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    OCSE, PIL accelera nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Economie Area OCSE in accelerazione nel 1° trimestre dell’anno. Il PIL dell’area registra un incremento dello 0,4% a fronte del +0,2% registrato nell’ultimo trimestre dell’anno precedente. Tra i Paesi del G7, la crescita del PIL è rimasta stabile, allo 0,3%. L’attività è cresciuta in Canada, Giappone e Francia (rispettivamente +0,6%, +0,4% e +0,2%). PIL in aumento anche in Italia (+0,5% dopo una contrazione dello 0,1% nel trimestre precedente). Al contrario, la crescita del PIL è rallentata negli Stati Uniti (+0,3% contro +0,6%) e risulta invariata nel Regno Unito (+0,1%).Nel complesso dell’UE si registra una espansione del PIL dello 0,2% (da -0,1%), mentre nell’Area Euro un aumento dello 0,1%. LEGGI TUTTO

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    Turismo e viaggi su misura: +104% rispetto al 2022 e +26% rispetto al 2019

    (Teleborsa) – Nel primo quadrimestre del 2023 CartOrange, azienda italiana di consulenti di viaggio, fa registrare un giro d’affari di 17 milioni di euro: un risultato che rappresenta un incremento del 104% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 26% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia. A trascinare questo trend positivo è la figura del Consulente per Viaggiare, portata in Italia proprio da CartOrange nel 1998: un esperto specializzato nel creare viaggi su misura, incontrando il cliente a prescindere dall’agenzia di viaggio “fisica” e lavorando con grande flessibilità di orari, luoghi d’incontro, canali comunicativi – quelli digitali su tutti.”Si tratta di una formula che sin dall’inizio ha incontrato un successo crescente e che oggi si conferma in perfetta sintonia con le esigenze dei clienti e con la digitalizzazione nel settore del turismo – commenta Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange –. I nostri risultati di questo inizio anno, il primo pienamente normale, lo dimostrano. Perché gli italiani tornano a viaggiare per il mondo ma lo fanno in modo diverso rispetto a prima. C’è meno fai da te e più voglia di farsi costruire viaggi strutturati, ricchi di esperienze, in tutta sicurezza. In questo spicca la professionalità dei consulenti di viaggio, esperti capaci di curare ogni dettaglio e di garantire assistenza prima, durante e dopo, con l’utilizzo intelligente di tutti i canali di comunicazione fisici e digitali. Il piano industriale 2022-2025, approvato l’anno scorso, è stato pienamente rispettato nel suo primo anno, e ci aspettiamo di mantenerne il rispetto anche nel 2023, sia in termini di volumi e redditività che nel raggiungimento degli altri obiettivi”.Il piano industriale prevede significativi investimenti completamente autofinanziati, che hanno già dato ottimi risultati. Nel 2022 CartOrange ha lanciato il nuovo sito web e ha rinnovato il proprio marchio, entrambi investimenti che si sono tradotti in rendimenti economici e in visibilità. Attualmente, il 40% delle richieste di viaggio proviene dai social e dal web, offrendo ai consulenti CartOrange un flusso costante di migliaia di richieste di viaggio. Nel quarto trimestre del 2022 l’azienda ha inoltre aperto alcuni Corner all’interno dei negozi Coin e inaugurato una nuova boutique di viaggi a Roma Prati.”CartOrange – sottolinea Romano –, nonostante l’impatto della pandemia, è un’azienda finanziariamente liquida grazie al cash flow generato dalla gestione operativa. Ciò permetterà di autofinanziare ulteriori investimenti nel corso dei prossimi tre anni senza ricorrere al debito bancario. Tra questi investimenti, nel 2023 è prevista la completa sostituzione dei software gestionali e contabili”.Il piano industriale prevede inoltre un’ulteriore espansione della rete dei Consulenti per Viaggiare, figura centrale nel modello di business di CartOrange sin dal 1998. Attualmente i consulenti sono oltre 400 tra Italia e Svizzera e l’azienda prevede l’ulteriore rafforzamento della rete vendita da qui al 2025. Si tratta di consulenti di viaggio altamente qualificati, in grado di creare proposte personalizzate e offrire un servizio di vendita su misura. “Questa – afferma Romano – è un’opportunità per tutti gli agenti di viaggio che desiderano intraprendere una nuova fase della loro carriera con il leader del settore, sfruttando a pieno il know-how di chi da più di vent’anni porta al successo i consulenti, senza la necessità di stare seduti in agenzia”. LEGGI TUTTO

