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    USA, PMI Chicago sale in agosto e supera attese

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di agosto 2023, l’indice PMI Chicago si è attestato a 48,7 punti contro i 42,8 punti del mese precedente. Il dato risulta anche superiore alle attese degli analisti, che erano per una crescita fino a 44,1 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Alluvione, Figliuolo: “Al lavoro per i rimborsi al 100%”

    (Teleborsa) – “Stiamo affinando insieme alla Regione tre ordinanze, una per i soggetti attuatori, una per le famiglie e una per le imprese. Vogliamo perimetrare bene i danni da ristorare, per arrivare ai rimborsi fino al 100% come ha detto la presidente Meloni. C’è richiesta di più risorse per famiglie e imprese. Quando avremo perimetrato i danni, si agirà nel più breve tempo possibile”. È quanto ha affermato il commissario alla ricostruzione post alluvione Francesco Figliuolo, dopo l’incontro in Regione Emilia-Romagna con le parti sociali. “Abbiamo avuto un ottimo confronto. Le relazioni tra struttura commissariale e regione, si stanno svolgendo in maniera molto buona. L’obiettivo è comune: mettere a posto quello che è successo dopo la tremenda alluvione che ha portato morte, distruzione, danni economici. Vogliamo lavorare bene, in maniera veloce e seguendo i principi di sana amministrazione: trasparenza, legalità, efficienza – ha spiegato Figliuolo, nella conferenza stampa in Regione Emilia-Romagna con il presidente Stefano Bonaccini –. Da tutte le parti sociali è emersa soddisfazione per l’ordinanza appena emanata, per ristorare i soggetti attuatori in particolare i comuni più piccoli di ciò che avevano dovuto erogare per le somme urgenze. A brevissimo ci sarà un’ordinanza per interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio. Questo permetterà di continuare i cantieri, mettere in sicurezza fiumi e territorio. Il discorso dei soldi è relativo, perché in questo momento stiamo affinando in maniera veloce le procedure. Parliamo di una mole di fondi pubblici, che sono soldi di tutti noi cittadini che lo Stato mette a disposizione: stiamo andando con un occhio particolare sulle situazioni più fragili. In questo momento dobbiamo perimetrare, cioé capire qual è il danno da ristorare, e contemporaneamente stiamo lavorando come se le risorse le avessimo tutte in cassa, perché governo e presidente del consiglio hanno detto che saranno dati i fondi. È inutile che io adesso venga a dare delle date. Non abbiamo date perché stiamo per mettere a punto le piattaforme e le procedure, dopo di che arriveranno le richieste e noi, con quello che abbiamo, facendo le proiezioni, andremo a chiedere anche altri fondi ed erogheremo i rimborsi. Capisco che se uno vede che il commissario ha un portafoglio più ampio ha più fiducia, ma come ho detto per le somme urgenze ‘guardate che arrivano e sono arrivati’, anche per i ristori dei danni a famiglie e imprese arriveranno. Dobbiamo solo mettere a punto norme semplificate, con schemi e modelli di perizie, in modo che poi si possa celermente andare a rimborsare. Bisogna asseverare i danni e dobbiamo dare la modellistica, la daremo a breve. Io una data non ce l’ho. Non sono in grado di darla”. “La struttura commissariale, utilizzando il buon senso e l’interpretazione della norma, – ha aggiunto Figliuolo, rispondendo ad una domanda sui Comuni non presenti nell’elenco per le prime misure, come per esempio una parte di territorio del Bolognese – ristorerà tutti i lavori di somma urgenza o urgenti che hanno un nesso di causalità con l’alluvione. Se un Comune per vari motivi non è in elenco, ma ha la frana o il ponticello che è venuto via o qualsiasi altra cosa dovuta all’alluvione sarà ristorato. Stiamo ponendo in campo un’istruttoria, con criteri scientifici e se dovranno essere messi in elenco saranno messi in elenco, in maniera inclusiva. Tutto ciò che è ricostruzione legato a incolumità di persone e territorio è nel perimetro delle somme urgenze e urgenze. Qualora non sia stata posta, basta segnalarlo e noi verificheremo e l’inseriremo”. Nel corso dell’incontro con il commissario per la ricostruzione post alluvione in Romagna, Bonaccini ha chiesto “risorse immediate” per aprire i cantieri e concludere le opere idrauliche entro l’inverno, lo sblocco di 1 miliardo di euro non utilizzato e di assicurare la norma del credito d’imposta. “Abbiamo chiesto di assicurare al territorio e ai cittadini che tutti i danni subiti dalle infrastrutture idrauliche e tutti i detriti che ancora limitano il deflusso delle acque vengono realizzati entro l’inverno – ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna –. Abbiamo bisogno di completare i cantieri, non aprirli. Per questo serve che le risorse siano immediatamente messe a disposizione per poter aprire i cantieri. Non può accadere che un evento ordinario produca danni straordinari su un territorio già così ferito. Affinché i soggetti attuatori possano realizzare questa mole di lavori è indispensabile un tempestivo e forte irrobustimento delle strutture tecniche”. I tempi, ha ricordato il governatore, “sono decisivi: per le imprese che hanno lavorato e aspettano di essere pagate, per gli enti locali esposti dal punto di vista finanziario, per le famiglie che hanno perso molto o tutto e per le imprese. Ci sono – ha aggiunto Bonaccini – circa 300 milioni, ne servono almeno 10 volte tanto. Torno a chiedere al governo di sbloccare subito oltre 1 miliardo di euro di risorse non spese. Abbiamo fatto una richiesta a Meloni e lo torniamo a ribadire. Semplificare vuol dire anche trovare le procedure giuste. Al di là di quando arriveranno le risorse oggi mancano più della metà delle risorse. Non si può aver tutto subito ma chiediamo intanto che assieme a 1 miliardo, venga utilizzato la norma per il credito d’imposta: ha funzionato benissimo durante la ricostruzione post terremoto e dà certezze”. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, sussidi disoccupazione scendono a sorpresa

    (Teleborsa) – Calano a sorpresa le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 26 agosto, i “claims” sono risultati pari a 228.000 unità, in diminuzione di 4.000 unità rispetto alle 232.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 230 mila). Il dato è migliore del consensus che stimava un aumento a 235 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 237.500 unità, in aumento di 250 unità rispetto al dato della settimana precedente di 237.250. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 19 agosto, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.725.000, in aumento di 28.000 mila unità rispetto alle 1.697.000 unità della settimana precedente. Le stime degli analisti erano per un aumento fino a 1.703.000 unità. LEGGI TUTTO

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    USA, spese personali luglio crescono più delle attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le spese delle famiglie americane a luglio 2023. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,8% dopo il +0,6% del mese precedente (rivisto da un preliminare di +0,5%) e si confrontano con un +0,7% stimato dagli analisti. I consumi reali hanno accelerato al +0,6% da +0,4%, superando il consensus. I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,2%, sotto il 0,3% registrato il mese precedente e stimato dagli analisti. Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,2% su mese (come il mese precedente) e del 3,3% su anno (+3% il mese precedente) e risulta in linea con il consensus. LEGGI TUTTO

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    USA, Challenger: balzo dei licenziamenti ad agosto

    (Teleborsa) – Aumentano significativamente i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di agosto 2023. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 75.151 posti di lavoro. Il dato rivela un aumento del 217% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 23.697 licenziamenti e un del 267% rispetto allo stesso periodo del 2022 (20.485 unità).Da inizio anno si sono registrati 557.057 licenziamenti (+210% rispetto ai 179.506 del pari periodo del 2022).”Le offerte di lavoro stanno diminuendo e i lavoratori americani sono più riluttanti a lasciare le loro posizioni in questo momento. Il mercato del lavoro si sta normalizzando dopo la pandemia e la frenesia delle assunzioni post-pandemia”, ha affermato Andrew Challenger, esperto del lavoro e vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.”L’aumento dei tagli di posti di lavoro non sorprende poiché la rivoluzione tecnologica e le aziende che adottano un approccio di risparmio sui costi dell’economia rivendicano posizioni”, ha aggiunto.Il settore dei magazzini ha guidato tutti i settori in agosto con 32.123 licenziamenti, principalmente a causa del fallimento di Yellow.(Foto: elleaon | 123RF) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione delle attività di riassicurazione di AIG da parte di RenRe

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo delle attività di riassicurazione della società statunitense American International Group (AIG) da parte dell’americana RenaissanceRe Holdings (RenRe).L’attività di riassicurazione di AIG comprende: Validus Reinsurance, AlphaCat Managers e Talbot Underwriting.La Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le limitate sovrapposizioni orizzontali e relazioni verticali risultanti dall’operazione proposta. L’operazione è stata esaminata secondo la procedura semplificata. LEGGI TUTTO

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    Germania, vendite al dettaglio calano oltre le attese a luglio

    (Teleborsa) – Peggiora a luglio 2023 il commercio al dettaglio in Germania. Le vendite in termini reali hanno registrato un decremento dello 0,8% su mese, dopo il -0,8% registrato il mese precedente. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che erano per una salita dello 0,3%. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), la variazione annua si attesta a -2,2% dal -1,6% rilevato a giugno e rispetto al -1% del consensus.A luglio 2023, rispetto a giugno 2023, le vendite al dettaglio di generi alimentari sono aumentate del 2,0%. Rispetto al minimo di dicembre 2022, le vendite depurate dal calendario e dalla stagionalità di prodotti alimentari sono state più alte del 4,4%. “I consumatori hanno quindi acquistato un po’ più di generi alimentari rispetto alla fine del 2022 – evidenzia DESTATIS – Uno dei motivi è probabilmente che da marzo 2023 i prezzi dei generi alimentari sono leggermente diminuiti rispetto al mese precedente”.(Foto: Dimitris Vetsikas / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Cina, indici PMI: manifattura in contrazione per quinto mese consecutivo

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera cinese si è contratta per il quinto mese consecutivo ad agosto 2023, secondo gli indici PMI ufficiali pubblicati dal National Bureau of Statistics, mantenendo la pressione sulle autorità affinché forniscano sostegno per sostenere la crescita economica in un contesto di domanda debole sia nel paese che all’estero.In particolare, il PMI manifatturiero è salito a 49,7 punti dai 49,3 del mese precedente ed è risultato superiore ai 49,4 attesi, restando sotto la soglia chiave dei 50 punti sotto la quale l’attività si contrae.L’aspetto positivo è che i nuovi ordini sono tornati ad espandersi per la prima volta in cinque mesi e i proprietari delle fabbriche hanno indicato che i prezzi alla produzione stavano migliorando per la prima volta in sette mesi.Il PMI non manifatturiero, che incorpora sotto-indici per l’attività del settore dei servizi e delle costruzioni, è sceso a 51 punti dai 51,5 di luglio, risultano inferiore alle attese per 51,1 punti. Il PMI composito, che comprende sia l’attività manifatturiera che quella non manifatturiera, è salito a 51,3 punti dai 51,1 precedenti. LEGGI TUTTO