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    Transizione ecologica, Purcaro (DEKRA): “Necessario rinnovare parco auto italiano e aumentare incentivi”

    (Teleborsa) – “Condividiamo la necessità di rinnovare il parco auto italiano espressa dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso delle interrogazioni di oggi alla Camera dei Deputati. Occorre una decisione che supporti gli incentivi al rinnovo delle motorizzazioni più obsolete nonchè una decisione allo stop dei veicoli più inquinanti”. Lo ha dichiarato Toni Purcaro, Executive Vice President DEKRA Group e Presidente DEKRA Italia.”Servono, al riguardo, investimenti in prodotti e veicoli adeguati alle esigenze di mobilità anche in centri piccoli con spostamenti limitati con misure a sostegno della ricerca e dello sviluppo per tutta la filiera mantenendo il principio della neutralità tecnologica. In tal senso, riteniamo che soltanto attraverso una regolamentazione flessibile e politiche industriali di medio e lungo periodo sarà possibile coniugare il processo verso la transizione ecologica con il rilancio del settore automotive”, ha aggiunto Purcaro. LEGGI TUTTO

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    Piemonte, domani in Consiglio dei Ministri il decreto per evitare il blocco delle auto diesel euro 5

    (Teleborsa) – Il governo pronto ad evitare lo stop alla circolazione di veicoli diesel Euro 5 in Piemonte che dovrebbe prendere il via il 15 settembre. Sul tema sono intervenuti tre ministri “Sul blocco dei veicoli Euro5 in Piemonte dal 15 settembre sono pronto con un decreto che porterò al Consiglio dei ministri domani. Il decreto prevede una serie di azioni di blocco di quanto previsto dalla delibera regionale e una ripresa degli accordi del 2017, con una verifica dello stato di attuazione e del cronoprogramma dei nuovi interventi a partire dal 2024″, ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a margine di un evento organizzato da Acea e il Tempo.”Come garantito, il governo è pronto a scongiurare il folle divieto per i diesel Euro 5 in Piemonte voluto dall’Europa. Siamo determinati a difendere l’ambiente, senza estremismi ideologici che non migliorano la qualità dell’aria ma peggiorano le condizioni di centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori”, ha invece dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.Sulla base dei confronto tecnico “positivo e costruttivo” in atto con l’Unione europea sullo stop alla circolazione delle auto euro 5 in Piemonte “è verosimile che già nella prossima settimana si possa evitare il blocco dei citati veicoli” che scatterebbe dal 15 settembre, ha invece spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un question time alla Camera. LEGGI TUTTO

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    Auto, Urso: tavolo con Stellantis entro un mese

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che “nascerà un tavolo Stellantis, quello che doveva essere fatto negli anni passati, che impegnerà l’azienda a rivedere il piano in atto per garantire la produzione e l’occupazione nel nostro Paese con un monitoraggio continuo che coinvolgerà anche i sindacati e le Regioni”. Il confronto con Stellantis, ha spiegato il ministro durante un question time alla Camera, “sta andando bene e finalmente siamo sulla strada giusta”.”Prevede un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi 20 anni e che l’aumento della produzione dei veicoli in Italia sia garantito così come l’investimento in veicoli innovativi e l’attività di ricerca e sviluppo”, ha aggiunto. In un’intervista al giornale il ministro si è augurato che l’intesa con Stellantis possa arrivare “entro il mese”.Nella stessa intervista Urso ha parlato anche del dossier auto nel quadro europeo, affermando che l’opposizione alla “politica ideologica” sull’auto – “assolutamente contraria agli interessi industriali e occupazionali” della Ue –, grazie anche al lavoro dell’Italia “via via sta diventando maggioranza” in Europa, “e tanto più lo sarà nel 2024 quando è verosimile che nell’Europarlamento le forze contrarie a questa visione ideologica saranno ben più rappresentative”. “L’Italia si è imposta e tanti altri Paesi ora condividono ciò che noi, per primi, avevamo subito affermato”. Il ministro ha aggiunto che con il collega francese Le Maire “c’è sintonia nel voler convincere l’Ue a tutelare l’industria europea”.Quanto alla produzione cinese, Urso ha dichiarato di aspettarsi “che arrivi a breve una misura commerciale a tutela delle imprese, del lavoro e degli standard ambientali verso chi non risponde alle stesse dinamiche e fa concorrenza sleale”. Per quel che riguarda invece i sostegni italiani, “la rimodulazione degli ecobonus avverrà entro l’anno, proprio per sostenere la produzione italiana. È tra i temi dei tavoli in corso”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Visco: “Vicini a livello in cui fermare tassi d’interesse”