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    Enel X, partnership con FICEI per realizzare prima CER costituita dalle aziende dell’ASI di Buccino

    (Teleborsa) – Enel X, società del Gruppo Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative di efficienza energetica, e FICEI, Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione, hanno siglato una partnership che ha consentito di realizzare la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) costituita dalle aziende dell’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Buccino, in provincia di Salerno. Si tratta della prima Comunità Energetica Rinnovabile di questo tipo che potrà essere replicata in tutto il Paese in altre aree di sviluppo industriale rappresentate da FICEI.”Rendere autosufficienti le nostre imprese, mettendo a disposizione il bagaglio di infrastrutture e la capacità di coordinamento che hanno i Consorzi di Sviluppo Industriale, rappresenta l’obiettivo sul quale la FICEI è fortemente impegnata. Un obiettivo strategico che – ha detto Antonio Visconti, presidente FICEI – vede coinvolti tutti e trenta i Consorzi, da Pordenone a Cagliari, da Bari a Salerno, e che punta alla sostenibilità, alla decarbonizzazione e soprattutto all’autonomia energetica del nostro apparato industriale. Le ASI raccolgono quindi la sfida delle CER e puntano a diventare importanti hub energetici, potendo contare al loro interno sulla presenza di molte imprese che da consumatori energivori possono diventare prosumers. Una conversione indispensabile che la realtà della crisi climatica ci impone”.La CER nasce in seguito all’analisi delle superfici dell’Area Industriale e del fabbisogno energetico delle aziende che ne fanno parte, in particolare quelle più energivore o che operano in settori hard-to-abate ed è alimentata da due impianti fotovoltaici per una potenza totale di 1,6 MW di energia rinnovabile, che produrranno circa 1.250 MWh per 20 anni, con un risparmio di 807mila kg di CO2 all’anno. Tra i membri e soci fondatori della Comunità c’è il Gruppo Magaldi che fornisce le batterie per lo storage ottimizzando le performance della CER. Un ruolo in continuità con la partnership che ha visto Enel X al fianco dell’azienda di Buccino per l’inaugurazione del MGTES, batteria a sabbia alimentata da un impianto fotovoltaico in grado di immagazzinare energia e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura.La CER di Buccino rappresenta il primo esempio a livello nazionale di sinergia tra realtà della stessa area di sviluppo industriale: un percorso in direzione della sostenibilità energetica dell’ASI che farà da volano per ulteriori iniziative imprenditoriali. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura maggio aumenta a 50,8 punti

    (Teleborsa) – In aumento l’attività della manifattura in Giappone, che supera anche il consensus. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di maggio 2023, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 50,8 punti, rispetto ai 49,5 di aprile, e risulta superiore ai 49,5 attesi dal mercato. L’indicatore si porta dunque sopra la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 56,3 punti dai 55,4 di aprile. Il consensus era per 55,2 punti.”Il settore privato giapponese ha proseguito su una traiettoria ascendente, come segnalato da un’ulteriore espansione a maggio – ha commentato Usamah Bhatti, economista presso S&P Global Market Intelligence – Il tasso di crescita è accelerato da aprile fino a raggiungere il più forte da ottobre 2013 e il secondo più forte nella storia dell’indagine (da settembre 2007)”. “I fornitori di servizi hanno continuato a segnalare un forte slancio di crescita con un nuovo aumento record dell’attività commerciale – ha aggiunto – mentre i produttori hanno indicato un miglioramento delle condizioni operative per la prima volta in sette mesi, con la produzione e i nuovi ordini che tornano in territorio di espansione per la prima volta dallo scorso giugno”. LEGGI TUTTO

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    Alluvione, oggi in Cdm un pacchetto di aiuti da 100 milioni

