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    Piano ‘Italia a 1 Giga’: Open Fiber e UNIFIBER insieme per estendere la rete FTTH nel Lazio

    (Teleborsa) – Open Fiber – operatore di rete in fibra ottica FTTH leader in Italia e tra i primi a livello europeo – e UNIFIBER – joint venture istituita da Unidata e CEBF – comunicano di aver stretto un accordo di collaborazione che consentirà a Open Fiber di riutilizzare infrastrutture di rete di proprietà di UNIFIBER già esistenti nel Lazio per estendere la rete FTTH (Fiber To The Home, la fibra che arriva all’interno delle abitazioni) nell’ambito del Piano ‘Italia a 1 Giga’, piano di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga finanziato dai fondi del PNRR.La partnership è volta ad accelerare l’arrivo della rete ultraveloce nei territori della Regione, favorendo interventi tempestivi per ridurre il digital divide e migliorare l’accesso a servizi sempre più essenziali garantiti dalla connessione, in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass.L’infrastruttura attraversa i Comuni di Bracciano, Colleferro, Albano, Monterotondo, Vetralla, Palombara Sabina, Marcellina, Moricone, Ladispoli, Cisterna di Latina, Formello, Anguillara, Valmontone, Monterosi e Mentana.”L’obiettivo principale di Open Fiber è creare un’infrastruttura di rete capace di fornire connettività ultraveloce a tutti i cittadini, e accordi come questo sono fondamentali per accelerare lo sviluppo della Regione grazie alla nostra rete in FTTH” – ha commentato Nicola Grassi, Direttore Technology di Open Fiber. “La nostra infrastruttura, infatti, è in grado di raggiungere fino a 10 Gigabit al secondo con il massimo delle performance su tutti i dispositivi. In questo modo cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni potranno accedere senza interruzioni a lavoro da remoto, didattica online, servizi pubblici, telemedicina, domotica e intrattenimento”.”Unifiber è nata con l’intento di velocizzare la messa a disposizione della migliore tecnologia di accesso ad Internet in aree che altrimenti sarebbero rimaste escluse e relegate allo stato di digital divide – dichiara Marcello Vispi, CEO di Unifiber – nel corso di questi anni abbiamo preso iniziative importanti, che hanno dato maggiore impulso a Unifiber e accresciuto il suo perimetro di azione. Ma questa annunciata oggi è un’iniziativa particolarmente rilevante per accelerare questo processo virtuoso, con tutto il vantaggio che ne consegue per le aziende e i cittadini accolti e ricompresi nel nostro grande progetto. La partnership con una realtà autorevole come Open Fiber ci pone, con nostro orgoglio, tra i protagonisti di quella che non è soltanto un’iniziativa industriale, ma anche un’azione di beneficio collettivo, strategica per il sistema Paese”. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Exclusive Networks da parte di CD&R e Permira

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento europeo sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto della francese Exclusive Networks da parte dei colossi del private equity Clayton, Dubilier & Rice (CD&R) e Permira. La transazione riguarda principalmente la distribuzione all’ingrosso di prodotti e soluzioni IT, compresi prodotti e soluzioni legati alla sicurezza come la sicurezza informatica.La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le limitate posizioni di mercato delle società interessate derivanti dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di controllo delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare Pugliese e Arca rinnovano accordo su bancassicurazione

    (Teleborsa) – Si consolida la partnership di Arca Vita-Arca Assicurazioni e Banca Popolare Pugliese (BPP) grazie al rinnovo di un accordo commerciale di durata quinquennale per lo sviluppo dell’attività di bancassicurazione, approvato dai Consigli di Amministrazione delle due compagnie e della banca.Con questo passaggio, le compagnie veronesi diventano il partner di riferimento di BPP per l’offerta di prodotti assicurativi, si legge in una nota. Banca Popolare Pugliese, che ha 94 filiali, intende sviluppare per la propria clientela una consulenza globale che abbraccia l’ambito patrimoniale ed assicurativo.”Il rafforzamento della partnership con Arca Vita ed Arca Assicurazioni è un tassello fondamentale della strategia di sviluppo della bancassicurazione che metteremo in atto e che prevede l’ulteriore ampliamento dell’offerta assicurativa a disposizione della nostra clientela ed una progressiva digitalizzazione dei servizi”, ha commentato Mauro Buscicchio, Direttore Generale di Banca Popolare Pugliese.”Saremo al fianco di Banca Popolare Pugliese per offrire alla sua clientela le migliori soluzioni assicurative, che possiamo realizzare grazie alla nostra storia e competenza di bancassicurazione e grazie all’appartenenza al Gruppo Unipol”, ha detto Marco Battisti, Amministratore Delegato di Arca Vita ed Arca Assicurazioni. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Giorgetti: chiesta a Bruxelles una proroga

