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    Corte dei Conti, economia Italia resiliente agli shock: fiducia su crescita e riduzione debito pubblico

    (Teleborsa) – Le capacità di resistenza dimostrate dall’economia italiana ai ripetuti shock che hanno contrassegnato lo scenario nazionale e internazionale costituiscono una solida base per la ripartenza e spingono ad affrontare con fiducia le complesse sfide legate alla necessità di accrescere durevolmente il tasso di sviluppo e ridurre il peso del debito pubblico nel nuovo quadro di governance economica dell’Unione europea. È quanto evidenzia la Corte dei Conti nell’edizione 2023 del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, presentato oggi al Parlamento, alla presenza del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e dell Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone. I lavori sono stati aperti dal Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino.Il contesto segnato dalla guerra in Ucraina e dalle conseguenti pressioni inflazionistiche, hanno osservato i magistrati contabili, continua a far stimare una decelerazione del commercio mondiale e delle attività economiche nella maggior parte dei Paesi. Nonostante questo le attività in Italia hanno superato, nel corso del 2022, i livelli precedenti la crisi pandemica. Rispetto al 2019, il prodotto interno lordo registra una crescita dell’1% in termini reali (valore analogo a quello della Francia e superiore a Germania e Spagna). La crescita del PIL (+3,7%) è stata ancora sostenuta dalla domanda interna (4,6%). Gli indicatori economici riferiti ai primi mesi del 2023 confermano la moderazione dei ritmi produttivi, ma evidenziano un maggiore dinamismo dell’economia italiana rispetto alla media dell’area Euro. Il PIL del primo trimestre 2023 è in aumento dello 0,5% sull’ultimo quarto del 2022, con una ripresa che appare diffusa tra settori, coinvolgendo sia l’industria che i servizi. Positivo, secondo la Corte dei Conti, il quadro occupazione. L’inflazione ad aprile ha segnato un nuovo aumento congiunturale (+0,5%) anche a riflesso della transitoria ripresa dei prezzi dei beni energetici non regolamentati. Segnali incoraggianti si traggono, tuttavia, dall’andamento dei prezzi alla produzione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, spiegano ancora i magistrati contabili, avrà effetti importanti sulla variazine del PIL. Nel quadriennio 2023-2026 due terzi del tasso di crescita medio annuo prefigurato nel DEF sono, infatti, ascrivibili al Piano (1,2%, a fronte dello 0,4 in assenza di Pnrr).Nel 2022 il debito pubblico ha continuato a ridursi in rapporto al PIL (dal 149,9 al 144,4%) e dopo l’inversione di tendenza registrata nel 2021 la discesa sta proseguendo a ritmi elevati e più significativi di quanto inizialmente previsto. Nel Rapporto dei giudici contabili si sottolinea come il rientro del debito trovi tra i suoi presupposti la tenuta delle entrate fiscali ed una gestione accorta delle grandi aree di spesa pubblica corrente (previdenza, assistenza e sanità sono i fronti specificamente trattati nel Documento) LEGGI TUTTO

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    Energia, Giorgetti: “Gettito extraprofitti darà sorprese positive”

    (Teleborsa) – I versamenti degli extraprofitti realizzati dalle compagnie energetiche, una volta eseguiti, porteranno “sorprese positive di maggior gettito da mettere a disposizione delle famiglie più vulnerabili”. Lo ha anticipato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso del question time al Senato, confermando che “il governo ha stimato in via prudenziale l’imposta”.A proposito del gap esistente fra tassi attivi (sui prestiti) e passivi (sui depositi) praticati delle banche, il titolare del MEF ha confermato che il Governo “guarda con attenzione alle iniziative che il settore bancario porrà in essere, o sta ponendo in essere, per attenuare la divergenza tra l’aumento del margine di interesse”, in modo da “garantire condizioni più vantaggiose e più eque per le famiglie”. Giorgetti ha confermato la volontà di questo governo di rifinanziare le agevolazioni per la prima casa e gli under 36 che “hanno avuto un grande successo” ed ha ricordato che l’esecutivo “è già intervenuto” sul fronte mutui, offrendo la facoltà di rinegoziare, a determinate condizioni, i mutui a tasso variabile per trasformarli in mutui a tasso fisso. Il titolare del MEF, in audizione, ha anche ricordato che di fronte di un calo dei mutui ipotecari del 12,8% nel quarto trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, le compravendite di unità immobiliari a uso abitativo si sono ridotte solamente del 2,1%, il che implica un minor ricorso all’indebitamento. “Il Governo resta vigile sull’impatto che le condizioni di finanziamento restrittive stanno avendo o possono produrre, sul mercato delle abitazioni e sul risparmio delle famiglie”, ha ribadito il Ministro, riconoscendo che “la questione abitativa assume un particolare rilievo sociale, è una caratteristica peculiare italiana ed è all’attenzione del Governo”. Giorgetti, infine, ha assicurato che nella prossima manovra di bilancio “saranno attentamente valutati” l’andamento del potere di acquisto delle famiglie, del mercato del credito e l’accesso ai mutui, “auspicando che con l’estate cessino gli aumenti” di inflazione e tassi di interesse. LEGGI TUTTO