    (Teleborsa) – È fissato alle 11 di questa mattina il Consiglio dei Ministri che si prepara a varare un pacchetto di interventi da oltre 100 milioni di euro per l’emergenza causata dall’alluvione in Emilia Romagna. Dopo una giornata di confronti a livello politico e tecnico fra i ministeri e Palazzo Chigi, il governo dovrebbe essere arrivato alla definizione della misura, a partire dal problema delle coperture: come ha rivelato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, il governo sta pensando a lotterie aggiuntive e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata. Queste risorse serviranno per garantire i soccorsi immediati e saranno accompagnate da una serie di misure per affrontare la fase 1: fra queste non ci sarà la nomina di un commissario, hanno garantito dal governo.Alla fase 2 già si pensa, ma i provvedimenti legati ai ristori inizieranno a prendere corpo quando sarà più chiaro il bilancio dei danni, che già si prevede nell’ordine di alcuni miliardi. Per questo si farà probabilmente richiesta di accedere – già nelle prossime ore – al Fondo di solidarietà europea, come avvenuto anche per il terremoto che colpì le stesse terre undici anni fa: 670 milioni in quel caso, a fronte di danni per 12 miliardi.”I primi provvedimenti sono per l’emergenza, per esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte, per fermare tutti gli adempimenti che le persone e le imprese non possono portare avanti”, ha spiegato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Dopodiché – ha aggiunto – bisogna lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione, ma questo richiede una stima dei danni completa. Va fatto anche un lavoro sulla semplificazione delle procedure, e questa forse è una delle cose più strategiche ora”. Sulle risorse, bisogna “cercare di concentrarle per spendere subito quello che possiamo spendere”, ha concluso Meloni.Dovrebbe essere esteso lo stato di emergenza già previsto il 4 maggio, dopo gli episodi di maltempo di inizio mese, con un primo stanziamento di 10 milioni. Il numero dei comuni coinvolti ora dovrebbe superare i cento. Per queste aree si profila la sospensione dei versamenti tributari e contributivi, fino a ottobre o novembre. Si prevederà inoltre un fermo per i processi amministrativi, mentre si cercherà di assicurare la continuità didattica. Si lavora anche al rifinanziamento del Fen, il Fondo emergenze nazionali. “Le province chiedono 200 milioni subito solo per le strade provinciali. Cercheremo di fare il possibile”, ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. La sospensione dei mutui dei privati non dovrebbe entrare nel decreto ma in un accordo con l’Abi, l’Associazione bancaria italiana. Fra le ipotesi sul tavolo, anche quella della cassa integrazione nelle aziende bloccate dal maltempo. Allo studio l’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici, e la possibilità di recuperare le prove dei concorsi pubblici per i candidati che vivono nei Comuni alluvionati. Previste anche misure a sostegno dell’agricoltura, sia dal punto di vista fiscale che dei contributi. In vista della fase 2, invece, il ministero dell’Ambiente propone, in una bozza di documento, lo stanziamento di 2,5 miliardi per il 2024, 2025 e 2026, per i programmi triennali di intervento che le Autorità di bacino distrettuali devono adottare entro il 30 giugno. Ad oggi, si sottolinea, i 7 distretti idrografici hanno fatto solo piani annuali urgenti, perché quelli triennali non venivano finanziati. E questo, notano i tecnici, è “un vulnus della politica di mitigazione del rischio idrogeologico”. Una proposta che comunque non sembra destinata ad avere al momento un seguito in misure operative.(Foto: © federicofoto / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Dl TLC: in bozza, misure per 1,5 miliardi, da banda a lavoro

