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    PTI, Antitrust non avvia istruttoria su operazione con iliad

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria con riguardo all’operazione con cui PTI Italia sta acquisendo un ramo d’azienda di Iliad Italia costituito da infrastrutture passive per la telefonia mobile.PTI Italia è una società di diritto italiano indirettamente controllata dal gruppo Phoenix Tower International, attivo nel settore delle infrastrutture wireless, attraverso un portafoglio di oltre 25.000 siti presenti in più di venti paesi in Europa e in America. Il ramo d’azienda è costituito da 1.900 infrastrutture passive per la telefonia mobile (“siti”), consistenti in costruzioni, recinzioni, torri, tralicci, pali, fondazioni e armadietti, nonché qualsiasi attrezzatura relativa al funzionamento e alla sicurezza dei siti stessi.L’Antitrust ritiene che l’operazione non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante.L’Autorità spiega che PTI Italia rappresenta un operatore di rilevanza molto limitata, con una quota di mercato precedente al perfezionamento dell’operazione inferiore al 5%. Il ramo di azienda oggetto di acquisizione è stato finora attivo prevalentemente a favore della stessa Iliad (e dunque con attività captive) e solo in minima parte risultava attivo nella fornitura di servizi di hosting a terzi, con una quota del tutto marginale.Più in generale, viene spiegato che il mercato risulta caratterizzato dalla presenza in Italia di due importanti operatori quali INWIT e Cellnex Italia, i quali rappresentano da soli oltre il 90% dei macro-siti in Italia. LEGGI TUTTO

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    Giudici di pace, AIGA: “Organico scoperto per il 70%, più magistrati e decreti ingiuntivi emessi da avvocati per sgravare gli uffici”

    (Teleborsa) – “Il sistema degli uffici dei Giudici di Pace è quasi al collasso: soltanto il 33 per cento dei giudici previsti è in servizio, con una scopertura del 70 per cento. Una situazione drammatica sia per il presente che per il futuro, in vista dell’aumento delle competenze per i Giudici di pace previsto nel 2025. Per questo, AIGA chiede nuovamente che, oltre all’implementazione della pianta organica dei magistrati, venga data la possibilità agli avvocati di emettere direttamente ‘decreti ingiuntivi’, accogliendo le proposte di legge ‘Stefani’ e ‘D’Orso’ che mirano proprio a trasferire alla professione forense l’emissione delle ingiunzioni di pagamento, alleggerendo notevolmente il carico di lavoro dei Giudici di pace”. Lo ha affermato Carlo Foglieni, presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), durante la manifestazione “Prima le idee – Ritorno al futuro: partecipare, proporre e condividere”, che si è tenuta a Trani.”AIGA – ha proseguito Foglieni – ha già espresso contrarietà alla proposta normativa che prevede l’estinzione del processo in caso di mancato o parziale pagamento del contributo unificato, chiedendo di stralciare tale norma dalla Legge di Bilancio 2025″.Foglieni ha, inoltre, manifestato il sostegno di AIGA alla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, ritenendola “l’ultimo passo verso un’effettiva realizzazione del giusto processo”. Il presidente AIGA ha anche sottolineato l’importanza dei numerosi interventi del governo in materia di giustizia, pur evidenziando come “le continue modifiche normative, spesso scoordinate tra loro, rischiano di complicare ancor di più lo svolgimento della professione forense e di valutare appieno l’effettivo impatto delle riforme sul sistema giustizia”. Per Foglieni, il lavoro va portato avanti “sulla scia di quanto fatto sinora, con l’associazione che ha mantenuto rapporti di interlocuzione costante con il Parlamento, collaborando attivamente con il governo con proposte che mirano a migliorare il sistema giustizia attraverso una visione più strutturata e coerente”. LEGGI TUTTO

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    Black Friday 2024:impennata Omnicanalità, Mobile eCommerce e Click-and-Collect (+25%).