    (Teleborsa) – “Siamo vicini al livello nel quale fermare l’incremento dei tassi d’interesse”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, partecipando ad un evento dell’Ispi a Milano. Visco ha aggiunto che occorre essere “prudenti nel guidare il livello dei tassi in linea con l’andamento dell’economia”. “Per la crescita economica – ha obiettato l governatore – non bisogna usare la politica monetaria, che ha altri obiettivi: mantenere i prezzi stabili e anche la stabilità finanziaria, magari con una Unione Europea più coesa”. Visco ha spiegato che, nel percorso di inasprimento monetario, non ci sono stati “effetti collaterali” derivanti da tassi d’interesse troppo elevati ed ha affermato che la BCE “non ha difficoltà ad uscire dall’ampio debito dei nostri portafogli. Il mercato ci sta sostenendo”.”Le aspettative di inflazione si sono riportate al 2%, sono stabili”, ha affermato il numero uno della banca d’Italia, ricordando che “i tassi a medio termine sono abbastanza restrittivi” e “questo è quello che bisognava fare”.Parlando della fase di normalizzaizone, Visco ha affermato che i tassi “sono stati fatti salire molto rapidamente, a volte un po’ troppo rapidamente, secondo me, ma sono andati dove dovevano andare”.Il governatore ha ricordato che, a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, “c’è stata una caduta di reddito e bisognava proteggere i più deboli. In alcuni Paesi europei, come per esempio Germania e Olanda, è scattato un aumento delle retribuzioni forte ed era inevitabile cercare di contenerlo molto rapidamente”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti 2030: “Impegno per lo sviluppo del trasporto aereo”

    (Teleborsa) – “Il diritto alla mobilità delle persone e lo sviluppo di una rete dei trasporti moderna, funzionale e facilmente accessibile sono temi che rivestono una importanza fondamentale per l’intero sistema del trasporto aereo, comparto per il cui sviluppo strategico, soprattutto in un’ottica di sostenibilità, innovazione e intermodalità, la nostra Associazione è fortemente impegnata”. È quanto ha affermato il presidente di Aeroporti 2030, Alfonso Celotto, al termine dell’incontro dell’associazione che unisce gli scali di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Venezia, Treviso, Verona e Brescia, con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al Mimit.Il confronto rientra nell’ambito degli appuntamenti del ministro con i rappresentanti dei vettori e delle associazioni dei gestori aeroportuali, all’indomani degli interventi adottati a metà agosto con il Decreto omnibus. Celotto, nel ribadire l’utilità di un costante confronto e di un adeguato approfondimento, ha confermato la disponibilità dell’associazione a fornire al ministero tutto il supporto utile per approfondire le questioni legate allo sviluppo della connettività aerea e alla promozione del Paese, accogliendo l’invito del Ministro a partecipare al tavolo tecnico che convocherà a breve. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non-manifatturiero sorprende in agosto

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano si rafforza e si conferma in territorio espansivo. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non-manifatturiero ad agosto si è portato a 54,5 punti, dai 52,7 punti del mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che erano per una discesa fino a 52,5 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è salita a 57,3 punti dai 57,1 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 57,5 punti da 55 punti. Quella dell’occupazione è passata a 54,7 punti da 50,7 mentre la componente sui prezzi si è attestata a 58,9 punti da 56,8. LEGGI TUTTO

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    USA, indice PMI servizi in calo ad agosto e sotto attese

    (Teleborsa) – Peggiora il settore dei servizi negli Stati Uniti. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 50,5 punti nel mese di agosto dai 52,3 del mese precedente, e risulta anche inferiore ai 51 punti stimati dagli analisti.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta comunque al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Scivola anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 50,2 punti, rispetto ai 52 punti del mese precedente ed ai 50,4 del consensus. LEGGI TUTTO