    (Teleborsa) – Dai limiti elettromagnetici alle migrazioni verso le reti ultraveloci, dallo sviluppo delle tecnologie emergenti ai contratti di espansione: dieci articoli con norme destinate a tre settori (banda ultralarga, sviluppo tecnologico e lavoro) e risorse per complessivi 1,5 miliardi. È quanto prevede la bozza preliminare del decreto Tlc. Il grosso delle risorse è destinato a due norme per agevolazioni fiscali in materia di energia. Si tratta di 1,2 miliardi, di cui la metà per introdurre in modo strutturale, per tre anni, l’azzeramento degli oneri di sistema per le imprese energivore (utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW) anche connesse in media e alta/altissima tensione delle imprese che offrono servizi di pubblica utilità e che sono soggette alla disciplina della Golden Power, estendendo quindi così la misura anche alle Tlc. Gli altri 600 milioni servono ad estendere alle Tlc in modo strutturale le agevolazioni relative ai costi dell’energia previste per le imprese energivore. Con una norma sulla migrazione verso le reti ultraveloci, con il passaggio alla fibra – per la quale si stanziano 8 milioni – si prevede inoltre che, con decreto del Mimit, d’intesa con l’Agcom, vengano stabilite le modalità e le tempistiche con le quali sarà possibile favorire la migrazione progressiva dei servizi di telecomunicazione sulla rete di nuova generazione in fibra ottica, anche prevedendo, al tal fine, l’attivazione di progetti di sperimentazione per il passaggio dalla rete in rame alla fibra in determinate città, in cui la copertura della infrastruttura fisica sia pari o superiore al 60% del territorio. Per incentivare il passaggio dal rame alla fibra è previsto un contributo per l’operatore che migra i propri clienti verso tecnologie più performanti: nella bozza di decreto il costo è di 200 milioni. La bozza contiene poi misure per lo sviluppo delle tecnologie emergenti, per un costo di 120 milioni. Per favorire l’innovazione del settore scientifico culturale, si stanziano 500mila euro all’anno per il Museo storico della comunicazione, per garantire l’assunzione di personale dedicato, la manutenzione delle opere, l’allestimento di mostre tematiche, i costi di manutenzione e hosting del portale web dedicato e l’allestimento di spazio dedicato al merchandising. Infine due norme in materia di lavoro. Una prima norma, che ha l’obiettivo di favorire le aggregazioni aziendali o di rami di esse per promuovere nuovi progetti industriali, consente, in via sperimentale e nelle nuove realtà aziendali aggregate con oltre 1.000 dipendenti (in cui è più ipotizzabile il fenomeno aggregativo con queste finalità), la possibilità di stipulare in sede governativa un accordo con le associazioni sindacali in cui è definito un progetto industriale e di politica attiva che illustri le azioni volte a superare le difficoltà del settore in cui opera l’azienda e le azioni per la formazione o la riqualificazione dei lavoratori. A fronte dell’accordo, al datore di lavoro spetta un esonero contributivo per ciascun lavoratore trasferito nella misura del 100% dei contributi previdenziali e assistenziali, per un periodo di ventiquattro mesi, nel limite massimo di importo annuo pari a 3.500 euro. La seconda norma è sui contratti di espansione ed è finalizzata ad agevolare e incrementare il turn over generazionale, estendendo la platea dei lavoratori potenzialmente interessati allo scivolo pensionistico anche a coloro che si trovino oltre i 60 mesi (originariamente previsti nel testo di legge) e fino agli 84 mesi dalla prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia o anticipata, alleggerendo gli oneri economici a carico del datore di lavoro e incentivando i piani a lungo termine legati a nuove assunzioni. I limiti delle emissioni di campo elettromagnetico saliranno per consentire un “risparmio” agli operatori di Tlc che, in sostanza, aumentando la potenza delle loro antenne ne potranno installare meno. La bozza del dl Tlc prevede che sia un Dpcm, previa intesa in Conferenza unificata, ad aumentare i valori di riferimento dove necessario. Qualora “non si raggiunga un’intesa”, i limiti oggi a 6 V/m “sono innalzati a 24 V/m”. Questo per garantire – spiega la relazione – “il miglioramento del servizio (in termini di copertura) riducendo l’impatto economico sugli operatori e la proliferazione di antenne”.Il decreto andrà adottato entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto, su proposta del ministro delle Imprese, di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Salute e sentiti il Comitato interministeriale per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico e le competenti Commissioni parlamentari, e previa intesa in sede di Conferenza unificata. LEGGI TUTTO

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    Maltempo Emilia Romagna: in arrivo prime misure per emergenza, domani CdM

