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    Commercialisti, Turi: “Sostenere le aziende nella conversione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa”

    (Teleborsa) – “I commercialisti rivestono un ruolo sempre più determinante nella promozione e nell’attuazione di princìpi cardine della nuova economia quali la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa. In una fase storica dove il concetto di sostenibilità è diventato un obiettivo prioritario per le aziende in ogni settore, la sfida di orientare le imprese verso una gestione moderna e più efficiente del loro business impone ai professionisti di essere sempre più formati e aggiornati in modo da poter svolgere con pienezza questo ruolo”. È quanto ha affermato Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presentando l’evento “Le sfide della moda sostenibile”. L’incontro si terrà il prossimo 20 giugno a partire dalle 9.30 a Palazzo Calabritto (Piazza dei Martiri, 30) e riunirà professionisti del settore della moda, dottori commercialisti, altre figure chiave, al fine di discutere delle sfide e delle opportunità legate alla sostenibilità.”La sostenibilità non riguarda solo l’aspetto ambientale, ma anche quello sociale ed economico. I commercialisti, con la necessaria competenza specialistica – sottolinea Raffaele Ianuario, consigliere dell’Odcec di Napoli e delegato alla Commissione di Studio Sostenibilità ESG –, sono in grado di guidare le imprese nella valutazione e nella gestione dei rischi ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) e di fornire informazioni finanziarie trasparenti e affidabili per dimostrare l’impatto sostenibile delle attività aziendali. La commissione ha avviato una serie di eventi programmati con focus di settore, che offriranno un’opportunità unica per discutere delle sfide legate alla Sostenibilità”.Secondo Maria Cristina Gagliardi, consigliere dell’Odcec di Napoli con delega alla Commissione Moda e Spettacolo, “l’attuale scenario macroeconomico spinge le aziende di tutti i settori ad adottare un modello di business sempre più sostenibile e inclusivo, ma per il settore moda la scelta diventa obbligata. La direttiva europea infatti imporrà una serie di vincoli volti a favorire il processo di transizione digitale, e green a cui tutte le imprese del settore moda dovranno attenersi se vogliono continuare a vendere in Europa. Sarà compito del professionista favorire e sostenere le imprese in questo processo di trasformazione”.Emmanuela Saggese, presidente della Commissione Sostenibilità ESG, ha evidenziato che “l’obiettivo principale degli eventi programmati è quello di promuovere una maggiore consapevolezza delle tematiche legate alla sostenibilità e di fornire strumenti pratici ai professionisti al fine di aiutare le imprese a diventare più sostenibili e responsabili dal punto di vista ambientale, sociale e di governance”.All’incontro interverranno Milena Prisco (Of Conseil Studio Legale Pavia Ansaldo Responsabile ESG), Giuseppe Amitrano (fondatore e ceo Wieldmore), Enrica Arena (ceo Orange Fiber), Felice Delle Femine (direttore generale della Banca di Credito Popolare), Tiziano Guardini (conscious creative director), Vittoria Giachino (hind – Holding Industriale), Alessandro Marinella (general manager E. Marinella), Mauro Simionato (fondatore e direttore creativo Vitelli), Carmine Barbato (vice presidente Commissione E.S.G. –Environmental, Social and Governance).I lavori della Commissione Sostenibilità e ESG, registrano il sostegno della Banca di Credito Popolare che continuerà ad essere presente nell’accompagnare le attività evidenziando sempre di più il ruolo che riveste quale player avanzato in ambito bancario sui temi della Sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, costo lavoro aumenta oltre attese in 1° trimestre: +5% a/a

    (Teleborsa) – Aumenta il costo del lavoro nella Zona Euro, che registra nel 1° trimestre del 2023 un +5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e si confronta con il +5,6% del 4° trimestre del 2022 (dato rivisto da un preliminare di +5,7%) e con il +3,3% atteso dagli analisti. Lo comunica l’Eurostat, sottolineando che nell’intera Unione Europea la crescita è stata del 5,3% dopo il +5,7% del trimestre precedente.Nell’Eurozona, il tasso di crescita tendenziale dei salari si attesta al +4,6% dal +5% del trimestre precedente (vs attese per +3,3%), quello delle altre componenti ha segnato un +6,2%. Nell’Europa dei 27 si registra un incremento dei salari del 5% e un aumento del 6,1% delle altre componenti.(Foto: Studio Republic su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Minimum tax multinazionali, referendum in Svizzera: la data

    (Teleborsa) – Importante appuntamento questa domenica per la Svizzera con i cittadini che dovranno pronunciarsi sul progetto OCSE-G20 per l’aliquota minima del 15% per le imprese multinazionali che riguarda imprese e gruppi presenti in più di uno Stato e con un fatturato annuo pari ad almeno 750 milioni di euro. Fino ad oggi, infatti, la gran parte dei Cantoni svizzeri ha applicati aliquote più basse (l’aliquota media è stata l’11% e il 13%). La Confederazione, parte dell’OCSE, ha infatti all’accordo sottoscritto da più di 140 Stati, sostenuto da Governo e Parlamento elvetici ma c’è bisogno di passare attraverso il voto popolare per consentire alla Svizzera di poterla introdurre, adeguando norme e Costituzione. Stando alla maggioranza dei sondaggi, circa il 70% dei cittadini dovrebbe esprimersi a favore, votando dunque sì. Il passaggio è cruciale in direzione di una quanto mai necessaria e condivisa equità fiscale, per questo porta con sè anche degli evidenti risvolti politici con i principali partner internazionali che gradirebbero non poco l’approvazione da parte della Svizzera.Favorevoli liberali, Centro (democristiani), destra nazionalista Udc mentre i socialisti si oppongono in scia alla richiesta di una maggiore quota alla Confederazione. Secondo lo schema dell’Esecutivo di Berna le maggiori entrate derivanti dall’aliquota minima andrebbero destinate per il 75% ai Cantoni, con il 25% alla Confederazione. LEGGI TUTTO

