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    Snam, Venier: rigassificatore Piombino supporterà prossima stagione di riempimento stoccaggi

    (Teleborsa) – Dopo l’autorizzazione ricevuta il 25 ottobre, Snam è pronta a iniziare i lavori sul rigassificatore di Piombino, che “inizierà le operazioni commerciali a maggio 2023 per supportare la prossima stagione di riempimento degli stoccaggi”. Lo ha affermato Stefano Venier, amministratore delegato della società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2022.I rigassificatori sono solo uno dei fronti dell’azione di Snam per migliorare la sicurezza energetica dell’Italia, ma è importante migliorare l’infrastruttura di trasporto nel paese e procedere con una nuova Adriatic Pipeline “non solo per i flussi aggiuntivi ma per garantire la flessibilità del network e aumentare la capacità per volumi addizionali da Algeria e Libia”. “È estraneamente importante perché sul lungo termine l’approvvigionamento strategico può essere garantito solo con un’infrastruttura flessibile”, ha sottolineato.”Negli scorsi mesi è continuata la volatilità dei prezzi del gas, con il prezzo che ha mostrato un calo in ottobre per il clima mite, le prospettive di recessione e gli stoccaggi pieni – ha spiegato Venier – La domanda di gas italiana nei nove mesi 2022 è stata di 51,7 bcm, in calo del 3,2% su base annua, e nel terzo trimestre è calata del 7,2% trainata dall’accelerazione del declino industriale a causa dell’aumento dei prezzi”.”Dobbiamo considerare che non tutta questa riduzione della domande è stata provocata da calo della produzione, perché alcuni soggetti hanno cambiato combustibili a causa dell’aumento del prezzo del gas”, ha specificato il manager.Per quanto riguarda il riempimento degli stoccaggi, che al termine della campagna di iniezione conclusa lo scorso 31 ottobre ha raggiunto il 95%, l’AD ha evidenziato che l’attività non ha avuto “nessun impatto finanziario, nessuna esposizione volume/prezzo”.Rispondendo alle domande degli analisti, Venier ha spiegato che ci sono giorni in cui il gas russo non arriva fisicamente in Italia perché non c’è una domanda, anche a causa degli stoccaggi pieni, dei grandi flussi da Sud e del clima mite. Quindi nei punti di scambio a Nord si vede il gas andare verso verso il centro Europa e in particolare verso l’Austria. Nonostante il netto caso rispetto al periodo pre-conflitto, l’andamento del gas dalla Russia è stato pressoché stabile da giugno-luglio. LEGGI TUTTO

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    Gas, UE: import di GNL dagli USA in aumento e sopra i target

    (Teleborsa) – Tra gennaio e ottobre, circa 48 miliardi di metri cubi di GNL sono stati esportati dagli Stati Uniti nell’Unione europea, ovvero 26 miliardi di metri cubi in più rispetto all’intero anno 2021. Sono i dati diffusi dalla task force UE-USA sulla sicurezza energetica, che si è riunita a Washington per discutere l’attuazione della dichiarazione congiunta del 25 marzo dei presidenti von der Leyen e Biden, che mira a diversificare le forniture di gas naturale dell’UE.I partecipanti “hanno accolto con favore il superamento dell’impegno assunto nella dichiarazione congiunta dei presidenti von der Leyen e Biden”, cioè di aumentare le forniture di GNL all’Europa di 15 miliardi di metri cubi nel 2022 rispetto al 2021.Basandosi sulle tendenze dei primi dieci mesi, le due parti si sono impegnate a lavorare per mantenere un livello elevato livello di forniture di GNL all’Europa nel 2023 di circa 50 miliardi di metri cubi in più rispetto al 2021. Inoltre, hanno anche discusso di come la Task Force “contribuirà a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e lo stoccaggio nel 2023 a prezzi che riflettano i fondamentali economici e la spinta comune alla stabilità del mercato energetico”. LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): passare a energie rinnovabili più economiche contribuisce a rallentare inflazione

