More stories

  • in

    BNL, tribunale dichiara illegittima cessione IT. Sindacati festeggiano reintegro lavoratori

    (Teleborsa) – Il Tribunale del lavoro di Roma ha dichiarato illegittima la cessione del ramo d’azienda per i servizi IT da BNL, banca italiana del colosso francese BNP Paribas, alla società di consulenza Capgemini. BNL – si legge in una nota – ha preso atto e si è immediatamente attivata per dare seguito alla sentenza, emessa in relazione al ricorso presentato da una parte dei dipendenti coinvolti dall’operazione. La sentenza riguarda circa 250 lavoratori.”La volontà di non firmare alcun accordo di cessione, compresa la precedente riorganizzazione dove si paventava tale soluzione, era dovuta proprio alla consapevolezza che l’operazione industriale aveva come unico obiettivo quello di ridurre i costi – hanno commentato Fabio Brunamonti, segretario nazionale First Cisl, e Valerio Maurizio Fornasari, segretario responsabile First Cisl del gruppo BNL – La banca avrebbe dovuto, ascoltando il sindacato, valorizzare le persone e non incorrere in una sentenza che lede la reputazione di BNL e del gruppo BNP Paribas”.BNL rimane comunque “convinta del valore industriale e strategico della partnership” con Capgemini e si riserva “ogni azione e l’eventuale ricorso” per sostenere la propria posizione. Il contratto di servizio con Capgemini rimarrà operativo, viene spiegato, così come gli impegni presi da entrambe le parti, al fine di continuare a perseguire un miglioramento della qualità dei servizi IT.”Il giudice, nella sentenza di oggi, ha accolto le ragioni delle colleghe e dei colleghi che hanno fatto ricorso; ragioni che erano state sostenute da ben due giorni di sciopero proclamati da tutte le organizzazioni sindacali in risposta al sostanziale rifiuto della banca di cercare una soluzione condivisa”, ha ricordato la Fabi.BNL provvederà con effetto immediato a ripristinare il rapporto di lavoro con i colleghi interessati dalla sentenza. Tuttavia, ha avviato un percorso di informazione e confronto con le organizzazioni sindacali per procedere alla definizione di soluzioni che permettano il mantenimento della continuità operativa presso CFT/Capgemini.Nel passato piano industriale, “il management di BNL ha operato questa cessione dell’IT a Capgemini: una modalità grossolana di risparmio del costo del lavoro, senza al contrario usare gli strumenti previsti dalla categoria sul fronte esuberi e utilizzo del fondo”, ha commentato Martina Braga, responsabile di coordinamento Fisac Cgil BNL. Ora è in previsione un nuovo pronunciamento del tribunale di Roma per quanto riguarda, invece, la cessione dei sistemi di backoffice di BNL ad Accenture. “Aspettiamo fiduciosi questo prossimo intervento, che riteniamo essere anch’esso illegittimo e frutto di una stessa errata logica industriale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Fondazione CRT, Andrea Varese nominato Segretario Generale

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Fondazione CRT ha deliberato la nomina di Andrea Varese quale nuovo Segretario Generale della Fondazione. Varese prende il posto di Massimo Lapucci, che resterà CEO della società consortile OGR.Classe 1964, originario di Torino, Varese è un esperto di processi e temi regolamentari bancari, problematiche di gestione di rischi e ridisegno dei processi aziendali. Ha lavorato per diversi anni nel gruppo Fiat, dove è stato responsabile Global Capital Markets di Fiat Group, Direttore Finanziario e Vice-Presidente del gruppo in Polonia, oltre che responsabile della Tesoreria per Fiat USA e NAFTA. Successivamente è entrato in Unicredit, dove ha ricoperto incarichi strategici e di primo piano dapprima in Polonia e, successivamente, in Italia, Germania e in altri paesi europei.”Il nostro obiettivo è di consolidare sempre più la presenza e l’attenzione della Fondazione alla comunità torinese, dandole al tempo stesso un respiro e una visione internazionali – ha dichiarato il Presidente di Fondazione CRT, Fabrizio Palenzona – In questo senso, anche a nome di tutto il Consiglio, voglio dare il mio benvenuto ad Andrea Varese. Il nuovo Segretario Generale è un autorevole esponente della città di Torino che ha costruito, negli anni, una importante e solida carriera internazionale, sia dal punto di vista industriale che finanziario e filantropico”. LEGGI TUTTO

