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    Lavoro, Meloni convoca i sindacati a Palazzo Chigi domenica

    (Teleborsa) – Domenica 30 aprile alle ore 19 i sindacati sono stati convocati a Palazzo Chigi per un incontro sul decreto lavoro e reddito di inclusione e sulle misure relative al cuneo fiscale, che andranno in Consiglio dei ministri il primo maggio. La riunione sarà presieduta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.Nel frattempo il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha fatto il punto su alcune delle misure su cui è a lavoro il governo. L’esecutivo “destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l’anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli”, ha spiegato Giorgetti rispondendo in question time alla Camera.Il governo, ha aggiunto, “anche nell’ambito dei lavori della delega fiscale, valuterà tutti gli interventi a sostegno delle famiglie, tenendo a riferimento il reddito disponibile delle stesse, consapevole dell’importanza di dare slancio alla natalità nel nostro Paese”. “Come si evince anche dal Programma nazionale delle riforme, la strategia complessiva del governo in tema di politiche per la natalità non intende limitarsi agli incentivi fiscali, ma punta anche a supportare le famiglie con un ampio ventaglio di strumenti”, ha poi sottolineato il ministro.Giorgetti ha poi affrontato il tema della solidità del sistema bancario italiano alla luce delle vicende registrate negli ultimi mesi. “Ritengo che gli episodi di crisi registrati negli Usa e in Svizzera rappresentino degli eventi legati alle caratteristiche specifiche degli intermediari coinvolti, non sintomatici dello stato di salute del sistema bancario italiano”, ha dichiarato. “Il sistema bancario italiano e, più in generale, quello dell’Unione europea sono stati notevolmente rafforzati dopo la crisi finanziaria del 2008”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Fisco, Leo: società quotate vanno tassate quanto le non quotate

    (Teleborsa) – “Dal 1980 ho sentito parlare ininterrottamente di lotta all’evasione. Ma se l’evasione oscilla da 75 a 100 miliardi ogni anno, e l’Agenzia delle entrate ha fatto parecchio e nel 2022 ha recuperato 20 miliardi, significa che il sistema di accertamento va ripensato in una logica collaborativa tra fisco e contribuente. Lo stesso Ocse ce lo dice”. Così il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenendo alla presentazione dell’osservatorio della Cna sulla tassazione delle Pmi, “Comune che vai fisco che trovi”.Leo ha sottolineato che il governo punta su “certezza e semplificazione”. “Il sistema fiscale – ha sottolineato – è così infarcito di complicazioni e per districarsi in questo ginepraio ci vuole un rabdomante”. “Su questi temi bisogna intervenire per fare chiarezza e dare certezza ai contribuenti”, ha aggiunto. Regole certe servono anche alle società di capitali quotate, che secondo il ministro “devono essere tassate nello stesso modo delle società non quotate”. “Pensate che oggi le società di capitali – ha dichiarato – soprattutto le società quotate, banche e assicurazioni, determinano il reddito in modo assolutamente fumoso”.Sul tema fiscale “confido di trovare linee di condivisione, facciamo in modo per l’interesse del Paese di trovare convergenze”. “Su questi temi – ha aggiunto – per me non esiste centro né destra né sinistra. Significa solo fare l’interesse del Paese e dei contribuenti per allineare il nostro sistema ai principali Paesi dell’Ue. Sarebbe un risultato importante”. “Il Governo ha pensato di mettere mano a una riforma ambiziosa. Si è sentita la necessità di mettere ordine nel sistema fiscale, ma non abbiamo buttato il bambino con l’acqua sporca”, ha affermato Leo. LEGGI TUTTO

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    DEF, risoluzione della maggioranza: aumento pensioni minime e sostegno alla natalità

