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    Banche, Gentiloni: aggregazioni tra banche europee vanno nella direzione giusta

    (Teleborsa) – Il Commissario europeo agli affari economici, PaoloGentiloni, ha dichiarato che tra le banche europee “non c’è dubbio che le aggregazioni, parlando in generale, vanno nella direzione giusta”. Rispondendo a una domanda che faceva riferimento all’acquisizione da parte di Unicredit di una quota pari al 21% circa di Commerzbank, Gentiloni ragionato in generale sul tema delle aggregazioni nel settore creditizio del Vecchio Continente. “È chiaro – ha sottolineato Gentiloni a margine degli annual meetings del Fondo Monetario Internazionale a Washington – che la Commissione non interviene direttamente in queste vicende ed è bene che in generale queste vicende siano affidate alle scelte degli attori coinvolti più che ai governi o all’istituzione europea. Detto questo non c’è dubbio che basta guardare il panorama bancario per vedere che c’è una contraddizione tra quanto è importante il finanziamento all’economia da parte delle banche in Europa e quanto limitata è la dimensione delle banche europee”. “In altri contesti, per esempio qui negli Stati Uniti le banche sono molto più grandi nonostante il ruolo delle banche nel finanziamento dell’economia reale sia meno rilevante di quanto lo sia in Europa – ha sottolineato il Commissario –. Quindi non c’è dubbio che le aggregazioni, parlando in generale, vanno nella direzione giusta”. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan ottobre rivista al rialzo

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di ottobre 2024, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 70,5 punti dai 68,9 della lettura preliminare e dai 70,1 del mese precedente. Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 74,1 punti da 74,4 di settembre e dai 72,9 del preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 64,9 punti dal preliminare di 62,7 punti e dai 63,3 del mese precedente.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli settembre scendono meno delle attese

    (Teleborsa) – Risultano migliori delle attese gli ordinativi di beni durevoli americani nel mese di settembre 2024. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato una decrescita dello 0,8% su base mensile dopo il -8% del mese precedente. Le stime di consensus indicavano un calo dell’1,1%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, fa segnare un +0,4% rispetto al +0,6% del mese precedente e si confronta con il -0,1% stimato dagli analisti. Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono scesi dell’1,1%, dopo il -1,3% precedente.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator agosto rivisto al ribasso

    (Teleborsa) – Peggiorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di agosto. Il leading indicator è stato rivisto al ribasso a 106,9 punti dai 109,7 preliminari, e risulta in calo del 2,4% rispetto ai 109,3 punti del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali cala del 3,2% a 114 punti dai 117,2 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future sale a 107,9 punti dai 107,5 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case nuove a settembre sopra attese

    (Teleborsa) – Tornano a crescere le vendite di case nuove negli Stati Uniti nel mese di settembre. Il dato ha evidenziato un incremento del 4,1% a 738 mila unità rispetto alle 709 mila unità di agosto (dato rivisto da 716 mila) e contro le 719 mila unità stimate dal consensus. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Rispetto alle 709 mila unità di settembre 2023 si registra un aumento del 6,3%. LEGGI TUTTO

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    USA, l’indice PMI Manifatturiero e terziario ottobre sopra attese

    (Teleborsa) – Cresce l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, così come quella dei servizi, nel mese di ottobre. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 47,8 punti, in salita dai 47,3 punti di agosto e sopra i 47,5 punti attesi dagli analisti. L’indicatore si conferma tuttavia sotto la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In salita, anche, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di ottobre. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 55,3 punti, che si confronta con i 55,2 di settembre e con i 55 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 54,3 punti dai 54 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Commercio, Confesercenti: in 10 anni spariti più di 140mila negozi

    (Teleborsa) – Tra il 2014 ed il 2024 sono sparite dalle vie e dalle piazze italiane più di 140mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi 46.500 attività di vicinato di base, dai negozi alimentari alle edicole, dai bar ai distributori carburanti. Sono i numeri contenuti nel dossier “Commercio e servizi: le oasi nei centri urbani” realizzato da Confesercenti. Dal rapporto è emerso che oggi oltre 26 milioni di italiani vivono in comuni che hanno visto scomparire definitivamente dal proprio territorio una o più imprese di vicinato essenziali.Sono stati 5.653 i comuni interessati dal processo di desertificazione, principalmente comuni piccolissimi (meno di 5mila abitanti) e piccoli (tra 5 e 15mila residenti). Tra i comuni colpiti, 2.620 hanno registrato la sparizione di una sola attività di base, 1.784 di due e 1.249 di tre o più. Milioni di residenti si trovano dunque costretti a percorrere chilometri per soddisfare bisogni primari e acquistare beni di uso quotidiano.Per arginare il fenomeno Confesercenti ha chiesto una flat tax anti-desertificazione: la proposta della confederazione prevede per chi avvia un’impresa in un’area ad alta desertificazione commerciale – e sostiene quindi i costi incomprimibili legati allo start up di un’attività – un regime fiscale e burocratico di vantaggio, una flat tax accompagnata dall’alleggerimento degli oneri amministrativi. Un sostegno mirato, che per Confesercenti permetterebbe alle PMI dei territori più desertificati di superare ostacoli e difficoltà nella loro trasformazione digitale. Confesercenti ha poi chiesto per i sindaci maggiori poteri e strumenti per promuovere iniziative di contrasto alla desertificazione commerciale nei loro comuni, favorendo lo sviluppo economico locale, incentivando la nascita e il mantenimento delle attività commerciali e creando un ambiente favorevole per il commercio di prossimità. Anche attraverso un Fondo per la rigenerazione urbana, alimentato in parte dai contributi che i commercianti già versano per la rottamazione delle licenze, in parte da una nuova addizionale web: un’imposta nazionale da applicare sulle vendite concluse dai grandi operatori internazionali del commercio elettronico. Secondo le stime di Confesercenti con un’aliquota dell’1% applicata alla parte di fatturato realizzato dalle grandi imprese straniere si potrebbero ottenere circa 400 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Chicago: peggiora a settembre indice CFNAI

    (Teleborsa) – Giungono segnali negativi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,3 punti a settembre rispetto ai -0,01 punti di agosto. Il dato è anche migliore delle attese degli analisti per -0,20 punti.La media mobile a tre mesi, sempre a settembre, si è portata a -0,19 punti rispetto ai -0,14 precedenti.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO