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    Ponte sullo Stretto, Mit: Bruxelles pronta a coprire 50% costi per aggiornamento studi su impatto ambientale

    (Teleborsa) – Il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox, ha spiegato che Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l’aggiornamento degli studi sull’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. È quanto è emerso dall’incontro al Ministero delle Infrastrutture con il ministro Matteo Salvini secondo quanto una nota dello stesso Mit. All’incontro presenti anche i presidenti di Regione di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Cox ha poi proposto un incontro a Bruxelles per approfondire il dossier anche a livello tecnico.”Sarà la più grande opera europea dei prossimi anni, un capolavoro di ingegneria”, ha affermato Salvini secondo quanto si legge in un comunicato del Ministero successivo all’incontro a cui hanno preso parte anche Anas, Italferr, Rfi, Fs e CDP. Il coordinatore tornerà in Italia a ottobre, ha concluso la nota del Mit. LEGGI TUTTO

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    UK, prezzi produzione marzo +0,1% mese +8,7% anno

    (Teleborsa) – Giungono dati contrastanti dai prezzi alla produzione del Regno Unito nel mese di marzo 2023. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS), l’indice dei prezzi alla produzione (output) è salito dello 0,1% su base mensile, contro aspettative di mercato per un calo dello 0,1% e rispetto al -0,4% del mese precedente. A livello annuale, si è registrata una variazione positiva dell’8,7%, contro il +11,9% del mese precedente e il +8,6% atteso dal mercato. L’indice core, al netto di cibo, bevande, tabacchi e petrolio, è salito su mese dello 0,3% (-0,2% a febbraio) e su base annuale dell’8,5% dal +10,2% precedente.(Foto: Clayton Cardinalli su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UK, inflazione marzo ancora sopra il 10%: deluse le attese

    (Teleborsa) – Giungono dati deludenti dall’inflazione nel Regno Unito a marzo 2023. Secondo il report mensile dell’Office for National Statistics (ONS), i prezzi al consumo segnano una crescita del 10,1% su base annua in recupero rispetto al +10,4% del mese precedente ed al +9,8% atteso dagli analisti.Su base mensile l’inflazione ha registrato un incremento dello 0,8%, dopo il +1,1% del mese precedente (+0,5% atteso).Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, sale al +6,2%% contro il +6,2% del mese precedente (+6% le attese). Su base mensile si registra un +0,9% (+0,6% le attese del mercato) e rispetto al +1,2% precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale febbraio rivista a +4,6%

    (Teleborsa) – Rivista leggermente al rialzo la produzione delle fabbriche giapponesi di febbraio 2023. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 4,6% su base mensile, facendo meglio del +4,5% atteso dagli analisti e diffuso nella stima preliminare. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in calo dello 0,5%. Le consegne registrano un +3,3% e le scorte un +1,3% su base mensile. La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a -1,8%. LEGGI TUTTO

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    DEF, Istat: forte incertezza su prospettive economia e conti pubblici

