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    Manovra, Abi: da rinvio Dta 4 miliardi ma per le banche è un costo

    (Teleborsa) – L’Abi ha calcolato che il maggior gettito complessivo derivante dal posticipo dell’utilizzo delle imposte anticipate (Dta) è nell’ordine dei 4 miliardi. Nella memoria sulla manovra depositata alla commissione Bilancio della Camera dall’Associazione bancaria italiana, viene sottolineato che “si tratta di meccanismi di rinvio nel tempo del recupero fiscale relative a componenti negativi di reddito che hanno già maturato i requisiti per la deducibilità secondo criteri di competenza. In sostanza, il rinvio del recupero delle imposte anticipate comporta un costo”.L’Abi ha poi rilevato “incertezze interpretative” sulla norma che prevede la presenza di rappresentanti del Mef nei collegi di revisione di società che ricevono contributi pubblici. “Appare opportuno, per fugare ogni possibile dubbio, che la norma sia modificata escludendo espressamente dal suo perimetro applicativo tutti i soggetti privati”, ha chiesto l’associazione.La norma, inoltre, nella parte in cui prevederebbe anche per le società private l’obbligo di attenersi alle misure di contenimento della spesa “solleverebbe evidenti profili di incostituzionalità”. LEGGI TUTTO

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    Effetto Trump, Tesla torna sopra i 1.000 miliardi di capitalizzazione

    (Teleborsa) – Tesla ha visto il prezzo delle sue azioni crescere del 7,6%, raggiungendo una capitalizzazione di mercato superiore ai 1.000 miliardi di dollari. È la prima volta da aprile 2022. Prosegue quindi la volata a Wall Street del produttore di auto elettriche dopo la vittoria di DonaldTrump che ha visto tra i protagonisti anche il Ceo di Tesla Elon Musk.I titoli Tesla sono saliti del 19% fra lunedì e giovedì. LEGGI TUTTO

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    Anfia: a settembre produzione auto -50% a 25mila unità

    (Teleborsa) – La produzione di sole autovetture a settembre ammonta a circa 25mila unità, in calo del 50,5% a/a. Nel cumulato dei nove mesi, invece, sono state prodotte 256mila autovetture, in diminuzione del 38,3% a/a. Il totale degli autoveicoli prodotti nei primi tre trimestri del 2024 sfiora le 474mila unità, in calo del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. È quanto emerge dai dati preliminari di Anfia.Nel cumulato dei nove mesi, invece, sono state prodotte 256mila autovetture, in diminuzione del 38,3% a/a. Il totale degli autoveicoli prodotti nei primi tre trimestri del 2024 sfiora le 474mila unità, in calo del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. A settembre 2024 la produzione dell’industria automotive italiana nel suo complesso registra un calo del 30% rispetto a settembre 2023, mentre nei primi nove mesi del 2024 diminuisce del 19,6%. Guardando ai singoli comparti, la produzione di autoveicoli (auto e furgoni leggeri e pesanti) segna -42,6% a settembre e del -25,5% nei nove mesi; carrozzerie e rimorchi stabile a settembre e +9,5% nei nove mesi; parti e accessori -16,9% e -18,4%. “A settembre l’indice della produzione automotive italiana registra una flessione a doppia cifra per il settimo mese consecutivo (-30%) – afferma Gianmarco Giorda, Dg di Anfia –. Desta forte preoccupazione il taglio di 4,6 miliardi di euro dal fondo automotive prospettato in Finanziaria, Riteniamo inspiegabile che queste risorse siano state dirottate altrove. Auspichiamo che si possa porre rimedio già a partire dal tavolo Sviluppo Automotive convocato presso il Mimit per il 14 novembre”. Nel periodo gennaio-luglio, l’export di autoveicoli (auto e veicoli industriali) dall’Italia vale 1,7 miliardi di euro, mentre l’import vale 2,9 miliardi. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export, con una quota del 19,4%, seguiti da Germania (15%) e Francia (11,3%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 2,2 miliardi di euro, con un saldo positivo di 595 milioni di Euro. Il fatturato del settore presenta una flessione del 29,5% ad agosto, a causa di una componente interna in calo del 30,6% e di una componente estera a -28,7%. Nei primi otto mesi del 2024, il fatturato cala invece dell’11,5% (-15,3% il fatturato interno e -7,8% quello estero). Infine, il fatturato delle parti e accessori presenta una variazione tendenziale negativa del 21,8% ad agosto, mentre nel periodo gennaio-agosto registra un decremento dell’11,5%. LEGGI TUTTO