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    AIE, investimenti in energia pulita a 1,7 trilioni di dollari superano il petrolio

    (Teleborsa) – Gli investimenti globali nell’energia green saliranno a 1,7 trilioni di dollari nel 2023, con il solare destinato ad eclissare per la prima volta la produzione di petrolio. E’ quanto prevede un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia,, secondo cui sli investimenti in tecnologie per l’energia pulita stanno superando significativamente la spesa per i combustibili fossili.Dei circa 2,8 trilioni di dollari di investimenti in energia previsti nel 2023, a livello globale, oltre 1,7 trilioni di dollari dovrebbero essere destinati a tecnologie pulite, tra cui energie rinnovabili, veicoli elettrici, energia nucleare, reti, stoccaggio, combustibili a basse emissioni, miglioramenti dell’efficienza energetica e pompe di calore. Il resto, pari poco più di mille miliardi di dollari, andrà per i combustibili fossili (carbone, gas e petrolio).Si stima che gli investimenti annuali in energia pulita siano aumentati del 24% tra il 2021 e il 2023, trainati da fonti rinnovabili e veicoli elettrici, rispetto a un aumento del 15% degli investimenti in combustibili fossili registrato nello stesso periodo. Ma oltre il 90% di questo aumento proviene dalle economie avanzate e dalla Cina, con il rischio di creare nuove disuguaglianze in campo energetico. Le maggiori carenze negli investimenti in energia pulita si registrano nelle economie emergenti e in via di sviluppo. “L’energia pulita si sta muovendo velocemente, più velocemente di quanto molte persone credano. Ciò è evidente nel trend degli investimenti, in cui le tecnologie pulite stanno divergendo dai combustibili fossili”, ha affermato il direttore dell’AIE Fatih Birol, suggerendo che “per ogni dollaro investito in combustibili fossili, circa 1,7 dollari ora vanno in energia pulita”, mentre “cinque anni fa, questo rapporto era uno a uno”. “Un esempio lampante è l’investimento nel solare – afferma Birol – che è destinato a superare per la prima volta la quantità di investimenti destinati alla produzione di petrolio”.Gli investimenti in energia pulita sono stati stimolati da una serie di fattori negli ultimi anni – spiega l’AIE – tra cui periodi di forte crescita economica e prezzi volatili dei combustibili fossili che hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza energetica, in particolare dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Anche il rafforzamento del sostegno politico attraverso azioni importanti come l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e le iniziative in Europa, Giappone, Cina hanno svolto un ruolo determinante.La spesa per petrolio e gas upstream dovrebbe aumentare del 7% nel 2023, riportandola ai livelli del 2019. Le poche compagnie petrolifere che stanno investendo più di prima della pandemia di Covid-19 sono grandi compagnie petrolifere nazionali del Medio Oriente. Molti produttori di combustibili fossili hanno realizzato profitti record lo scorso anno a causa dell’aumento dei prezzi del carburante, ma la maggior parte di questo flusso di cassa è andata in dividendi, riacquisti di azioni proprie e rimborso del debito, piuttosto che tornare alla fornitura tradizionale.Ciò implica però che gli investimenti in combustibili fossili saranno più del doppio dei livelli previsti nel 2030 dallo scenario Net Zero Emissions dell’AIE, mentre la domanda globale di carbone ha raggiunto il massimo storico nel 2022 e quest’anno gli investimenti dovrebbero raggiungere quasi sei volte i livelli previsti nel 2030 nello scenario Net Zero.”Molto di più deve essere fatto dalla comunità internazionale, in particolare per indirizzare gli investimenti nelle economie a basso reddito, dove il settore privato è riluttante ad avventurarsi”, conclude l’AIE. LEGGI TUTTO

