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    Intesa Sanpaolo sostiene meeting mondiale su fraternità umana della fondazione ‘Fratelli Tutti’

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo sostiene il Meeting mondiale sulla Fraternità Umana, dal titolo “Not alone – World Meeting on Human Fraternity”, in corso oggi in Piazza San Pietro e in altre otto piazze del mondo. L’evento, fortemente voluto da Papa Francesco e promosso dalla Fondazione ‘Fratelli Tutti’, di cui la Banca è sostenitrice istituzionale, prevede incontri alla presenza di trenta Premi Nobel, personalità e soprattutto molti, moltissimi giovani, mondo dell’associazionismo, del terzo settore per ispirarsi alla fraternità espressa dall’enciclica ‘Fratelli tutti’. L’esito sarà una Dichiarazione della Fraternità Umana elaborata sui concetti di dignità, giustizia, fratellanza.Nell’ambito del supporto all’importante evento voluto da Papa Francesco, il Gruppo ha inoltre contribuito alla realizzazione con Coldiretti del mini Villaggio, situato fra via della Conciliazione e Piazza San Pietro (Piazza Pio XII), allestito anche nella giornata di domani 11 giugno.Sempre a San Pietro, Intesa Sanpaolo è stato unico sostenitore del restauro della Cupola Maggiore, realizzato dalla Fabbrica di San Pietro. I lavori, resosi necessari dal degradato stato di conservazione sono durati alcuni anni e hanno interessato contrafforti e specchiature della Basilica per riportare. LEGGI TUTTO

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    MES e Patto di Stabilità, Meloni gela Bruxelles: ecco cosa ha detto

    (Teleborsa) – “Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha senso ratificare la sua riforma se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita”. Così il Presidente del Consiglio Meloni al ‘Forum in Masseria’ da Vespa, alla terza edizione del ciclo di forum L’Italia che verrà che si è detta “non convinta sulla proposta di riforma della Commissione” del Patto di stabilità e crescita.”Il Mes – ha detto ancora – è uno stigma che ora rischia di tenere bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse: poi non verrebbe utilizzato da nessuno”. “Spero che si affronti questo tema in modo pragmatico e non come in Italia, in modo ideologico. Ratificare la riforma senza capire il meccanismo che ne segue sarebbe stupido”.Cerchiamo di liberare risorse per metterle dove serve: in Italia c’è un problema di salari, l’obiettivo è rendere il taglio del cuneo strutturale, dipende dalle entrate dello Stato, che dipendono dalla crescita”. La Premier ha anche affrontato alcuni argomenti che riguardano la crescita del nostro Paese. “Il dato più importante è il PIL italiano che cresce oltre la media europea. Il governo deve dare i suoi segnali, l’economia risponde e lo sta facendo, ma non è un fuoco di paglia. L’Italia ha appena raggiunto il record storico di numero di occupati e di contratti stabili, e tutto è trainato dall’occupazione feminile”.Un passaggio anche sul tema violenza. “In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe portare le vittime o parenti delle vittime, a raccontare la loro vicenda nelle scuole. Niente è più educativo”, ha sottolineato Meloni. “Sulla cultura è la grande sfida: spero che nel passaggio parlamentare delle nostre norme contro il femminicidio sia un terreno per trovare un accordo trasversale. Sono disponibilissima a lavorare insieme e incontrare chi ci lavora, non solo donne”. LEGGI TUTTO

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    Concessioni balneari, il piano di Roma per rispondere a Bruxelles

    (Teleborsa) – È durata circa tre ore la prima riunione del Tavolo tecnico convocato da Palazzo Chigi per discutere della riforma delle concessioni balneari e affrontare il tema della mappatura delle coste italiane alla presenza dei rappresentanti di ministeri competenti, Regioni e associazioni di categoria. La costituzione del Tavolo era stata prevista nel decreto ‘milleproroghe’, rimasta nel cassetto fino ad ora. Prossima riunione il 4 luglio con l’obiettivo di rispondere all’Europa che ha avviato la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia proprio per la mancata applicazione della direttiva Bolkenstein sulle concessioni balneari che fino ad oggi sono state sempre prorogate senza procedere con assegnazione attraverso gare.La mappatura delle coste per risalire allo stato delle concessioni demianiali è il passo fondamentale per capire se si è in presenza di scarsità della ‘risorsa naturale’, ossia i tratti di spiaggia da poter mettere a gare per nuove concessioni, oppure se c’è adeguata disponibilità. In questo caso i tratti di spiaggia ‘liberi’ da concessioni potrebbero essere messi a gara, come chiedono le istituzioni europee, e le concessioni in essere potrebbero rimanere in capo agli attuali gestori. Questa, almeno, sarebbe l’intenzione del governo per regolarizzare la sua posizione con Bruxelles e allo stesso tempo venire incontro alle richieste degli operatori del settore. Oggi al Tavolo tecnico è stato deciso di partire dall’esame della mappatura esistente presso il Sid (sistema informativo del Demanio), per poi definire criteri e parametri per capire se ci sia o meno scarsità della risorsa naturale. Le attuali concessioni, secondo una sentenza del Consiglio di Stato, non possono andare oltre dicembre 2023. Intanto, molti Comuni si stanno organizzando per indire le gare. Tuttavia, nel decreto milleproroghe è stata inserita una norma secondo cui si può arrivare a dicembre 2024 per consentire il completamento della mappatura.Acquisire in tempi brevi, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) che gestisce il sistema informative del demanio marittimo (Sid), tutti i dati relativi alle concessioni marittime, quindi definire i criteri per stabilire la sussistenza della cosiddetta ‘risorsa naturale’, ossia i tratti di costa non occupati da concessioni. Questa, si legge in una lettera inviata al segretariato generale della Presidenza del Consiglio, le istanze che tre associazioni degli operatori balnerari (Assobalneari, Assomarinas e Confindustria nautica), hanno portato alla prima riunione del Tavolo tecnico, che si è costituito per rivedere il sistema delle procedure per le concessioni e renderlo conforme alla direttiva Bolkenstein. C’è l’esigenza, si legge nella lettera, di “evitare ulteriori rilievi della Commissione europea e di acquisire dal Mit il prima possibile i dati necessari” LEGGI TUTTO

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    Turismo, Taiex: presentato il progetto Eu Eco-Tandem

    (Teleborsa) – Si fa presto a dire sostenibile, ma si sta facendo, realmente, qualcosa per aiutare il nostro Pianeta a sopravvivere? Le basi, almeno su carta, le ha gettate l’Onu stilando l’Agenda 2030, che racchiude 17 obiettivi da raggiungere entro i prossimi 17 anni. Sfide globali – che vedono coinvolti Paesi, imprese, società civile e professionisti del mondo della cultura e dell’informazione –, per cercare di migliorare, insieme, le sorti della Terra. Energia pulita ed accessibile, lotta contro il cambiamento climatico, consumo e produzione responsabili. Questi, alcuni dei “Goals” che, si spera, possano andare a rete nei tempi stabiliti. Tematiche importanti, declinate accanto ad altre anche da Eu Eco-Tandem Programme, progetto co-finanziato dall’Unione Europea, attraverso il programma Cosme, di cui si è discusso il il 24 aprile scorso a Bruxelles. Un’occasione organizzata dalla Commissione Europea nell’ambito di un workshop Taiex – Technical Assistance and Information Exchange Instrument, durante la quale la Business Agency slovacca (SBA), partner del progetto, ha raccontato l’innovazione alla base di Eu Eco-Tandem Programme e il suo obiettivo, ovvero promuovere un turismo più sostenibile, accompagnando piccole e medie imprese tradizionali del settore verso la svolta green. Il tutto, attraverso la nascita di “Tandem” formati da PMI e innovatori, quali abilitatori della transizione verde, in grado di accelerare il processo e dunque rendere più sostenibili le PMI turistiche.A Bruxelles SBA, oltre ad illustrare il progetto, ha avuto anche modo di incontrare diversi esperti di economia circolare provenienti da tutto il mondo, come Jan Jonker, docente di sostenibilità e sviluppo al Nijmegen School of Management presso la Radboud University Nijmegen, nominato una delle 100 persone “green” più influenti d’Olanda, che ha dispensato preziosi consigli e animato un’interessante riflessione su eco-efficienza ed eco-efficacia. Eu Eco-Tandem Programme, coordinato da X23 Srl (Italia), è implementato da un pool di partner europei, tra i quali Enit e SocialFare in Italia; Camera di Commercio Italiana in Germania e School of Management di Lipsia in Germania; Università di Graz in Austria; Green Evolution in Grecia e la Business Agency Slovacca. LEGGI TUTTO

