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    Exxon, forza maggiore su diversi terminal per esportazione petrolio in Nigeria

    (Teleborsa) – Exxon Mobil, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi e mondiali, ha dichiarato la forza maggiore sui prelievi di petrolio da diversi terminal in Nigeria, in seguito di un’azione sindacale da parte del sindacato interno dei lavoratori dell’azienda.In particolare, tre unità della major statunitense hanno dichiarato la forza maggiore, che consente loro di saltare gli obblighi contrattuali a causa di eventi al di fuori del loro controllo.”Continueremo a intraprendere tutte le azioni ragionevoli necessarie per risolvere l’impasse il prima possibile”, ha dichiarato una portavoce in una nota. Si tratta di un duro colpo per la Nigeria, la cui fornitura di petrolio è colpita furti e sabotaggi da diversi anni, e con altre big come Shell e TotalEnergies che hanno venduto a causa della corruzione e dei problemi di sicurezza. LEGGI TUTTO

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    Enel, SGR e istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – SGR e investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Enel previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di oltre l’1,8% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Dario Frigerio; Alessandra Stabilini; Mario Corsi.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conti di: Aberdeen Standard Fund Managers Limited, Allianz, Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, APG Asset Management, Arca Fondi SGR, AXA WF Italy Equity, BancoPosta Fondi SGR, BNP Paribas Asset Management, Epsilon SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fidelity Funds, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav, Fondo Pensione BCC/CRA, Generali Investments Partners SGR, Kairos Partners SGR, Legal & General Assurance (Pensions Management) Limited, Mediobanca Sicav, Mediobanca SGR, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    Italgas sigla contratto per distribuzione gas a Torino: investimenti per 330 milioni

    (Teleborsa) – Il Sindaco Stefano Lo Russo, e l’Amministratore Delegato di Italgas Reti Pier Lorenzo Dell’Orco hanno formalizzato il contratto di servizio che assegna a Italgas la gestione delle attività di distribuzione del gas naturale per i prossimi 12 anni nell’Ambito territoriale Torino 1, che comprende la Città e i Comuni di Moncalieri, Grugliasco, Rivoli, Rivalta di Torino e Nichelino uniti in una convenzione firmata dai rispettivi Sindaci.Il nuovo contratto prevede un piano di investimenti da 330 milioni di euro. Gli investimenti serviranno ad ammodernare ed efficientare i 340 chilometri della rete di distribuzione, grazie anche a un programma di trasformazione digitale. La stessa infrastruttura potrà consentire anche la distribuzione di gas verdi (come il biometano e, in futuro, l’idrogeno). Saranno inoltre realizzati due nuovi distributori di metano per i depositi autobus di Gtt, a sostegno dei programmi di decarbonizzazione del trasporto su gomma.La posa di oltre 40 chilometri di nuove condotte e il potenziamento di circa 15 chilometri di rete raggiungeranno aree non ancora servite, rendendo disponibile il metano a ulteriori 4.500 nuove utenze, mentre quelle esistenti verranno dotate di contatori di ultima generazione per favorire consumi consapevoli e risparmio energetico.”Con gli Atem Torino 1 e Torino 2, Valle d’Aosta, Belluno e La Spezia, tutti aggiudicati a Italgas, sale a circa un miliardo di euro il valore complessivo degli investimenti programmati dalla società nei territori interessati, confermando l’effetto virtuoso che le gare gas offrono all’economia del Paese e la necessità di accelerarne in maniera decisa il loro svolgimento”, ha commentato Pier Lorenzo Dell’Orco. LEGGI TUTTO

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    Descalzi, “l'Europa non ha un sistema energetico comune”