    (Teleborsa) – Omnicanalità, Click-and-Collect, Mobile eCommerce e Intelligenza artificiale: sembrano essere queste le tendenze e gli strumenti chiave per affrontare il Black Friday secondo le aspettative del mercato. A prevedere i trend nel processo d’acquisto per le prossime settimane è Calicantus, leader di settore nella gestione dell’eCommerce, che punta a preparare le aziende ad uno degli eventi commerciali più significativi dell’anno. A muovere l’economia il prossimo 29 novembre sarà infatti un giro d’affari di 200 miliardi di dollari, tramite un’esperienza d’acquisto integrata tra eCommerce e negozi fisici.”Il Black Friday 2024 rappresenta una grande opportunità per le aziende che sapranno adottare un approccio omnicanale – afferma Valentino Bergamo, CEO di Calicantus – le imprese devono essere pronte a gestire interazioni continue, dalla navigazione online alla visita in store, fino alla consegna e al post-vendita”.Il primo dato che emerge dal report di Calicantus evidenzia come il 60% dei consumatori utilizzerà differenti canali prima di completare l’acquisto: di questi, il 45% inizierà il processo online, per poi finalizzarlo in negozio fisico e viceversa. Ma a crescere non sarà solo l’Omincanalità: le imprese dovranno ottimizzare la loro esperienza mobile per garantire una navigazione rapida e acquisti senza frizioni, dato che il Mobile Commerce costituirà il 58% delle transazioni totali durante il prossimo periodo di saldi.L’azienda di Quarto d’Altino (VE) sottolinea anche come il Click-and-Collect subirà una forte espansione: la modalità in cui i consumatori acquistano online e ritirano in negozio crescerà del 25% rispetto al 2023[4]. Ciò dimostra quanto sia importante l’integrazione tra canale digitale e fisico. Non da meno l’importanza di offrire un’esperienza d’acquisto personalizzata: il 63% dei consumatori afferma che acquisterà da brand che offrono esperienze d’acquisto su misura[5]. In questo caso, utilizzare i dati raccolti tramite i vari canali permette di personalizzare le offerte e migliorare la customer experience.”Il Black Friday – afferma Matteo Comin, CSO di Calicantus – è una sfida logistica e tecnologica per le imprese. Prepararsi con anticipo e adottare una strategia omnicanale non è più un’opzione, ma una necessità. Solo chi saprà connettere efficacemente il mondo online con quello fisico riuscirà a emergere in questo scenario competitivo”.Un altro aspetto fondamentale per affrontare il Black Friday 2024 in maniera efficiente, sarà l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale per migliorare la gestione del flusso d’ordine, la personalizzazione e il supporto clienti. L’AI, insieme agli strumenti di Marketing Technology (MarTech), consente di analizzare grandi volumi di dati in tempo reale, ottimizzando le promozioni e migliorando l’efficacia delle campagne digitali.Secondo i dati raccolti da GWI le aspettative per il Black Friday 2024 sono in linea con i trend consolidati degli ultimi anni, con un focus crescente sulle vendite natalizie. Oltre il 40% degli intervistati ha dichiarato di voler approfittare del Black Friday per acquistare regali di Natale, con una maggiore propensione tra i Baby Boomer (53,5%), seguiti dalle generazioni X (42,4%), Y (45,3%) e Z (43,3%).In un mercato in cui il confine tra online e offline è sempre più sottile, l’integrazione dei canali – rileva Calicantus – è fondamentale per offrire al cliente un’esperienza d’acquisto coerente e personalizzata. LEGGI TUTTO

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    Salone dei pagamenti, Abi presenta la nona edizione