    (Teleborsa) – Il principale obiettivo della Banca centrale europea (BCE) è mantenere i prezzi stabili. “Questa è la bussola che guida ogni nostra azione, ora più che mai. Per adempiere a questa responsabilità fondamentale, abbiamo bisogno di un quadro completo di tutti i fattori che influenzano l’inflazione in modo che le nostre politiche rimangano efficaci. Il cambiamento climatico è uno di questi fattori, dato il suo effetto diffuso sulla nostra economia”. Lo ha scritto Christine Lagarde, presidente della BCE, in un post sul blog dell’istituzione di Francoforte, in concomitanza con la COP27.Secondo Lagarde, gli eventi meteorologici estremi possono “far aumentare i prezzi dei prodotti chiave e quindi alimentare l’inflazione, rendendo più difficile per noi mantenere i prezzi stabili”. Al contrario, “gli sforzi rafforzati per spostare la nostra fornitura di energia verso energie rinnovabili più economiche dovrebbero in definitiva contribuire a rallentare l’inflazione”, ha aggiunto.In sostanza, non tenere conto dell’impatto del cambiamento climatico sull’economia rischierebbe di escludere una parte cruciale del quadro generale. “Ciò significa che il nostro compito di preservare la stabilità dei prezzi deve includere un ulteriore lavoro per comprendere meglio come il cambiamento climatico influisca sul nostro ruolo – ha spiegato – Dobbiamo incorporare il cambiamento climatico in tutto ciò che facciamo: i nostri modelli, dati, proiezioni e analisi”.Lagarde ha ricordato come, nell’ultimo anno, la BCE abbia implementato anche alcune azioni concrete in questo senso: “Abbiamo adeguato le nostre partecipazioni in obbligazioni societarie, il quadro delle garanzie e le pratiche di gestione del rischio per tenere meglio conto dei rischi legati al clima”. In qualità di autorità di vigilanza, “lavoriamo per garantire che le banche tengano conto dei rischi legati al clima nelle loro decisioni aziendali e di prestito – ha proseguito – Analizziamo anche l’impatto del cambiamento climatico sull’economia e sulla stabilità finanziaria. E, naturalmente, lavoriamo per ridurre l’impronta ambientale delle nostre attività aziendali quotidiane in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”. LEGGI TUTTO

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    Acinque, Stefano Cetti nuovo amministratore delegato

    (Teleborsa) – Acinque (già Acsm Agam), multiutility quotata su Euronext Milan e controllata da A2A, ha comunicato che Stefano Cetti sarà il nuovo amministratore delegato. Il manager prende il posto di Paolo Soldani, che il 6 ottobre aveva rassegnato le dimissioni per perseguire nuove opportunità professionali all’interno del gruppo A2A.La società ricorda che le dimissioni di Soldani decorreranno dal 30 novembre e che il CdA procederà alla cooptazione del nuovo amministratore e alla nomina del nuovo amministratore delegato nella seduta che sarà convocata per il 30 novembre.Dal 2010 Cetti è direttore generale di MM, società di ingegneria leader in Italia nella progettazione di sistemi di trasporto e riqualificazione ambientale, che a Milano si occupa in particolare di progettare e realizzare le infrastrutture per la mobilità, di gestire il ciclo dell’acqua e il patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune, e della manutenzione di scuole, impianti sportivi e verde cittadino.Ha ricoperto diversi incarichi in società pubbliche e private tra cui Aem Milano, Aem Elettricità e di Aem Gas, Metroweb, IBM Italia, KPMG Advisory e AIDI, associazione che riunisce tutti gli operatori del comparto dell’illuminazione. LEGGI TUTTO

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    Gas, Arera: “La bolletta a ottobre scende al 12,9%”

