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    Concorsi Docenti: in arrivo i decreti revisionati. Anief chiede ulteriori modifiche

    (Teleborsa) – Sono stati presentati oggi ai sindacati della Scuola i decreti dei concorsi ordinari docenti per infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado revisionati alla luce delle modifiche introdotte dai decreti leggi 36/2022 e 75/2023. In particolare, al fine di accelerare le procedure di reclutamento nel periodo di attuazione del PNRR, è stata reintrodotta la prova scritta computer-based con 50 quesiti a risposta multipla. Al termine del periodo di attuazione del PNRR, l’Amministrazione potrà optare per il ritorno alle domande a risposta aperta. “Per Anief – spiega il sindacato in una nota – sono tuttavia necessarie ulteriori modifiche, su tutte l’inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito. Necessario anche aggiornare le tabelle dei titoli”.Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato oggi ai sindacati le modifiche ai decreti sulla base dei quali saranno banditi i prossimi concorsi per il personale docente. L’intervento si è reso necessario dopo le novità introdotte dal DL 36/2022 e la reintroduzione dei quesiti a risposta multipla per le prove scritte, disposta dal decreto legge 75/2023 per snellire e velocizzare le procedure di reclutamento nel periodo di attuazione delle riforme del PNRR. Ricordiamo che l’Italia, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si è impegnata con l’UE ad assumere 70mila insegnanti entro dicembre 2024, dopo la proroga della scadenza inizialmente fissata alla fine di quest’anno.Potranno accedere ai concorsi i docenti laureati in possesso di abilitazione (per infanzia/primaria anche diplomati magistrale ante 2001/02). Per la secondaria, potranno partecipare anche i docenti non abilitati con tre anni di servizio negli ultimi cinque anni (di cui almeno uno nella specifica classe di concorso) oppure in possesso dei 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Previsto un primo bando per chi possiede già i suddetti requisiti e un secondo anche per chi conseguirà i 30 cfu previsti dal D.L. 36/2022. Il decreto per la scuola secondaria anche l’ammissione con riserva per tutti coloro che alla pubblicazione del secondo bando per la secondaria saranno iscritti ai nuovi corsi per i 30 CFU. Nessuna indicazione certa sulla data di pubblicazione dei bandi, anche se è possibile ipotizzare che il secondo previsto per la secondaria, quello per chi conseguirà i 30 CFU, dovrebbe vedere la luce comunque non prima dell’inizio del 2024.Riguardo alle prove, durante il periodo di attuazione del PNRR il ministero prevede di somministrare per lo scritto una batteria di 50 quesiti (in ordine casuale a ciascun candidato) di cui quaranta volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico (10 quesiti), psicopedagogico (10 quesiti) e didattico-metodologico (20 quesiti), cinque sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 e cinque sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento. Per i posti di sostegno, i quaranta quesiti saranno inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità. La durata della prova scritta sarà di 100 minuti, non è prevista la pubblicazione della banca dati da cui saranno estratti i quesiti. Da evidenziare che finché saranno utilizzate le prove scritte nella modalità a risposta multipla non sarà prevista la prova preselettiva.I decreti, uno per la scuola dell’infanzia e la primaria, l’altro per la scuola secondaria di primo grado, presentano tuttavia numerose criticità che la delegazione Anief, composta dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha evidenziato. Su tutte, i bandi prevedono che le graduatorie di merito finali siano costituite dai vincitori, ovvero da un numero di aspiranti pari ai posti previsti dal bando di concorso, fatta salva la sola integrazione, sempre nel limite dei posti banditi, delle eventuali rinunce all’immissione in ruolo. Si tratta di una decisione in contrasto con quanto previsto dal DL 36/2022 che ha previsto l’integrazione delle GM concorsuali con tutti gli idonei, ovvero i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per ciascuna prova.Anief ha chiesto, inoltre, che sia esplicitato nel bando per infanzia e primaria che le graduatorie di merito siano utili anche per l’assunzione sui posti a indirizzo didattico differenziato dei candidati in possesso del relativo titolo di specializzazione e che venga riportata in chiaro nelle graduatorie finali l’idoneità all’insegnamento di lingua inglese alla primaria dei candidati.Nel decreto per la secondaria, Anief ha chiesto di modificare la disposizione di accesso al concorso per gli ITP con abilitazione + laurea. Richiedere a un docente già abilitato l’ulteriore requisito di una laurea non prevista all’atto dell’accesso all’abilitazione appare iniquo e contro la vigente normativa: fino ad oggi, infatti, alle abilitazioni per gli insegnanti tecnico-pratici si accedeva con il solo diploma e, pertanto, l’accesso va garantito a coloro che sono abilitati ma diplomati e non laureati, oltre ovviamente a tutti coloro che hanno tre anni di servizio pregresso o i 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022.Riguardo al concorso per i posti di sostegno, per Anief è necessario prevedere l’ammissione con riserva alla procedura anche degli aspiranti iscritti al TFA sostegno alla data di presentazione delle domande. Anief ha chiesto che sia valutato anche il servizio a tempo determinato ai fini del raggiungimento del requisito di cinque anni di servizio richiesto ai commissari.Infine, anche le tabelle titoli necessitano di alcuni aggiornamenti. Per Anief, ad esempio, andrebbero valorizzati i titoli di specializzazione sui metodi didattici differenziati (Montessori, Agazzi o Pizzigoni) e quelli di Italiano L2 riconoscendo ad essi lo stesso punteggio previsto per la specializzazione su sostegno (5 punti). Inoltre, è necessario prevedere un punteggio maggiore per gli anni di servizio, al fine di valorizzare l’esperienza di insegnamento, e la valutazione dei servizi su sostegno anche nella procedura per i posti comuni.”Il Ministero – fa sapere l’Anief – si è riservato di valutare le richieste di modifica presentate durante l’incontro odierno”. LEGGI TUTTO