    (Teleborsa) – “L’Europa ha una connessione energetica carente, non c’è una piattaforma di scambi, ci sono confini, non c’è una connessione completa degli stoccaggi”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, all’incontro “Futuro Quotidiano”, alla Luiss di Roma. Il manager ha sottolineato come la realtà europea non sia paragonabile a quella di Stati Uniti e Cina anche perché “l’Europa non è neanche un Paese o una federazione” e in un “sistema carente” risulta “carente il concetto di globalizzazione energetica”. Di eccesso di virtù ambientale si può morireL’amministratore delegato del Gruppo energetico plaude agli obiettivi dell’UE sulla decarbonizzazione, ma sottolinea che sono molto ambiziosi. “Che l’Europa faccia bene per l’ambiente è una bandiera importante. Ha preso decisioni per cambiamenti epocali e per l’urgenza ha dato obiettivi ambientali molto ambiziosi e ha dato anche obiettivi tecnologici di riduzione delle emissioni. E’ virtuoso quello che ha fatto l’Europa, ma ovviamente di eccesso di virtù si può anche morire” – ha detto Descalzi – definendo un “errore” la decisione di escludere i biocarburanti dai veicoli a partire dal 2035 perché “dobbiamo parlare di competitività e prezzi”.”Sul fatto ambientale – ha detto ancora il manager – l’Europa ha preso una decisone top-down” e si è data un “obiettivo importante”, ma “la cosa non corretta è aver dato a un obiettivo ambientale un obiettivo tecnologico”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono aumentate inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 7 aprile, sono saliti di 0,6 milioni di barili a 470,5 MBG, contro attese per un decremento di 0,6 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 0,6 milioni a 112,4 MBG, contro attese per un decremento di 0,7 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 0,3 milioni a quota 222,2 MBG (era atteso un decremento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste diminuite a 369,6 MBG da 371,2 MBG. LEGGI TUTTO

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    Sorgenia, ricavi 2022 balzano a 6,1 miliardi. Michele De Censi nuovo AD

    (Teleborsa) – Sorgenia, gruppo attivo nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas naturale, ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 6,1 miliardi di euro, con un aumento del 79% rispetto al 2021. L’EBITDA è cresciuto dai 444 milioni di euro del 2021 ai 550 milioni di euro dell’esercizio appena terminato (+24%). L’indebitamento finanziario netto è ulteriormente sceso, attestandosi a 394 milioni di euro con una contrazione del 47%.Gianfilippo Mancini ha chiuso la propria esperienza nel gruppo dopo otto anni come amministratore delegato e direttore generale della società controllata dal fondo infrastrutturale F2i Sgr e partecipata da Asterion Industrial Partners.”Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti e del percorso di trasformazione vissuto dall’azienda in questi otto anni – ha commentato l’AD uscente – Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo straordinario traguardo e faccio gli auguri di buon lavoro al mio successore”.I soci hanno anche informato la società, si legge in una nota, che intendono proporre all’assemblea, convocata per fine mese, la nomina di Michele De Censi, con indicazione al consiglio di amministrazione di nominarlo in qualità di amministratore delegato e direttore generale. LEGGI TUTTO

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    Enel cede asset in Perù a società cinese per 2,9 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Enel ha sottoscritto un accordo con la società cinese China Southern Power Grid International (CSGI) per la cessione della totalità delle partecipazioni detenute da Enel Perú nella società di distribuzione e fornitura di energia elettrica Enel Distribución Perú e nella società di servizi energetici avanzati Enel X Perù. L’accordo prevede che CSGI acquisirà le partecipazioni in Enel Distribución Perú (pari a circa l’83,15%) e in Enel X Perù (pari al 100%) a fronte di un corrispettivo totale di circa 2,9 miliardi di dollari, corrispondenti a circa 4 miliardi di dollari in termini di enterprise value (riferito al 100%).”Questa operazione – ha commentato l’AD Francesco Starace – ci consente di massimizzare il valore degli investimenti compiuti finora in Perù nella digitalizzazione della rete e nei servizi energetici avanzati, proseguendo l’attuazione del piano di dismissione degli asset annunciato a novembre in occasione della presentazione del Piano Strategico di Enel ai mercati finanziari, e volto a completare il processo di razionalizzazione del Gruppo, da sempre elemento fondante della nostra strategia”.Il gruppo italiano prevede che l’operazione genererà una riduzione dell’indebitamento netto consolidato di circa 3,1 miliardi di euro nel 2023 e un impatto positivo nel 2023 sull’utile netto reported pari a circa 500 milioni di euro. Non sono invece previsti impatti dell’operazione sui risultati economici ordinari. LEGGI TUTTO

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    Enel Grids presenta Enel Box: la nuova soluzione per cabine elettriche più sostenibili