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    “We Make Future”: SACE annuncia la partecipazione e da il via al contest

    (Teleborsa) – SACE parteciperà a We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione tecnologica e digitale dal 15 al 17 giugno a Rimini, e lo farà lasciando il palco all’esperienza concreta di imprese, soprattutto startup e PMI innovative, che possono già candidarsi sul sito web di Sace, nella pagina dedicata all’evento. Al termine delle iscrizioni, il prossimo 12 giugno, Il team di SACE Education, l’hub formativo del Gruppo SACE, valuterà le richieste e confermerà la partecipazione alle aziende selezionate.”Questa iniziativa, in linea con la strategia e gli obiettivi del piano industriale INSIEME 2025, – spiega SACE in una nota – nasce con l’obiettivo di incontrare, ascoltare e sviluppare insieme alle imprese prodotti e servizi, innovativi e digitali, a loro dedicati. Protagoniste saranno quindi le aziende che direttamente dal palco del We Make Future, potranno condividere quanto realizzato, anche grazie anche al supporto del Gruppo SACE, idee e progetti sviluppati, investimenti nel campo della sostenibilità, innovazione e digitalizzazione”. Il We Make Future è una vera e propria piattaforma globale di indirizzo e costruzione del futuro delle imprese, un acceleratore di cultura, formazione e innovazione che opera come strumento al servizio della società, mettendo in connessione l’Italia con i megatrend globali. Tre giorni scanditi da oltre 100 eventi e un format unico che vede l’interazione tra esposizione fieristica, formazione, incontri e networking B2B, dibattiti culturali, concerti e intrattenimento nei dieci padiglioni della Fiera di Rimini.”Siamo felici di poter offrire alle imprese, soprattutto PMI, l’accesso al mondo di relazioni e conoscenze del We make Future, un momento di ascolto e confronto che, in linea con la strategia e gli obiettivi del Piano Industriale INSIEME 2025, è il cuore della nostra missione per la crescita sostenibile del tessuto imprenditoriale italiano – ha dichiarato Mariangela Siciliano, head of Education Business Promotion Supply Chain di Sace –. Partecipare con noi a We Make Future, tra i più importanti eventi d’Italia nel panorama dell’innovazione tecnologica e digitale, rappresenta una grande opportunità per le aziende, per condividere successi e know-how con una platea di professionisti, startup e altre imprese, ONP, Istituzioni e territori”. LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, detrazioni oltre 77 miliardi

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 31 maggio 2023 erano complessivamente 411.871, appena 4.000 in più rispetto alle 407.396 registrate complessivamente al 30 aprile 2023. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a oltre 77 miliardi, con un incremento di oltre 2,4 miliardi di euro rispetto al dato registrato al 30 aprile. LEGGI TUTTO

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    BCG Most Innovative Companies: Apple azienda più innovativa, seguono Tesla e Amazon

