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    Giappone, spese famiglie in calo oltre le attese ad aprile

    (Teleborsa) – Nel mese di aprile 2023 i consumi familiari mensili in Giappone si sono attestati a 303.076 yen, in diminuzione dello 0,5% in termini nominali e del 4,4% in termini reali rispetto all’anno precedente. Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico e risulta inferiore alle attese (+0,4% in termini reali).Il reddito medio mensile per famiglia si è attestato a 553.975 yen, in aumento del 2,6% in termini nominali e in calo dell’1,4% in termini reali rispetto all’anno precedente.(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Visita lampo di Meloni in Tunisia: si cerca una mediazione tra FMI e presidente Saied

    (Teleborsa) – Visita lampo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Tunisia. In mattinata infatti incontrerà prima il Presidente tunisino, Kais Saied, e poi la premier, Najla Bouden. Si discuterà del controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e della grave emergenza economica e sociale della Tunisia, dove la democrazia è praticamente sospesa: infatti da quando il presidente Saied ha accentrato su di sé la gran parte dei poteri si parla sempre più apertamente di grave svolta autoritaria. Alle ultime elezioni l’opposizione ha boicottato il voto e l’affluenza è stata attorno all’11%.La Banca Mondiale ha descritto la situazione tunisina paragonandola a quella del Libano, altro Paese non lontano dalla bancarotta: inflazione a due cifre, disoccupazione oltre il 16%, debito pubblico è esploso ed economia che ristagna. A fronte di tutto questo, Saied ha più volte tentato di scaricare le colpe sui migranti subsahariani che fuggono da guerre e miseria. Ma sono molti ormai i tunisini che si accalcano con quei migranti sui barconi della speranza, in cerca di futuro in Europa. Ed è alto il pericolo che dal caos tunisino nasca una nuova ondata di instabilità e terrorismo. Il Fondo Monetario Internazionale si è già detto pronto a stanziare aiuti per 1,9 miliardi di dollari – una somma già probabilmente insufficiente a sedare la crisi – a determinate condizioni che però il presidente Saied ha più volte rifiutato: “non accettiamo diktat dall’estero che portano solo a un ulteriore impoverimento”, ha dichiarato ad aprile. La visita di Meloni arriva dopo il colloquio telefonico con Saied della scorsa settimana. L’obiettivo dell’Italia è quello di sostenere Tunisi nel negoziato con il FMI, chiedendo in cambio riforme e mano ferma sui flussi migratori. Sul piatto c’è l’idea di offrire due trance di finanziamenti internazionali, con l’appoggio dell’Unione europea: una subito, un’altra quando le riforme siano state messe in campo. In più, aiuti allo sviluppo, quote di ingressi legali per lavoro, investimenti, collaborazioni investigative, interventi nel campo energetico – con l’ipotesi di un nuovo elettrodotto sottomarino che colleghi la Tunisia con l’Italia. Durante la visita ci si aspetta inoltre che la presidente Meloni torni anche sul “Piano Mattei”, l’idea non nuova di trasformare l’Italia in un hub del gas europeo: i gasdotti che già portano il metano algerino in Europa passano infatti per la Tunisia, che vuole la sua parte nel progetto. Un tema di cui la leader italiana ha già discusso a margine del G7 di Hiroshima, un paio di settimane fa con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale. LEGGI TUTTO

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    Partito il cargo Dragon di Space X verso la Stazione Spaziale Internazionale

    (Teleborsa) – È stato lanciato dal Kennedy Space Center il cargo Dragon della SpaceX. Dopo il rinvio di ieri per i forti venti la navetta senza equipaggio è partita con un razzo Falcon 9 per portare sulla Stazione Spaziale Internazionale un carico di oltre quattro tonnellate di rifornimenti e materiali. Fra questi, due nuovi moduli iRosa, i pannelli fotovoltaici flessibili che stanno gradualmente sostituendo i pannelli solari della Iss, ormai a fine vita.La missione Crs-28 è la quarta della navetta C208, una delle quattro della flotta della SpaceX. Una quinta navetta cargo è in fase di costruzione. L’obiettivo dell’azienda di Elon Musk è far volare ognuna delle sue navette cargo fino a 15 volte. LEGGI TUTTO

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    Entrate tributarie, Mef: nei mesi gennaio-aprile 2023 gettito in aumento del 3,3%

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-aprile 2023 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 150.907 milioni di euro (+4.809 milioni di euro) +3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto comunica il Ministero dell’economia e delle finanze. In particolare, nei mesi di gennaio-aprile le imposte dirette hanno registrato un aumento di gettito di 2.462 milioni di euro (+3,1%), mentre le imposte indirette hanno avuto un incremento di 2.347 milioni di euro (+3,5%).Riguardo al solo mese di aprile 2023 le entrate tributarie sono state pari a 37.738 milioni di euro (+3.379 milioni di euro, +9,8% rispetto allo stesso mese del 2022). Nello stesso periodo dell’anno le imposte dirette hanno evidenziato un aumento del gettito pari a 2.801 milioni di euro (+18,2%) mentre le imposte indirette un incremento pari a 578 milioni di euro (+3,0%). LEGGI TUTTO

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    Clima, report UE: c’è discrepanza tra crescita della popolazione e livelli di emissioni di gas serra

    (Teleborsa) – La crescita della popolazione rimane uno dei fattori chiave delle emissioni. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Ue intitolato “Demografia e cambiamento climatico: l’UE nel contesto globale “. L’analisi mostra che allo stesso tempo, c’è una discrepanza nei tassi di crescita della popolazione e nei livelli di emissioni di gas serra tra i paesi. I principali emettitori sono le regioni in cui la popolazione ha già arrestato o rallentato la crescita. Nel frattempo, la maggior parte della crescita della popolazione globale sta avvenendo nelle regioni del mondo che attualmente hanno le emissioni più basse e che sono le meno responsabili delle emissioni passate. Ciò significa che i principali emettitori dovranno garantire riduzioni profonde e rapide delle emissioni, mentre i paesi con basse emissioni ma un’elevata crescita demografica hanno bisogno di (supporto) per trovare modalità di crescita che evitino forti aumenti delle emissioni.Il rapporto evidenzia inoltre la necessità di politiche che tengano conto delle sfide e delle soluzioni per i diversi gruppi di popolazione e di età, come gli anziani e le persone a basso reddito. La relazione propone modi per mitigare l’impatto sui gruppi demografici vulnerabili e contribuire a creare misure per adattarsi a questi cambiamenti in linea con la strategia dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici.”Per progettare politiche climatiche e ambientali efficaci, è importante capire in che modo il cambiamento demografico influisce sulle emissioni e come il cambiamento climatico e il degrado ambientale hanno un impatto su diversi gruppi di popolazione. La relazione del CCR fornisce preziose informazioni su questa relazione reciproca tra le popolazioni umane e il cambiamento climatico e contribuirà a garantire che le nostre politiche siano ben concepite per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato la vicepresidente per la Democrazia e la demografia, Dubravka Šuica, intervenuta all’evento di lancio presso il CCR di Ispra (Italia).La relazione fa parte degli sforzi della Commissione per integrare le conoscenze demografiche nel processo decisionale dell’UE. Fornisce prove scientifiche sulle implicazioni della crescita della popolazione globale per le emissioni ed esplora le possibili conseguenze dell’invecchiamento della popolazione in Europa per gli obiettivi climatici dell’UE. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: inflazione di fondo ancora elevata, resistono pressioni sui prezzi

    (Teleborsa) – A maggio l’inflazione media nell’area euro ha segnato un rallentamento al 6,1% ma “le pressioni sui prezzi restano forti. L’inflazione al netto di energia e alimentari ha rallentato al 5,3%, dal 5,6% di aprile. Le pressioni sia sull’inflazione totale sia sull’inflazione di fondo continuano a derivare dai passati rincari dell’energia e dalle strozzature nelle catene di approvvigionamenti, che comunque ci si attende si attenuano gradualmente”. È quanto ha rilevato la presidente della BCE, Christine Lagarde, nell’audizione trimestrale al Parlamento europeo. “Le ultime informazioni disponibili suggeriscono che le pressioni sull’inflazione in fondo restano elevate e che, anche se mostrano alcuni segni di moderazione, non ci sono chiari segnali che l’inflazione di fondo abbia raggiunto il picco massimo”, ha aggiunto.Lagarde ha poi sottolineato che l’economia dell’eurozona è quasi finita in stallo a inizio 2023. L’attività risulta sostenuta dai cali dei prezzi dell’energia e dall’attenuazione delle strozzature nelle catene di approvvigionamento globali, mentre le politiche economiche continuano a erogare sostegno e imprese e famiglie. Gli indicatori sul clima di fiducia di imprese e famiglie puntano a un livello di attività debole nel secondo trimestre e “vediamo una divergenza tra i settori dell’economia”, ha proseguito. Il manifatturiero continua a lavorare sullo smaltimento degli ordini accumulati “ma le sue prospettive stanno peggiorando”. Intanto i servizi restano resilienti, in particolare a seguito delle riaperture dopo le restrizioni imposte a motivo del Covid. Lagarde ha ribadito che con l’attenuarsi della crisi sui prezzi energetici i governi dovrebbero ritirare le misure di supporto, per evitare di alimentare pressioni sui prezzi nel medio termine che imporrebbero alla BCE un maggiore inasprimento monetario.Nell’area euro “non vediamo abbastanza” in termini di rialzo dei tassi dei depositi custoditi dalle banche per conto di famiglie e imprese, ha poi affermato la presidente della Banca Centrale Europea. “Ci piacerebbe che le banche trasmettessero pienamente” i rialzi operati dalla stessa BCE, “non solo sui prestiti alle imprese e alle famiglie, ma anche sui depositi che custodiscono, non solo quelli vincolati a termine ma su tutti. Non vediamo abbastanza in relazione ai depositi”, ha spiegato durante l’audizione. Lagarde ha tuttavia precisato che in questa fase la BCE è focalizzata sulla necessità di alzare i suoi tassi di riferimento in modo da favorire un calo dell’inflazione generale.Lagarde ha poi affermato che al Consiglio direttivo del 15 giugno, con le previsioni economiche che in quella occasione saranno state aggiornate “avremo più elementi per valutare la forza della trasmissione della nostra politica monetaria”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo OTB, Gaetano Sciuto nominato CEO di Maison Margiela