    (Teleborsa) – Quale impatto avranno le tendenze emergenti nel mercato globale, il complesso contesto macroeconomico e l’evoluzione della concorrenza sul futuro dei pagamenti? L’intelligenza artificiale e le altre innovazioni tecnologiche stanno rivoluzionando l’offerta e la modalità di fruizione dei servizi di pagamento, con quali opportunità e quali rischi? Qual è il contributo del mondo dei pagamenti a un modello di business sostenibile e all’inclusione digitale e finanziaria delle diverse generazioni? E infine, quali nuove prospettive discendono dalle novità regolamentari: dal recepimento del regolamento sui bonifici istantanei fino all’avvento dell’euro digitale? Dal 27 al 29 novembre, Istituzioni, banche, PA, operatori del settore, aziende tecnologiche, Fintech, startup e incubatori si confronteranno su questi e altri temi, dando vita a un ricco programma di incontri con oltre 400 relatori. È la nona edizione del Salone dei Pagamenti, promosso da ABI e organizzato da ABIEventi a Milano per raccontare – insieme a tutti i suoi protagonisti – presente e futuro del mercato dei pagamenti.Lo scenario: il mercato dei pagamenti in ItaliaLe operazioni pro-capite fatte nel 2023 in Italia con strumenti alternativi al contante sono cresciute del 13,4% rispetto all’anno precedente, confermando – anche se in misura più contenuta – la tendenza di crescita registrata negli ultimi anni. Guardando alle preferenze degli italiani rispetto ai singoli strumenti, le carte di pagamento fanno registrare la crescita più significativa per numero di operazioni con un incremento del 17%, seguite dai bonifici (+6%) e dalle disposizioni di incasso (+5%). In quest’ultimo segmento, la crescita è guidata dagli addebiti diretti che passano da 1.202 milioni a 1.277 milioni con un incremento del 6%. A fronte della crescita registrata da tutti gli strumenti di pagamento elettronici, le operazioni con assegni continuano a ridursi (70 milioni, -12%).Il Salone: le aree tematiche della nona edizioneAnche quest’anno, ad aprire la tre giorni di lavori sarà il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che la mattina del 27 novembre parteciperà alla sessione plenaria. A seguire, il fitto calendario di incontri di questa nona edizione del Salone approfondirà: “I pagamenti nel futuro”, “Intelligenza Artificiale e non solo! La rivoluzione tech”, “I pagamenti motore della rivoluzione socio-economica sostenibile”, “Retailer phygital e omnicanale”, “Pagamenti B2B per aziende e professionisti” e “La moneta si fa digitale”. Oltre alle consuete aree espositive, con gli stand dove toccare con mano le ultime soluzioni e gli strumenti più innovativi per effettuare un pagamento, torna anche l’Agorà del futuro, uno spazio per gli incontri dedicato a dieci “parole chiave” dell’innovazione. Il Salone dei Pagamenti 2024 è realizzato con il patrocinio della Commissione Europea, dello European Payments Council, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e del Comune di Milano, e con la partecipazione di ITA – Italian Trade Agency. LEGGI TUTTO

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    Milione (SAVE), ricavi 9 mesi salgono a 191 milioni di euro. EBITDA +11%

    (Teleborsa) – Milione, il principale azionista di SAVE, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi pari a 191,4 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di cui 74,3 milioni di euro nel terzo trimestre dell’anno (+7%).Milione detiene la partecipazione di controllo in SAVE, holding di partecipazioni che opera anche attraverso le sue controllate principalmente nella gestione di aeroporti. La controllata gestisce direttamente l’Aeroporto Marco Polo di Venezia e controlla la società di gestione dell’aeroporto Antonio Canova di Treviso. Inoltre Save detiene delle rilevanti partecipazioni nelle società che gestiscono gli aeroporti Valerio Catullo di Verona Villafranca, l’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari (BS) e l’aeroporto di Charleroi (Belgio) oltreché in società che operano nei settori correlati alla gestione aeroportuale.Il risultato operativo lordo (EBITDA) risulta pari a 99,5 milioni di euro, in crescita dell’11% (terzo trimestre a 43,3 milioni di euro, +8%). Il risultato operativo (EBIT) è pari a 40,7 milioni di euro, in crescita del 26% (terzo trimestre a 24,3 milioni di euro, +15%). Il risultato ante imposte risulta quindi positivo per 27,4 milioni di euro, in crescita dell’82% (terzo trimestre a 22,1 milioni di euro, +35%).L’Aeroporto Marco Polo di Venezia ha chiuso i primi nove mesi con 8,98 milioni di passeggeri (+1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023), di cui 3,60 milioni nel terzo trimestre. L’aeroporto Antonio Canova di Treviso ha chiuso i primi nove mesi con 2,33 milioni di passeggeri (-0,5% rispetto allo stesso periodo del 2023), di cui 859 mila nel terzo trimestre. LEGGI TUTTO