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    Fondo Italiano d’Investimento, raccolto 1 miliardo di euro per crescita PMI italiane

    (Teleborsa) – Fondo Italiano d’Investimento SGR, controllato da CDP Equity e partecipato da banche e fondazioni, ha completato con successo la raccolta dei fondi di fondi di private equity e private debt che costituiscono la piattaforma del Progetto Economia Reale, superando la cifra di 1 miliardo di euro.Il progetto, promosso insieme a CDP e Assofondipensione, ha facilitato l’accesso al mercato del private capital ai fondi pensione italiani, attraverso i fondi FOF Private Equity Italia e FOF Private Debt Italia, allo scopo di sostenere la crescita e la competitività delle imprese italiane. Il progetto intende infatti aiutare a risolvere il problema delle modeste risorse che gli investitori istituzionali, tra cui i fondi pensione, destinano all’economia reale domestica.Il collocamento – si legge in una nota – è stato raggiunto grazie al coinvolgimento di 18 fondi pensione, di CDP e altri investitori istituzionali e movimenterà risorse per oltre 6 miliardi di euro a favore della crescita delle PMI, con un effetto leva pari a oltre 6 volte.”Fondo Italiano ha voluto mettere a disposizione dei fondi pensione italiani le proprie competenze di investimento per facilitare la loro partecipazione a strumenti focalizzati sulla crescita delle imprese italiane coniugandola a rendimenti finanziari coerenti per i loro iscritti”, ha commentato Luigi Tommasini, Senior Partner di Fondo Italiano d’Investimento. LEGGI TUTTO

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    Metalmeccanici, Fim-Fiom-Uilm proclamano 4 ore di sciopero a luglio

    (Teleborsa) – Le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 4 ore in tutte le aziende metalmeccaniche del Paese: venerdì 7 luglio riguarderà i lavoratori nelle regioni del centro-nord, lunedì 10 luglio invece quelli delle regioni del sud e il Lazio. “L’industria metalmeccanica è a rischio”, “occorre rimettere al centro il lavoro”, sostengono i sindacati chiedendo investimenti e scelte di politica industriale in tutti i settori strategici (siderurgia, elettrodomestico, automotive), difesa dell’occupazione, transizione sostenibile, soluzione delle crisi aziendali. “Uno sciopero per spingere il governo ad agire, costruire le basi di un vero confronto e rilanciare il futuro del settore”, hanno aggiunto. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +84 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 9 giugno 2023 sono risultati in crescita di 84 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (+96 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 104 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.634 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 26,5% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.082) e in crescita del 15,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.281 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria aprile +0,2% m/m vendite +0,1%

    (Teleborsa) – Giungono dati in linea con le attese dalle scorte e le vendite dell’industria in USA ad aprile 2023. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,2% a 2.543,8 miliardi di dollari, contro il +0,2% stimato dagli analisti e dopo il -0,2% del mese precedente. Su base annua si è registrato un decremento dell’1,3%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,1% su base mensile, attestandosi a 1.821,6 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione negativa dell’1,3% rispetto ad aprile 2022. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,40. Ad aprile 2022 era pari all’1,31. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Imu, domani scade la prima rata. Confedilizia: eliminare imposta per immobili inagibili e inabitabili

    (Teleborsa) – Entro domani, 16 giugno, deve essere versata la prima metà dell’Imu. In occasione della scadenza Confedilizia ha ricordato che l’imposta assicura un gettito annuale di 22 miliardi di euro. Nel 2023, considerando anche la seconda rata da pagare il 18 dicembre (cadendo il 16 di sabato), il peso della “patrimoniale sugli immobili”, come la definisce l’associazione, raggiungerà – dal 2012, anno della sua istituzione con la manovra Monti – la cifra di oltre 270 miliardi di euro.L’Imu è dovuta anche per gli immobili inagibili e inabitabili, sia pure con base imponibile ridotta alla metà. “Eliminare simbolicamente questa forma di tassazione particolarmente odiosa costerebbe poco più di 50 milioni di euro”, ha sottolineato l’associazione secondo cui tra il 2011 e il 2021, gli immobili ridotti alla condizione di ruderi sono più che raddoppiati, passando da 278.121 a 594.094 (+113%). Confedilizia propone dunque di “iniziare a eliminare l’Imu – come primo segnale di attenzione – nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti, che sono sovente borghi abbandonati in cui gli immobili rappresentano meri costi. L’onere sarebbe di 850 milioni di euro”. “Si tratterebbe di un supporto per i tanti proprietari (eredi, assai di frequente) che non hanno le forze e i giusti stimoli per riqualificare i loro beni, in molti casi privi di qualsiasi possibilità di essere venduti o affittati e sui quali grava il rischio di un obbligo di riqualificazione energetica per effetto della proposta di direttiva europea in tema di case green”, sostiene Confedelizia.”Chiediamo al governo di avviare una graduale riduzione di questa distruttiva patrimoniale annuale sugli immobili, nemica del risparmio e della crescita”, ha dichiarato il presidente Giorgio Spaziani Testa. LEGGI TUTTO