    (Teleborsa) – Cala la bolletta gas per i consumatori ancora nel mercato tutelato. Nonostante i record nei mercati all’ingrosso della scorsa estate, con l’applicazione del nuovo metodo di aggiornamento mensile dell’Arera si sono potute intercettare le significative riduzioni di costo della materia prima delle ultime settimane. La famiglia tipo per i consumi effettuati nel mese di ottobre, – fa sapere l’Arera – riceverà una bolletta con una riduzione del -12,9% rispetto al costo del III trimestre 2022.In base al nuovo metodo di calcolo introdotto a luglio dall’Arera, la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di ottobre il prezzo della materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è quindi fissato in 78,05 euro/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.nIn termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 novembre 2021 e il 31 ottobre 2022) è di circa 1.702 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 novembre 2020 – 31 ottobre 2021).Per chi avesse ricevuto, nelle scorse settimane, una bolletta con il valore in acconto della componente CMEMm, il ricalcolo sarà effettuato nella prima bolletta utile con il valore effettivo (più basso) pubblicato oggi. Lo stesso valore CMEMm dovrà essere usato dai venditori per fatturare, a titolo di acconto, i consumi del mese di novembre nelle bollette inframensili.”Non abbassiamo la guardia. Il costo del gas per ottobre registra un calo rispetto al trimestre precedente – afferma Stefano Besseghini, presidente di Arera – ma le percentuali non devono trarre in inganno. I valori rimangono molto alti rispetto al passato e, se è vero che hanno avuto un impatto modesto per le famiglie nel periodo estivo, determineranno bollette più impegnative con il crescere dei consumi della stagione invernale, con prezzi che sono previsti in risalita per la maggiore domanda dei mesi freddi. L’invito resta quindi quello a fare attenzione al risparmio e all’efficienza energetica. L’impegno dell’Autorità resta massimo, per garantire la tenuta dell’intero sistema energetico quale prima condizione necessaria per la tutela del consumatore”. Besseghini ha parlato di un aumento dei costi del gas a novembre e dicembre. “Le previsioni di questo momento – ha aggiunto – ci fanno vedere una evoluzione in crescita del 20 – 25% rispetto ai prezzi attuali per la fase di dicembre e gennaio. Poi ci sarà un andamento piatto per il 2023”. Come previsto dal decreto “Aiuti Bis”, per tutto il IV trimestre Arera ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il settore gas, confermando anche l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5milasmc/anno. Interventi che, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, supportano la generalità delle utenze gas. Sempre in rispetto del DL Aiuti bis, fino alla fine dell’anno è confermato anche il potenziamento del bonus sociale per il gas, rivolto alle famiglie con un livello di ISEE fino a 12mila euro (soglia che sale a 20mila euro per le famiglie numerose). I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano richiesto un ISEE per l’anno 2022. LEGGI TUTTO

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    Enel, De Paoli: nessun rischio su dividendo 2022, nuova strategia sarà semplice e darà stabilità

    (Teleborsa) – I primi nove mesi del 2022 di Enel hanno dimostrato “un’operatività sottostante estremamente forte e un’evoluzione in linea con i target futuri” e “l’ultimo trimestre dell’anno sarà concentrato sulla produzione di flussi di cassa e sul rafforzamento del bilancio”. Lo ha affermato Alberto De Paoli, CFO di Enel, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei primi 9 mesi 2022, aggiungendo che “continueranno i progressi nella semplificazione e razionalizzazione aziendale a supporto del Gruppo e per sbloccare ulteriori risorse”.LA SITUAZIONE ITALIANAPer quanto riguarda l’Italia, il CFO ha sottolineato “trend sui nove mesi positivi per il futuro ma segnati da eventi contingenti nel breve termine”. Nel paese Enel ha ottenuto 1,5 milioni di nuovi clienti, volumi venduti in aumento del 41% e churn rate in calo di 6 punti percentuali.La crescita dei clienti avrebbe restituito +1,7 miliardi di euro sull’EBITDA e +1,2 miliardi di euro sull’utile netto nei 9 mesi, ma “valori esternamente bassi di energia idroelettrica e l’aumento nei pool prices hanno messo in ombra i fondamentali del commercio al dettaglio”.Restando in Italia, ma considerando solo il terzo trimestre, De Paoli ha affermato che “una combinazione di temperature più elevate e tasso di abbandono più basso ha spinto al rialzo i consumi e ha creato una posizione aperta inaspettata di 2 TWh, che ha spinto al ribasso il nostro margine”. Il terzo trimestre era atteso generare un EBITDA di 400 milioni di euro, mentre le dinamiche di cui sopra hanno generato una perdita di 700 milioni di euro, con il risultato di generare una riduzione dell’EBITDA di 300 milioni di euro.I DIVIDENDIIl CFO, rispondendo a una domanda sul tema, ha sottolineato che “non c’è nessun rischio su dividendo per il 2022, e la nuova strategia sarà spiegata all’imminente Capital Markets Day, ma posso anticipare che sarà semplice, visibile e darà stabilità”. Intanto, il CdA ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo in misura pari a 0,20 euro per azione.LE SCELTE DEL GOVERNOCon riguardo alle possibili scelte del nuovo governo Meloni e al ruolo di Enel, ha evidenziato che per ora c’è poca visibilità sulle intenzioni e che la società è pronta ad offrire la propria visione sui possibili interventi. “Il primo intervento del governo cercherà di limitare l’aumento dei prezzi previsto per gli ultimi mesi dell’anno – ha detto – Dopo di questo, penso che il governo rimarrà sulla definizione del price cap sul gas (quindi discussione su decoupling tra rinnovabili e gas) e sulla stesura di nuova proposta su extraprofitti. Queste cose sono in line con le indicazioni dell’Europa”.De Paoli ha spiegato che le norme sugli extraprofitti hanno avuto un limitato impatto sui numeri di Enel, perché il gruppo ha lasciato prezzi pressoché invariati, e quindi “un framework più comprensivo non è visto in cattiva luce”.I CLIENTI INADEMPIENTIIl manager ha svelato che Enel “non sta sperimentando un aumento dei clienti che non pagano, per la strana situazione che i nostri clienti stanno vivendo. Molti stanno pagando meno degli anni passati, per una combinazione di prezzi fissi e interventi regolatori. Addirittura stiamo sperimentando un calo dei clienti che non pagano”. La situazione dovrà comunque essere monitorata con i prossimi interventi e con gli aggiornamenti dei contratti. LEGGI TUTTO

