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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +95 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 16 giugno 2023 sono risultati in crescita di 95 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+88 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 84 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.729 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 26,5% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.158) e in crescita del 15,3% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.367 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator maggio peggiora a -0,7%

    (Teleborsa) – Scende meno delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane a maggio 2023. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 106,7 punti in calo dello 0,7% rispetto al mese precedente (quando il calo era stato dello 0,6%), inferiore alle attese degli analisti (-0,8%). La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,2% a 110,2 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,1% a 118,4 punti.”L’indice è diminuito in ciascuno degli ultimi quattordici mesi e continua a indicare un’attività economica più debole in vista – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators presso The Conference Board – L’aumento dei tassi di interesse, associato a un’inflazione persistente, continuerà a smorzare ulteriormente l’attività economica”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori giugno migliora a -16,1 punti

    (Teleborsa) – Segnali di leggero miglioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e sale a -16,1 punti a giugno 2023, rispetto ai -17,4 di maggio. Il dato è migliore delle attese del mercato (-17 punti). Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -17,2 punti, rispetto ai -18,3 punti del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti maggio +0,2% su mese

    (Teleborsa) – Segnali positivi giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a maggio 2023 un aumento dello 0,2% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -3,2% riportato ad aprile (dato rivisto da un preliminare di -3,4%). Le aspettative del mercato erano per una piccola crescita dello 0,1%.Sono state vendute 4,30 milioni di abitazioni rispetto ai 4,29 milioni di aprile (dato rivisto da un preliminare di 4,28) e ai 4,25 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 20,4%.”I tassi ipotecari influenzano pesantemente la direzione delle vendite di case – ha affermato il capo economista del NAR, Lawrence Yun – Tassi relativamente stabili hanno portato a diversi mesi consecutivi di consistenti vendite di case”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    MES: Tesoro benedice la ratifica, tensioni in maggioranza

    (Teleborsa) – Il MES non produrrebbe “nuovi o maggiori oneri”, non si intravede “un peggioramento del rischio” e anzi potrebbe portare a un miglioramento del rating dell’Italia. Il parere del capo di gabinetto del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è pronto ad accendere la tensione nella maggioranza. Il parere “è tecnico”, sottolineano a più voci dal governo. Gli effetti però sono tutti politici visto che, di fatto, sblocca il sì al Mes e incrina (non poco) il muro tirato su da Giorgia Meloni alla ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, generando tensioni nel centrodestra. Tanto più che la fetta dei più irremovibili sull’argomento sono proprio nella Lega, il partito di Giorgetti.E pensare che appena qualche giorno fa, la Meloni era tornata a parlare di Mes, gelando Bruxelles. “Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha senso ratificare la sua riforma se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita”. Aveva detto il Presidente del Consiglio Meloni al ‘Forum in Masseria’ da Vespa,”Il Mes – aveva detto ancora – è uno stigma che ora rischia di tenere bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse: poi non verrebbe utilizzato da nessuno”. “Spero che si affronti questo tema in modo pragmatico e non come in Italia, in modo ideologico.Giorgetti, intanto, strizza l’occhio a Bruxelles, tanto più che l’Italia è l’unico Paese a non aver ancora sottoscritto la ratifica. Una grana da niente per la maggioranza che ieri, tra l’altro, è stata battuta al Senato sul decreto Lavoro. E puntuale arriva l’affondo delle opposizioni. “La maggioranza è nel caos. Dopo quanto avvenuto alla Camera sul Mes, con il ministero dell’Economia che sconfessa la propaganda del governo, al Senato non riesce a far approvare emendamenti e va sotto. Questo esecutivo non sta in piedi, incapace di passare dalla propaganda ai fatti», ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. LEGGI TUTTO

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    Mes, il parere del Mef: non ci sono rischi nella ratifica del Trattato