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    Pari opportunità: Ordine dei commercialisti di Roma primo in Italia con Certificazione di Genere

    (Teleborsa) – “L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma è il primo ad aver ottenuto la Certificazione del Sistema di gestione della Parità di Genere”. Ad annunciarlo è Claudia Cattani, consigliera e presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Roma. “Come Ordine siamo da sempre molto attenti alle tematiche delle pari opportunità, sia di genere che per quanto riguarda i giovani. E per noi, aver ricevuto questa certificazione è molto importante, poiché è un riconoscimento che arriva da un ente esterno che ha sancito come siano stati seguiti criteri e politiche di genere adeguati. Non si tratta del mero rispetto del numero di presenze femminili all’interno dell’organismo – afferma Cattani –, ma è un’analisi delle varie attività concrete intraprese, della policy, della cultura gestionale dell’Ordine, un insieme di criteri che ci hanno consentito di ottenere una certificazione molto importante”.La certificazione, infatti, è stata rilasciata dopo un esame svolto dal Comitato Tecnico di Rina SpA che ha riconosciuto l’impegno e i risultati raggiunti dall’Ordine sul tema dell’inclusione e della parità di genere. Questo importante risultato sarà presentato nel corso del convegno “Insieme per cambiare: Pari opportunità per tutti, partecipazione e responsabilità sociale”, organizzato dall’Unione Nazionale Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili presso la Sala Capitolare del Senato, durante il quale Claudia Cattani interverrà per illustrare una serie di iniziative che l’Odcec di Roma ha intrapreso negli ultimi anni per migliorare la parità di genere e coinvolgere i giovani nelle iniziative ordinistiche.”Già da tempo – spiega Cattani – il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di aderire al movimento europeo ‘No Woman No Panel’, includendo sempre presenze femminili ad ogni convegno o incontro di formazione organizzato dall’Odcec. Su questa scia, in pieno accordo con il Comitato Pari Opportunità, lo stesso Ordine ha ritenuto di deliberare e, dunque, di adottare anche il principio ‘No Young No Panel’, allargando le iniziative anche ai giovani iscritti, coinvolgendoli sempre più nelle varie attività, avendo sempre un contatto proficuo e individuando argomenti e corsi di formazioni che siano di particolare utilità anche per chi si affaccia ora a questa professione”.Una serie di corsi di formazione riguarderà in particolare il campo della corporate governance per consiglieri di amministrazione e sindaci, ma anche in materia di certificazione di parità di genere, competenze soft, nonché incontri con figure femminili che fungano da role model. “Senza dimenticare che quest’anno il Comitato Pari Opportunità ha redatto il primo bilancio di genere dell’Ordine, un traguardo davvero importante per noi” conclude Cattani.”Quella delle pari opportunità – sottolinea Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma – è una questione culturale e come tale necessita di tempo per essere compresa e condivisa. Noi crediamo che la categoria sia ormai matura ed abbia piena consapevolezza che il valore di un commercialista non dipende né dal genere né dall’età, ma dalla professionalità e dalla competenza; dalla correttezza comportamentale e dalla preparazione tecnica; dalla capacità di prevedere gli sviluppi futuri del mercato e di organizzare il lavoro conseguentemente. Per questo intendiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per garantire ai colleghi pari opportunità di genere e generazionale. Lo abbiamo detto e scritto durante il lungo confronto elettorale e lo stiamo facendo dal giorno in cui ci siamo insediati. Tutte le iniziative del Comitato Pari Opportunità sono preliminarmente discusse in Consiglio e nell’ordine del giorno delle riunioni consiliari c’è sempre un punto sulle pari opportunità. Ad un anno e mezzo dall’insediamento del consiglio riteniamo di poter essere soddisfatti: certificazione di genere, bilancio di genere, panel bilanciati per genere ed età, formazione mirata su temi volti alle pari opportunità e comunicazione ad hoc per sensibilizzare la Categoria. Questi sono fatti, non parole, e ne siamo orgogliosi. Ovviamente c’è ancora molta strada da percorrere ma siamo fiduciosi di riuscire a portare un contributo positivo e significativo sul tema delle pari opportunità”. LEGGI TUTTO

