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    Brandizzo, Gruppo FS annuncia raccolta fondi a favore dei familiari delle vittime

    (Teleborsa) – “Il Gruppo FS, nell’esprimere ancora sostegno e vicinanza ai familiari delle vittime dell’incidente di Brandizzo, d’intesa con le Organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie, avvierà nel corso della prossima settimana tra le colleghe e i colleghi, attraverso l’intranet aziendale, una raccolta fondi a favore dei familiari stessi. Il Gruppo raddoppierà la somma totale, con una donazione uguale a quanto raccolto tra le colleghe e i colleghi”. È quanto fa sapere il Gruppo FS in una nota. LEGGI TUTTO

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    FEI e Arbevel firmano accordo da 72 milioni di euro per stimolare crescita PMI

    (Teleborsa) – Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), sostenuto dal programma InvestEU, ha firmato una garanzia di portafoglio con Arbevel, asset management indipendente francese, per sostenere fino a 72 milioni di euro in nuovi finanziamenti per le PMI e le società mid-cap.Con il sostegno della garanzia FEI, Arbevel prevede di sostenere i destinatari finali dei settori industriale, IT e servizi di comunicazione, sanità e altri settori. L’asset management intende concentrarsi su progetti come la tecnologia verde e la mobilità elettrica (ovvero soluzioni che consentono il monitoraggio e/o la riduzione del consumo energetico e contribuiscono agli obiettivi di mitigazione del clima).”InvestEU continua a svolgere un ruolo cruciale nel sostenere le piccole e medie imprese in tutta Europa – ha commentato il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni – Accolgo con favore queste garanzie del FEI sostenute dal programma InvestEU, progettate per incoraggiare gli investimenti delle PMI e delle imprese mid-cap nei settori chiave dell’innovazione, della digitalizzazione, della sostenibilità e della competitività”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione agosto confermata al +6,1% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in leggera moderazione l’inflazione in Germania ad agosto 2023. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis, confermando i dati preliminari diffusi a fine mese, che indicavano un incremento del 6,1% su base annua, dopo il +6,2% registrato il mese precedente. Su base mensile si registra un +0,3%, come indicato dalla stima preliminare, rispetto al +0,3% del mese di luglio.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dello 0,4% su mese (come la stima iniziale) e un +6,4% su anno (confermato il dato preliminare).”Il tasso di inflazione resta a un livello elevato – afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica – Gli aumenti dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari superano l’inflazione complessiva e mantengono alto il tasso di inflazione. L’effetto base derivante dal biglietto da 9 euro dello scorso anno è stato evidente anche in agosto, quando ha fatto salire l’inflazione e ridotto l’effetto frenante del biglietto tedesco sui prezzi. Questo effetto base cesserà di applicarsi a partire dal mese successivo”. LEGGI TUTTO

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    G20, Yellen spinge per aumento quote FMI per rafforzare risorse prestiti

    (Teleborsa) – Il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, lavorerà per convincere i leader globali ad aumentare le risorse di prestito per il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale – con l’obiettivo di aiutare i paesi membri ad affrontare molteplici sfide globali – comprese le nuove risorse relative alle quote del FMI. Lo ha detto in una conferenza stampa al suo arrivo al G20 in India.”Ci impegniamo a sostenere i mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo e ad affrontare le sfide globali – ha detto – Ciò include il nostro lavoro in corso sull’evoluzione delle banche multilaterali di sviluppo (multilateral development banks, MDB)”.Secondo Yellen, sono già compiuto progressi significativi nell’espansione della capacità finanziaria delle MDB. “Le raccomandazioni attualmente in fase di implementazione o allo studio in tutti gli MDB potrebbero sbloccare ulteriori 200 miliardi di dollari nel prossimo decennio”.”Chiediamo inoltre al Congresso 2,25 miliardi di dollari per incrementare i finanziamenti agevolati della Banca mondiale per le sfide globali e per la risposta alle crisi – ha detto – E abbiamo richiesto l’autorizzazione per un prestito fino a 21 miliardi di dollari per il FMI, compreso il Poverty Reduction and Growth Trust (PRGT), che ha un disperato bisogno di più risorse”.”Speriamo anche di creare sostegno per un aumento equi-proporzionale delle quote durante le riunioni di questa settimana”, ha sottolineato.Secondo la funzionaria statunitense, questa settimana di G20 offre anche l’opportunità di discutere della riduzione del debito: “Continuiamo a sostenere gli sforzi volti a fornire una riduzione del debito prevedibile, ordinata e tempestiva ai paesi, anche nell’ambito del Quadro comune per il trattamento del debito, dove i progressi sono stati troppo lenti”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PIL 2° trimestre rivisto al ribasso