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    COP29 in Azerbaigian: l’UE punta su finanziamenti climatici e transizione energetica

    (Teleborsa) – Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP29 dell’11-22 novembre in Azerbaigian, l’Unione europea collaborerà con i partner internazionali per conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura mediaglobale il più vicino possibile a 1,5 ° C. Il cambiamento climatico continua a essere un problema che non conosce confini e danneggia sempre più vite e mezzi di sussistenza in tutta Europa e nel mondo. Alla COP 29 le parti dell’accordo di Parigi devono garantire che i flussi finanziari globali siano sempre più allineati all’accordo di Parigi, sbloccando gli investimenti, attraverso l’adozione di un nuovo obiettivo quantitativo collettivo (NCQG) sui finanziamenti per il clima. L’NCQG sarà la principale priorità dei negoziati di quest’anno.L’UE è attualmente il principale fornitore di finanziamenti internazionali per il clima, contribuendo con 28,6 miliardi di euro in finanziamenti pubblici per il clima nel 2023 e mobilitando un importo aggiuntivo di 7,2 miliardi di euro di finanziamenti privati per aiutare i paesi in via di sviluppo a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra e ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici. Mentre i paesi sviluppati dovrebbero continuare a guidare gli sforzi per mobilitare i finanziamenti per il clima, il conseguimento dell’ambizione richiede un gruppo più ampio di contributori, nonché la mobilitazione di finanziamenti dal settore privato, fonti nuove e innovative e il lavoro sulle condizioni abilitanti a livello globale e nazionale. L’NCQG dovrebbe contribuire a rendere i flussi finanziari coerenti con l’accordo di Parigi e a modificare la natura del discorso multilaterale sui finanziamenti per il clima. Dovrebbe riconoscere la necessità di uno sforzo globale per mobilitare finanziamenti su vasta scala da un’ampia varietà di fonti, pubbliche e private, nazionali e internazionali.Un altro elemento importante dei colloqui di quest’anno sarà riconfermare gli obiettivi energetici globali concordati lo scorso anno a Dubai per la transizione dai combustibili fossili, triplicare gli investimenti nelle energie rinnovabili e raddoppiare le misure di efficienza energetica entro il 2030. I negoziatori dell’UE si adopereranno per fissare aspettative ambiziose peri contributi determinati a livello nazionale (NDC) che saranno presentati da tutte le parti l’anno prossimo. L’UE ha avviato i preparativi per il suo nuovo NDC con la pubblicazione della comunicazione della Commissione sull’obiettivo climatico dell’Europa per il 2040 all’inizio di quest’anno. La Commissione intende presentare una proposta legislativa per sancire un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90 % per il 2040 nella normativa europea sul clima. Tale obiettivo informerà successivamente la presentazione del nuovo NDC dell’UE.La squadra negoziale dell’UE lavorerà inoltre per concludere i negoziati sui mercati internazionali del carbonio a norma dell’articolo 6 dell’accordo di Parigi. Con la crescente propensione globale per un rigoroso sistema di compensazione delle emissioni di carbonio e per il finanziamento di progetti di mitigazione e adattamento, dobbiamo mettere in atto standard comuni. Questi dovrebbero essere basati su elevata integrità, addizionalità, durata e responsabilità.Il commissario per l’Azione per il clima Wopke Hoekstra guiderà nuovamente la squadra negoziale dell’UE alla COP29, lavorando a stretto contatto con la presidenza del Consiglio e gli Stati membri per adempiere al mandato negoziale adottato il mese scorso. La commissaria per l’Energia Kadri Simson parteciperà il 14 e 15 novembre, concentrandosi sull’attuazione dell’impegno di abbandonare i combustibili fossili, sul nostro lavoro per ridurre le emissioni di metano e sullo sviluppo di tecnologie pulite. Anche la commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani Iliana Ivanova sarà a Baku il 12 novembre per partecipare a un evento ad alto livello sul tema “Il futuro della competitività a zero emissioni nette”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Sella, utile 9 mesi a 124 milioni di euro. Crescono raccolta e impieghi