  • in

    Carta “Dedicata a te”, Associazioni: “Ampliare provvedimenti per far fronte a caro-prezzi”

    (Teleborsa) – “Quando si aiutano le persone in difficoltà e le fasce più deboli della popolazione non possiamo che essere favorevoli, e per questo apprezziamo l’iniziativa del Governo sulla carta ‘Dedicata a te’. Tuttavia il 90% delle famiglie italiane sta sostenendo spese alimentari spropositate e molti nuclei sono stati costretti a ridurre gli acquisti. Serve dunque ampliare i provvedimenti di solidarietà sociale destinati alla minoranza indigente con altri di equità e trasparenza del mercato, destinati a tutti i consumatori, promuovendo panieri a prezzi massimi in linea con i tassi di inflazione. Siamo stufi di vedere che il carrello della spesa tra pasta, latte, frutta e verdura viaggi con prezzi da gioielleria”. È quanto afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, commentando la Carta “Dedicata a te”, la misura introdotta dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per i nuclei familiari in stato di bisogno.”Al netto dell’inflazione, le famiglie nel 2023 tagliano gli acquisti alimentari per complessivi 5,5 miliardi di euro, a causa del caro-prezzi che rende sempre più un salasso la spesa quotidiana – afferma il Codacons, commentando l’arrivo della carta “Dedicata a te” –. Nell’ultimo periodo gli acquisti degli italiani nel comparto alimentare sono crollati in volume del -3,8% su base annua, a fronte di una spesa per cibi e bevande che, a causa del caro-prezzi, sale in valore di oltre il doppio, +7,7% – denuncia il Codacons –. Questo significa che, al netto degli effetti dell’inflazione, una famiglia con due figli taglia la spesa alimentare in media per 292 euro annui, con minori acquisti nel comparto pari a complessivi -5,5 miliardi di euro in Italia”. Uno studio condotto dal Codacons attesta come per alcuni prodotti di largo consumo l’inflazione sia ancora elevatissima: è il caso ad esempio dello zucchero, i cui listini al dettaglio aumentano nell’ultimo mese del +46,6% rispetto allo scorso anno, o del riso (+32,4%), mentre i prezzi dell’olio d’oliva salgono in media del +26,6%. Rincari pesanti anche per patate (+26,5%), latte conservato (+25,7%), gelati (+19,9%), uova (+13,5%), acqua minerale (+12,9%), pesce surgelato (+12,6%).”Riteniamo – conclude il presidente del Codacons Carlo Rienzi – che il Governo farebbe meglio ad adottare misure tese a far scendere sul lungo periodo i listini al dettaglio per tutti i consumatori, e combattere le speculazioni che incidono sui prezzi affossando i consumi a danno dell’intera economia nazionale”. “L’iniziativa del Governo con la carta ‘Dedicata a te’ a sostegno delle famiglie – ha affermato Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione – è molto importante e fin da subito abbiamo assicurato la nostra collaborazione. Con questa operazione le aziende della Distribuzione Moderna, che rappresentano un settore economico primario del nostro Paese, mettono in campo uno sconto che si traduce in un investimento complessivo che può raggiungere i 75 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 milioni di euro stanziati dal Governo per l’acquisto, nei punti vendita, dei beni alimentari essenziali. Un impegno economico importante per il nostro settore, che opera con margini molto bassi, ma che ha visto l’adesione unanime delle nostre aziende che ogni giorno sono in contatto con milioni di italiani. Sin dall’inizio del 2022 siamo stati consapevoli delle conseguenze che la crescita dell’inflazione avrebbe avuto sulle famiglie economicamente più fragili e per contrastarle abbiamo lavorato responsabilmente per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, mettendo in campo uno sforzo economico straordinario per attenuare il trasferimento al consumo degli aumenti dei costi riconosciuti all’industria di trasformazione e alle filiere produttive. Questa iniziativa è un ulteriore sostegno a chi è più fragile, e si aggiunge all’impegno quotidiano delle imprese della Distribuzione Moderna che garantiscono alle famiglie soluzioni di acquisto convenienti con una grande attenzione alla qualità e valorizzando in modo particolare le filiere di eccellenza del Made in Italy”.All’iniziativa ha aderito anche Fiesa Confesercenti. “Le attività commerciali associate Fiesa supporteranno l’iniziativa attraverso una convenzione in cui si impegnano a predisporre una scontistica aggiuntiva del 15% da attuare mediante riduzione immediata del conto spesa o riconoscendo un buono utilizzabile successivamente. I negozi aderenti saranno riconoscibili dal logo dell’iniziativa esposto all’ingresso. Riteniamo che essere di supporto concreto alle famiglie in difficoltà – ha detto il presidente Fiesa Daniele Erasmi – possa dare impulso all’economia del Paese, attraverso la ripresa dei consumi. Lo riteniamo un dovere civico e morale, anche in considerazione di quanto emerso nel Report sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie dell’Istat dal quale risulta che, nel 2022, un italiano su quattro è a rischio povertà o esclusione sociale”. LEGGI TUTTO