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la stima del PIL del Giappone nel 2° trimestre 2023. Secondo l’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nei tre mesi ha registrato un incremento dell’1,2% su base trimestrale, rispetto al +1,5% indicato nella stima preliminare. Anche su base annua, il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al ribasso a +4,8%, dal +6% della stima preliminare.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, bilancia partite correnti luglio in surplus per 2.772 miliardi

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone chiude in surplus nel mese di luglio 2023. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 2.771,7 miliardi di yen, rispetto all’attivo di 1.508,8 miliardi del mese precedente e ai 888,6 miliardi dello stesso mese del 2022. Le stime degli analisti erano per un surplus di 2.295 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 467,3 miliardi di yen, contro il passivo di 29,5 miliardi di giugno e di 1.998 miliardi dell’anno prima, a fronte di una diminuzione delle esportazioni a 8.555,8 miliardi di yen (-0,6% su base annua) e di un calo delle importazioni a 8.487,6 miliardi (-13,3% a/a).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cosa pensano le imprese dell’Italia, della tecnologia e della situazione geopolitica attuale

    (Teleborsa) – Durante il primo week end di Settembre si è svolta la 49° edizione del Forum “The European House – Ambrosetti”. Si tratta di un incontro internazionale di discussione, su temi principalmente economici, che vede come relatori ed animatori delle conferenze personalità come capi di Stato, ministri, premi Nobel ed economisti. Conosciuto dai più come il “Forum di Cernobbio”, l’evento è strettamente su invito ed è rivolto a presidenti, amministratori delegati e top manager dei principali gruppi imprenditoriali internazionali e nazionali, oltre ad influenti esponenti della politica internazionale. Il forum si svolge principalmente in presenza, ma negli ultimi anni la partecipazione è stata resa possibile anche da remoto, ampliando di fatto la platea internazionale.Nato nel 1975 per volere del varesotto Ambrogio Ambrosetti, il forum è sempre stato privo di colore politico, anche se per sua natura ha sempre dato largo spazio a ministri ed esponenti del governo in carica, senza che questo ne cambiasse lo spirito. Quest’anno ad esempio hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, il Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, la leader del PD Elly Schlein e il leader dell’M5S Giuseppe Conte. La premier Giorgia Meloni ha declinato l’invito per motivi personali. Il Forum è stato invece aperto nella sua prima giornata da un intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.Oltre ad essere un’occasione per i partecipanti di riprendere le fila dei lavori dopo la pausa estiva, il forum offre anche l’opportunità di valutare direttamente le reazioni e le sensazioni dei principali esponenti di aziende e politica, top manager in primis, agli eventi economici, politici e geopolitici che hanno influenzato, e probabilmente influenzeranno, il resto dell’anno. Lo staff di European House Ambrosetti infatti lancia diversi question time durante la giornata, a cui i partecipanti sono chiamati a rispondere in forma anonima. Considerato che i i presenti, come detto poco sopra, sono appunto top manager e importanti attori del panorama industriale internazionale (anche se il grosso della partecipazione è comunque italiano), le risposte fornite rappresentano uno spaccato interessante di quello che sono le sensazioni e le prospettive del mondo economico europeo. In questo articolo le abbiamo raggruppate