    (Teleborsa) – Il Gruppo Sella ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto consolidato pari a 124,1 milioni di euro, rispetto ai 140,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, su cui aveva inciso la plusvalenza derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa, pari a 20 milioni di euro lordi. Al netto di tale componente non ricorrente, l’utile risulta in crescita del 2,4%. Sempre al netto degli effetti della citata operazione societaria, l’utile di pertinenza della capogruppo, che esclude la quota di pertinenza di soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, è stato pari a 95,3 milioni di euro, in crescita del 7,4%.Il margine di interesse si è attestato a 422,4 milioni di euro in crescita del 6,5% rispetto a settembre 2023 (pari a 396,7 milioni di euro) Il margine d’intermediazione ha raggiunto 798,6 milioni di euro, registrando un aumento del 6,9% rispetto a settembre 2023.Gli impieghi hanno continuato a crescere, raggiungendo 11,5 miliardi di euro (+5,3% rispetto a settembre 2023). La raccolta globale ha registrato una crescita costante, attestandosi a 63,2 miliardi di euro (+19,2% rispetto a settembre 2023) con flussi di raccolta globale netta positivi da inizio anno pari a 4,9 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di euro in raccolta gestita. L’Npl Ratio netto è stato pari a 1,5% (era 1,7% a settembre 2023 e 1,6% a fine 2023). LEGGI TUTTO

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    Private Banking: Banca Generali è la migliore secondo il Financial Times

    (Teleborsa) – Banca Generali è la “Best Private Bank in Italy” nel 2024. A decretarlo, al termine di un lungo processo di selezione e valutazione, è stata la giuria internazionale raccolta dalle testate specializzate del Gruppo Financial Times. Sotto i riflettori la leadership nei servizi diinvestimento intesi come gestioni patrimoniali ed Advisory evoluta. Oltre alla capacità di innovazione nel wealth management e nei servizi alle imprese che ha posto la realtà del Leone sempre più come riferimento per gli imprenditori e i professionisti, migliorando ulteriormente il suo posizionamento come terza realtà private sul mercato domestico e prima realtà espressione della consulenza finanziaria pura forte dei quasi 2.300 banker su tutto il territorio.È la sesta volta negli ultimi otto anni che la private bank italiana riceve questo premio. Un percorso che – spiega Banca Generali in una nota – ha subìto una forte accelerazione anche sotto il profilo della crescita, dell’innovazione, del crescente servizio alle famiglie imprenditoriali, della vicinanza al territorio, della qualità del lavoro e dell’ambiente inclusivo e sostenibile che la banca è riuscita a creare per tutti gli stakeholders nonostante le sfide e le incognite poste dal mercato.”Siamo onorati – ha detto l’amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa – dell’attenzione che ci arriva ancorauna volta dalle testate del Gruppo FT che si confrontano in queste analisi con la panoramica mondiale del wealth management e del private banking. Nell’ultimo anno abbiamo centrato anticipatamente gli obiettivi di crescita del piano triennale, superando i 100 miliardi di masse e avviandoci verso il miglior esercizio della nostra storia. Le sfide della nostra industria passano sempre di più dal contributo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale all’evoluzione degli strumenti e dei servizi, senza dimenticare il valore del capitale umano che resta la risorsa principale su cui ci concentriamo. I nostri banker possono contare su un modello d’offerta che risponde sempre di più non solo ai bisogni di protezione e pianificazione, ma garantisce nuove opportunità anche a supporto delle imprese e del sistema. In questa direzione si inseriscono gli sforzi della nostra banca che punta ad un percorso di crescita sostenibile in grado di creare valore a tutti gli stakeholders.Vogliamo continuare a distinguerci contribuendo a tracciare una nuova frontiera del private banking”.Il premio come”Best Private Bank in Italy 2024″ è stato ufficialmente annunciato in occasione della cerimonia ufficiale dei Global Private Banking Awards. La giuria – composta dai giornalisti delle testate del gruppo Financial Times, The Banker e PWM – ha riconosciuto il percorso di crescita della banca che è riuscita a progredire in linea con gli obiettivi del Piano strategico favorendo un ambiente inclusivo e sostenibile.“Questo risultato – spiega la giuria nella motivazione del riconoscimento – è una testimonianza della dedizione, innovazione ed eccellenza della banca nel settore. Siamo orgogliosi di celebrarne il successo insieme alle figure di spicco del private banking globale. L’impegno nel fornire un servizio e una leadership eccezionali continua a stabilire uno standard elevato nel settore”.Giunti alla sedicesima, i Global Private Banking Awards si sono affermati tra i più rilevanti riconoscimenti nel settore del private banking globale. Ogni anno le proposte sono valutate da una giuria indipendente formata da analisti, investitori e giornalisti, che è un elemento fondamentale per l’intero processo di selezione e valutazione. Questi premi raccolgono informazioni qualitative e quantitative da gruppi bancari privati – che operano a livello globale in Europa, Asia, Nord America, Medio Oriente, America Latina e Africa – al fine di assegnare una serie di riconoscimenti per eccellenza. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori attesa in aumento a novembre