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia e delle Finanze, GiancarloGiorgetti, ha fatto sapere che davanti alla Commissione europea “c’è la richiesta dell’Italia di prorogare il PNRR”. “Spero venga soddisfatta”, ha aggiunto nel suo intervento all’assemblea di Confimi. Il Ministro ha dichiarato che l’operazione effettuata con il ddl di bilancio sugli investimenti “e che rispetta le nuove regole europee” è stata quella di “finanziare i progetti praticabili in breve tempo, per evitare che si formino residui e concentrarsi sulle misure del PNRR” che devono essere completate entro il 2026, altrimenti “le risorse si perdono”. Da qui la proposta italiana di prorogare il termine per il completamento dei progetti PNRR che attualmente è giugno 2026.Restando sul piano europeo, Giorgetti ha rivendicato il lavoro del governo sulla legge di Bilancio. “Cercheremo di avere un protagonismo diverso a livello europeo. L’Italia è il Paese più stabile, in Francia il Parlamento ha bocciato il bilancio e la Germania non l’ha neanche presentato. Dopo tanti anni cercheremo anche noi di insegnare qualcosa agli altri”. Quanto ai possibili dazi americani, il ministro ha spiegato che conn “l’amministrazione di Trump non cambia l’impostazione. Provvedimenti protezionistici c’erano già prima con Biden, la fase era già iniziata”. “Ma è drammatica – ha sottolineato il Ministro – la difficoltà dell’Europa a posizionarsi e dare risposte”.Il ministro ha definito “incomprensibile” l’atteggiamento “di alcuni sindacati” sulla manovra. Nel provvedimento “è stata data priorità al lavoro dipendente fino a 40.000 euro con importanti benefici in busta paga”, ha sottolineato il ministro facendo riferimento era a Cgil e Uil che hanno confermato lo sciopero del 29 novembre dopo l’ultimo incontro a Palazzo Chigi sulla manovra.”Molto si è discusso e polemizzato sul sacrificio che il governo ha chiesto alle banche per la finanza pubblica, ma poco si è detto del contributo che lo Stato ha dato al sistema bancario attraverso garanzie pubbliche. Certo nell’interesse degli imprenditori, ma soprattutto delle banche”, ha dichiarato infine il ministro in riferimento al periodo del Covid. “Ora – ha aggiunto – dobbiamo rientrare nel normale esercizio del credito bancario senza penalizzare le imprese, completando la disintossicazione dalle misure Covid”. LEGGI TUTTO

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    Art Bonus, MIC: in 10 anni raccolto 1 miliardo di euro