    (Teleborsa) – L’incertezza economica caratterizza i mercati del mondo intero, ma l’innovazione non si ferma e le aziende leader non prevedono di smettere nel corso di questo 2023. Il report BCG Most Innovative Companies, arrivato alla 17esima edizione, individua le 50 aziende più innovative a livello globale tra quelle che hanno mostrato di superare il mercato in termini di rendimenti per gli azionisti con un margine significativo (in media 3,3 punti percentuali all’anno). Il rapporto 2023, che quest’anno è intitolato “Raggiungere nuove vette in tempi incerti”, esamina l’impegno delle aziende leader verso l’innovazione e indaga come questa si posizioni nelle loro strategie in un contesto di incertezza economica. Secondo lo studio condotto su più di mille dirigenti aziendali a livello globale e sulle performance a tema innovazione di oltre mille aziende nel mondo, quasi l’80% di queste considera l’innovazione una delle tre priorità di quest’anno, con il 66% pronto ad aumentare gli investimenti in innovazione, di cui il 42% di oltre il 10%. Ciò in netto contrasto con la crisi del 2009, quando le aziende che consideravano l’innovazione tra una delle 3 principali priorità, erano meno di due terzi tra quelle indagate. I settori a dare maggiore importanza all’innovazione oggi, sono quello dei materiali (93%), del farmaceutico (93%), del medtech (90%), quello dei beni durevoli (90%) e dei beni industriali (89%).”Mai come oggi, il principio per cui i momenti di contrazione del mercato separano i vincitori dai perdenti acquista importanza reale – afferma Luca Gatti, partner & director, CX Transformation –. I top performer si rendono conto come in tempi instabili l’approccio ‘wait and see’ possa essere un’arma a doppio taglio, poiché dà ai concorrenti lungimiranti più tempo per posizionarsi in modo vincente”. La classifica – Per il terzo anno consecutivo, Apple occupa la prima posizione nella classifica delle aziende più innovative al mondo, Tesla sale di tre posizioni arrivando seconda, Amazon conferma la terza posizione. Nonostante le difficoltà di mercato incontrate nel 2022, le aziende tecnologiche continuano a dominare le prime 50 posizioni, con cinque presenze nella top 10. Quest’anno vediamo in classifica anche 5 aziende del settore energetico, di cui 3 rientrate dopo 3 anni, a riflettere le preoccupazioni degli intervistati sul cambiamento climatico e sulla necessità di individuare soluzioni innovative per la sostenibilità. Le aziende cinesi guadagnano terreno, una tendenza che continua dal 2022, rappresentando oggi 8 delle 50 aziende presenti nel ranking. Anche l’Europa ha recuperato terreno, passando da 8 aziende nel 2022 a 11 aziende nel 2023. Il Nord America rimane però il più grande centro di innovazione globale con 25 aziende nella lista.Le priorità delle aziende italiane – In linea con i risultati registrati a livello globale, il 71% dei dirigenti italiani considera l’innovazione tra le 3 principali priorità, con il 29% di questi a considerarla la priorità in termini assoluti. Le dichiarazioni d’intenti incontrano la preparazione delle realtà aziendali del nostro Paese, che è vicina alla media del resto del mondo; questo dato è importante poiché le aziende con sistemi più maturi generano fino al 20% più risultati in termini di innovazione. I settori italiani con il punteggio più alto di preparazione all’innovazione sono quello energetico, hardware, attrezzature IT e istituzioni finanziarie. Anche in tema di sostenibilità l’Italia è in linea con la media globale, con il 62% delle aziende italiane che considera l’impegno per l’ambiente tra le priorità di business. Infine, AI, IoT e robotica sono gli strumenti in cui le aziende del nostro Paese investono di più.L’impegno per il clima prioritario per costruire aziende resilienti – L’edizione dello scorso anno ha esaminato preparazione e impegno delle aziende rispetto agli obiettivi climatici e di sostenibilità (C&S), prioritaria per due terzi delle aziende. Tuttavia, solo circa un’azienda su cinque era pronta a intraprendere azioni efficaci. Quest’anno l’89% dei leader dell’innovazione cita gli impegni verso il clima tra le prime tre priorità e il 49% di tutte le aziende ha fiducia nelle proprie decisioni di investimento in C&S (rispetto al 23% dello scorso anno). Tra coloro che danno priorità alla sostenibilità, la preparazione a raggiungere gli obiettivi green è aumentata in media dal 28% del 2022 al 37% nel 2023.”La connessione tra innovazione, crescita e vantaggio competitivo – spiega Lorena Dellagiovanna, senior vice president and Group chief sustainability officer di Hitachi, tra le 50 aziende più innovative al mondo secondo lo studio BCG – è ormai imprescindibile. Avere uno sguardo a fuoco sull’innovazione è fondamentale, insieme a una costante attenzione ai cambiamenti che avvengono all’interno e all’esterno dell’azienda, per accompagnare le trasformazioni aziendali e non farsi trovare impreparati. La rinnovata attenzione al cambiamento e a una crescita positiva nel medio e lungo termine, rende sempre più aziende consapevoli della necessità di tenere l’impegno per la sostenibilità al centro del proprio business”.Le aziende investono più in AI che in altre tecnologie – I leader dell’innovazione acquisiscono tecnologie, capacità e talenti mancanti utilizzando un’ampia gamma di strumenti strategici. Uno di questi è l’implementazione di attività di M&A per accedere a nuove tecnologie e processi, acquisendo leader di mercato e dipendenti con una comprovata capacità di innovare. Microsoft, che si è classificata tra le prime cinque aziende innovative sin dalla prima edizione di questo rapporto nel 2005, è famosa proprio per le attività di fusioni e acquisizioni, nonché di partnership e alleanze, per soddisfare esigenze strategiche che favoriscono il suo programma di innovazione. L’esempio più recente sono gli investimenti dell’azienda in OpenAI e l’integrazione di ChatGPT in diversi prodotti Microsoft. Tuttavia, è l’intelligenza artificiale (AI) lo strumento chiave che sta rapidamente ampliando le capacità di innovazione, come testimoniano le priorità in termini di investimenti: il 61% delle aziende sta già investendo in AI e apprendimento automatico. Il 15% in più rispetto a quelle che investono in robotica e automazione dei processi che, secondo i leader intervistati, è la seconda tecnologia più interessante a cui destinare investimenti. Nonostante la tecnologia sia al centro degli investimenti in innovazione, con l’83% delle aziende ad avere implementato sistematicamente l’AI per supportare l’innovazione in uno o più casi d’uso, meno della metà è riuscita ad osservarne gli impatti a livello commerciale. Le aziende che riescono ad ottenere un impatto dall’uso dell’AI diventano veri e propri hub di idee, generandone cinque volte di più rispetto alle altre realtà e sviluppando più del doppio di prodotti minimi funzionanti (minimun viable product). Ad esempio, H&M ha iniziato ad esplorare l’AI nel 2016, utilizzando i dati a sua disposizione per migliorare la comunicazione, la personalizzazione e le offerte per i clienti. L’azienda ha integrato l’uso dell’AI in tutta l’organizzazione, ed è riuscita ad ottimizzare vare attività, dalla previsione dei trend fashion e quantificazione degli stock alla determinazione dei prezzi e alla personalizzazione. Il successo dell’implementazione in tutta l’organizzazione ha portato a una riduzione degli sprechi associati alle materie prime e alla logistica, avvicinando H&M al raggiungimento dei suoi obiettivi di sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    Carovita e tassi, crollano i risparmi: quanti miliardi in fumo in tre mesi?