    (Teleborsa) – Ci sono “ampi margini di incertezza connessi all’evoluzione degli scenari di guerra e del contesto geopolitico, al rischio di nuove spinte inflattive legate ai prezzi delle materie prime energetiche, all’emergere di crisi localizzate nel sistema bancario. Questa forte incertezza sulle prospettive dell’economia si estende anche alle valutazioni delle tendenze prospettiche delle finanze pubbliche”. Lo ha sottolineato direttore per la contabilità nazionale dell’Istat, Giovanni Savio, nel corso di un’audizione alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato sul DEF spiegando anche che la tendenza dei conti pubblici e la programmazione delle politiche per il futuro sono “inevitabilmente collegate” all’attuazione del PNRR. “L’andamento delle tendenze di fondo della finanza pubblica, e lo sforzo di programmazione delle politiche per il futuro connesso all’aumento della pressione degli scenari demografici sul sistema sanitario, di welfare e previdenziale – ha detto – saranno inevitabilmente collegate anche all’attuazione del programma di investimenti e riforme previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e all’aumento del potenziale di crescita dell’economia”. Quanto al PIL italiano “ha segnato nell’ultimo trimestre del 2022 una variazione congiunturale lievemente negativa (-0,1%), dopo sette incrementi consecutivi. I dati più recenti sulla fiducia dei consumatori e delle imprese suggeriscono, tuttavia, segnali di ripresa”. In vista della diffusione delle stime preliminari sul PIL del primo trimestre attese per il 28 aprile prossimo, ha ricordato che “a marzo, l’indice di fiducia dei consumatori è aumentato per il secondo mese consecutivo, dopo il calo registrato a gennaio” e che “per le imprese, l’andamento dell’indicatore del clima di fiducia ha proseguito a marzo la fase di crescita iniziata negli ultimi mesi del 2022, raggiungendo quasi il livello di luglio”. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato quest’anno del 6,2% (dopo il +3,5% nel 2021) ma “la consistente crescita dei prezzi ha tuttavia determinato una contrazione dell’1,2% del loro potere d’acquisto (rispetto a +1,9% nel 2021)”, ha osservato Savio. “La spesa per consumi finali delle famiglie ha registrato una sostenuta crescita del 12,4% in valori correnti” ha aggiunto “determinando una sensibile diminuzione del tasso di risparmio, che è passato dal 13,2% del 2021 all’8,1% del 2022, riportandosi ai livelli fisiologici degli anni precedenti la crisi pandemica del 2020”. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo Stretto, Webuild: opera strategica immediatamente cantierabile. Soddisfazione dal Mit

    (Teleborsa) – Un’opera infrastrutturale strategica, immediatamente cantierabile e volano di crescita economica, assegnata al termine di un lungo processo di gara internazionale, che rende possibile la creazione di uno dei più vasti sistemi metropolitani del Mediterraneo, motivando sia lo sviluppo della rete ferroviaria in Sicilia sia la realizzazione dell’asse ferroviario alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria-Messina-Palermo. È quanto sottolineato dal Direttore Ingegneria Webuild, Michele Longo, nel corso di una audizione parlamentare presso le Commissioni Riunite VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) in merito alla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. “Il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera altamente innovativa e sarà il più lungo sospeso al mondo, con una lunghezza totale di 3.660m e una campata di 3.300 metri”, ha dichiarato. “Il Consorzio Eurolink, che si è aggiudicato la gara per la sua realizzazione e di cui Webuild è leader, è costituito da un raggruppamento internazionale di imprese tra le più qualificate al mondo nella progettazione e costruzione di ponti. La sola Webuild vanta un track record di ponti e viadotti costruiti per 1.018 km in Italia e all’estero, tra cui il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia e il Ponte Genova San Giorgio in Italia”. “Appena sottoscritto l’atto aggiuntivo per il ripristino del contratto, il progetto può partire. La durata della progettazione esecutiva è prevista in 8 mesi, mentre il tempo necessario per la costruzione del ponte sarà di poco più di 6 anni. Webuild, in qualità di leader del Consorzio Eurolink, ha l’unico interesse di realizzare l’opera e pertanto si mette a disposizione del Paese per avviare i lavori prima possibile”, ha aggiunto. “L’importo relativo alla costruzione del ponte, come sola opera di attraversamento, è di circa 4,5 miliardi, corrispondente a circa il 40% del valore totale del sistema infrastrutturale che include il ponte e tutte le opere accessorie”, ha spiegato. “Il restante 60% è infatti relativo a un complesso di opere di collegamento e potenziamento della rete stradale e ferroviaria sui versanti Sicilia e Calabria, e a un numero considerevole di interventi di riqualifica del territorio e di mitigazione del rischio idrogeologico”. “Il progetto – ha sottolineato ancora Longo – avrà un forte impatto economico e occupazionale sul territorio, con un incremento atteso sul PIL nazionale pari a 2,9 miliardi l’anno, pari allo 0,17% del PIL nazionale, e con il coinvolgimento di circa 300 fornitori, soprattutto piccole e medie imprese del territorio. Si prevedono inoltre oltre 100.000 persone potenzialmente impiegabili nel corso della vita del progetto, incluso l’indotto generato, con personale prevalentemente assunto in regioni come Sicilia e Calabria, con alto tasso di disoccupazione”. “Il Ponte così come progettato è stabile e sicuro – ha concluso Longo -. La stabilità aerodinamica dell’impalcato è garantita per venti fino a 300 km/h, con una percorribilità sul ponte senza limitazioni fino a venti di 150 km/h. Per gli aspetti legati alle verifiche sismiche, il ponte presenta un requisito di integrità strutturale compatibile con sisma di magnitudo 7,5 Richter, superiori al sisma di Messina del 1908”.Nel frattempo dal Ministero delle Infrastrutture al termine del ciclo di audizioni che si è svolto alla Camera sul decreto sul ponte hanno fatto trapelare che la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina “è una sfida che il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini intende vincere, dopo decenni di studi e dibattiti”, esprimendo “grande soddisfazione per le rassicurazioni sulla qualità del progetto, sui benefici dell’opera sul territorio, sulla determinazione delle Regioni” che sono emerse nel corso delle audizioni. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lane: a maggio nuovo rialzo dei tassi di interesse, il “quanto” dipenderà dai dati

