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    Accordo Sampdoria-SACE: vince la sostenibilità

    (Teleborsa) – Con la conferma, da parte della CO.VI.SOC., dell’iscrizione dell’U.C. Sampdoria al campionato di Serie B 2023/2024, si aggiunge un altro importante tassello per la salvezza della società, iniziato con l’intervento di Aser Capital Ltd e Gestio Capital Ltd di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.Punto di partenza è stato l’accordo con i creditori e in primis con SACE, che rappresenta il primo creditore della società. Grazie al supporto di SACE gli investitori hanno potuto finalizzare l’operazione, garantendo così la continuità del club.Parte importante dell’accordo con SACE è l’impegno della nuova proprietà a promuovere concrete iniziative su tematiche ESG, a sostegno del tessuto sociale, a supporto dei giovani e delle fasce sociali più deboli, nell’ambito di un percorso condiviso con SACE stessa.In linea con gli obiettivi dell’accordo di ristrutturazione sarà garantito, tra gli altri, l’accesso gratuito alle strutture sportive di U.C. Sampdoria per i minori appartenenti a famiglie a basso reddito e per soggetti con disabilità, nonché saranno organizzati eventi sportivi i cui proventi saranno devoluti in beneficenza, oltre a visite educative presso istituti scolastici di Genova.”Abbiamo fatto squadra con la Sampdoria per dare continuità a una società che vanta una importante storia, anche attraverso un percorso che si fonda su valori ESG e mette al centro azioni concrete sul territorio a beneficio della collettività” ha dichiarato Valerio Ranciaro, Chief Credit and Restructuring Officer di SACE. LEGGI TUTTO

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    Fisco: ok Camera a ddl delega, ora Senato

    (Teleborsa) – Via libera della Camera al disegno di legge delega per la riforma fiscale. Tra i voti a favore che sono stati 182, oltre a quelli dei gruppi di maggioranza, sono arrivati anche da Az-Iv. 97 i contrari e 6 astensioni. Il provvedimento passa ora al Senato per la seconda lettura.”Dobbiamo avere tutti la consapevolezza di aver scritto una pagina importante nel nostro sistema tributario” ha commentato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, dopo la votazione.Tra le novità introdotte alla Camera durante l’esame della delega fiscale figurano detassazione di straordinari, tredicesime e premi di produttività; rateizzazione dell’acconto delle tasse; superamento graduale dell’Irap; stop alla vendita online delle e-cig; riordino delle tasse automobilistiche mentre resta in stand by la flat tax incrementale per i dipendenti. Le modifiche si sono concentrate sulla prima parte del provvedimento, ovvero gli articoli dall’1 al 13 mentre i ritocchi sulla seconda parte (dal 13 al 20) e in particolare su tributi locali, riscossioni e sanzioni, sono previsti nell’esame che toccherà dalla prossima settimana a Palazzo Madama.Introdotta nella legge quadro, grazie a un emendamento del governo, la detassazione di straordinari e tredicesime per i redditi più bassi mentre per quanto riguarda i premi di produttività, grazie a un emendamento del Terzo Polo, si prevede una riduzione dell’Ires per le imprese nelle quali ci sia una partecipazione agli utili dei dipendenti.Un’altra novità del provvedimento, voluta dal relatore, il leghista Alberto Gusmeroli, riguarda la possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e di ridurre la ritenuta d’acconto per gli autonomi.Una serie di norme riguardano, poi, i giovani. La richiesta del Parlamento, in vista della rimodulazione delle tax expenditures, è quella di tutelare le agevolazioni per i giovani under 30 per l’ingresso nel mondo del lavoro.Previsti, inoltre, per le imprese, incentivi sotto forma di superammortamento per le nuove assunzioni. Via libera anche al graduale superamento dell’Irap senza aumenti a carico delle imprese. Nell’ambito del riordino delle tasse automobilistiche un riferimento è anche al superbollo: se ne prevede un eventuale progressivo superamento. LEGGI TUTTO

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    Pubblicità, Nielsen: raccolta tiene a maggio

    (Teleborsa) – Nel mese di maggio 2023, gli investimenti in Italia hanno registrato una crescita del +0,2%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi cinque mesi a +2,0%. È quanto emerge dai risultati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario pubblicati da Nielsen. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti ‘Over The Top’, l’andamento nei primi cinque mesi del 2023 si attesta a +1,3%. Con l’andamento dell’inflazione in riduzione a maggio, ha dichiarato Marco Nazzari, Emea Measurement Leader, “segnali positivi si confermano anche nel mercato pubblicitario che, per il quinto mese consecutivo, registra un andamento positivo seppur in lieve rallentamento rispetto al mese di aprile”. Relativamente ai singoli mezzi, la TV è negativa, -1% a maggio e in crescita dello +0,6% nei primi cinque mesi. Quotidiani in calo del -13,1% (cinque mesi -4,3%), sono in calo anche i Periodici che si contraggono del -1,3%( cinque mesi +4,8%). In crescita la Radio +5,5% (cinque mesi +4,4%).Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nei primi cinque mesi del 2023 chiude con un +3,4% (+6,3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Segno positivo anche per l’Out of home (Transit e Outdoor) e la Go Tv che nei cinque mesi crescono rispettivamente del +16,4% e +59,7%. In negativo il Direct mail -9,7%, mentre è in crescita il mezzo Cinema +8,6%. 11 i settori merceologici in crescita nel mese di maggio, il contributo maggiore è portato da Gestione Casa (+43%), Cura Persona (+27,2%) e Farmaceutici/Sanitari (+18,3%). LEGGI TUTTO