    (Teleborsa) – Attesa in miglioramento la fiducia dei consumatori americani a novembre 2024. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in aumento a 73 punti rispetto ai 70,5 punti del mese di ottobre e contro una salita fino a 71 punti stimata dagli analisti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 64,4 punti da 64,9, mentre l’indice sulle attese è salito a 78,5 punti dai 74,1 precedenti.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Imprenditoria, Intesa Sanpaolo: chiude a Roma l’edizione 2024 di “Obiettivo Italia”

    (Teleborsa) – La Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo ha scelto Roma per concludere l’iniziativa Obiettivo Italia 2024, un percorso dedicato all’incontro tra figure chiave della Banca con esponenti e top manager del mondo imprenditoriale e pubblico nazionale.Due – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – le finalità principali di Obiettivo Italia 2024: approfondire tematiche finanziarie di estrema attualità, quali quelle della twin transition (green e digital), del supporto agli investimenti e dell’offerta di servizi innovativi per la gestione dei rischi finanziari e della liquidità; fornire una risposta concreta ai clienti rispetto ai molteplici fattori esogeni che stannoinfluenzando l’arena competitiva (quali l’incertezza dei mercati e lo sfidante contesto geopolitico).Le tappe 2024 si sono sviluppate durante tutto l’anno per dare continuità all’iniziativa e al dialogo con la clientela, toccando diverse località epicentro del tessuto economico del Paese, per poi concludersi nella Capitale. In particolare, l’evento svoltosi a Roma ha previsto:apertura lavori a cura di Michele Sorrentino, Head of IMI CIB Italian Network Intesa Sanpaolo; “Lo scenario macroeconomico. Il ruolo degli investimenti per rilanciare la crescita”, a cura di Giovanni Foresti, Responsabile Region Research Intesa Sanpaolo; “Le frontiere del digitale: trend e scenari di mercato” a cura di Stefano Favale, Head of Global Transaction Banking, Divisione IMI CIB Intesa Sanpaolo; “Framework ESG: normativa, rischi e opportunità per le aziende” a cura di Delia Miceli, ESG Advisory, Divisione IMI CIB Intesa Sanpaolo;”Gestione sostenibile del rischio e strategie di investimento della liquidità” a cura di Paolo Piccinini, Head of Capital & Investment Solutions, Divisione IMI CIB Intesa Sanpaolo.”Roma – evidenzia la nota – non solo offre un ambiente fertile per l’innovazione e la collaborazione, ma funge anche da vetrina globale per le idee, permettendo di stringere virtuosi rapporti di collaborazione con le Istituzioni e rafforzando i legami delle partnership pubblico-private, elemento sempre più rilevante per sostenere uno sviluppo accelerato e sostenibile delle nostre economie moderne. Visto il successo riscontrato, Obiettivo Italia verrà replicato nel 2025 con lo scopo di approfondire costantemente tematiche di business, rafforzando ulteriormente la vicinanza della Divisione IMI CIB e del suo Italian Network alle esigenze dei clienti”.”La continuità del progetto – spiega Intesa Sanpaolo – testimonia come la strategia della Divisione IMI CIB sia tesa a consolidaree potenziare il sodalizio con i campioni italiani che operano nei diversi settori produttivi, sostenendoli nei loro piani di sviluppo e di transizione, elementi essenziali per una rafforzata competitività del nostro tessuto industriale. Intesa Sanpaolo supporta le imprese italiane anche all’estero grazie alla rete internazionale della Divisone IMI CIB in presente in 25 Paesi e alle banche controllate operantinel commercial banking in 12 Paesi in Europa Centro-Orientale e in Medio Oriente e Nord Africa”. LEGGI TUTTO