    (Teleborsa) – “Nello scenario di base a maggio sarà appropriato un nuovo rialzo dei tassi di interesse” da parte della Banca Centrale Europea. Lo ha dichiarato il capo economista dell’istituzione, Philip Lane, che però non si è sbilanciato sul quanto andranno alzati. “Non ho un ammontare prefissato – ha precisato a Bloomberg TV –, direi che abbiamo diversi dati da esaminare”, tra cui quello dell’inflazione che verrà pubblicato il giorno prima del Consiglio direttivo.Al consiglio direttivo di maggio “mancano due settimane. All’ultima riunione abbiamo detto che le nostre decisioni sarebbero state molto legate ai dati. Quello che si può dire, con il trascorrere del tempo è che molte delle tensioni sulle banche sono rientrate – ha spiegato Lane – e che in ampia misura i dati che sono pervenuti confermano che nel primo trimestre vediamo una inversione dello shock sull’offerta che ha dominato l’economia europea lo scorso anno: un allentamento delle strozzature nelle catene di approvvigionamenti e un netto calo dei prezzi del gas”. “Quindi direi che in base ai dati giunti finora lo scenario di base è che dovremmo alzare i tassi a maggio, ma sul quanto lo faremo, in termini di proporzioni, non darò alcun numero prefissato – ha proseguito –. Direi che abbiamo diversi dati prima della riunione, il giorno prima credo quello dell’inflazione di aprile, e anche la Bank Lending Survey, dove dovremmo vedere un ulteriore inasprimento delle condizioni di finanziamento e quello che le banche si sentono dire dai loro clienti”. “Tutto questo – ha concluso – sarà parte della decisione tra due settimane”. LEGGI TUTTO

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    Parlamento UE: via libera a riforma ETS, CBAM e Fondo sociale

