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    OPA Comal, adesioni al 40% al termine della seconda settimana

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria su Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, è stato comunicato che nella seconda settimana di offerta sono state portate in adesione 4.974.846 azioni, pari al 38,8258% delle azioni oggetto dell’offerta e al 37,9955% del capitale sociale.Dall’inizio del periodo di adesione (17 febbraio 2025) sono state quindi portate in adesione 5.136.330 azioni, pari al 40,0861% delle azioni oggetto dell’offerta e al 39,2289% del capitale sociale.Il periodo di adesione ha avuto inizio il 17 febbraio 2025 e terminerà il 7 marzo 2025, estremi inclusi, salvo eventuali proroghe e ferma restando l’eventuale riapertura dei termini. Il corrispettivo è pari a 4,80 euro per azione. LEGGI TUTTO

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    Lemon Sistemi, contratto da 1 milione di euro per realizzare impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – Lemon Sistemi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, fornitura e posa di impianti fotovoltaici, termoidraulici, di accumulo e della progettazione di soluzioni per l’efficientamento energetico, ha firmato un contratto con Alfa Graniti, società siciliana specializzata nella produzione di semilavorati in marmo e granito, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico del valore pari a 1 milione di euro.Il contratto stabilisce la progettazione e realizzazione di un impianto fotovoltaico sul terreno di proprietà di Alfa Graniti a Chiaramonte Gulfi (RG) per la produzione di energia destinata alla vendita. Il contratto prevede il versamento, a favore di Lemon Sistemi, di un acconto del 10% alla sottoscrizione del presente accordo, del 10% alla conclusione dell’iter autorizzativo, del 30% inizio lavori, del 25% alla conclusione dei lavori e il saldo del 25% ad approvazione del regolamento d’esercizio. Nel corso del secondo trimestre del 2025 inizieranno i lavori per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico e si stima termineranno entro il terzo trimestre del 2025.”La firma di questo contratto rappresenta un traguardo che si inserisce perfettamente nella nostra strategia di crescita, ovvero la progettazione, fornitura e installazione di impianti fotovoltaici di medie dimensioni, nonché, un importante sviluppo dei parchi fotovoltaici, per incrementare la scala e l’efficienza dei progetti, contribuendo attivamente alla transizione energetica”, ha detto la co-CEO Maria Laura Spagnolo.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Nucleare sostenibile, Pichetto: il Consiglio dei Ministri approva la legge delega

    (Teleborsa) – Su proposta del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il Consiglio dei Ministri ha approvato una legge delega al Governo sul nuovo nucleare sostenibile. L’obiettivo è disciplinare la produzione di energia attraverso i nuovi moduli, lo smantellamento delle vecchie centrali, la gestione di rifiuti e combustibile esaurito, ricerca e sviluppo su energia da fusione, riorganizzazione competenze e funzioni. “Con il nucleare di nuova generazione, insieme alle rinnovabili – spiega Pichetto Fratin – saremo in grado di raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione, garantendo la piena sicurezza energetica del Paese. Così l’Italia è pronta ad affrontare le sfide del futuro”.Il provvedimento – sottolinea il ministero in una nota – mira a raggiungere, con il contributo di questa innovativa fonte di energia, caratterizzata per essere “green”, programmabile e continua, i “target” di decarbonizzazione e sicurezza energetica, così come delineati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Il nuovo nucleare dovrà assicurare energia sufficiente a prezzi accessibili, con un contenimento dei costi energetici e il rafforzamento della competitività del sistema.La delega prevede che il Governo adotti una serie di decreti legislativi, entro 12 mesi dall’entrata in vigore, per disciplinare in maniera organica l’intero ciclo di vita della nuova energia sostenibile, attraverso la stesura di un Programma nazionale: dalla sperimentazione, localizzazione, costruzione ed esercizio dei nuovi moduli al tema della fabbricazione e riprocessamento del combustibile che sarà affrontato in una visione di economia circolare.Si interverrà anche sulla disattivazione e smantellamento degli impianti esistenti, la gestione dei rifiuti e del combustibile esaurito, la ricerca, lo sviluppo e l’utilizzo dell’energia da fusione, la riorganizzazione di competenze e funzioni, anche con l’istituzione di una Autorità indipendente per sicurezza, vigilanza e controllo. La delega servirà anche a prevedere strumenti formativi e informativi, formare nuovi tecnici e figure professionali del settore, individuare benefici per i territori interessati.”Con il decreto bollette – prosegue Pichetto Fratin – diamo un aiuto che i cittadini sentiranno concretamente già nelle prossime settimane. Ma noi abbiamo anche una grande responsabilità verso le future generazioni. Dobbiamo garantire loro energia più pulita, economica e sicura per un’Italia che vuole crescere ed essere più competitiva. E questo è il senso della legge delega sul nucleare che abbiamo approviamo oggi. È un progetto ambizioso su cui siamo aperti a confrontarci con tutti coloro che, al di là di ogni impostazione ideologica, hanno davvero a cuore il futuro, la sicurezza e la crescita del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Italgas, collocato bond dual tranche da 1 miliardo di euro complessivi