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    ConocoPhillips, utile e dividendo trimestrale in aumento

    (Teleborsa) – ConocoPhillips, una delle maggiori compagnie petrolifere del mondo, ha registrato un utile del terzo trimestre 2022 di 4,5 miliardi di dollari, o 3,55 dollari per azione, rispetto agli utili del terzo trimestre 2021 di 2,4 miliardi di dollari, o 1,78 dollari per azione. L’utile rettificato del terzo trimestre 2022 è stato di 4,6 miliardi di dollari, o 3,60 dollari per azione, rispetto ai 2,4 miliardi, o 1,77 per azione di un anno fa.La produzione è stata di 1,75 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno (boed), con un aumento di 210.000 boed rispetto allo stesso periodo di un anno fa. ConocoPhillips ha anche aumentato il dividendo trimestrale dell’11% e ha approvato un aumento di 20 miliardi di dollari nel programma di riacquisto di azioni esistente. LEGGI TUTTO

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    Gas. Venier: “Riempimento stoccaggi non era scontato. Prossimo inverno più complesso”

    (Teleborsa) – I problema del gas sarà “un po’ più complesso il prossimo inverno di questo”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, in una intervista a Sky Tg 24, sottolineando che è “essenziale” il rigassificatore di Piombino.Commentando il livello di riempimento degli stoccaggi della Stogit, che ha raggiunto il 95,2% al termine della campagna di iniezione, conclusasi il 31 ottobre, il numero uno di Snam ha tenuto a precisare che “non era un risultato scontato” ed ha aggiunto che “possiamo guardare con un po’ più di serenità all’inverno”. Venier ha parlato anche della risposta ad un’eventuale ondata di freddo intensa durante i giorni della Merla (fine gennaio), assicurando “di fronte a un picco di freddo molto forte abbiamo un po’ di flessibilità”. L’Ad di Snam ha prospettato due alternative “possiamo andare ad erogare un po’ più di gas dagli stoccaggi in via eccezionale per alcuni giorni” e “se questo non dovesse bastare” si potrebbe intervenire con “alcune interruzioni di fornitura, in particolare sui clienti industriali”.Scenario diverso per l’inverno 2023-2024 un cui – ha affermato Venier – sarà “essenziale poter disporre della nave rigassifigatrice di Piombino proprio per poter andare a riempire gli stoccaggi come abbiamo fatto quest’anno”. “Nei 12 miliardi di metri cubi che sono stati stoccati quest’estate – ha aggiunto – circa 2 sono di provenienza russa. E’ ovvio che se l’estate prossima non avremo questa disponibilità dovremo sopperirvi con un’altra fonte e qui interviene la disponibilità della nave gasiera di Piombino”.Il rigassificatore di Piombino dovrebbe avviare le attività nelle prossime settimane e – ha spiegato il manager – si punta a “completare tutti i lavori e i test entro il mese di aprile e, quindi, poter cominciare ad attivare commercialmente i flussi dal mese di maggio”. LEGGI TUTTO