    (Teleborsa) – L’aumento del costo del denaro e la fiammata dei prezzi minacciano i salvadanai di famiglie e imprese. Da dicembre 2021 a marzo 2023, il saldo dei conti correnti è calato di oltre 61 miliardi di euro, da 2.076 miliardi a 2.015 miliardi. In soli tre mesi, da dicembre 2022 a marzo 2023, la variazione negativa è stata pari a oltre 50 miliardi. E’ quanto rileva una ricerca della FABI, Federazione autonoma bancari italiani dalla quale emerge che il carovita non solo ha invertito la tendenza al risparmio delle famiglie, pressoché prossima allo zero nei primi 5 mesi (in media 0,2%), ma ha cominciato a erodere le riserve accumulate dal sistema produttivo.Tra i fenomeni monetari da “attenzionare” non c’è solo l’erosione della liquidità che giace in banca, ma anche la sfida che si gioca sui tassi applicati ai depositi. Prendendo in esame i dati più recenti, secondo l’analisi, la forbice dei tassi bancari tra il 2021 e l’inizio del 2023 ha quindi mostrato un aumento in punti base decisamente sproporzionato tra interessi attivi e passivi. Il rialzo dei tassi ancora in corso da parte della Banca centrale europea continua a non far salire i rendimenti dei depositi e il fenomeno non è nuovo. Osservando i dati relativi agli ultimi anni, si nota che a fine del 2021, i tassi attivi applicati dalle banche ai finanziamenti avevano registrato una media dell’1,36% (1,40% per i mutui alle famiglie, 1,31% per i prestiti alle società non finanziarie), mentre quelli passivi sulla raccolta erano stati pari quasi allo 0,21% (0,39% per famiglie e 0,04% per le imprese). Nel 2022 sono cresciuti progressivamente gli interessi sul credito, merito della politica monetaria della Bce, che si sono attestati a dicembre sul valore medio di 3,45%, sintesi il 3,34% dei mutui alle famiglie e il 3,56% dei prestiti alle imprese. Con il costo del denaro portato al 3,5% a marzo (poi al 3,75% a maggio), i tassi sui mutui alle famiglie sono arrivati al 4,36% mentre quelli per i prestiti alle imprese sono arrivati al 4,33%. Non si è verificato un pari aumento, però, per quanto ha riguardato i tassi passivi: gli interessi bancari a favore dei depositi della clientela hanno sfiorato appena lo 0,4%, risultato della media tra quelli alle famiglie (0,50%) e imprese (0,30%). LEGGI TUTTO