    (Teleborsa) – Italgas ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria “dual-tranche” a 5 e 9 anni, entrambe a tasso fisso e per un ammontare di 500 milioni di euro cadauna. L’emissione ha registrato, per entrambe le tranche, ordini superiori a 6 volte l’offerta ed è stata caratterizzata da un’elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori.La risposta positiva degli investitori ha consentito di contenere il costo al di sotto degli attuali livelli di mercato. Le due tranche hanno durata di 5 e 9 anni con cedola annuale pari a 2,875% e 3,500%, e spread rispettivamente di 78 e 118 punti base rispetto al tasso di riferimento (circa 5bps inferiori rispetto al fair value).I proventi dell’operazione saranno destinati alla copertura dei fabbisogni finanziari previsti nel corso dell’anno.Il collocamento, rivolto ai soli investitori istituzionali, è organizzato e diretto, in qualità di Joint Bookrunners da JPMorgan, Citi, Morgan Stanley, Société Générale, Bank of America e Banca Akros. Le obbligazioni saranno quotate presso la Borsa del Lussemburgo LEGGI TUTTO

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    Eni, Gattei: c’è potenziale per IPO di Plenitude o Enilive, ma contributo limitato nel piano

    (Teleborsa) – “C’è il potenziale” per l’IPO di Plenitude o Enilive, ma “dipenderà dalle condizioni del mercato”. Lo ha affermato Francesco Gattei, Chief Transition e Financial Officer di Eni, rispondendo alle domande degli analisti sul piano strategico 2025-28.In ogni caso, “il contributo dell’IPO nel piano è limitato, perché c’è una quota del private equity che ha la priorità in caso di IPO. Ci sarà anche un contributo dalla nostra parte, ma questo sarà più limitato”.In un altro passaggio, Gattei ha detto agli analisti che “continuerete a vedere miglioramenti nella politica di distribuzione con i miglioramenti delle performance del business”, sottolineando anche che “stiamo mostrando una strategia che si basa su una generazione organica di risultati e quindi di distribuzioni”.Parlando dei dividendi, Gattei ha detto che “non conta solo la quantità, ma anche la qualità dei dividendi”, sottolineando la “resilienza del payout”, anche perché nel corso del piano quadriennale si prevede una cash neutrality a livello di dividendo in media sotto i 40 dollari al barile. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: soddisfatti del modello satellitare, ci ha permesso di aumentare cash-in

    (Teleborsa) – “Il modello satellitare è stato il modello che ci ha permesso di andare più veloci e aumentare il cash-in, aiutandoci nella gestione del leverage e nella resilienza del business”. Lo ha affermato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, rispondendo alle domande degli analisti sul piano strategico 2025-28.Eni ha spiegato nella presentazione del nuovo piano che l’accesso a nuove fonti di capitale supporta in modo efficiente la crescita sia nell’Upstream, come confermato da Var, Azule, Ithaca e ora Indonesia, sia nelle attività legate alla Transizione, come con Plenitude, Enilive e la società dedicata alla CCS.Nel 2025 Eni prevede di lanciare la nuova società satellite relativa al business della CCUS (Carbon, Capture, Utilisation and Storage), consolidando i propri progetti in un’unica entità e facendo leva sulla propria competenza tecnica e finanziaria, avviando così un nuovo e importante business dalla fine di questa decade.Eni ha incassato 12 miliardi di euro dal 2019 grazie ai cash-in dalle società satellite e ne aspetta altri 13 miliardi di euro circa nell’arco del nuovo piano.”Siamo chiamare soddisfatti dal modello satellitare, come testimonia anche l’interesse di soggetti di private market”, ha sottolineato Descalzi. LEGGI TUTTO

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    UE, piano per abbassare le bollette: risparmi per 260 miliardi di euro entro 2040