    (Teleborsa) – Il Gruppo OTB, fondato da Renzo Rosso, ha nominato Stefano Rosso quale nuovo presidente e Gaetano Sciuto quale nuovo CEO del brand Maison Margiela. I manager riporteranno al CEO del Gruppo OTB Ubaldo Minelli.Stefano Rosso, già board member del Gruppo OTB e CEO di BVX (Brave Virtual Xperience), da maggio 2023 succede nell’incarico a Renzo Rosso, che deteneva la presidenza di Maison Margiela dal 2002, anno dell’acquisizione da parte di OTB.Gaetano Sciuto succede a Gianfranco Gianangeli che, di comune accordo con la società, ha scelto di intraprendere un nuovo percorso. Sciuto vanta oltre 30 anni di carriera nei settori della moda e del lusso. Prima di approdare in Maison Margiela, il manager è stato Chief Executive Officer di Giorgio Armani Americas e precedentemente ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Fendi (Gruppo LVMH).”Sono molto legato a Maison Margiela, uno dei brand più iconici del mondo della moda, Stefano avrà una grande responsabilità e questa nomina segna una tappa importante del suo percorso di carriera. Il nuovo ruolo di Stefano e l’arrivo di Gaetano saranno determinanti per accelerare il potenziale del brand e portarlo alla fase successiva della sua crescita”, ha dichiarato Renzo Rosso, Presidente del Gruppo OTB. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti fiducioso: nel 2023 l’Italia può crescere fino al +1,4%

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha assicurato che l’Italia manterrà la capacità di stupire. “Sul 2023 la crescita indicata è dello 0,9% il nostro obiettivo è tra l’1,2 e l’1,4 mentre nelle nostre proiezioni di bilancio abbiamo messo solo l’1%”, ha affermato nel corso di un evento organizzato da Bloomberg. “Sono fiducioso – ha aggiunto – che dovremo raggiungere i risultati che abbiamo appena accennato”. “Quello che ci aspettiamo sicuramente è un rallentamento dell’industria, perché è strettamente legato alle tendenze dell’economia tedesca”, ha affermato. “Tuttavia, i servizi, in particolare il turismo a nostro avviso, compenseranno questa debolezza della produzione”.Giorgetti ha poi affermato di non voler rinunciare a nulla “se i fondi del PNRR sono convenienti”. “Dobbiamo valutare quali siano gli investimenti più produttivi in termini di capacità di crescita per il Paese e se qualche progetto non è più attuale è nostro dovere rivederlo”, ha sottolineato. Per il ministro un eventuale fallimento dell’Italia sarebbe “un colpo d’immagine”, sottolineando che “anche la Commissione europea ha interesse che l’Italia investa e si muova bene”. “Usciamo dal dibattito politico in questo scontro tra burocrazia italiano ed europea”, ha aggiunto. “I fondi ci sono – ha proseguito Giorgetti – rimangono e rimangono i soggetti che sono la maggioranza”. “Come accaduto in passato – ha sottolineato – sono stati esclusi due finanziamenti legati agli stadi e con le risorse risparmiate possiamo metterli nella transizione energetica”.Il ministro ha poi parlato del sistema bancario italiano – “è solido” anche se deve dimostrare “più flessibilità” sui rendimenti dei conti correnti – e della possibilità di introdurre una tassa speciale sugli extra profitti degli istituti di credito: “non abbiamo in cantiere nessuna tassazione sugli extraprofitti”. Quanto alla candidatura alla guida della Banca Europea degli Investimenti dell’ex-ministro dell’Economia Daniele Franco, Giorgetti ha affermato che è “solida e di elevato standing”. “L’Italia si presenterà a questa corsa con un candidato di valore”, ha aggiunto. Quanto al successore di Ignazio Visco in Banca d’Italia, “il nome lo abbiamo in mente ma preferisco lasciarlo fare ai giornali”. Infine si è parlato del gruppo Stellantis e della possibilità che lo Stato italiano entri in Consiglio di Amministrazione escludendo lanecessità di un ingresso dello stato italiano nel gruppo. “Stellantis ha dimostrato la capacità di grandi risultati economici – ha aggiunto – e penso per mia cultura politica che lo stato debba intervenire soltanto quando fallisce il mercato e per tutelare interessi strategici nazionali”. LEGGI TUTTO