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    Extraprofitti, ExxonMobil fa causa all'Unione europea

    (Teleborsa) – La compagnia petrolifera statunitense ExxonMobil ha fatto causa all’Unione europea sostenendo che le istituzioni di Bruxelles non hanno il potere legale di imporre una nuova tassa sui gruppi petroliferi per gli extraprofitti dovuti alla crisi energetica. Come riporta il Financial Times che per primo ha dato la notizia, si tratta della più significativa azione intrapresa finora dall’industria del petrolio per contrastare l’imposta che si sta applicando in tutti i Paesi dell’Unione per alleggerire le bollette di imprese e famiglie. Secondo la Commissione europea l’imposta genererebbe un gettito per le casse degli Stati membri di circa 25 miliardi di euro.Exxon ha fatto sapere che l’azione legale è stata intentata dalle sue filiali tedesche e olandesi presso il Tribunale europeo di Lussemburgo. Casey Norton, portavoce di Exxon, ha spiegato al quotidiano britannico che la compagnia petrolifera riconosce che gli alti costi energetici “pesano pesantemente le famiglie e le imprese”, ma ha sostenuto che il prelievo è “controproducente” e “minerebbe la fiducia degli investitori, scoraggerebbe gli investimenti e aumenterebbe la dipendenza dall’energia importata”.Exxon, ha aggiunto Norton, stava ora considerando “futuri investimenti multimiliardari” nel continente. “Il fatto che investiamo qui dipende principalmente da quanto l’Europa sarà attraente e competitiva a livello globale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Trenitalia, al via la campagna sui piccoli gesti che fanno bene al Pianeta

    (Teleborsa) – Spegnere la luce quando non serve, staccare le spine dei dispositivi elettronici eliminando gli stand-by, usare programmi eco per gli elettrodomestici prediligendo le fasce notturne, diminuendo così i consumi ed evitando sovraccarichi di richieste nella rete. Con l’obiettivo di coinvolgere i passeggeri sulle buone pratiche che possono essere d’aiuto per il Pianeta – incentivando i tanti, e spesso molto semplici, accorgimenti con cui possiamo risparmiare energia, limitare l’emissione di anidride carbonica e vivere in maniera più sostenibile – Trenitalia, capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, ha lanciato l’iniziativa “I nostri gesti insieme fanno la differenza”, campagna di sensibilizzazione sugli accorgimenti quotidiani che se applicati con costanza possono far bene all’ambiente che ci circonda.I suggerimenti sono condivisi a bordo treno e nelle stazioni, ma la campagna di sensibilizzazione si estende anche sui monitor delle self-service, nelle sale dell’alta velocità per i clienti CartaFRECCIA (Freccia Lounge e Freccia Club) e sul magazine La Freccia. La campagna – si legge su FS News – costituisce anche l’occasione, per Trenitalia, di raccontare ai passeggeri il proprio impegno e le buone pratiche che da tempo mette in atto per un trasporto sempre più sostenibile: i sistemi di trazione sempre più efficienti, l’illuminazione a led, l’ottimizzazione della climatizzazione, la modalità “smart parking” che sui nuovi treni regionali abbatte fino al 30% i consumi energetici e fa risparmiare energia anche a treno fermo, ai quali si aggiungono gli impianti fotovoltaici delle officine del Gruppo, che solo nell’ultimo anno hanno evitato l’emissione in atmosfera di circa 1.700 tonnellate di CO2, e la certificazione ambientale di prodotto (EPD) conferita al Frecciarossa 1000, primo treno ad averla ottenuta. LEGGI TUTTO

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    Germania, RWE stipula maxi accordo di fornitura per GNL dagli Stati Uniti