  • in

    OCSE, Corman: “Mercati del lavoro tonici”. Ma all’Italia va la maglia nera sui salari

    (Teleborsa) – “I mercati del lavoro hanno dato prova di una notevole resilienza nell’ultimo anno e restano tonici, malgrado l’elevata inflazione e l’aumento del costo della vita abbiano eroso i redditi reali. L’accelerazione recente degli sviluppi e degli strumenti legati all’Intelligenza Artificiale (AI) segna una svolta tecnologica, con implicazioni concrete su numerosi quadri di lavoro. È assolutamente necessario riflettere a delle cornici politiche di lungo termine per l’uso dell’Ia sul luogo di lavoro e continuare ad incoraggiare la cooperazione internazionale per massimizzare i vantaggi gestendo nel contempo i rischi in modo appropriato”. È quanto ha detto il segretario generale dell’Ocse, Mathias Corman, nel giorno della presentazione a Parigi delle Prospettive dell’Occupazione Ocse 2023.Dopo la stabilizzazione avvenuta nella seconda metà dello scorso anno, l’occupazione nell’area Ocse ha registrato una lieve ripresa nei primi mesi del 2023. A maggio 2023, l’occupazione – si legge nel rapporto – era circa il 3% in più rispetto a dicembre 2019. I tassi di disoccupazione in tutta l’Ocse sono rimasti per lo più al di sotto dei livelli pre-crisi. La recente ripresa della crescita ha portato a un miglioramento delle proiezioni economiche per il prossimo futuro, ma è probabile che la crescita del PIL rimanga contenuta nel 2023 e nel 2024. Nello stesso periodo di tempo, si prevede che l’occupazione a livello Ocse continui a espandersi e che il tasso di disoccupazione aumenti leggermente. I tassi di inattività sono diminuiti rispetto al periodo precedente la pandemia nella maggior parte dei Paesi. Il mercato del lavoro, nel complesso, rimane rigido anche se le pressioni si stanno allentando. La rigidità del mercato del lavoro (ovvero il numero di posti vacanti per disoccupato) si è attenuata nella seconda metà del 2022, ma è rimasta ben al di sopra dei livelli pre-crisi. I dati sugli annunci di lavoro online per paesi selezionati suggeriscono che la domanda di lavoro ha continuato ad attenuarsi nel primo semestre del 2023. In un contesto di mercato del lavoro rigido, la crescita dei salari nominali è aumentata e sono migliorati alcuni aspetti non monetari della qualità del lavoro. Nel I trimestre del 2023, la crescita dei salari nominali su base annua ha superato il livello pre-crisi in quasi tutti i Paesi, raggiungendo in media il 5,6%. “L’aggressione russa contro l’Ucraina – sottolinea l’Ocse nel rapporto – ha contribuito a un’impennata dell’inflazione, che non è stata accompagnata da una corrispondente crescita dei salari nominali. Di conseguenza, i salari reali sono diminuiti praticamente in tutti i Paesi Ocse. In media, nel I trimestre 2023 i