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato un piano d’azione con misure a breve termine per ridurre i costi energetici, completare l’Unione energetica, attrarre investimenti ed essere meglio preparati per potenziali crisi energetiche. Si tratta di un piano collegato al Clean Industrial Deal (anch’esso presentato oggi), che intende portare sollievo alle famiglie che affrontano bollette energetiche elevate, ma anche alle industrie che lottano con costi di produzione elevati, con risparmi complessivi stimati di 45 miliardi di euro nel 2025, che aumenteranno progressivamente fino a 130 miliardi di euro di risparmi annuali entro il 2030 e 260 miliardi di euro entro il 2040.Fondamentalmente, propone azioni per affrontare le sfide strutturali che stanno facendo aumentare i costi energetici nell’UE, in particolare la dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili importati e la mancanza di una piena integrazione del sistema elettrico.La Commissione europea sottolinea che un’ulteriore riduzione dei tempi di autorizzazione per le energie rinnovabili e le infrastrutture energetiche contribuirà anche ad abbassare i costi di produzione di energia. I consumatori beneficiano già di circa 34 miliardi di euro all’anno grazie al mercato interno dell’energia dell’UE. Un’ulteriore integrazione potrebbe aumentare tali benefici fino a 40-43 miliardi di euro all’anno già entro il 2030.Per rendere l’elettricità più accessibile, la Commissione affronterà tutte e tre le componenti delle bollette energetiche, vale a dire costi di rete e di sistema, tasse e imposte e costi di fornitura. In particolare, farà raccomandazioni agli Stati membri per abbassare le tasse nazionali sull’elettricità e consentire ai consumatori di cambiare fornitore più facilmente verso offerte energetiche più economiche, tra le altre cose. Basandosi sulla legislazione elettrica dell’UE esistente, la Commissione sosterrà inoltre ulteriormente l’adozione di contratti di fornitura a lungo termine che in ultima analisi aiutano a spezzare il legame tra le bollette dell’elettricità al dettaglio e i prezzi elevati e volatili del gas. Per abbassare la parte delle spese di rete della bolletta energetica, proporrà una metodologia per garantire che le spese di rete riflettano i costi del sistema energetico, incentivando l’uso più efficiente della rete.Insieme al supporto per introdurre più e più rapidamente energie rinnovabili, la Commissione porterà anche notevoli benefici ai consumatori sostenendo una più ampia adozione di soluzioni di efficienza energetica, che possono portare a risparmi fino a 162 miliardi di euro all’anno nel 2030. Un regime di garanzia dell’UE da sviluppare in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti aiuterà a ridurre i rischi degli investimenti nei servizi di efficienza energetica e faciliterà l’accesso ad elettrodomestici e prodotti più efficienti con una durata maggiore.La Commissione europea sottolinea che i prezzi del gas nell’UE sono troppo alti e stanno influenzando la competitività dell’industria europea. Per garantire una concorrenza leale, la Commissione intensificherà il suo controllo dei mercati del gas dell’UE con l’aiuto dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia (ACER), dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e dei regolatori nazionali. Si impegnerà anche con fornitori di GNL affidabili per identificare ulteriori importazioni competitive in termini di costi e sfruttare il potere d’acquisto dell’Unione aggregando la domanda delle aziende dell’UE.Infne, si impegnerà a completare l’Unione energetica, con più interconnettori, una rete più forte e scambi transfrontalieri, e lancerà una serie di iniziative per promuovere l’elettrificazione e la decarbonizzazione dei settori del riscaldamento e del raffreddamento, per mobilitare capitali privati ??e digitalizzare ulteriormente il sistema energetico, tra le altre cose.”Le sfide odierne richiedono azioni audaci e ambiziose per ridurre i prezzi dell’energia e salvaguardare la nostra sicurezza – ha detto Dan Jorgensen, Commissario per l’energia e l’edilizia abitativa – La risposta a queste sfide risiede in un’Unione energetica più pulita, più economica, più efficiente e connessa. Ecco perché non faremo un passo indietro sulla transizione verde. Faremo un passo avanti, con determinazione e urgenza”. LEGGI TUTTO

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    Ue propone rinvio della carbon tax

    (Teleborsa) – Bruxelles propone di rinviare di un anno, al 2027, l’attuazione del Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (Cbam) e di esentare dai suoi vincoli i piccoli importatori di merci. La proposta fa parte del pacchetto omnibus in arrivo mercoledì come parte della semplificazione della cosiddetta carbon tax.Secondo una bozza visionata dall’Ansa, la Commissione Ue intende spostare la data di inizio della vendita dei certificati Cbam al 2027 e introdurre una soglia a 50 tonnellate di prodotto per anno civile entro la quale le aziende, ad eccezione di elettricità e idrogeno, possono essere esentate dall’acquisto dei certificati di carbonio. LEGGI TUTTO