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    Dl Contrasto disagio e criminalità giovanile: i provvedimenti allo studio

    (Teleborsa) – L’avviso orale, con convocazione del minore da parte del questore, “può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età”. E se il soggetto al quale è stato notificato l’avviso risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio ovvero inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”. Queste alcune delle misure previste nella bozza del dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, all’esame oggi del pre Consiglio dei ministri. Il minore al di sopra dei 14 anni – si legge nella bozza – può essere sottoposto alla procedura di ammonimento da parte del questore. A questo fine il questore lo convoca “unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale”. Nei confronti di chi “era tenuto alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro, salvo che non provi di non aver potuto impedire il fatto”. Un “percorso di rieducazione del minore” viene introdotto nella bozza del dl. Il pm, nel caso di reati per i quali è prevista la pena non superiore nel massimo a 5 anni di reclusione – si legge nel testo – notifica al minore e all’esercente la responsabilità genitoriale l’istanza di definizione anticipata del procedimento a condizione che il minore “acceda a un percorso di reinserimento e rieducazione che preveda lo svolgimento di lavori socialmente utili o la collaborazione a titolo gratuito con enti no profit o lo svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza, per un periodo compreso da uno a sei mesi”. Al termine del percorso di reinserimento e rieducazione, il giudice, valutato l’esito positivo del programma rieducativo, pronuncia sentenza di non luogo a procedere dichiarando l’estinzione del reato. Nel caso di valutazione con esito negativo riguardo all’attività svolta dal minore durante il programma rieducativo, il giudice restituisce invece gli atti al pubblico ministero per la prosecuzione del procedimento penale. Inasprite le misure per chi non manda i propri figli a scuola. La bozza del decreto legge abroga l’articolo del codice penale che prevede una multa di 30 euro e aggiunge un nuovo articolo che punisce fino a due anni di carcere “chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria”.Via sostegno anche a genitori che non garantiscono istruzione. Inoltre niente assegno di inclusione per il nucleo familiare in cui il figlio o i figli non frequentano regolarmente la scuola dell’obbligo. Il provvedimento modifica il decreto Lavoro, approvato lo scorso maggio, inserendo il nuovo comma che recita: “Non ha altresì diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare per i cui componenti minorenni non sia documentata la regolare frequenza della scuola dell’obbligo”. Nella stessa bozza, poi, è prevista la revoca dell’assegno per le famiglie in cui i genitori sono stati condannati in via definitiva per non aver mandato i figli alla scuola dell’obbligo.Fondi per un totale di 32 milioni di euro in tre anni verranno stanziati per le scuole del Mezzogiorno per “potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano ‘Agenda Sud'”. La spesa autorizzata per il 2023 sarà di 6,4 milioni, per il 2024 di 16 milioni e per il 2025 di 9,6 milioni. Il provvedimento prevede, poi, a partire dal primo gennaio 2024 l’istituzione di un Fondo contro la dispersione scolastica. Una norma per la “tutela della dignità delle vittime dei reati commessi per via telematica” è introdotta nella bozza del dl. Si prevede che la vittima possa inoltrare “al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato personale riguardante i fatti di reato di cui è stato vittima, diffuso nella rete internet, previa conservazione dei dati originali, anche qualora la condotta, da identificare espressamente tramite relativo uniform resource locator (Url), non integri le fattispecie previste dall’articolo 167 del codice in materia di protezione dei dati personali o da altre norme incriminatrici”. Nel caso di mancata risposta oppure se non è possibile identificare il titolare del trattamento o il gestore del sito internet o del social media, l’interessato può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali. Nel Comitato metropolitano copresieduto dal prefetto e dal sindaco delle grandi città sarà istituito un Osservatorio sulla devianza minorile con il compito di coordinare percorsi dedicati per la prevenzione della dispersione scolastica, nonché interventi di rigenerazione urbana nelle periferie e di educazione alla legalità. LEGGI TUTTO