    (Teleborsa) – In una lettera inviata alla Commissione Esteri della Camera a proposito della ratifica del Trattato sul Mes, il Ministero di Economia e Finanza, ha sottolineato che “non si rinvengono nell’accordo modifiche tali da far presumere un peggioramento del rischio legato a suddetta istituzione”. Il documento, anticipato dall’Ansa, è stato firmato dal capo di Gabinetto del ministro Giorgetti, Stefano Varone.”Inoltre – prosegue il parere tecnico –, non si ha notizia che un peggioramento del rischio del Mes sia stato evidenziato da altri soggetti quali le agenzie di rating che hanno invero confermato la più alta valutazione attribuitagli anche dopo la firma degli accordi sulla riforma”. “Rispetto alle prospettive degli altri Stati membri azionisti del Mes – ha sottolineato il Mef –, l’attivazione del supporto (ad uno Stato che ne facesse richiesta ndr) rappresenterebbe, direttamente, una fonte di remunerazione del capitale versato e, indirettamente, un probabile miglioramento delle condizioni di finanziamento sui mercati”.L’Italia gioverebbe del via libera al Mes in termini di reputazione internazionale e rispetto alla valutazione delle agenzie di rating. “Relativamente agli effetti indiretti sulle grandezze di finanza pubblica derivanti dalla sola ratifica dell’Accordo, sulla base di riscontri avuti da analisti e operatori di mercato, è possibile che la riforma del Mes, nella misura in cui venga percepita come un segnale di rafforzamento della coesione europea, porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati membri aderenti, con un effetto più pronunciato per quelli a più elevato debito come l’Italia”, si afferma nella lettera.”Non ratificare velocemente” il Mes “intacca la credibilità internazionale del Paese, non so se il governo può permetterselo, di certo non può permetterselo l’Italia. Vanno messe da parte le ragioni fumose e ideologiche che non riescono a spiegare questo ritardo”, ha commentato la segretaria del Pd, Elly Schlein, presentando al Nazareno il dipartimento dello sport del Pd. “Sono al governo e hanno la responsabilità di far mantenere all’Italia gli impegni che si è assunta. E’ un governo che su queste questioni è profondamente diviso, i fatti parlano”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Italia, Fitch alza stime crescita per il 2023. Ridotte per il 2024

    (Teleborsa) – Fitch ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’Italia, con il PIL ora atteso al +1,1% per fine 2023. E’ quanto emerge dal Global Economic Outlook Report aggiornato a giugno 2023. L’economia italiana – spiegano gli analisi – è andata meglio del previsto nel primo trimestre dell’anno, con una ripresa dei consumi rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso. L’Italia – si legge – “è stata la sola tra le quattro più grandi economie dell’eurozona nella quale i consumi sono aumentati nel trimestre”. Per il 2024, l’agenzia di rating riduce le aspettative, stimano una espansione al +1% dal +1,3% precedente. Per il 2025, Fitch ha indicato un altro anno di crescita “superiore al trend” (+1,2%), anche in considerazione del probabile sostegno dei tagli dei tassi BCE che inizieranno nel 2024 e più in generale di una espansione economica più sostenuta nel resto dell’area euro.Quanto all’inflazione, gli esperti ipotizzano un rallentamento nei prossimi mesi e una rapida convergenza prima verso il livello medio osservato nel blocco e poi al di sotto di esso. LEGGI TUTTO

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    GSE, Assemblea approva il bilancio 2022: ok a dividendo di 5 milioni di euro al MEF

    (Teleborsa) – Approvato dall’Assemblea dell’azionista del GSE il Bilancio d’esercizio 2022, con un valore della produzione di 18,5 miliardi di euro e un utile netto di 5,8 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio 2022 si è registrato un aumento dei ricavi dalla vendita dell’energia elettrica, che ha contribuito ad una riduzione del fabbisogno di copertura da parte della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) di circa il 42% rispetto all’esercizio precedente. A fronte dei proventi ricavati dal GSE, sono stati erogati incentivi per 11,1 miliardi di euro, nell’ambito della promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.Nel 2022 i costi di funzionamento del GSE, pari a 106,4 milioni di euro, sono stati quasi interamente coperti dai corrispettivi versati dai beneficiari dei regimi incentivanti, per un controvalore di circa 84 milioni di euro e da altri ricavi non a carico del sistema energetico, per un controvalore di circa 10 milioni di euro. Complessivamente, la percentuale dei ricavi a copertura dei costi operativi che non hanno pesato sul sistema energetico è stata pari circa all’89%, per un totale di 94,5 milioni di euro. L’Assemblea ha poi deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 5 milioni di euro all’azionista unico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a dimostrazione dell’impegno continuo del GSE nel generare valore per il suo azionista. È stato inoltre presentato all’Assemblea il Bilancio Consolidato del Gruppo GSE, con un utile netto di 10,2 milioni di euro e un valore della produzione pari a 121,9 miliardi di euro.Il Bilancio d’esercizio e consolidato 2022 è consultabile e scaricabile nell’area dedicata del sito GSE.L’Assemblea ha infine nominato il nuovo Collegio Sindacale del GSE: Presidente Gabriele Mello Rella, Sindaci Effettivi Patrizia De Luca e Roberto Moreno, Sindaci Supplenti Alessandra Grimaldi e Fabio Verna. LEGGI TUTTO