    (Teleborsa) – Valutare investimenti nel sistema di istruzione inteso come “scuole pubbliche e paritarie”. È la precisazione inserita nella versione definitiva della risoluzione di maggioranza sul Documento di Economia e Finanza che sarà votata nel pomeriggio alla Camera e al Senato. La formulazione ora impegna il governo a “valutare l’opportunità di destinare eventuali spazi di bilancio anche per investimenti nel sistema nazionale di istruzione (scuole pubbliche e paritarie) e formazione”.Tra le indicazioni contenute nella relazione di maggioranza al Documento di Economia e Finanza depositata alla Camera c’è anche l’aumento delle pensioni minime, la prosecuzione dell’azione di riduzione del cuneo fiscale e l’introduzione di misure strutturali per il sostengo della natalità.Per le pensioni, in particolare, la maggioranza impegna il governo “a valutare nell’ambito degli eventuali spazi di bilancio che si renderanno disponibili per la prossima manovra di bilancio un intervento in materia di innalzamento delle pensioni minime”. Il sostengo a natalità e famiglia andrebbe peseguito poi “proteggendo la maternità, potenziando i servizi territoriali destinati alla cura dei bambini, in particolare quelli educativi, promuovendo iniziative di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro e agevolando le famiglie con figli sotto il profilo della fiscalità, al fine di invertire progressivamente la tendenza del calo delle nascite, anche al fine di garantire la tenuta del sistema pensionistico e la sostenibilità del debito pubblico”. La risoluzione di maggioranza chiede poi al governo di definire “un piano di interventi volto a favorire e incentivare l’occupazione, con particolare riferimento a quella femminile”. Tra le altre indicazioni, proseguire nel percorso di risuzione del cuneo fiscale, ridurre il carico fiscale, adottare misure per il reshoring delle imprese e per la rigenerazione urbana.Pd, Avs e M5S hanno invece depositata alla Camera e in Senato una risoluzione congiunta che richiede di rafforzare l’assegno unico, aumentare il finanziamento della sanità, garantire l’equità del sistema fiscale, evitare lo smantellamento del reddito di cittadinanza, rafforzare le politiche attive sul lavoro, avviare la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione. Le tre forze politiche di opposizione hanno poi chiesto anche la piena attuazione del PNRR, un taglio strutturale del cuneo fiscale e l’introduzione di un salario minimo salvaguardando la contrattazione collettiva. Il Terzo Polo presenterà invece un suo testo. LEGGI TUTTO

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    USA, calano i compromessi per l’acquisto di case

    (Teleborsa) – Calano le compravendite in corso di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di marzo, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è sceso del 5,2% su base mensile, attestandosi a 78,9 punti dagli 83,2 punti registrati a febbraio (+0,8%).Il dato si confronta con la crescita dello 0,5% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, l’economia rallenta nel primo trimestre. L’inflazione resta alta

    (Teleborsa) – Frena più del previsto l’economia statunitense nel 1° trimestre dell’anno. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati preliminari, il PIL americano è salito dell’1,1% su base trimestrale, contro una crescita del 2% delle attese degli analisti e del +2,6% del trimestre precedente. Si è registrata una crescita dei consumi, che segnano un +3,7% dal +1% registrato nel trimestre precedente. Il PCE price index, una misura dell’inflazione, aumenta e si attesta al 4,2% dal 3,7%, mentre l’indice PCE core registra un +4,9% (+4,7% le attese), rispetto al +4,4% precedente.Il dato, insieme al mercato del lavoro, arriva a pochi giorni dalla riunione della Federal Reserve in materia di tassi di interesse. Il mercato stima che la lettura preliminare del PIL americano influenzerà le decisioni di politica monetaria della banca centrale americana. (Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, calano le richieste di sussidi alla disoccupazione

    (Teleborsa) – Calano e più del previsto le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 21 aprile, i “claims” sono risultati pari a 230 mila unità, in discesa di 16.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 246.000 (rivisto da un preliminare di 245.000). Il dato si confronta con i 248 mila del consensus. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 236.000 unità, in decrescita di 4 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 240.000 (rivisto da un preliminare di 239.750). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 15 aprile, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.858.000, in calo di 3.000 mila unità rispetto alle 1.861.000 unità della settimana precedente e al di sotto degli 1.878.000 attesi. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator febbraio rivisto al rialzo a 98 punti

    (Teleborsa) – Migliorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di febbraio 2023. Il leading indicator è stato rivisto al rialzo a 98 punti, rispetto ai 96,7 punti di gennaio e ai 97,7 punti della stima preliminare.Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali migliora a 98,6 punti dai 96,1 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future peggiora a 99,8 punti dai 100,2 punti precedenti.(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    “Nuovo” Patto Stabilità, ecco cosa cambia per l’Italia

    (Teleborsa) – Una manovra correttiva da 14-15 miliardi l’anno, pari allo 0,85% del PIL: questa, secondo la proiezione elaborata dai tecnici della Commissione europea, l’ampiezza dell’intervento che l’Italia dovrebbe attuare per imboccare la strada del risanamento dei conti pubblici.I conti, a quanto si è appreso, sono stati fatti a Bruxelles in base ai parametri contenuti nella proposta di riforma del Patto di stabilità e crescita presentata oggi e sono già stati comunicati ai singoli Paesi. LEGGI TUTTO