    (Teleborsa) – RWE, il più grande produttore di elettricità della Germania, e Sempra Energy, società nordamericana di infrastrutture energetiche, hanno firmato un accordo di compravendita per la fornitura di circa 2,25 milioni di tonnellate all’anno di Gas naturale liquefatto (GNL). Ciò corrisponde rispettivamente a circa 30 carichi di GNL e circa 3 miliardi di metri cubi (BCM) all’anno di gas naturale. Il GNL sarà fornito dal terminale GNL di Port Arthur in Texas, Stati Uniti, che dovrebbe iniziare le operazioni nel 2027. “La nostra partnership con Sempra, una delle aziende leader per le infrastrutture di GNL negli Stati Uniti, è un altro passo importante per diversificare l’approvvigionamento di gas della Germania e quindi contribuisce a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento in Europa su un base a lungo termine”, ha commentato Andree Stracke, CEO di RWE Supply & Trading.Oltre all’approvvigionamento di forniture di GNL, RWE è anche coinvolta nella creazione di un’infrastruttura di importazione di GNL in Germania. Per conto del governo tedesco, RWE ha noleggiato due cosiddette “Unità di stoccaggio e rigassificazione galleggianti” (FSRU) e ne gestirà una a Brunsbuttel, vicino ad Amburgo, a partire da gennaio 2023. Le prime consegne di GNL sono già state contrattualizzate.Sempra ha recentemente annunciato di aver stipulato accordi a lungo termine con ConocoPhillips, INEOS ed ENGIE per la vendita e l’acquisto di circa 7,3 Mtpa di GNL dal proposto progetto di Fase 1 del terminale GNL di Port Arthur. L’azienda statunitense è concentrata sul completamento delle restanti fasi necessarie per raggiungere l’obiettivo di prendere una decisione finale di investimento per la Fase 1 del progetto di liquefazione nel primo trimestre del 2023, con le prime consegne previste nel 2027.”Non potremmo essere più entusiasti di finalizzare il nostro accordo con RWE mentre continuiamo a sostenere la sicurezza energetica e gli obiettivi ambientali dei nostri clienti europei – ha affermato Justin Bird, CEO di Sempra Infrastructure – A causa delle sue dimensioni, posizione e stato di autorizzazione, Port Arthur LNG sta beneficiando di un grande slancio commerciale con quasi tutta la capacità di prelievo prevista per la Fase 1 ora sotto accordi a lungo termine con alcune delle principali società energetiche globali”. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo energia in calo nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Cala l prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, nella settimana da lunedì 19 a domenica 25 dicembre. Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) è sceso, infatti, a 216,46 euro/MWh rispetto a quello della settimana precedente. E’ quanto emerge dai consueti dati settimanali pubblicati dal Gestore dei Mercati elettrici (GME), società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico.Sempre secondo le rilevazioni, i volumi di energia elettrica scambiati in borsa si attestano a 3,7 milioni di MWh mentre la liquidità del mercato si porta al 70,9%.I prezzi medi di vendita sono variati tra 210,99 euro/MWh della Sardegna e 228,07 e 217,14 euro/MWh del Nord e Centro Nord. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, prezzi ancora in flessione con venir meno speculazione

    (Teleborsa) – Continuano a scendere i prezzi dei carburanti alla pompa, in scia al raffreddamento delle quotazioni petrolifere e, indirettamente, per effetto dello scemare della speculazione sui mercati del gas, dopo il via libera della Ue al price cap. Secondo le ultime elaborazioni di Quotidiano Energia su dati dell’Osservaprezzi del MIMIT, aggiornato a ieri 26 dicembre 2022, il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è sceso a 1,630 euro al litro da 1,644 euro di venerdì scorso, mentre il prezzo medio del diesel, sempre in modalità self, si è portato a 1,695 euro dagli 1,710 di venerdì. Per il servito, invece, il prezzo medio nazionale della benzina si attesta a 1,782 euro dagli 1,796 euro di venerdì scorso, anche se i no logo sono al di sotto della media con 1,690 euro. Il prezzo medio praticato sul diesel scende a 1,847 euro da 1,861 euro, con i no logo a 1,755 euro.I prezzi praticati del GPL si collocano fra 0,769 e 0,785 euro al litro, mentre il prezzo medio del metano oscilla fra 2,264 e 2,490 euro al litro. LEGGI TUTTO

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    Il caro bollette intacca i risparmi che tornano a scendere: -50 miliardi in tre mesi

    (Teleborsa) – Il caro energia colpisce non solo i consumi, ma anche i risparmi degli italiani, mandando in fumo circa 50 miliardi di euro, prelevati sui conti correnti solo negli ultimi tre mesi. Ed è così che il salvadanaio degli italiani, dopo tre anni di crescita, torna a svuotarsi per effetto della crisi energetica. E’ quanto rileva il centro studi Unimpresa, citando i dati della Banca d’Italia sui depositi di famiglie ed imprese, che si sono ridotti del 2,4%, passando da 2.097 miliardi di luglio a 2.047 miliardi di ottobre. Un deflusso così improvviso potrebbe avere qualche ripercussione anche sulla raccolta bancaria. “Quella che abbiamo sotto gli occhi è una situazione drammatica che noi, purtroppo, avevamo prospettato da tempo”, afferma il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, ricordando che “stanno venendo meno le forze e la liquidità” e ricordando che “i costi sono insostenibili” per famiglie ed imprese.”Le bollette energetiche non sono più gestibili. Ecco perché – sottolinea – chi ha la possibilità attinge alle proprie riserve. Al governo riconosciamo l’impresa di aver confezionato una legge di bilancio comunque positiva e in tempi brevissimi. Tuttavia segnaliamo l’urgenza di avviare un piano straordinario di interventi pubblici e di sostegni a partire da gennaio”.Negli ultimi tre anni si era registrata una crescita costante dei risparmi degli italiani, complice la pandemia e la riduzione dei consumi, che avevano portato il volume dei risparmi detenuti in depositi da 1.823 miliardi nel dicembre 2019, a 1.956 miliardi nel dicembre 2020 sino a 2.075 miliardi in dicembre 2021. Una tendenza all’accumulo che è proseguita quest’anno e si è invertita solo la scorsa estate. Sono soprattutto i conti correnti la forma di accumulo più utilizzata e sion oassati dai 1.182 miliardi a fine 2019 a 1.480 miliardi a fine 2021, per arrivare a 1.497 miliardi fino a luglio 2022 e poi scendere di 45 miliardi (-3%) a 1.452 miliardi a ottobre scorso. (Foto: Photo by Mathieu Stern on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ERG acquisisce parco fotovoltaico da 25 MWp in Spagna