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    Tavolo sulla Sicurezza Stradale 2023. Purcaro, DEKRA: “Tema prioritario dell’agenda di Governo”

    (Teleborsa) – “Il Tavolo sulla Sicurezza Stradale è un incontro periodico e operativo di lavoro che rappresenta una grande occasione per fare il punto sul settore. È importante ribadire che la sostenibilità, anche dei veicoli, e il miglioramento della qualità della vita su strada è un tema prioritario all’interno dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”. Lo ha dichiarato Toni Purcaro, executive vice president DEKRA Group e presidente DEKRA Italia, intervenuto al Tavolo sulla Sicurezza Stradale 2023, tenutosi presso la sede ACI a Roma. “Solamente nel periodo gennaio-giugno 2022, l’Istat ha rilevato 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone e 1.450 vittime. Cifre terrificanti – continua Purcaro – da cui emerge l’urgenza per il Governo di aggiornare il Codice della strada per rendere le strade che percorriamo ogni giorno più sicure. Al centro troviamo soprattutto la tutela delle nuove generazioni, i giovani, che vivono la mobilità come un vero e proprio servizio di condivisione, attraverso piattaforme di sharing. A maggior ragione, tali veicoli che passano da un utente a un altro, necessitano di una costante verifica dello stato d’uso, per garantirne la loro sicurezza. DEKRA, a tal proposito, – conclude Purcaro – ogni anno effettua 28milioni di revisioni nel mondo, oltre a testare gli standard di sicurezza fisica e digitale dei veicoli di nuova generazione sempre più smart e automatizzati”.Durante il Tavolo è stato affrontato anche il tema della sicurezza dei mezzi pesanti, con l’esperienza di Giuseppe Guzzardi, membro del Tavolo stesso. Una delle criticità emerse riguarda i punti morti che limitano la visibilità complessiva dell’autista e la conseguente individuazione di utenti deboli della strada in occasione della svolta. È stato, inoltre, approfondito il tema delle innovazioni tecnologiche dei mezzi e l’impegno dei costruttori attraverso i contributi di Scania e Daimler Truck. Con Enrico Pagliari, membro italiano di Euro NCAP, si è parlato del nuovo protocollo di classificazione dei mezzi commerciali, il Truck Safe City and Highway, che servirà a valutare il livello di sicurezza dei mezzi pesanti sia in ambito urbano sia autostradale. Infine, Massimo Marciani di Freight Leader Council, ha avuto modo di illustrare la questione relativa all’incidentalità in rapporto all’economia dei trasporti. LEGGI TUTTO

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    RFI, Nodo di Roma: lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico

    (Teleborsa) – Proseguono le attività di potenziamento tecnologico e infrastrutturale nel nodo di Roma da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). Questa volta gli interventi, volti a incrementare gli standard di qualità del servizio, – fa sapere RFI in una nota – si svolgeranno tra le stazioni di Roma Monte Mario e Cesano di Roma.A partire dalle ore 18 di sabato 27 maggio fino alle ore 9 di domenica 28 maggio RFI eseguirà importanti lavori che riguarderanno in particolare l’ammodernamento dei sistemi di controllo e supervisione della circolazione attraverso l’upgrading con tecnologia ACCM (Apparato Centrale Computerizzato Multistazione).L’investimento economico ammonta a circa 20 milioni euro. Sabato e domenica saranno all’opera, su più turni lungo linea e al Posto Centrale di Roma Termini, circa 120 persone del Gruppo FS Italiane e di ditte appaltatrici.Per consentire la piena operatività dei cantieri, la circolazione dei treni sulla linea FL3 Roma – Viterbo subirà modifiche: saranno soppressi, sostituiti con bus e subiranno modifiche di orario alcuni collegamenti tra Roma Tiburtina/Roma Ostiense e Cesano di Roma/Bracciano/Viterbo.I sistemi di vendita dell’impresa ferroviaria sono aggiornati. LEGGI TUTTO