ed analizzate brevemente.Prima votazione: Guerra in Ucraina Domanda: Quale impatto ha avuto il conflitto tra Russia e Ucraina in corso ormai da oltre 18 mesi sul business della Sua impresa? Ha danneggiato il business: 46,3% Ha migliorato il business: 10,5% Ha avuto un impatto insignificante: 34,3% Non so: 1,5% I rappresentanti della business community partecipanti a Cernobbio, interrogati sugli impatti del conflitto sulle proprie imprese, hanno risposto in modo polarizzante.Il 46,3% di loro ha dichiarato di aver subito danni al proprio business, mentre oltre un terzo dei partecipanti – il 34,3% – ha affermato che il conflitto non ha avuto un impatto significativo. Il 10,5% infine ha registrato addirittura un miglioramento, andando probabilmente a comprendere le industrie di attrezzature belliche, ma anche le industrie energetiche e di estrazione, gas in primis.Seconda votazione: Panorama economico Questo televoto è stato frammentato su più domande, offrendo uno spaccato di come le aziende stanno reagendo all’inflazione ed alle altre sfide presenti sui mercati attuali. Domanda 1:Da 1 a 9, quanto è grave l’attuale fiammata inflattiva dei costi della sua impresa? (1 = non preoccupante, 9 = estremamente grave)1: 2,7%2: 4,1%3: 4,1%4: 6,9%5: 19,2%6: 20,6%7: 23,3%8: 9,6%9: 9,6%Più del 60% dei partecipanti ha espresso preoccupazione per via di questa ondata inflattiva, ma solo meno del 20% sono seriamente preoccupati. Un altro 20% scarso invece non vede come preoccupante la situazione attuale.Domanda 2: Rispetto ai concorrenti come sta performando la sua impresa nel 2023? 20232022 Molto meglio 14,3% 31,4% Meglio 45,7% 34,3% In linea 30% 22,9% Peggio 7,1% 11,4% Molto peggio 1,4% 0% Non so 1,4% 0% Questa domanda mostra un certo freno alla ripresa “spinta” dal post covid. Un 30% vede infatti la propria impresa stabile rispetto ai concorrenti, con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno scorso, mentre sono circa il 7% in meno le aziende che vedono grandi miglioramenti. In ogni caso il 90% delle aziende ha una visione positiva delle proprie performance.Domanda 3: Con quale fatturato la sua impresa prevede di chiudere il 2023? 20232022 Crescita superiore al 10% 31,2% 56,1% Crescita pari o inferiore al 10% 36,4% 26,3% Stabile 16,9% 10,5% Flessione contenuta entro il 10% 9,1% 5,3% Flessione superiore al 10% 5,2% 1,8% Non so 1,3% 0% Con questa domanda i partecipanti hanno dimostrato una netta flessione del proprio ottimismo, confermando la fine della spinta evidenziata l’anno precedente. Se infatti solo il 16% delle attività prevede una flessione (contro il 10% del 2022), la maggioranza delle imprese vede il proprio outlook stabile, o con una crescita moderata (53% nel 2023 contro il 37% del 2022), mentre le aziende che prevedono di superare il 10% sono il 31% contro il 56% dell’anno scorso.Detto con altri numeri, sono aumentate del 50% le aziende che prevedono una flessione, e sono diminuite di circa il 25% le aziende che invece prevedono una chiusura ‘di anno con una crescita importante.Domanda 4: Quali sono per il 2023 le previsioni di occupazione per la sua impresa? 20232022 Aumento di organico superiore al 10% 13% 23,3% Aumento di organico pari o inferiore al 10% 41,6% 38,3% Nessuna variazione 33,8% 33,3% Riduzione di organico entro il 10% 7,8% 3,3% Riduzione di organico superiore al 10% 3,9% 1,7% Non so 0% 0% Anche in questo caso c’è una leggera flessione rispetto all’anno precedente. Si dimezzano infatti le aziende che prevedono un importante aumento di forza lavoro, mentre raddoppiano ampiamente le aziende che prevedono una riduzione di organico. Il dato positivo è che nel complesso quasi il 90% delle imprese non prevede una riduzione (nel 2022 erano circa il 95%).Domanda 5:Rispetto alla media dell’ultimo triennio, quali programmi di investimento ha la sua impresa per il 2024? 