    (Teleborsa) – Fisco e ricostruzione: in programma domani, martedì 23 maggio, alle ore 11 nel Consiglio dei ministri il pacchetto da 100 milioni di euro. In arrivo norme anche per fermare i mutui e consentire la rateizzazione nel primo decreto per l’emergenza.”Per quanto riguarda il nostro ministero abbiamo ricercato tutte le disponibilità e abbiamo trovato risorse pari ad almeno 100 milioni di euro per affrontare queste situazioni. Servono però cifre ben diverse”. Per questo, “abbiamo fatto richiesta all’Europa e auspichiamo intervenga in modo simile a quanto fatto rispetto ad altre nazioni che in precedenza si sono trovate ad affrontare criticità simili”. Lo ha detto, in merito agli aiuti per i danni da maltempo in Emilia-Romagna, il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, a margine dell’evento organizzato da Coldiretti a Roma per la Giornata mondiale della biodiversità. “Domani – ha aggiunto – ci sarà il consiglio dei ministri e successivamente ci sarà l’incontro con il mondo delle rappresentanze dei lavoratori che ci permetterà di avere un’idea più chiara di ciò che serve. I ministeri competenti stanno svolgendo un confronto attento con chi rappresenta i più colpiti. Questo ha concluso – permetterà un analisi concreta delle cifre necessarie”.il portavoce della Commissione europea, Stefan De Keersmaecker ha spiegato che gli Stati membri colpiti da calamità naturali che desiderano ricevere il sostegno del Fondo di solidarietà dell’Ue (Fsue) “devono presentare domanda alla Commissione entro 12 settimane dalla data del primo danno causato dalla catastrofe”. Le domande “devono includere una stima dei danni e altre informazioni necessarie affinché la Commissione possa effettuare la sua valutazione”. Dopo aver valutato se la domanda soddisfa i criteri stabiliti nel regolamento, la Commissione “determinerà l’importo dell’assistenza finanziaria”.Domani, dunque, il cdm determinerà “le prime misure” per le popolazioni colpite dall’alluvione, ha anticipato Lollobrigida spiegando che “Sarà il frutto di un confronto attento con le regioni e le rappresentanze di categorie. La presidente Meloni è stata di persona nei luoghi colpiti e domani il cdm determinerà le misure che serviranno ad affrontare ancora meglio l’emergenza di questi giorni”. “Adesso – ha aggiunto il ministro – inizia la fase per valutare i danni, che al momento sono incalcolabili nel vero senso della parola e cominceremo a mettere in campo provvedimenti normativi ed economici in sostegno di chi è stato colpito da questa criticità”. LEGGI TUTTO

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    Nuovi aiuti a Kiev e sanzioni contro Mosca: la mossa dell’Ungheria

    (Teleborsa) – Il veto posto dall’Ungheria stoppa l’ottava tranche del rimborso degli aiuti militari a Kiev nel quadro dello European Peace Facility. Al Consiglio degli Affari Esteri, i ministri europei, infatti, non trovano l’intesa per erogare la tranche del valore di 500 milioni per le armi destinate all’Ucraina.Budapest avrebbe preteso “garanzie” che l’Epf mantenga in futuro il suo orizzonte “globale” e non sia unicamente utilizzato per armare Kiev. L’Epf rimborsa gli Stati membri – di norma al 50% ma non c’è uno standard fisso – che hanno donato materiale bellico all’Ucraina.Ungheria, dunque, pronta a bloccare qualsiasi nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia a meno che Kiev non rimuova la banca ungherese Otp dalla sua lista di sponsor di guerra, aveva fatto sapere il ministro degli Esteri di Budapest Peter Szijjarto. “Non possiamo dare il via libera finché Otp rimane nella lista nera”, ha dichiarato Szijjarto, aggiungendo che “lo stesso vale anche per le sanzioni”. “Congelato” anche l’undicesimo pacchetto di sanziono: fra i 27 si sono resi, infatti, necessari “ulteriori approfondimenti”. La palla passerà ora al prossimo comitato dei rappresentanti permanenti, fissato per mercoledì prossimo.”Sugli F16 decideremo tutti insieme, con i partner europei e con la Nato. Non avendo l’Italia in dotazione F16 non ne può fornire, ma lavoreremo per prendere una decisione comune con gli alleati”. Aveva detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’uscita dall’incontro con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.Roma però dovrebbe far parte della coalizione dei jet F-16 per l’Ucraina sostenuta da Joe Biden al G7 di Hiroshima. La Premier Giorgia Meloni, prima di lasciare il G7 giapponese ha lanciato qualche indizio: “La valutazione da fare insieme agli alleati è quella di un eventuale addestramento dei piloti ucraini, ma è una decisione che non abbiamo preso e che si sta discutendo con gli alleati”. LEGGI TUTTO