salari reali erano diminuiti del 3,8% rispetto all’anno precedente nei 34 Paesi Ocse in cui i dati sono disponibili. La perdita di potere d’acquisto – avverte l’Ocse – ha un impatto più forte sulle famiglie a basso reddito, che hanno una miIn tale scenario l’Ocse assegna la maglia nera all’Italia. L’Italia è, infatti, il Paese che ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie Ocse. Alla fine del 2022, i salari reali erano calati del 7,5% rispetto al periodo precedente la pandemia. Secondo le proiezioni Ocse, in Italia i salari nominali aumenteranno del 3,7% nel 2023 e del 3,5% nel 2024, mentre l’inflazione dovrebbe attestarsi al 6,4% nel 2023 e al 3% nel 2024. In Italia, i salari fissati dai contratti collettivi sono diminuiti in termini reali di oltre il 6% nel 2022. Si tratta di un calo particolarmente significativo se si considera che, a differenza di altri paesi, la contrattazione collettiva copre, in teoria, tutti i lavoratori dipendenti. L’indicizzazione dei contratti collettivi alle previsioni Istat dell’inflazione al netto dei beni energetici importati (Ipca-Nei), recentemente riviste significativatimente al rialzo, fa pensare che i minimi tabellari potranno recuperare parte del terreno perduto nei prossimi trimestri. Tuttavia, i significativi ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi (oltre il 50% dei lavoratori è coperto da un contratto scaduto da oltre due anni) rischiano – avverte l’Ocse – di prolungare la perdita di potere d’acquisto per molti lavoratori. nore capacità di far fronte all’aumento dei prezzi attraverso il risparmio o l’indebitamento”.Sul fronte dell’impatto dell’intelligenza artificiale l’Ocse rileva come “finora non ci siano elementi che lascino pensare a una riduzione della domanda di lavoro dovuta all’Intelligenza Artificiale (IA)”. “Le professioni altamente qualificate – prosegue l’Ocse – sono potenzialmente quelle più esposte ai recenti progressi dell’IA, ma al momento registrano un aumento dell’occupazione più forte rispetto ai lavori meno qualificati. Tuttavia, l’adozione dell’IA è ancora relativamente limitata e la tecnologia in continua evoluzione, a partire dai recenti progressi della cosidetta IA generativa. Eventuali effetti negativi sull’occupazione potrebbero quindi richiedere ancora tempo per concretizzarsi”. Per l’Ocse, almeno per il momento “l’IA sembra integrare, e non sostituire, le competenze delle professioni ad alta specializzazione, teoricamente più esposte ai nuovi sviluppi. Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, compresa l’IA, le professioni a più alto rischio di automazione restano, infatti, quelle meno qualificate. Il 30,1% dei lavoratori in Italia è occupato in professioni a più alto rischio di automazione, rispetto a una media Ocse del 27%”. LEGGI TUTTO