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    Elica riconosciuta “Marchio Storico” dal MIMIT

    (Teleborsa) – Elica, azienda italiana all’avanguardia nella produzione di elettrodomestici per il cooking, ha ottenuto il riconoscimento di “Marchio Storico”. Il “Registro dei Marchi Storici di Interesse Nazionale” è stato istituito dal MIMIT attraverso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi nel 2019. Seleziona e raccoglie aziende con almeno 50 anni di storia contraddistinte da un impegno costante verso produzioni di eccellenza.”Aver ottenuto questo riconoscimento, per me, che questa azienda l’ho vista nascere, e per tutti coloro che vi fanno parte, – ha commentato il presidente di Elica Francesco Casoli – è certamente motivo di grande orgoglio. Ma è anche un traguardo con una doppia valenza: da una parte, se questi cinquant’anni di storia testimoniano la continuità di valori che ci ha permesso di trapassare le epoche restando sempre fedeli a noi stessi, dall’altra, ci ricordano del tempo che passa e dell’importanza di saper rinnovare continuamente la passione per ciò che si fa e l’attitudine a sfidare l’ordinario. Questa prospettiva è per noi essenziale, perché in Elica genesi e futuro sono le due facce della stessa storia”.Elica, fondata nel 1970 a Fabriano, si è consolidata nel corso di 50 anni come leader globale nel settore dell’aspirazione, grazie a un costante investimento in creatività e tecnologia.”Ambizione e determinazione hanno permesso all’azienda, insignita per la seconda volta del premio Compasso D’Oro con Lhov, di compiere l’ennesimo passo della sua continua evoluzione. Nel marzo scorso, infatti, – sottolinea l’azienda in una nota – il marchio ha lanciato un completo rebranding, presentando Elica come un’azienda all’avanguardia che offre al mercato la propria, inedita, idea di cucina, con una nuova gamma di soluzioni per la cottura – cappe, forni, piani a induzione e cantinette vino – caratterizzate da un design unico e prestazioni elevate. Il riconoscimento ufficiale del Marchio Storico rappresenta un ulteriore tributo a Elica e ne rafforza il ruolo di simbolo autentico dell’eccellenza italiana. In tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Università, a Elisabetta Belloni il riconoscimento di Alumna Luiss 2024