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    Fed, analisti: avanti tutta sui tassi anche dopo dato inflazione

    (Teleborsa) – Al di là del dato odierno sull’inflazione statunitense, in rallentamento nel mese di giugno e più del previsto, gli addetti ai lavori sono convinti che la Federal Reserve continuerà nel suo percorso di rialzo dei tassi di interesse, negli Stati Uniti.L’andamento dei prezzi reso noto dal Bureau of Labour Statistics (BLS), “non dovrebbe mettere in discussione il rialzo di 25pb a luglio, mentre restano perplessità sulla necessità di un ulteriore rialzo a settembre” – spiega Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte -. “La notizia – sottolinea l’analista – è positiva per i consumi, il che potrebbe portare la Fed a cercare di utilizzare tutti i tecnicismi del caso (ad esempio il tasso reverse repo ed altro), per poter lavorare di più sul calo della liquidità e meno sui tassi, tenendo così sotto controllo i consumi e assicurandosi un trend calante dell’inflazione”.Se, da un lato, assistiamo al “rallentamento dell’inflazione complessiva, dall’altro la Fed non potrà ignorare l’aumento (anche se lieve) dei prezzi core e, con ogni probabilità, sarà chiamata a proseguire la sua lotta all’inflazione” – spiega Richard Flax Chief Investment Officer di Moneyfarm -. “Dopo la pausa di giugno, si prevede quindi – aggiunge l’esperto – che a luglio la banca centrale statunitense riprenderà il ciclo di rialzi dei tassi d’interesse con un aumento di 25 punti base”. Le recenti comunicazioni da parte dei funzionari del Fomc, compreso il presidente Powell, suggeriscono che un “altro rialzo dei tassi di 25 punti base rimane altamente probabile nel corso del mese. Siamo tuttavia del parere che ulteriori rialzi non siano affatto garantiti e siamo sempre più convinti che il rialzo di luglio sarà l’ultimo dell’attuale ciclo, prima che i tagli dei tassi inizino nel primo semestre del 2024”, evidenziano gli analisti di Ebury. LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione rallenta al 3% a giugno. Future positivi

    (Teleborsa) – Frena l’inflazione statunitense nel mese di giugno. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato su base annua un rialzo del 3%, al sotto del consensus (+3,1%) ed in frenata rispetto all’espansione del 4% riportata a maggio.Il dato è dunque più confortante delle attese, anche se resta sempre sotto l’obiettivo del 2% della banca centrale americana, e da cui la Federal Reserve potrebbe impostare la sua prossima politica monetaria.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, al di sotto del consensus (+0,3%) e del mese precedente (+0,4%). La variazione tendenziale si attesta al 4,8%, contro il +5% stimato dal mercato e dopo il +5,3% del mese precedente.(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Scontro tra Governo e magistrati arriva al CSM. Togati Area: “Grave accusa a gip Attura”