  • in

    Zelensky in pressing sulla Nato: assurdo non ci sia calendario per adesione Ucraina

    (Teleborsa) – Secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “è inaudito e assurdo che non ci sia un calendario né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina alla Nato e che si aggiungano strane formulazioni sulle condizioni anche solo per l’invito”. Sul suo canale Telegram, ha sottolineato anche che l’incertezza sul futuro di Kiev nell’Alleanza incoraggia la Russia a continuare la guerra. “Rispettiamo i nostri alleati –ha scritto il leader ucraino che si sta recando a Vilnius al vertice Nato –. Apprezziamo la sicurezza condivisa. E apprezziamo sempre una conversazione aperta. Ma anche l’Ucraina merita rispetto”.”C’è ancora la possibilità che l’adesione dell’Ucraina alla Nato sia da negoziare con la Russia. E per la Russia, questo si traduce in una motivazione per continuare il suo terrore. L’incertezza è debolezza. E ne discuterò apertamente al vertice”, ha aggiunto Zelensky. A Vilnius la questione dell’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantico resta tema di discussione. Secondo quanto riferisce l’agenzia Agi ci sarebbe l’intenzione di agevolare l’adesione non richiedendo il piano d’azione per l’adesione (Map) – normalmente previsto per gli aspiranti membri della Nato – ma allo stesso tempo si vogliono chiedere a Kiev che alcune condizioni siano soddisfatte. Sarebbe inoltre confermata la posizione del presidente Usa, Joe Biden, che ha sottolineato che un paese in guerra non può entrare nell’Alleanza.L’Ucraina dovrà quindi vincere il conflitto prima di poter entrare nella Nato. Nel comunicato finale del summit sarà pertanto ribadito il sostegno a Kiev e dovrebbe figurare questa apertura per un’adesione agevolata, seppur nel rispetto di alcuni requisiti.Nel frattempo, i ministri degli Esteri dei Paesi nordici e baltici (Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui invitano la Nato a sostenere in maniera concreta il processo di integrazione dell’Ucraina nella Nato. “Non possiamo lasciare”, si legge nella dichiarazione, “che la Russia raccolga i frutti dell’aggressione. Il futuro dell’Ucraina e del suo popolo è nella famiglia euro-atlantica. L’Unione europea lo ha confermato concedendo all’Ucraina lo status di paese candidato all’adesione all’Ue. Siamo impegnati nel continuo rafforzamento delle capacità di autodifesa dell’Ucraina”. “Ad oggi, dall’inizio dell’assalto su vasta scala della Russia, gli aiuti promessi all’Ucraina ammontano a più di 8,5 miliardi di euro e il nostro sostegno durerà quanto necessario. Allo stesso tempo, dobbiamo creare un quadro affidabile e permanente per garantire il futuro dell’Ucraina, colmando le lacune nel percorso dell’Ucraina verso la futura adesione alla Nato”, sostengono gli 8 paesi. LEGGI TUTTO

  • in

    TAP Air Portugal, passeggeri in crescita del 30% nel primo semestre

    (Teleborsa) – TAP Air Portugal, la compagnia aerea di bandiera del Portogallo, ha trasportato un totale di 7,58 milioni di passeggeri nella prima metà dell’anno, il 30,2% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In forte crescita dei voli intercontinentali, in particolare sulle rotte verso il Brasile, il Nord America e l’Africa dove, da gennaio a giugno, il vettore portoghese ha trasportato 2,17 milioni di passeggeri (+31,1%). Su queste rotte intercontinentali, TAP era già riuscita a incrementare del 14,7% il numero di passeggeri trasportati rispetto al periodo pre-pandemia, ovvero il primo semestre del 2019.Sulle rotte continentali (voli in Europa, incluso il Portogallo continentale e le isole), nel primo semestre del 2023 TAP ha trasportato un totale di 5,41 milioni di passeggeri, il 29,8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma comunque il 10% in meno rispetto al periodo precedente la pandemia. LEGGI TUTTO

  • in

    Regno Unito, disoccupazione in aumento a giugno

    (Teleborsa) – Aumentano a sorpresa i disoccupati richiedenti un sussidio (claimant count) in Regno Unito: a giugno sono risultati in salita di 25.700 unità, dopo aver riportato un decremento di 22.500 unità a maggio (rivisto da un preliminare di 13.600). Il dato, pubblicato dall’Office for National Statistics (ONS), si confronta con il calo di 8.900 unità stimato dal consensus. Aumenta anche il tasso di disoccupazione, che si attesta al 4% a maggio contro il 3,8% delle previsioni degli analisti e del mese precedente. Nei tre mesi a maggio, l’occupazione ha fatto segnare un aumento di 102 mila unità, dopo la crescita di 250 mila unità del mese precedente. Le stime del mercato erano per un aumento molto meno robusto, ovvero di 125 mila unità. Infine, il tasso di crescita dei salari medi ha mostrato, sempre a maggio, un incremento del 7,3% escludendo i bonus (+7,1% il consensus), come nel mese precedente e cresce del 6,9% includendo questa componente, sopra il consesus (6,8%) e il mese precedente (6,7%). LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, l’inflazione risale a giugno: +6,4%

    (Teleborsa) – Confermata in aumento l’inflazione in Germania a giugno. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis. I dati preliminari diffusi a fine mese indicavano un incremento del 6,4% su base annua, dopo il +6,1% registrato il mese precedente. Su base mensile si registra un +0,3%, come indicato dalla stima preliminare, rispetto al -0,1% del mese di maggio.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dello 0,4% su mese (come la stima iniziale) e un +6,8% su anno (confermato il dato preliminare). LEGGI TUTTO