20232022 Oltre il 20% in più 15,% 17,7% Tra il 10% e il 20% in più 8,2% 17,7% Fino al 10% in più 30,1% 33,3% In linea 32,9% 17,7% Fino al 10% in meno 8,2% 7,8% Tra il 10% e il 20% in meno 2,7% 3,9% Oltre il 20% in meno 0% 2% Non so 2,7% 0% Questa domanda è quella che misura meglio la forza con cui le imprese partecipanti hanno intenzione di reagire alla situazione attuale. Il panorama evidenzia una certa staticità delle imprese negli investimenti, con il 63% intenzionato a mantenere i valori del 2022. Il dato è comunque positivo considerato che l’anno precedente è stato caratterizzato da un deciso aumento di capitale investito (35% di aumento sopra il 10% contro il 23% di quest’anno), mentre i numeri di chi prevede una contrazione sono tutto sommato stabili.Terza Votazione: Come vedete il mondo del futuro? Il terzo question time ha misurato la percezione delle aziende sui temi tecnologici chiave per l’anno in corsoDomanda 1: Come giudica il ruolo che le nuove tecnologie digitali (AI in primis) avranno sulla società nei prossimi anni? Cambieranno radicalmente il modo di lavorare e i rapporti sociali, con impatti essenzialmente positivi: 25% Avranno impatti devastanti sia per il lavoro che per le relazioni sociali: 3,1% Il progresso digitale è irreversibile e porta con sé miglioramenti e possibili danni sociali, e per questo necessita di regole: 68,8% Non so: 3,1% Il sentimento globale in questo caso è la prudenza. In fatto di AI le imprese non possono ignorare il fenomeno, ma la necessità più condivisa è quella di una regolamentazione chiara, che possa prevedere e prevenire eventuali danni. Un quarto delle imprese partecipanti invece è pervaso dall’entusiasmo della novità.Domanda 2:Come giudica la settimana lavorativa di 4 giorni per la sua impresa? Sono favorevole: 20,8% Non sono favorevole, nel mio business non funzionerebbe: 36,4% Ci sono luci e ombre, non siamo pronti a questo cambiamento: 40,3% Non so: 2,6% Quasi il 21% invece considera la propria impresa pronta a concentrare i propri sforzi lavorativi su meno giorni. L’ampia maggioranza invece (77%) non è a favore, con una maggioranza che pensa che questa sia una scelta sbagliata in generale, non solo per la propria azienda.Domanda 3:Ritiene che la sua azienda sia attrezzata in materia di uguaglianza di genere ed empowerment femminile: 20232022 Sì, siamo completamente attrezzati 32,9% 25% Sono ancora necessari alcuni investimenti 52,6% 60% No, ma possiamo ancora migliorare 13,2% 15% No, e non saremo mai attrezzati 0% 0% Non so 1,3% 0% In questo caso i numeri sono molto positivi: sono aumentate di quasi il 15% le aziende completamente attrezzate in termini di uguaglianza di genere, mentre sono moderatamente diminuite le aziende che pensano di dover ancora migliorare. Nessuna azienda ha invece affermato di non essere attrezzata. Per quanto positivi i dati non riflettono però la realtà del fenomeno; secondo un report di B-Corp infatti, a livello globale, le aziende prive di piani per abolire il gender gap sono il 41% (contro il 74% stando ai partecipanti di Cernobbio), mentre le aziende con almeno un quarto dei soci di genere femminili nel board sono il 24%.Quarta Votazione: Il futuro della politica estera europea Domanda: Come giudica la coerenza dell’unione europea come attore di politica estera, in questa fase delicata? 