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    TPER, assembla approva bilancio. Confermato acquisto di 583 mezzi entro 2026

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci di TPER, la principale azienda di trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna, ha approvato il bilancio 2022, che si è chiuso con 1,7 milioni di euro di utile (in flessione rispetto al 2021) a fronte di 219 milioni di ricavi. Il risultato, spiega la società, è stato raggiounto grazie alla stabilità aziendale, alla prudente gestione, alle competenze aziendali sviluppate per attuare programmi a breve e a lungo termine, oltre che all’importante contributo dei ristori, erogati a parziale compensazione delle criticità derivanti dalla pandemia e ai rincari energetici (14 milioni per mancati introiti causa Covid e 1,8 milioni per aumento carburanti).In flessione anche il bilancio consolidato a livello di gruppo, che registra un utile pari a 1,6 milioni. Il risultato registra una parziale ripresa della domanda che ha raggiunto quota 126 milioni di passeggeri, in crescita di 19 milioni rispetto al 2021. Sono tuttavia numeri ancora lontani da quelli del 2019 (-17%) e le aspettative di ripresa risultano legate a un quadro di generale incertezza sulla riorganizzazione delle attività lavorative post-pandemia e alle politiche incentivanti il trasporto pubblico.Il gruppo ha rispettato il piano assunzioni (206 nuove risorse) che porta a 2.345 il totale dei dipendenti, il 96% dei quali a tempo indeterminato. Davanti all’assemblea dei soci, ha anche confermato i propri impegni con riferimento agli investimenti in atto per un valore di oltre 230 milioni di euro, che si inseriscono nel piano 2023-2026 di 430 milioni di euro complessivi destinati al rinnovo del parco veicolare con 583 nuovi mezzi, pari a circa il 49% della flotta esistente.”L’approvazione del bilancio avviene a metà di un 2023 che rimane carico di incertezze e criticità da affrontare – ha commentato la presidente Giuseppina Gualtieri – Dal punto di vista generale permane una fragilità economico-finanziaria del settore a causa del permanere di costi elevati e di un difficile recupero della domanda, peraltro in un contesto in cui gli obiettivi delle politiche pubbliche prevedono invece un aumento della quota modale del trasporto pubblico rispetto al trasporto privato”. “Queste condizioni critiche, collegate al possibile venir meno di adeguate risorse nazionali inerenti ristori per mancati ricavi e per aumento costi, sono un tema che non può essere sottovalutato – ha aggiunto – A ciò si aggiunge una questione rilevante e nuova che caratterizza tutto il settore: la difficoltà di reperimento di personale di guida e di personale tecnico che sta portando alla necessità di interventi e di specifiche policy in cui TPER è già attivamente impegnata”. LEGGI TUTTO

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    Top Manager Reputation: Messina, Armani e Descalzi sul podio