    (Teleborsa) – ERG, società parte del FTSE MIB e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha sottoscritto con Renertia, venture capital spagnola che opera nelle rinnovabili, un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale di INSTALACIÓN FOTOVOLTAICA ARERICSOL VIII, S.L.U., società proprietaria di un impianto solare fotovoltaico situato a Fregenal de la Sierra, nella comunidad autónoma de Extremadura, con una capacità installata di 25 MWp.L’impianto, costruito da Aresol durante il 2022 è in fase di test e commissioning e si prevede la sua entrata in esercizio nei primi mesi del 2023. Situato in una delle regioni spagnole con maggiore risorsa solare a livello europeo, il progetto di Fregenal avrà una produzione totale annua stimata di poco superiore a 50 GWh, pari ad oltre 2000 ore equivalenti corrispondenti a 24 kt di emissione di CO2 evitata ogni anno.ll valore dell’operazione in termini di enterprise value è di 30,4 milioni di euro mentre l’EBITDA atteso a regime è di circa 3 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto entro il primo trimestre 2023 contestualmente all’entrata in esercizio dell’impianto.”Grazie all’acquisizione dell’impianto fotovoltaico di Fregenal, di elevatissima qualità, ERG consolida la presenza in Spagna proseguendo il percorso di crescita e diversificazione tecnologica in linea con il Piano Industriale”, ha commentato l’AD Paolo Merli. LEGGI TUTTO

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    Flessibilità enegetica, Areti: “Online consultazione pubblica per partecipare a progetto RomeFlex”

    (Teleborsa) – È stata pubblicata da Areti (100% Acea) sul proprio sito internet la consultazione pubblica per permettere ai propri clienti di partecipare al progetto pilota “RomeFlex – Reshaping Operational MEthods to run grid FLEXibility” per realizzare un mercato della flessibilita` della rete elettrica sul territorio di Roma, come previsto dalla delibera Arera 352/2021. Questa soluzione – spiega Acea in una nota – permettera` di partecipare attivamente alla gestione della rete elettrica e di offrire servizi di flessibilita`, contribuendo cosi` a garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia a beneficio dell’intera comunita`.Areti, tramite il progetto europeo Platone, e` gia` impegnata nello sviluppo di soluzioni per favorire la flessibilita` della propria rete di distribuzione attraverso la sua digitalizzazione. A Roma sono gia` in corso dei test in alcuni quartieri e, ora, con “RomeFlex”, il progetto si estende all’intera citta`. All’iniziativa potranno partecipare tutti i clienti che sono in grado di modulare i propri consumi/produzioni (Balancing Service Providers, BSP), dalle singole utenze da 3kW fino ai grandi impianti di generazione o di consumo che potranno quindi offrire i propri servizi di flessibilita` ad Areti, sia individualmente che in forma aggregata (anche attraverso comunita` energetiche). Il progetto “RomeFlex” punta a garantire l’automazione di tutte le fasi di mercato: “grazie all’utilizzo della BlockChain – spiega la nota –sara` garantita la totale trasparenza e l’immediata certificazione di tutte le transazioni economiche e di rendicontazione tecnica dell’avvenuta fornitura del servizio”. I clienti che vorranno aderire al progetto potranno farlo o partecipando alle cosiddette “aste a termine” per fornire flessibilita` sul lungo periodo o con offerte economiche giornaliere, attraverso il cosiddetto “mercato giornaliero a pronti” per risolvere specifiche criticita` di rete con condizioni economiche migliori rispetto a quelle delle aste a termine. In quest’ultima ipotesi gli aggiudicatari delle aste potranno migliorare le condizioni economiche di fornitura per quei determinati orari rispetto a quanto offerto in base d’asta, la possibilita` di partecipare rimane comunque aperta a tutti i clienti che potranno presentare le loro offerte. LEGGI TUTTO