    (Teleborsa) – Eliminazione graduale delle quote gratuite nel sistema di scambio ETS a partire dal 2026, inclusione di trasporto su strada ed edifici nel nuovo sistema ETS II dal 2027, un nuovo strumento per proteggere l’industria dell’UE dalle delocalizzazioni e aumentare l’ambizione globale sul clima, e un Fondo sociale per il clima volto a combattere la povertà energetica e di mobilità. Queste le principali novità al centro delle cinque nuove leggi – frutto di accordi raggiunti con i paesi dell’UE alla fine del 2022 – approvate oggi in via definitiva dal Parlamento europeo. Provvedimenti che fanno parte del pacchetto “Pronti per il 55% entro il 2030″, la strategia dell’UE per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, secondo quanto previsto dalla legge europea sul clima. I testi dovranno ora essere approvati formalmente anche dal Consiglio. Saranno quindi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore 20 giorni dopo. Adottando questi testi legislativi, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini affinché l’UE realizzi e acceleri la transizione verde, come espresso nelle proposte 3(1), 3(8), 3(9), 11(1) e 11(7) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.”Con questo pacchetto e con la maggioranza molto ampia che abbiamo avuto l’obiettivo è fare in modo che gli Stati membri rispettino i loro obblighi. Non vedo alcun rischio di tornare indietro. Dopo le Europee, il Parlamento è stato ambizioso. Ci sono governi – ha detto la presidente del Pe Roberta Metsola in conferenza stampa dopo l’ok dell’Eurocamera alla riforma del sistema Ets, alla carbon tax e al Fondo sociale per il clima – che sono piuttosto restii ad attuare tutto ciò ma noi abbiamo avuto il mandato dai cittadini e abbiamo la responsabilità di mettere in campo gli obiettivi climatici”. Riforma del sistema di scambio di quote di emissione – La riforma del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) è stata approvata con 413 voti favorevoli, 167 contrari e 57 astensioni. Questa riforma aumenta le ambizioni climatiche dell’UE poiché prevede riduzioni in emissioni, nei settori coperti dall’ETS, pari al 62% rispetto ai livelli del 2005, entro il 2030. Prevede anche la graduale eliminazione delle quote gratuite per le imprese fra il 2026 e il 2034. Verrà creato un nuovo sistema ETS II per i carburanti per trasporto su strada e per gli edifici, per determinare il prezzo delle emissioni anche in questi settori dal 2027 (o dal 2028 se i prezzi dell’energia saranno eccezionalmente elevati). Il Parlamento ha inoltre adottato l’inclusione, per la prima volta, nel sistema ETS delle emissioni di gas serra prodotte dal settore marittimo (500 voti favorevoli, 131 contrari e 11 astensioni), e la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni per il trasporto aereo (463 voti favorevoli, 117 contrari e 64 astensioni). Ciò consentirà di eliminare gradualmente le quote gratuite per il settore dell’aviazione entro il 2026, promuovendo così l’uso di combustibili sostenibili.Il nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) – Con 487 voti favorevoli, 81 contrari e 75 astensioni, il Parlamento ha approvato le norme che disciplinano il nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), il cui obiettivo è incentivare i paesi terzi ad accrescere le proprie ambizioni climatiche e garantire che gli sforzi climatici globali e dell’UE non siano messi in pericolo dalla delocalizzazione della produzione in paesi extra UE con politiche climatiche meno ambiziose. Il nuovo meccanismo include ferro, acciaio, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità, idrogeno ed emissioni indirette in determinate condizioni. La normativa imporrà alle aziende importatrici nell’UE di prodotti coperti dal sistema ETS di comunicare la quantità di emissioni contenute nelle merci alla frontiera, per poi acquistare certificati di carbonio corrispondenti al prezzo che avrebbero pagato per produrre i beni all’interno dell’UE. Il CBAM sarà introdotto gradualmente dal 2026 al 2034, in concomitanza con l’eliminazione progressiva delle quote gratuite nell’ETS.Un Fondo sociale per il clima per combattere la povertà energetica – L’accordo con i governi UE sull’istituzione di un Fondo sociale per il clima dell’UE (SCF) nel 2026 per garantire una transizione climatica equa e socialmente inclusiva è stato adottato con 521 voti favorevoli, 75 contrari e 43 astensioni. Ne beneficeranno le famiglie vulnerabili, le microimprese e gli utenti dei trasporti particolarmente colpiti dalla povertà energetica. Non appena sarà pienamente operativo, il Fondo sociale per il clima sarà finanziato dai ricavi della messa all’asta delle quote di ETS II fino a un importo di 65 miliardi di euro, con un ulteriore 25% coperto da risorse nazionali (pari a un totale stimato di 86,7 miliardi di euro).(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO