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    USA, +187 mila occupati ad agosto. Tasso disoccupazione al 3,8%

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese i non-farm payrolls ad agosto 2023, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è aumentato al 3,8%, rispetto al 3,5% del mese precedente e rispetto al 3,5% del consensus. Sono stati aggiunti 187 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a luglio erano state create 157 mila buste paga (dato rivisto da 187 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 170 mila di posti di lavoro.Il dato è superiore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 179 mila posti di lavoro, contro i 155 mila rivisti di luglio e i 150 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 16 mila unità, al di sopra del consensus di +0 mila, e si confrontano con i -4 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 33,82 dollari, registrando un aumento dello 0,2% su mese e del 4,3% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +4,4% a/a) dopo il +0,4% mensile e +4,4% tendenziale registrato a luglio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura agosto ancora in contrazione

    (Teleborsa) – Conferma una contrazione l’attività della manifattura in Giappone. L’indice PMI manifatturiero elaborato da Jibun Bank, pubblicato da S&P Global, indica un valore di 49,6 punti, invariato rispetto al mese di luglio, e poco al di sotto dei 49,7 punti attesi dagli analisti.L’indicatore resta così per il terzo meese consecutivo al di sotto della soglia critica dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e di espansione – valori al di sopra. LEGGI TUTTO

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    Calo finanziamenti imprese, Confcommercio: “Italia ultima in Eurozona”

    (Teleborsa) – “Non sorprende, purtroppo, la frenata dei prestiti bancari alle imprese registrata a luglio. Frenata che, in questa specifica classifica, – secondo un rapporto pubblicato oggi dal Sole 24 Ore – colloca il nostro Paese in ultima posizione tra le economie maggiori dell’Eurozona. In effetti, non si tratta di un episodio isolato, ma – come anche evidenziato da numerose analisi della Banca d’Italia – di un vero e proprio trend che impatta principalmente sulle imprese di minori dimensioni, considerate strutturalmente più rischiose dal sistema bancario, perché più difficili da valutare tramite scoring automatici sulla scorta di database. È quanto si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia.”L’innalzamento dei tassi di interesse voluto dalla BCE per contrastare il fenomeno inflattivo – prosegue la nota – agisce sul lato della domanda di finanziamenti bancari da parte delle imprese. Ma occorre interrogarsi anche sulla compatibilità del modello di sistema bancario – che si è affermato in Italia sulla spinta della regolamentazione europea – con quello della micro e piccola impresa diffusa che caratterizza il nostro sistema imprenditoriale. Un modello che effettua le proprie scelte allocative attraverso strumenti e logiche di natura per lo più ‘algoritmica’ che standardizzano e omologano. Il nostro sistema imprenditoriale ha bisogno, invece, di un ecosistema bancario e finanziario in grado di coglierne le peculiarità”. Relativamente al confronto in corso sulla rivisitazione del Fondo di garanzia PMI, Confcommercio ha quindi fornito il proprio contributo con l’intento di riportare in asse sistema finanziario ed economia reale. E ciò – spiega la nota – ripristinando il focus dell’intervento del Fondo sulle imprese di minori dimensioni – quelle maggiormente colpite dal razionamento del credito – e orientando le risorse in funzione di un reale incremento complessivo del credito erogato alle imprese. “Servono, allora, – sottolinea Confcommercio – scelte che stimolino il sistema bancario a finanziare quelle imprese più rischiose che, a condizioni di mercato, richiederebbero più accantonamenti rispetto a quelle più sicure”. “Dunque – conclude Confcommercio – non si tratta tanto di agire sul versante della riduzione del numero delle attuali fasce di rischio – il che potrebbe anche generare l’effetto di convogliare ancor di più la garanzia dello Stato verso le imprese con rating migliore, penalizzando ulteriormente i soggetti beneficiari che rientrano nelle fasce intermedie – quanto piuttosto di rimodulare le intensità di aiuto a favore delle imprese ‘razionate ma meritevoli’. Ciò faciliterebbe anche l’attrazione di risorse finanziarie di origine diversa, favorendo l’integrazione e la razionalizzazione di canali diversi di accesso al credito”. LEGGI TUTTO

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    UK, tilt sistema di controllo del traffico costerà 100 milioni di sterline

    (Teleborsa) – Il problema informatico che ha gettato nel caos il sistema di controllo del traffico aereo nel Regno Unito potrebbe costare fino a 100 milioni di sterline di costi aggiuntivi a carico delle compagnie aeree. La valutazione è stata riportata dal direttore generale della Iata, Willie Walsh.Martin Rolfe, Ceo della Nats – National Air Traffic Services, ha spiegato che il sistema ha generato dati di volo “inaffidabili” che hanno causato la cancellazione di oltre 1.000 voli negli aeroporti del Regno Unito. LEGGI TUTTO

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    Air Malta tornerà a volare su Malpensa

    (Teleborsa) – Air Malta tornerà a volare su Milano Malpensa dal prossimo 29 ottobre, operando tre frequenze settimanali, portando a 10 il totale delle frequenze con gli scali milanesi, contando i voli giornalieri su Linate.Sulla rotta Malta-Milano Malpensa la compagnia impiegherà un Airbus A320neo da 180 posti, configurato in due classi di servizio, Business ed Economy. LEGGI TUTTO

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    Morti sul lavoro: 559 vittime nei primi 7 mesi 2023. Media di 80 vittime al mese

    (Teleborsa) – Nei primi sette mesi del 2023 sono 559 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 430 in occasione di lavoro (+4,4% rispetto a luglio 2022) e 129 in itinere (-17,8% rispetto a luglio 2022). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (74). Seguono Veneto (40), Lazio (36), Campania e Piemonte (33), Emilia Romagna (31), Puglia (29), Sicilia (26), Toscana (21), Abruzzo (16), Marche (14), Umbria e Calabria (13), Friuli Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige e Liguria (11), Sardegna (10), Basilicata (5) e Valle d’Aosta e Molise (1). Nei primi sette mesi del 2023 è sempre il settore Trasporti e Magazzinaggio a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 61. Ed è seguito dalle Costruzioni (58), dalle Attività Manifatturiere (51) e dal Commercio (32). È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering.”Fatto il giro di boa del 2023, le proiezioni statistiche descrivono un panorama a dir poco sconfortante. Ed è avvilente constatare, per chi come noi si occupa da 14 anni di monitorare quotidianamente l’emergenza, – commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre – come la situazione non accenni in alcun modo a migliorare. Anzi, come nel caso delle morti in occasione di lavoro, lo scenario diventa di mese in mese più critico con un incremento rispetto allo scorso anno del 4,4%”.La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (154 su un totale di 430). Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a luglio 2023 sono 25, mentre 14 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 79, mentre sono 24 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere. Gli stranieri registrano 33,3 morti ogni milione di occupati, contro i 16,9 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati. Il mercoledì è il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi sette mesi dell’anno (20,5%). Le denunce di infortunio sono in diminuzione del 21,9% rispetto a fine luglio 2022. Erano, infatti, 441.451 a fine luglio 2022. Nel 2023 sono scese a 344.897. E il decremento risulta essere sempre maggiormente rilevante, come del resto nei mesi precedenti, nel settore della Sanità: lo scorso anno a fine luglio le denunce erano 60.602, mentre a fine luglio 2023 sono diventate 16.389 (-73%). Altra conferma, questa, della “quasi” totale “estinzione” degli infortuni connessi al Covid dalle statistiche. “Sebbene emerga una significativa diminuzione del 21,9% degli infortuni denunciati – spiega Rossato – dobbiamo però sempre riportare alla memoria come nel 2022 fossero ancora molti gli infortuni denunciati connessi al Covid che oggi, invece, non compaiono quasi più nelle statistiche”. Anche dopo i primi sette mesi del 2023, il più elevato numero di denunce arriva dalle Attività Manifatturiere (42.807). Seguono: Costruzioni (18.727), Trasporto e Magazzinaggio (17.905), Commercio (17.303) e Sanità (16.389). Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane da gennaio a luglio 2023 sono state 121.095, quelle dei colleghi uomini 223.802. Sempre allarmante il dato relativo alle denunce degli infortuni dei giovanissimi: fino ai 14 anni si rilevano 30.845 denunce (circa il 9% del totale). Per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni il rischio di morire sul lavoro è ben superiore rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (15,7 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 9,5).La zonizzazione a colori – In zona rossa (regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale) nei primi sette mesi del 2023 sono: Umbria, Abruzzo, Basilicata e Calabria. In zona arancione (regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale): Friuli Venezia Giulia, Puglia, Marche, Trentino Alto Adige, Campania, Sicilia e Veneto. In zona gialla (regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale): Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Sardegna, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. In zona bianca (regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale): Toscana e Molise. LEGGI TUTTO

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    Ristorazione, in crescita l’indice del fatturato: +13,8% rispetto al II trimestre del 2022

    (Teleborsa) – Si consolida il recupero della ristorazione nel secondo trimestre del 2023. La variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente registra un incremento del 13,8%. Anche per effetto della dinamica dei prezzi che, tuttavia, resta ancorata alla dinamica generale. Secondo le anticipazioni sul mese di agosto, l’aumento dei prezzi della ristorazione rispetto a un anno fa è del 5,9%. A renderlo noto è l’Ufficio Studi di FIPE-Confcommercio, che ha elaborato le stime partendo dai dati Istat sull’andamento del fatturato delle imprese dei servizi e sulla dinamica dei prezzi.Positiva, secondo gli analisti di FIPE-Confcommercio, anche la variazione rispetto al I trimestre 2023 con un incremento del 28,7%, dove pesano tuttavia anche fattori stagionali determinanti per i consumi in questo settore. L’analisi per attività economica mostra una crescita su base annua per tutti i settori legati alla filiera del turismo, in ragione della piena ripresa delle attività successiva alla fine della pandemia. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Immissioni in ruolo 2023/24: il Ministero fa il punto con i sindacati

    (Teleborsa) – “Ancora non si sono concluse le procedure di immissione in ruolo in molte regioni e le stesse proseguiranno con le surroghe anche dopo il 1° di settembre. In regioni come Sardegna e Veneto, di conseguenza, i primi turni di nomina per il conferimento delle supplenze da GPS saranno pubblicati entro la metà di settembre. In province come Roma e Napoli entro la prossima settimana. L’Anief ha evidenziato la necessità di effettuare il primo turno di nomina per le supplenze con tutte le effettive disponibilità residue in modo da conferire le supplenze al 31 agosto nel pieno rispetto del merito e della posizione in graduatoria”. È quanto fa sapere l’Anief al termine dell’incontro informativo previsto per oggi tra Ministero dell’Istruzione e sindacati per fare il punto dello stato dell’arte delle immissioni in ruolo 2023/2024 al quale hanno partecipato per il sindacato Anief le segretarie generali Chiara Cozzetto e Daniela Rosano. “Il Ministero – fa sapere il sindacato – ha presentato ai sindacati la situazione attuale delle immissioni in ruolo fornendo informazioni anche riguardo le Graduatorie di Merito del concorso Straordinario Bis non ancora pubblicate. Il problema più rilevante si è evidenziato in Emilia Romagna dove mancano ancora GM dello Straordinario Bis per classi di concorso importanti rispetto ai numeri delle assunzioni da effettuare come A028, A012 e A022. Nel resto d’Italia le procedure di assunzione da questa tipologia di concorso sono state più tempestive e stanno procedendo adesso solo per lo scorrimento delle GM a seguito delle rinunce formalizzate lo scorso anno prima della presa di servizio”.”Il Ministero dell’Istruzione – prosegue l’Anief – ci ha assicurato che le assunzioni da concorso straordinario bis non ancora effettuate proseguiranno e che, essendo una supplenza finalizzata al ruolo, il candidato individuato potrà immediatamente prendere servizio anche oltre il termine del 1° settembre 2023. Stesso discorso vale per le eventuali surroghe da GPS Sostegno”. Discorso differente per le immissioni in ruolo da GM dei concorsi ordinari e straordinari 2020 e da GaE. Oltre il termine del 31 agosto, come già chiarito nelle Istruzioni Operative presenti nell’Allegato A del decreto autorizzatorio delle procedure assunzionali, in questo caso dopo il 1° settembre gli UU.SS.RR. competenti potranno proseguire gli scorrimenti in surroga dalle graduatorie, ma la nomina sarà solo giuridica con presa di servizio dall’a.s. 2024/205 e assegnazione della sede di titolarità attraverso le procedure di mobilità 2024.”I numeri delle assunzioni effettuate per quest’anno scolastico, dunque, – si legge nella nota dell’Anief – sono ancora provvisori e in via di definizione, ma l’amministrazione ha fatto il punto sullo stato dei lavori e chiarito alcuni aspetti importanti. In attesa dell’avvio dei concorsi PNRR, infatti, si sono svolte quest’anno nomine dalle graduatorie del concorso ordinario e straordinario banditi nel 2020, da straordinario Bis, da GPS, e dalle procedure di call veloce e chiamata da GPS. Il nostro sindacato ha evidenziato tra le criticità quella dei supplenti collocati nelle prime posizioni delle graduatorie e regolarmente nominati quando ancora non tutte le disponibilità sono state comunicate all’amministrazione visto il congenito ritardo, previsto anche quest’anno, nella conclusione delle operazioni assunzionali”.Il sindacato Anief ha, inoltre, focalizzato l’attenzione circa la necessaria tutela dei vincitori dei concorsi ordinari non ancora assunti in ruolo che non possono vedere la propria posizione, neanche in futuro, come subordinata rispetto a quella dei partecipanti ai futuri concorsi previsti dal PNRR.”Dopo un proficuo confronto – conclude la nota – la riunione è stata aggiornata al prossimo incontro in cui saranno forniti dati più certi rispetto alla conclusione delle procedure e agli effettivi numeri”. LEGGI TUTTO