    (Teleborsa) – Risultati “incoraggianti” per l’Art Bonus – strumento che riconosce ai donatori un credito d’imposta del 65% delle erogazioni liberali effettuate a sostegno di un bene culturale – a 10 anni dalla sua entrata in vigore: raggiunto un miliardo di euro raccolti in tutta Italia, superate 44.300 donazioni da mecenati tra individui, aziende e fondazioni, oltre 4150 progetti già realizzati, più di 2730 raccolte attualmente aperte. “Un ottimo bilancio – commenta la direttrice divisione rapporti pubblico-privati ALES, Carolina Botti – per una legge tutto sommato ancora “giovane” i cui punti di forza sono: facilitazione del rapporto pubblico/privato, semplicità, trasparenza, assistenza nell’utilizzoA livello nazionale il miliardo di euro raccolti è così suddiviso: oltre 358,5 milioni in Lombardia, seguita dal Piemonte con 134 milioni, dalla Toscana con 130,2 milioni, dall’Emilia-Romagna con 127,1 milioni e dal Veneto con 113,1 milioni. I cittadini privati hanno contribuito con il 62% delle 44.309 donazioni. Il 25% delle donazioni è poi arrivato dalle imprese e 13% da enti non commerciali. “Il futuro della cultura nel nostro Paese è legato all’alleanza tra il pubblico e il privato. Ci sono tanti esempi virtuosi in Italia, dalla Scala di Milano all’Arena di Verona che si sostengono più con le risorse private che con quelle pubbliche. Per cui è evidente che il mondo del privato è fondamentale. L’ Italia è il Paese più bello al mondo, una superpotenza culturale” ha affermato il sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi, aprendo la cerimonia svoltasi ieri nella sala Spadolini del Mic, dove sono stati anche consegnati i premi del Concorso Art Bonus 2024.Per supportare la conoscenza dell’Art Bonus è stato presentato in anteprima il nuovo spot girato a Roma, a Palazzo Barberini, che sarà oggetto di Pubblicità Progresso nella seconda metà di novembre. “Un aspetto di grande potenzialità dell’Art Bonus – ha dichiarato il presidente e AD di ALES, Fabio Tagliaferri – è il coinvolgimento attivo dei cittadini ed il loro riavvicinamento al patrimonio culturale identitario. ALES, nel suo ruolo di gestore e promotore dell’Art bonus per conto del MiC, si è adoperata per creare tutte le condizioni affinché enti beneficiari e mecenati potessero conoscere ed utilizzare in modo appropriato tale strumento fiscale, attraverso un’azione di comunicazione, formazione, assistenza, consulenza non solo centralmente, ma anche sul territorio. In tale contesto rientra anche il nuovo spot di pubblicità progresso girato a Palazzo Barberini reso possibile anche grazie al sostegno del Direttore Thomas Clement Salomon che ha offerto uno dei luoghi più suggestivi d’Italia per raccontare al grande pubblico l’importanza di questa norma”. Occasione per fare il punto sullo strumento di sostegno del mecenatismo e di riconoscimento agli istituti promotori e ai loro benefattori è il concorso Art Bonus, iniziativa del Ministero della Cultura e di ALES spa in collaborazione con Promo PA Fondazione. Giunto quest’anno alla sua ottava edizione, il concorso ha visto salire sul primo gradino del podio l’Accademia Carrara di Bergamo nella categoria “Beni e luoghi della Cultura” con 26.585 voti e l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Sa) nella categoria “Spettacolo dal vivo” con 18.900 voti. I due vincitori hanno avuto la meglio sui 381 progetti ammessi alla prima fase eliminatoria sul sito ufficiale ed alla successiva votazione finale su Facebook e Instagram di Art Bonus dove a contendersi le prime posizioni sono arrivati in 40. Molto alta la risposta dei cittadini che ha espresso ben 224.239 voti per i progetti in gara. LEGGI TUTTO

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    Mercato degli autocarri, ANFIA: a ottobre +0,2%. Si riduce flessione di veicoli trainati e autobus

    (Teleborsa) – Nel mese di ottobre il comparto degli autocarri si mantiene sui volumi registrati un anno fa, mentre i veicoli trainati e gli autobus proseguono il trend negativo, ma riducono la flessione. Analizzando nel dettaglio il mercato di ottobre 2024, nel mese sono stati rilasciati 2.241 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+0,2% rispetto ad ottobre 2023) e 1.203 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-4,5%), suddivisi in 140 rimorchi (+10,2%) e 1.063 semirimorchi (-6,2%). Questi i dati diffusi oggi dall’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA).Nei primi dieci mesi del 2024 si contano 25.046 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 2,7% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2023, e 11.466 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-13,5% rispetto a gennaio-ottobre 2023), cosìripartiti: 1.147 rimorchi (+1,1%) e 10.319 semirimorchi (-14,9%).Per gli autocarri, nei primi dieci mesi del 2024, tutte le aree geografiche del Paese presentano una variazione positiva: +6,7% il Nord-Est, +2,4% il Nord-Ovest e rialzi più contenuti nell’area Sud e Isole (+0,3%) e nelle regioni del Centro (+0,2%).Per classi di peso, a gennaio-ottobre 2024 i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano ancora la crescita più significativa (+127%), seguiti dai veicoli sopra le 12,5 e fino a 16 tonnellate (+15,4%) e dai veicoli pesanti sopra le 16 tonnellate (+2,2%). In calo, invece, i veicoli sopra le 5 e fino a 8 tonnellate (-3,5%) e i veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate (-1,7%).Nei primi dieci mesi del 2024, gli autocarri rigidi risultano in crescita del 7,4%, mentre i trattori stradali chiudono a -1,6%. Nello stesso periodo, mantengono una crescita a doppia cifra i veicoli da cantiere (+25,1%), mentre la variazione è pressoché stabile per i veicoli stradali (+0,5%).Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi dieci mesi del 2024 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,9% (stessa quota di gennaio-ottobre 2023), per un totale di 465 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano lo 0,8% del totale (era l’1,4% nei primi dieci mesi del 2023).”Il forte rallentamento nel trend di immatricolazioni dei veicoli commerciali registrato nel mese di ottobre testimonia ancora una volta l’inconciliabilità di politiche discontinue e incerte per un settore chiamato ad affrontare la sfida della transizione ecologica – commenta Luca Sra, delegato ANFIA per il trasporto merci –. Risulta pertanto incomprensibile la scelta dell’Esecutivo di tagliare i fondi già stanziati e destinati al settore automotive, facendo così mancare il supporto alle piccole e medie imprese che investono in veicoli commerciali di ultima generazione, la cui produzione in Italia rappresenta un’eccellenza europea. Similarmente, si esprime disappunto per il mancato recepimento nel disegno di legge di bilancio attualmente in discussione di uno stanziamento congruo per l’autotrasporto, come già richiesto dalle principali associazioni automotive e del settore. Affinché si possa rispondere alla sfida della decarbonizzazione, sarà infatti necessario incrementare le risorse disponibili per il comparto destinandole alla strutturazione di un fondo pluriennale che supporti le aziende nel rinnovo del parco circolante con mezzi a basse e zero emissioni, a cominciare dalle motorizzazioni a gas naturale compresso o liquefatto o quelle diesel di ultima generazione, entrambe compatibili con i rispettivi biocarburanti – biometano e HVO. Contestualmente, si rinnova l’invito a valutare la reintroduzione di agevolazioni fiscali per gli investimenti in beni strumentali veicolari sostenibili”. In riferimento ai veicoli trainati, nei primi dieci mesi del 2024 tutte le aree geografiche – tranne il Sud e Isole, che chiude a +1,1% – registrano una flessione: più lieve nelle regioni del Centro (-5,6%), mentre calano a doppia cifra il Nord-Ovest (-21,3%) e il Nord-Est (-23,7%). Le marche estere totalizzano 6.321 libretti di circolazione a gennaio-ottobre 2024 (-21,1%); variazione negativa, seppur più contenuta, anche per le marche nazionali (-1,9%), con 5.145 libretti.”Il mese di ottobre continua a registrare un calo nel mercato italiano di rimorchi e semirimorchi che, tuttavia, è andato meglio rispetto agli altri paesi europei – afferma Massimo Menci, presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA –. Alla luce di questi dati, in aggiunta alla totale assenza in Legge di bilancio di risorse dedicate allo svecchiamento del parco circolante e alla conseguente decarbonizzazionedel settore, urge l’adozione del regolamento di attuazione del Codice della strada per la libera circolazione dei veicoli a 18mt che, con una riduzione dei viaggi, garantirà una maggiore sicurezza stradale e un contenimento degli impatti ambientali. Auspichiamo, inoltre, che il MIT definisca in tempi brevi il decreto direttoriale per la definizione dei tempi e delle modalità di prenotazione dei 25 milioni stanziati dal DMInvestimenti del 2024″.Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza ad ottobre 2024 440 nuove unità, con un decremento del 2,9% rispetto ad ottobre 2023. Nel decimo mese dell’anno, ad eccezione degli autobus adibiti al TPL, in ripresa (+14,4%), gli altri compartimantengono un andamento negativo: calano a doppia cifra gli autobus e midibus turistici (-59,7%) e gli scuolabus (-21,4%), mentre presentano una flessione più contenuta i minibus (-2,8%). Nei primi dieci mesi del 2024, i libretti di autobus rilasciati sono 5.276 (+19% rispetto a gennaio-ottobre 2023). Nel cumulato tutti i segmenti registrano invece una variazione positiva: +98,8% i minibus, +24,3% gli autobus e midibus turistici, +10,1% gli scuolabus e +6,4% gli autobus adibiti al TPL.Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 23,9% a gennaio-ottobre 2024 (contro il 15,6% dei primi dieci mesi del 2023), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 25,6% (20,5% a gennaio- ottobre 2023). A livello territoriale, infine, nei primi dieci mesi del 2024 le immatricolazioni si mantengono in crescita in due aree geografiche su quattro, con un rialzo a doppia cifra nel Centro (+58,3%) e nel Sud e isole (+38,4%), mentre calano del 3,1% nel Nord-Ovest e del 19,9% nel Nord-Est. LEGGI TUTTO

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    Nielsen Ad Intel: mercato pubblicitario in positivo a settembre (+2,2%)

    (Teleborsa) – Nielsen, leader globale nella misurazione dell’audience, dei dati e nelle analisi, ha pubblicato i risultati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario nel mese di settembre 2024. Questi vedono gli investimenti pubblicitari in Italia chiudere il mese a +2,2%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi nove mesi a +5,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi nove mesi del 2024 si attesta a +6,8%.”Continua l’andamento positivo del 2024 anche se si registra un rallentamento della crescita, principalmente dovuto al confronto con l’ultimo quadrimestre del 2023 dove si erano registrati investimenti particolarmente sostenuti – dichiara Luca Bordin, Country leader Italia –. Le previsioni per gli ultimi mesi dell’anno, infatti, ci portano ad ipotizzare un rallentamento del tasso di crescita del mercato che, pur rimanendo in positivo, potrebbe calare di circa un punto percentuale rispetto alla crescita cumulata Gen./Set. (+5,7%). Tutto questo al netto delle incertezze legate agli avvenimenti di politica internazionale che in questo periodo potrebbero essere particolarmente rilevanti”.Relativamente ai singoli mezzi, la TV è cresciuta del +5,7% a settembre e +9,8% nei primi nove mesi dell’anno. I Quotidiani sono in calo del -7,8% a settembre 2024 e del -7,2% nei primi nove mesi dell’anno. A settembre in calo del -2,5% anche i Periodici, che nei primi nove mesi registrano un -1,6%. La Radio è in calo a settembre del -2,7% e nei primi nove mesi del +7,4%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nei primi nove mesi del 2024 chiude con un +4,0% (+4,6% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).Segno positivo nei primi nove mesi per l’Out of Home (Transit e Outdoor) che registra un +9% e per il Cinema +41,2%. In calo la Go TV che segna un -3,8% e il Direct Mail -8,3%.Sono 17 i settori merceologici in crescita nel mese di Settembre, il contributo maggiore è portato da Automobili (+18,8%), Servizi Professionali (+15,5%) e Cura Persona (+13,7%). In calo a settembre gli investimenti di Media/Editoria (-31,8%), Abbigliamento (-21,4%) e Finanza/assicurazioni (-11,8%).Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, nei primi nove mesi del 2024, l’andamento positivo di Automobili (+26,7%), Gestione casa (+34,3%) e Distribuzione (+11,4%), in calo invece Media/Editoria (-16,7%), Telecomunicazioni (-7,4%) e Abbigliamento (-2,9%).”Dopo 3 mesi di crescita, il settore Finanza/Assicurazioni registra una flessione segnando un calo del -11,8%. Il risultato negativo è attribuibile alla contrazione registrata da Tv e Radio che rappresentano il 76% del mercato del comparto. La flessione – conclude Bordin – è stata, rispettivamente, del -4,4% e del -29,7%”. LEGGI TUTTO

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    Metalmeccanici, rotta trattativa su contratto: annunciato sciopero di otto ore

    (Teleborsa) – Si rompe la trattativa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici 2024/2027. È quanto emerso al termine del tavolo di oggi, a causa delle distanze riscontrate tra le parti sulle proposte relative agli aumenti salariali. I sindacati hanno annunciato l’avvio della mobilitazione, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, fino allo sciopero di 8 ore su base territoriale, da programmare nelle prossime settimane, oltre al blocco delle flessibilità e degli straordinari.I sindacati di categoria, in particolare, chiedono un aumento dei salari in tre anni di 280 euro mensili sui minimi per il livello medio. Le associazioni datoriali – che nella loro proposta estendono a quattro anni la vigenza del contratto – propongono invece di confermare l’aumento definito in base all’inflazione (Ipca-Nei). Sulla base delle previsioni disponibili da parte dell’Istat, l’adeguamento dei minimi tabellari all’indice Ipca Nei sarebbe pari a 173,37 euro lordi per il livello C3 nel periodo 2025-2028, cifra da adeguare sulla base del dato effettivo. “Grave è la volontà di Federmeccanica e di Assistal di voler cambiare le regole del modello contrattuale che nella sostanza significa nessun aumento certo per i prossimi anni ma tutto legato all’andamento dell’inflazione – spiegano in una nota unitaria Fim, Fiom e Uilm nazionali, dopo la rottura della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici –. Insignificanti sono state le risposte per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, come del resto non è stata data alcuna disponibilità per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro, per noi elemento significativo per affrontare una situazione industriale difficile”. Sono inoltre “mancati passi in avanti anche su altre importanti parti normative: tra i principali welfare, previdenza formazione e inquadramento professionale, salute e sicurezza, appalti. Su queste basi – sottolineano i sindacati – era per noi impossibile continuare il confronto”. Fim, Fiom e Uilm confermano dunque di aver proclamato “lo stato di agitazione attraverso il blocco delle flessibilità e lo sciopero dello straordinario”. Inoltre sono state proclamate 8 ore di sciopero articolate con modalità da definire unitariamente a livello territoriale, da effettuarsi a partire dalla prossima settimana. “Al fine di coinvolgere i lavoratori e renderli consapevoli della grave rottura che si è consumata – concludono i sindacati – verranno organizzate assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro”. “La nostra proposta è una risposta alle richieste del sindacato, ai bisogni dei lavoratori incidendo sulle varie dimensioni della persona”, e “alle esigenze delle imprese incidendo su fattori di competitività, ai problemi sociali che potranno incidere negativamente su persone e imprese”sottolinea in una nota Federmeccanica, dopo l’incontro di oggi con Fiom, Fim e Uilm. Secondo l’associazione datoriale la proposta prevede un beneficio economico potenziale, in presenza di tutte le condizioni previste, per un livello C3, nel periodo 2025-2028, che può arrivare a 7.010 euro. “La nostra proposta – scrive l’associazione di categoria – è la risposta a chi dice che non vogliamo rinnovare il Ccnl nonostante le gravissime difficoltà del nostro settore”. In particolare, la proposta “riconosce benefici aggiuntivi rispetto all’adeguamento all’inflazione (Ipca Nei), con strumenti e modalità che tengono conto della grave situazione del settore”. Con l’adeguamento ex post dei minimi tabellari all’Ipca Nei, sulla base delle stime ad oggi disponibili, “l’incremento totale sarebbe pari a 173,37 euro nel periodo 2025-2028”. “In più – prosegue la nota – sono previsti altri benefici che complessivamente, al verificarsi delle condizioni previste sui vari istituti, potranno determinare fino a 6.510 euro circa lordi come massa salariale al livello C3 nel periodo 2025-2028”. A questa somma, “grazie agli incentivi sui flexible benefits i dipendenti potranno ricevere fino a 500 euro netti aggiuntivi nel periodo 2025-2028”. A questo, sempre secondo Federmeccanica, il sindacato ha però risposto “con l’annuncio dell’apertura di una fase conflittuale”. LEGGI TUTTO