20232022 1 = Molto negativamente 7,6% 0% 2 3,8% 1,6% 3 13,9% 0% 4 19% 12,3% 5 22,8% 12,3% 6 16,5% 26,2% 7 11,4% 24,6% 8 5,1% 16,9% 9 = Molto positivamente 0% 6,2% Questa votazione è stata forse quella che ha riportato meno ottimismo in assoluto. Se infatti i sentimenti globali verso l’operato dell’unione europea nel 2022 erano per lo più positivi (circa il 73%), nel 2023 l’ottimismo è drasticamente calato al 33% delle imprese coinvolte. Circa un terzo del totale sono anche le imprese con giudizi sotto la sufficienza, di cui quasi un quarto ha sentimenti fortemente negativi. Da notare che se nel 2022 nessuna impresa aveva giudizi molto negativi, nel 2023 il dato raggiunge quasi l’8% , mentre i giudizi molto positivi passano dal 6% del 2022 ad un laconico 0% del 2023.Quinta votazione: l’Italia nel quadro globale Nell’ultima votazione le imprese partecipanti al forum sono state chiamate a valutare l’operato dell’attuale governo. È interessante notare come il sentimento globale sia tendenzialmente positivo, ma se chiamati a valutare una misura in particolare la percezione sia drasticamente differente.Domanda: Come giudica l’operato del governo Meloni a quasi un anno dal suo insediamento? (1= Molto negativamente, 9= Molto positivamente)1: 2,8%2: 1,4%3: 14,1%4: 12,7%5: 18,3%6: 16,9%7: 22,5%8: 9,9%9: 1,4%A valutare positivamente il governo, come anticipato, sono stati circa il 50% dei partecipanti, mentre meno del 4% ha avuto giudizi molto negativi. La situazione è quindi tendenzialmente positiva, ma sul filo del rasoio.Domanda: Come giudica la manovra sugli extra profitti delle banche?(1= Molto negativamente, 9= Molto positivamente)1: 33,3%2: 11,5%3: 9%4: 9%5: 5,1%6: 10,3%7: 7,7%8: 5,1%9: 9%Drasticamente impopolare invece, come prevedibile, la manovra sugli extra profitti delle banche, giudicata negativamente dal 65% dei partecipanti, con una netta maggioranza con giudizi molto negativi.Tirando le somme, lo spaccato offerto dal forum di Cernobbio mostra delle imprese tendenzialmente positive e fiduciose nei mercati e nelle possibilità di sviluppo future, ma particolarmente disilluse dalle istituzioni (sia europee che, laddove applicabile, italiane). La preoccupazione per il panorama geopolitico è in crescita, ma non ha ancora superato livelli particolarmente critici. La maggior parte dei partecipanti infine è convinta che stiamo vivendo l’inizio di un periodo di rivoluzione tecnologica, ma la fiducia nella digitalizzazione è inversamente proporzionale all’esigenza di regolamentazione in merito. LEGGI TUTTO

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    Caro voli, Easyjet: il decreto renderà i voli più cari

    (Teleborsa) – Secondo Easyjet “il decreto caro voli renderà i voli più cari”. La compagnia aerea ha affidato ad una nota la sua posizione dopo l’incontro tra i vertici dell’azienda e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante l’incontro “la compagnia ha sottolineato che, se il contenuto del decreto venisse confermato, questo porterebbe certamente ad una riduzione della attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree, quindi ad una riduzione dell’offerta e della connettività da e per gli aeroporti italiani e ad un inevitabile incremento dei prezzi”, si legge nel comunicato. “Il testo del decreto negli articoli di interesse inoltre contrasta con il principio di libertà tariffaria stabilito dalla normativa Ue, principio che negli ultimi decenni ha portato enormi benefici ai consumatori di tutta Europa, rendendo i voli accessibili a sempre maggiori fasce di popolazione”, ha sottolineato EasyJet. “Ogni limitazione di questa libertà avrebbe come conseguenza una riduzione dell’offerta di trasporto aereo e della concorrenza tra compagnie nel mercato italiano, con grave danno per i consumatori, ma anche per il turismo e l’economia del paese”, ha avvertito infine la compagnia aerea. LEGGI TUTTO