    (Teleborsa) – Lo scontro tra il governo e i magistrati arriva al Csm. Il gruppo dei togati progressisti di Area ha chiesto al Comitato di presidenza l’apertura di una pratica a tutela della gip di Roma Emanuela Attura che ha disposto l’imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, nell’inchiesta relativa al caso Cospito. Si sollecita cioè un intervento formale del Csm per stigmatizzare l’attacco rivolto dal governo alla gip con la nota di fonti di Palazzo Chigi in cui si attribuiva a una parte della magistratura la volontà di schierarsi con l’opposizione. La gip del caso Delmastro “è stata indebitamente accusata di appartenere ad una frangia della magistratura tacciata di svolgere un ruolo attivo di opposizione politica nei confronti del governo in carica, in vista della campagna elettorale per le prossime elezioni europee. Si tratta – affermano i togati di Area – di una grave e ingiustificata accusa di perseguire, tramite un provvedimento giudiziario, degli obiettivi politici, mettendo in discussione l’imparzialità della decisione e l’indipendenza della magistrata”.La presa di posizione dei sei consiglieri di Area, il secondo gruppo più rappresentativo al Csm dei togati, è contenuta nella richiesta di apertura della pratica a tutela della gip di Roma Emanuela Attura, depositata al Comitato di presidenza. “Nei giorni scorsi si è assistito ad un attacco mediatico nei confronti del gip del Tribunale di Roma che, a fronte della richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Roma nel procedimento a carico di Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario al Ministero della Giustizia indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al ‘Caso Cospito’, ha disposto con ordinanza l’imputazione coatta – scrivono i consiglieri Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello –. In particolare numerosi articoli di giornale hanno dato notizia di una nota proveniente da Palazzo Chigi”. I consiglieri proseguono riportando il contenuto della nota: “in un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l’archiviazione e il giudice per le indagini preliminari imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati è fuori legge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si è chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziaria. Quando questo interessa due esponenti del governo in carica è lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee”. I consiglieri citano anche ai commenti successivi a quella nota: “alcuni – scrivono – hanno fatto riferimento ad ‘inusuale’ decisione del gip definita ‘una forzatura’”. Sull’iniziativa della gip di Roma si era espresso anche il ministero della Giustizia che in una nota aveva definito “irragionevole” l’imputazione coatta e aveva sostenuto la necessità di una “riforma radicale che attui pienamente il sistema accusatorio”. Secondo il regolamento interno del Csm le pratiche a tutela dei magistrati vengono assegnate dal Comitato di presidenza alla Prima Commissione, presieduta dal laico di Forza Italia Enrico Aimi, che dovrà valutare se ci sono gli estremi per una presa di posizione pubblica del Csm a difesa della magistrata romana. Presupposti che ricorrono in presenza di “comportamenti lesivi del prestigio dell’indipendente esercizio della giurisdizione, tali da provocare un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità della funzione giudiziaria”. La pratica verrà aperta se otterrà la maggioranza dei voti dei sei componenti della Commissione. A quel punto inizierà un’istruttoria che si concluderà con una proposta al plenum che stigmatizzi i comportamenti lesivi del prestigio e dell’indipendenza dei magistrati. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare, mercato mostra segni di appannamento

    (Teleborsa) – “Inequivocabili segnali di appannamento” per il mercato immobiliare italiano dopo “l’euforia” del post Covid. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, “le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche”. Questa la fotografia scattata dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato tra l’altro le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.Nello specifico “la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”. Secondo Nomisma, all’interno di questo scenario macroeconomico le famiglie si sono trovate ad essere improvvisamente più fragili, con una propensione al risparmio crollata su valori nuovamente esigui. A questo si accompagna il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude a molti la possibilità di accedere al necessario sostegno creditizio. La conseguenza dell’accresciuta rischiosità associata dalle banche agli impieghi immobiliari – precisa Nomisma – ha portato ad un calo delle erogazioni con inevitabili ricadute sull’attività transattiva in tutti i comparti.Il mercato della locazione, invece, è in crescita per il quarto semestre consecutivo. Complessivamente le abitazioni locate nel 2022 ammontano a poco meno del 6% dello stock disponibile. Nello specifico, la componente delle locazioni di medio-lungo periodo fa segnare una flessione, con un calo superiore al 4% per i contratti ordinari e una riduzione dell’1,5% per quelli di tipo agevolato. La componente di breve periodo, al contrario, vede aumentare dello 0,6% gli immobili locati a canone libero. Considerando i valori locativi, la maggiore pressione della domanda ha determinato nel primo semestre dell’anno una crescita del +1,7%. Le variazioni più importanti riguardano i mercati di Cagliari, Catania, Padova e Torino (+2%), fino ad arrivare al +3,7% rilevato a Bologna. L’aumento più sostenuto dei canoni ha comportato un innalzamento dei rendimenti medi, che in media sono dell’ordine del 5,2% lordo annuo. Nomisma sottolinea anche come negli ultimi dieci anni i tempi medi per locare un’abitazione si siano dimezzati, passando da 4 a 2 mesi. Il mercato più liquido è quello di Bologna, dove per affittare un’abitazione sono necessari soltanto 1,2 mesi. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, ancora su il prezzo della benzina: quasi 1,85 euro al litro al self

    (Teleborsa) – Salgono ancora i dei prezzi dei carburanti. La media nazionale dei prezzi praticati alla pompa della benzina in fai da te sale a un passo da 1,85 euro/litro, il gasolio supera 1,69 euro/litro. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,849 euro/litro (+2 millesimi, compagnie 1,856, pompe bianche 1,834), diesel self service a 1,691 euro/litro (+3, compagnie 1,698, pompe bianche 1,676). Benzina servito a 1,985 euro/litro (+3, compagnie 2,031, pompe bianche 1,895), diesel servito a 1,830 euro/litro (+3, compagnie 1,877, pompe bianche 1,738).Gpl servito a 0,707 euro/litro (-1, compagnie 0,718, pompe bianche 0,694), metano servito a 1,432 euro/kg (+1, compagnie 1,436, pompe bianche 1,427), Gnl 1,248 euro/kg (-1, compagnie 1,257 euro/kg, pompe bianche 1,242 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,921 euro/litro (servito 2,170), gasolio self service 1,776 euro/litro (servito 2,035), Gpl 0,837 euro/litro, metano 1,550 euro/kg, Gnl 1,214 euro/kg. LEGGI TUTTO