    (Teleborsa) – A giugno sei contenuti online su dieci riguardanti i top manager in Italia parlano della loro leadership (58%, +12%) con un incremento anche dei commenti sulle performance (16%, +7%), mentre si raffredda l’associazione ai temi esg (24%, -17%). È quanto emerge dall’indagine di Reputation Science sulla reputazione online dei top manager.Si conferma primo nella classifica Top Manager Reputation Carlo Messina (81.25), ceo di Intesa Sanpaolo, che presenta la nuova banca digitale Isybank e sostiene con dieci miliardi le imprese del turismo. Conquista il secondo posto Giorgio Armani (77.82), grazie ai ricavi record di 2,35 miliardi nel 2022, il progetto di coltivazione sostenibile del cotone made in Italy in Puglia e l’annuncio della sponsorship al Festival del Cinema di Venezia. Terzo l’ad di Eni Claudio Descalzi (75.74), che ha siglato l’accordo per la centrale ibrida in Kazakistan e rafforzato intese per la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni. Guadagna due posizioni e sale in quarta Brunello Cucinelli (75.12) che firma un accordo con Chanel per entrare in Cariaggi, disegna le divise di ITA, presenta il suo vino “Castello di Solomeo”. Stabile al quinto Renato Mazzoncini (75.06) di A2A, mentre scende al sesto Andrea Orcel (74.80) di Unicredit. Raggiunge il settimo posto Aurelio De Laurentiis (74.49) che guadagna tre posizioni, seguito all’ottavo dall’ad di FS Luigi Ferraris (73.80) che sigla con il Governo l’accordo per la digitalizzazione dell’Italia con Fibra ottica e 5G lungo la rete ferroviaria. John Elkann (73.45) mantiene il nono posto, l’ad di Poste Italiane Matteo Del Fante (71.71) chiude la top 10. Stabile all’undicesimo Renzo Rosso (70.04), seguito dall’ad di Stellantis Carlos Tavares (67.07) e da Urbano Cairo (66.51), che salgono entrambi di uno. Quattordicesimo posto per Alessandro Benetton (65.76). Piersilvio Berlusconi (65.72), sale di tre e fa il suo ingresso in top 15: protagonista di molti articoli, fa il giro del web la sua lettera ai dipendenti di Mediaset dopo la scomparsa del padre. Al centro dell’attenzione mediatica anche Marina Berlusconi (66°), che scala la top 100 di 24 posizioni. Crescite rilevanti anche per: Alberto Nagel (38°,+6), Alessandra Ricci di Sace (44°,+8) che ha presentato l’ultimo Rapporto Export e le future sfide per l’Italia, Carlo Cimbri (77°,+10) e Giuseppina Di Foggia ad di Terna (81°,+6). LEGGI TUTTO

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    UE, funziona la regola del “roaming come a casa”: l’81% dei cittadini europeo l’ha utilizzato

    (Teleborsa) – Oltre l’81% di coloro che hanno viaggiato negli ultimi due anni dichiara di beneficiare della regola del “roaming come a casa”. È quanto è emerso da un sondaggio condotto dall’Eurobarometro. Di tutti i residenti dell’UE contattati, il 43% si era recato in un altro paese dell’UE/SEE negli ultimi due anni. La maggior parte delle persone che si recavano all’estero nell’UE/SEE aveva viaggiato solo una o due volte l’anno (72%), rimanendo all’estero in genere per meno di un mese (85%). Poco più dell’80% è consapevole del fatto che quando effettuano telefonate, inviano messaggi di testo o utilizzano Internet mobile, rispettivamente, non pagano costi aggiuntivi per farlo. L’80% afferma di utilizzare il telefono nello stesso modo e con la stessa frequenza con cui lo fa a casa. Alla domanda sull’utilizzo dei dati mobili, il 18% ha utilizzato più dati, il 38% la stessa quantità e il 42% ha affermato di aver utilizzato meno dati mobili rispetto a quelli nazionali.La grande maggioranza dei viaggiatori (84%), in tutta l’UE, ritiene di trarre vantaggio dal roaming senza sovrapprezzi. La maggior parte degli intervistati in questo sondaggio è consapevole del fatto che i residenti nell’UE possono effettuare chiamate vocali (83%), inviare messaggi di testo (81%) e utilizzare Internet mobile (82%) senza sovrapprezzo quando si recano occasionalmente in un altro paese dell’UE/SEE. Alla domanda sull’utilizzo dei dati mobili l’ultima volta che si è recato in un altro paese dell’UE/SEE, nel complesso il 56% ha affermato di aver utilizzato all’incirca la stessa quantità o più di dati mobili rispetto a quando non era in viaggio (Il 38% ha utilizzato all’incirca la stessa quantità e il 18% ha utilizzato più dati mobili mentre si trovava all’estero in un paese UE/SEE). Il 42% degli intervistati afferma di aver utilizzato meno dati mobili rispetto al solito nel proprio paese d’origine (incluso il 4% che indica di non aver utilizzato alcun dato).Il 28% ha indicato di aver limitato la connettività mobile almeno occasionalmente durante l’ultimo viaggio, a causa del raggiungimento del limite di dati in roaming, e il 23% lo ha fatto mentre viaggiava vicino a una frontiera esterna dell’UE. Durante un viaggio in un altro paese dell’UE/SEE, il 19% degli intervistati afferma di aver raggiunto il limite di dati in roaming. Il 14% afferma di aver ricevuto un sovrapprezzo per l’utilizzo dei servizi di roaming.Il 27% ha sperimentato una velocità di Internet inferiore rispetto al proprio paese d’origine e il 26% ha ritenuto che lo standard della rete a banda larga fosse inferiore rispetto al proprio paese d’origine. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero giugno cala a 46 punti