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Luiss Guido Carli conferirà il titolo di “Alumna Luiss 2024” all’Ambasciatore Elisabetta Belloni, Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), il prossimo 21 novembre, nel corso della tradizionale cerimonia dedicata al laureato dell’anno. “Sono onorata di ricevere questo riconoscimento dalla mia Alma Mater – ha dichiarato Belloni – la Luiss è stata per me un ambiente formativo di grande ispirazione che ha contribuito a consolidare la dedizione e il rigore grazie ai quali ho scelto l’impegno istituzionale, che porto avanti ogni giorno con orgoglio e con il massimo senso di responsabilità. Dedico questo riconoscimento alle nuove generazioni di studentesse, studenti, laureate e laureati Luiss che, sono sicura, sapranno portare avanti con successo gli stessi valori”.Laureata con lode in Scienze Politiche alla Luiss nel 1982, con una tesi in “Tecnica del negoziato internazionale” sulla conflittualità nell’area del Golfo Persico, Belloni – fa sapere la Luiss in una nota – vanta una carriera diplomatica di rilievo iniziata nel 1985 alla Farnesina, presso la Direzione Affari Politici. Dopo vari incarichi all’estero tra il 1986 e il 1999, rientra in Italia dove ricopre ruoli istituzionali di crescente importanza all’interno della Farnesina. Dal 2002 al 2004 è Capo della Segreteria del Sottosegretario agli Esteri, poi alla guida dell’Unità di Crisi. Dal 2008 al 2012 è Direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo e, tra il 2013 e il 2015, Direttore generale per le Risorse e l’Innovazione. Promossa Ambasciatore di grado nel 2014, l’anno successivo assume l’incarico di Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2016 al 2021 è Segretario Generale della Farnesina e, dal 2021, Direttore generale del DIS, prima donna in un ruolo di massima rilevanza nel coordinamento della sicurezza nazionale. Nel marzo 2024 è stata, inoltre, nominata sherpa per il G7 e il G20.”Impegno, merito e contributo alla comunità. Sono le qualità – ha commentato Presidente Luiss, Luigi Gubitosi – che caratterizzano il percorso di Elisabetta Belloni sin dagli anni universitari e che l’hanno accompagnata in una lunga carriera, durante la quale ha più volte infranto il cosiddetto ‘soffitto di cristallo’: come prima donna Segretario Generale della Farnesina e, ora, alla guida del DIS. In ogni fase del suo percorso, ha messo la propria professionalità al servizio dello Stato con lealtà e senso delle Istituzioni. Questo riconoscimento è un modo per ringraziarla a nome di tutta la comunità Luiss, di cui interpreta perfettamente i valori”.”Nel corso della sua prestigiosa carriera, l’Ambasciatore Belloni – ha sottolineato Daniele Pelli, Presidente del Luiss Alumni Network (LAN) – ha contribuito a generare un impatto significativo sul panorama politico e istituzionale italiano e internazionale, rappresentando un modello di eccellenza che siamo certi potrà ispirare tanti studenti e studentesse che aspirano a un futuro nella diplomazia, così come i laureati e le laureate Luiss che si stanno affacciando su questo importante percorso”.Il riconoscimento di “Alumnus dell’Anno” viene assegnato a ex allievi Luiss che si siano distinti per meriti professionali e contributi significativi, selezionati tra oltre 60mila Alumni in tutto il mondo. Il Luiss Alumni Network è presente in Europa, America, Asia e Medio Oriente e offre ai laureati dell’Ateneo intitolato a Guido Carli, una rete di confronto e crescita, ispirata a valori di apertura e innovazione.Negli anni scorsi, il titolo è stato attribuito a: Vincenzo Manes (2023), Marcella Panucci (2022), Patrizia Micucci (2021), Fabio Panetta (2019), Riccardo Zacconi (2018), Marco Morelli (2017), Luca Maestri (2016) e Carlo Messina (2015).? LEGGI TUTTO

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    Mattarella incontra Xi Jinping: Cina interlocutore importante per l’Italia

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica, SergioMattarella, ha incontrato il presidente della Repubblica cinese Xi Jiping nella Sala del Popolo a Pechino. Mattarella ha parlato di un periodo di “grandi cambiamenti, intensi e veloci” e di “grandi sfide per l’umanità” richiederebbe “concordia” per “un esame comune e convergente dei problemi. Non è questo il clima nella comunità internazionale”, per questo motivo è ancora importante “risaltare rapporti bilaterali” tra Italia e Cina. “La Cina è un protagonista fondamentale della vita internazionale ed è un interlocutore importante per l’Italia”, ha dichiarato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, aprendo l’incontro con il presidente cinese. “Abbiamo grande considerazione e fiducia nella grande collaborazione con la Cina”, ha aggiunto. “Ho provato grande orgoglio vedendo nel bassorilievo che raffigura la storia della Cina due figure italiane, Marco Polo e Matteo Ricci. Sono qui per riaffermare amicizia e la volontà di collaborazione crescente”, ha sottolineato Mattarella.La Cina e l’Italia sono “due grandi e antiche civiltà”, ha affermato Xi Jiping. “Nel mondo ci sono cambiamenti mai visti”, ha proseguito e “l’Italia e la Cina dovrebbero lavorare insieme promuovendo il dialogo per risolvere le divergenze” con l’obiettivo di “superare i conflitti” e arrivare “a una coesistenza armoniosa”. “La visita di Mattarella è un’occasione per infondere energia più dinamica nei rapporti bilaterali, per un nuovo punto di partenza”, ha concluso il presidente cinese. LEGGI TUTTO