    (Teleborsa) – Enel Grids rivoluziona il design delle sue cabine secondarie rendendole ancora più sostenibili e armonizzate con l’ambiente urbano, e lo fa grazie ad Enel Box, il nuovo concept progettuale grazie al quale le cabine saranno realizzate con materiali a basso impatto ambientale e con un ridotto numero di componenti, minimizzando così l’impronta carbonica delle infrastrutture e agevolando la loro integrazione nel contesto cittadino, rurale e nelle aree storiche.”Per abilitare la transizione energetica e procedere spediti verso un futuro a zero emissioni abbiamo bisogno di reti di distribuzione sempre più sostenibili, resilienti e interattive – ha dichiarato Antonio Cammisecra, responsabile Enel Grids –. Proprio per realizzare quest’obiettivo il Gruppo ha adottato l’approccio Grid Futurability, collaborando con tutti gli stakeholder per ripensare i componenti chiave delle sue infrastrutture di rete in un ecosistema aperto e cooperativo. Le cabine secondarie sono una parte importante dei nostri investimenti futuri, e solo nell’anno scorso ne abbiamo realizzate in Italia una al giorno. La cabina del futuro sarà un’icona di intelligenza decentralizzata per accogliere al meglio la generazione rinnovabile, la flessibilità e tutti i nuovi bisogni legati alla elettrificazione dei consumi”.Il nuovo design delle cabine secondarie “Enel Box”, elaborato da Eugenio Bini, rientra nel più ampio percorso avviato da Enel Grids di ri-progettazione in chiave sostenibile delle infrastrutture elettriche essenziali, dedicate alla trasformazione dalla media alla bassa tensione, oltre che al controllo e alla protezione della rete. Le cabine attualmente sono 245mila in Italia e 148mila in Spagna. L’intento – spiega Enel in una nota – è renderle strumenti sempre più innovativi per aumentare esponenzialmente la quantità di energia immessa nella rete di distribuzione proveniente da fonti rinnovabili e implementare così l’elettrificazione dei consumi energetici. Un impegno coerente non solo con l’orientamento di Gruppo (il Piano Strategico 2023-2025 dedica alle reti il 40% dei 37 miliardi di investimenti complessivi previsti) ma anche con l’impianto del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: presentando vari progetti, infatti, soprattutto nella missione relativa alla “Rivoluzione verde e transizione ecologica” (M2), Enel ha vinto gare per quasi 4 miliardi di euro, di cui 3,5 saranno dedicati proprio al potenziamento e all’innovazione delle reti di distribuzione in ottica smart grids.Entro il 2023 sarà conclusa la fase di progettazione del design della cabina secondaria, mentre a partire dal 2024 prenderà il via l’installazione delle nuove infrastrutture elettriche di Enel Grids in Italia e successivamente in tutti i Paesi in cui opera. Oltre al nuovo design, le cabine elettriche conterranno tecnologia avanzata di digitalizzazione, potenti dispositivi con capacità computazionale decentralizzata e trasformatori più sostenibili in grado di gestire al meglio la generazione distribuita e flussi elettrici sempre più bidirezionali. Il concept progettuale è stato scelto a valle di una competizione aperta lanciata da Enel Grids sulla piattaforma di crowdsourcing Enel Open Innovability® a cui hanno partecipato professionisti e studi di progettazione internazionali in un’ottica di Open Innovation. L’obiettivo della sfida globale era l’elaborazione di nuovi sistemi di progettazione delle cabine basati sui principi della sostenibilità e su un approccio circular by design, per rendere gli elementi architettonici adattabili ai differenti contesti d’uso.Le proposte sono state valutate da una giuria di esperti composta da Paolo Cresci, head of Sustainable Development in ARUP; Alberto Iacovoni, coordinatore dei Master dell’Istituto Europeo di Design; Francesco Cascino, fondatore di Art Thinking; Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente Nazionale, Romano Giglioli, professore all’Università di Pisa – ENSIEL, Claudio Raviolo, architetto e partner dello Studio Citterio-Viel e Simona Maschi ceo and cofounder CIID, Copenhagen Institute of Interaction Design. La giuria ha premiato cinque proposte progettuali su 38 complessivamente esaminate, classificando al primo posto il concept elaborato da Eugenio Bini, “Enel Box”, per la sua “modularità, semplicità e flessibilità nella relazione ai diversi contesti”. LEGGI TUTTO