh, poco sopra i livelli pre-conflitto, per poi ripartire al rialzo sulla prospettive di un taglio totale delle forniture da parte della Russia.A spingere le quotazioni del gas sono l’aumento dei prezzi spot del gas in Asia, la chiusura di impianti di produzione e trasporto di gas in Norvegia per manutenzione, l’aumento delle temperature (che stimolano l’uso dei condizionatori ), il calo della produzione eolica, idroelettrica e nucleare in diversi paesi europei.Intanto, il presidente dell’autorità di regolamentazione dell’energia tedesca ha affermato che “la carenza di gas a livello nazionale non deve necessariamente verificarsi”, ma nel paese “potrebbero esserci sicuramente carenze di gas a livello regionale”. “Le restrizioni all’inizio sarebbero probabilmente temporanee e potrebbero cessare di nuovo o verificarsi più volte – ha detto Klaus Mueller, presidente della Federal Network Agency – In questo caso, dobbiamo garantire che il gas sia trasportato in sicurezza attraverso il paese”.Mueller ha aggiunto che i tedeschi dovrebbero risparmiare gas, visto che potrebbero dover affrontare potenziali problemi per un paio d’anni: “Non si tratta solo di un inverno, ma di almeno due e il prossimo inverno potrebbe essere ancora più difficile”. LEGGI TUTTO

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    Gazprom, produzione gas verso record negativo in 2022 su calo export

    (Teleborsa) – La produzione di gas di Gazprom potrebbe scendere sotto i 400 miliardi di metri cubi (bcm) alla fine del 2022. Si tratterebbe della prima volta in cui il colosso energetico russo a controllo statale scende sotto questa quota nella storia moderna, a causa del calo delle esportazioni. Lo hanno affermato gli analisti dell’Energy Development Center, secondo quanto riporta l’agenza russa Tass.”Se la tendenza al calo delle esportazioni continua, come sembra essere il caso, la produzione di Gazprom per l’anno potrebbe essere inferiore alla cifra di 400 miliardi di metri cubi all’anno per la prima volta nella storia russa contemporanea – si legge nel rapporto – Naturalmente, la dinamica della produzione sarà principalmente influenzata dal clima invernale, ma sembra che per il momento sia altamente improbabile raggiungere la soglia dei 400 miliardi di metri cubi, dato che Gazprom ha sostanzialmente riempito gli impianti di stoccaggio del gas russi prima della prossima stagione di riscaldamento”.A pesare sull’output di Gazprom è il crollo delle esportazioni, in quanto diversi paesi hanno cercato di diversificare il loro approvvigionamento tramite accordi con paesi dell’Africa e del Medio Oriente, oltre che importando più gas dal Nord America.Ieri Gazprom ha comunicato di aver ridotto la produzione di gas del 13,2% nel periodo da inizio anno al 15 agosto, rispetto allo stesso periodo del 2021. Le esportazioni di gas verso paesi non CSI sono diminuite del 36,2%. LEGGI TUTTO

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    Germania, gas in stoccaggi basta per meno di 3 mesi con taglio forniture

    (Teleborsa) – In caso di scorte di gas piene e taglio totale delle forniture da parte della Russia, la Germania riuscirebbe a coprire solo poco meno di tre mesi di riscaldamento, domanda delle industrie e domanda generale di energia. Lo ha affermato Klaus Mueller, presidente della Federal Network Agency, l’autorità di regolamentazione dell’energia del paese.Dal 23 giugno 2022 è in vigore il livello di allerta del piano di emergenza gas, con la stessa Federal Network Agency che parla di una “situazione tesa”, in cui “non si può escludere un ulteriore peggioramento della situazione”. I flussi di gas dal Nord Stream 1 sono attualmente a circa il 20% della capacità massima, mentre il livello di stoccaggio totale in Germania è del 77%, con l’obiettivo di arrivare al 95% entro novembre.”Siamo un po’ più veloci di quello che eravamo in termini di riempimento dello spazio di stoccaggio, ma non è un segno che possiamo rilassarci – ha detto Mueller in un’intervista – Va intesa come spinta, invece. Continuiamo così”. L’obiettivo del 75% è stato infatti raggiunto con due settimane di anticipo rispetto alla data del 1° settembre.Raggiungere l’obiettivo di novembre del 95% sembra “difficile da raggiungere” perché alcuni siti di stoccaggio richiedono più tempo per essere riempiti, ha aggiunto il presidente della Federal Network Agency.”Non posso promettere che tutte le strutture di stoccaggio in Germania saranno piene al 95% a novembre, anche in buone condizioni di domanda e offerta – ha continuato – Nel migliore dei casi, tre quarti di loro raggiungeranno l’obiettivo”. LEGGI TUTTO