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana peggiora a giugno 2023, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 46 punti dai 46,9 del mese precedente, risultando peggiore delle attese degli analisti che stimavano un aumento fino a 47,2 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini migliora a 45,6 punti da 42,6, mentre quella sull’occupazione cala a 48,1 da 51,4 e la componente relativa ai prezzi scende a 41,8 da 44,2 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni maggio +0,9% m/m +2,4% a/a

    (Teleborsa) – Sale oltre le attese la spesa per costruzioni in USA a maggio 2023. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.925,6 miliardi di dollari, registrando una crescita dello 0,9% su base mensile, rispetto al +0,5% delle stime degli analisti e dopo il +0,4% di aprile (rivisto da un preliminare +1,2%). Su base annua si è visto invece un incremento del 2,4%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono salite dell’1,1% a 1.513,2 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono cresciute del 2,2% a 857,4 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 411,8 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Premio Internazionale Fair Play Menarini: Francesca Schiavone tra i vincitori dell’edizione 2023

    (Teleborsa) – Continuano le sorprese della XXVII edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini. In attesa del Talk Show “I campioni si raccontano” di questa sera, alla rosa dei premiati del 2023 si aggiunge la leggenda del tennis Francesca Schiavone, che si aggiudica il riconoscimento nella categoria “Sport e Vita”. La trionfatrice del Roland Garros del 2010, prima donna del tennis italiano a conquistare un Grande Slam e a raggiungere la quarta posizione nella classifica WTA, salirà sul palco del Teatro Romano di Fiesole per la premiazione di mercoledì 5 luglio. Vincitrice tra singolo e doppio di 15 titoli WTA e del Roland Garros Legends 2022, ora si dedica alla Schiavone Team Lab, progetto rivolto a giovani talenti. Il pubblico del Premio Internazionale Fair Play Menarini sarà ispirato anche dalla storia personale della “Leonessa”, che ha affrontato la partita più dura della sua vita dopo la diagnosi del linfoma di Hodgkin.”Siamo felici di accogliere un’altra campionessa al roster dei premiati – dichiarano Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini –. Questa edizione ci sta riservando delle grandissime emozioni e non vediamo l’ora di poterle condividere con il nostro pubblico durante la serata finale”.L’edizione 2023 inizierà stasera, lunedì 3 luglio, con il talk show “I campioni si raccontano” a Firenze in Piazza della Signoria, continuerà domani, martedì 4 luglio, con la cena di gala a Piazzale Michelangelo e si concluderà con la cerimonia di premiazione al Teatro Romano di Fiesole mercoledì 5 luglio.L’ingresso alla serata finale di Fiesole è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per partecipare basta registrarsi a questo link indicando nome e numero dei propri accompagnatori.Di seguito i premiati e le categorie del XXVII Premio Internazionale Fair Play Menarini: FRANCESCA SCHIAVONE, Categoria “Sport e Vita”; JAVIER ZANETTI, Categoria “Personaggio mito”; DEBORAH COMPAGNONI, Categoria “Carriera Fair Play”; ALESSANDRA CAMPEDELLI, Categoria “I valori sociali dello sport”; ANTONIO CABRINI, Categoria “Modello per i giovani” Premio Speciale Paolo Rossi; ELISA DI FRANCISCA, Categoria “Sport e coraggio”; GIULIA GHIRETTI, Categoria “Lo sport oltre lo sport” – SUSTENIUM Energia e Cuore; LARISSA IAPICHINO, Categoria “Un sorriso per la vita”; MASSIMILIANO ROSOLINO, Categoria “Promozione dello Sport”; LUIS ALBERTO SCOLA BALVOA, Categoria “Fair Play”; LISA VITTOZZI, Categoria “Fair Play e Ambiente”; JACOPO VOLPI, Categoria “Narrare le emozioni” Premio Speciale Franco Lauro; MARCELO BIELSA, Categoria “Il Gesto”; MARIACLOTILDE ADOSINI, Categoria “Giovani”; EMILIA ROSSATTI, Categoria “Giovani”; GIORGIO PIETRO TORRISI, Categoria “Giovani”; GIANLUCA GENSINI, Categoria “Studio e Sport” Premio speciale Fiamme Gialle. Presenti anche gli Ambasciatori del Fair Play Menarini: Giancarlo Antognoni, Edwin Moses, Federica Pellegrini, Tommie Smith. LEGGI TUTTO