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    Bologna-Taranto, ASPI: “Completato in tempi record Piano demolizione e rimozione cavalcavia”

    (Teleborsa) – Si sono completate alle ore 05:30 le operazioni di demolizione dei due cavalcavia situati al km 232+870 e al km 235+050 della A14 Bologna–Taranto, compresi nel tratto tra Ancona sud e Loreto. Un imponente dispiegamento di uomini e mezzi di Autostrade per l’Italia è stato impegnato tutta la notte per portare a termine il complesso programma che, per la prima volta nella storia della gestione della rete di Aspi, ha condensato in un’unica notte le attività di distruzione e rimozione di due impalcati.”Una promessa mantenuta – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche Francesco Baldelli – che risolve un problema molto sentito da un territorio ad elevata densità di traffico, di insediamenti industriali e commerciali e prossimo ad ospitare un’importante infrastruttura sociale come il nuovo INRCA. La Regione Marche ha investito risorse pari a 4,5 milioni di euro a copertura totale dell’intervento, che va ad inserirsi nell’ambito delle opere previste lungo tutto il tratto dell’A14: i Caselli di Pesaro Sud e Fano Nord, in provincia di Pesaro Urbino, ed il Casello di Porto Potenza Picena sulla Valpotenza, in provincia di Macerata”.Il piano, condiviso con la Regione Marche, è stato messo a punto con l’obiettivo di limitare le ore di ingombro della carreggiata che, dato l’impatto delle lavorazioni, è stata chiusa al traffico dalle 18.00 di ieri 24 maggio. Nel dettaglio, a partire dal tardo pomeriggio, sono state avviate le operazioni di posizionamento dei mezzi a ridosso del primo cavalcavia, dove 5 mezzi escavatori dotati di pinze idrauliche e martelloni hanno demolito porzione per porzione le strutture di appoggio dell’impalcato, un blocco di calcestruzzo del peso di circa 50 tonnellate che è stato poi sollevato da una gru e posizionato al di fuori della carreggiata. Gli stessi interventi sono stati effettuati anche per il secondo ponte, per poi avviare le operazioni di ripulitura della carreggiata che è stata riaperta al traffico alle 07:00 come previsto.Al fine di garantire la piena riuscita delle operazioni nei tempi previsti, sul posto sono stati impegnati oltre 80 uomini, tra tecnici e maestranze e quasi 30 mezzi, inclusi 12 autocarri che hanno rimosso circa 300 metri cubi di calcestruzzo demolito. Un articolato piano di interventi a cui hanno lavorato in sinergia le varie anime del Gruppo Autostrade per l’Italia: dalla progettazione effettuata da Tecne, società di ingegneria di Aspi, ai lavori effettuati in tratta da Amplia, società di costruzioni, fino al coordinamento e alla gestione della viabilità portato avanti, rispettivamente dagli ingegneri della capogruppo e dalle squadre della Direzione di Tronco di Pescara.Sono previste, infine, entro l’anno le attività di varo dei due nuovi cavalcavia, le due infrastrutture in acciaio, sono state progettate per garantire una portata maggiore rispetto alle precedenti, agevolando così i collegamenti e gli spostamenti dei mezzi pesanti verso il polo industriale della zona e migliorando la viabilità di accesso al polo ospedaliero dell’INRCA, anch’esso di prossima apertura. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +96 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 19 maggio 2023 sono risultati in crescita di 96 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (+108 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 99 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.336 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 29,3% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.807) e in crescita del 17% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.996 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, vendite di case in corso invariate ad aprile

    (Teleborsa) – Sono invariate le compravendite in corso di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di aprile 2023, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è aumentato dello 0% su base mensile, restando a quota 78,9 punti come a marzo (quando c’era stato un calo del 5,2%).Il dato si confronta con la crescita dello 0,5% attesa dagli analisti.”Non tutti gli interessi di acquisto vengono completati a causa dell’inventario limitato – ha affermato il capo economista di NAR, Lawrence Yun – Le sfide per l’accessibilità economica rimangono certamente e continuano a frenare le firme dei contratti, ma un aumento considerevole dell’inventario degli alloggi sarà fondamentale per far muovere più americani”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO