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    Gran Bretagna, in frenata a luglio produzione industriale e manifatturiera

    (Teleborsa) – Segnali negativi giungono dalla produzione industriale del Regno Unito, a luglio, così come dalla produzione manifatturiera.Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento dello 0,7% su base mensile rispetto al +1,8% del mese precedente e al -0,6% atteso dagli analisti. Il dato tendenziale registra un calo dello 0,4% dopo il +0,7% di giugno e rispetto al +0,5% del consensus. La produzione manifatturiera, su base mensile, registra una flessione dello 0,8%, a fronte del -1% atteso e si confronta con il +2,4% di giugno. La variazione annua registra un +3%, (+2,7% le stime), dopo il +3,1% precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione agosto sopra attese

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone, nel mese di agosto. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 3,2% su base annua, contro il +3,4% del mese precedente. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,3% dopo il +0,1% di luglio e del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo dello 0,9% su base mensile e del 15,9% su base tendenziale. I prezzi export sono cresciuti dello 0,5% su base mensile mentre sono scesi dello 0,8% annuale. LEGGI TUTTO

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    Urso, in manovra staffetta generazionale pensionati-giovani

    (Teleborsa) – “Avevamo proposto una norma per consentire la staffetta generazionale, che permetta per due anni al pensionato di formare un giovane sotto i 35 anni, assunto con contratto a tempo indeterminato, e abbiamo dovuto rinunciare per mancanza di copertura finanziaria”.Lo ha affermato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, nel corso della presentazione della campagna M.a.d.e., a proposito del passaggio di generazione in alcuni settori, specialmente nella moda e nel made in Italy spiegando che l’intenzione del ministero e delle ministero dell’Economia, con cui la norma è condivisa, è di riproporla ed inserirla nella manovra economica finanziaria”.Intanto, si infiamma lo scontro con il numero uno di Ryanair Michael O’Leary che ha di nuovo attaccato il decreto del governo in tema di trasporto aereo. “L’Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno”, ha replicato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, rispondendo ai giornalisti sulle dichiarazioni del numero uno di Ryanair Michael O’Leary che ha di nuovo attaccato il decreto del governo in tema di trasporto aereo.”Scusate mi sono ritrovato un po’ di pile, non so non so se trovato una persona che sia aggira per l’Italia gliele potete riconsegnare voi?”. Con questa battuta Urso ha replicato ad O’Leary, che stamani nella conferenza stampa in cui ha avuto dei problemi tecnici commentando che “il ministro Urso ha tolto le pile dal telecomando per impedirci di fare la presentazione”. LEGGI TUTTO

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    Da extraprofitti banche a caro voli, audizione dell’Antitrust

    (Teleborsa) – Le critiche delle compagnie aeree alla norma del dl asset sul caro voli per le isole “all’Autorità sembra che non colgano nel segno” visto che “essa non ne limiti la facoltà di determinare indipendentemente le proprie politiche di prezzo, né fissando prezzi massimi, né imponendo una flessione dei prezzi medi, né altrimenti alterando le normali dinamiche concorrenziali sui mercati interessati”. Così il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, nel corso di un’audizione al Senato. “Per contro – ha aggiunto – l’intervento legislativo appare perseguire un obiettivo di natura perequativa che, impregiudicato il rispetto del quadro giuridico euro-unitario di riferimento, impedisca lo sfruttamento abusivo del potere di mercato in pregiudizio di consumatori particolarmente vulnerabili”.Quanto alla tassa sugli extraprofitti delle banche “si presta, in astratto, a produrre effetti potenzialmente distorsivi” ma resta il fatto che c’è un forte differenziale tra quanto pagato dalle banche e quanto ricevuto dalla Bce sui depositi e “a me pare che questa situazione non sia in linea con l’articolo 47 della Costituzione”, ha proseguito Rustichelli. Tra le criticità evidenziate, gli effetti sul modello di business “in ragione della commisurazione del prelievo al solo margine di interesse”, sulle scelte di localizzazione “in ragione della – necessaria – limitazione al mercato domestico” e “sul modello di intermediario” se l’imposta “venisse limitata alle banche di maggiori dimensioni, con esclusione delle banche cooperative o medio piccole o di specifiche categorie di operatori”. Ma, ha aggiunto Rustichelli, “evidenzio che la liquidità a vista giacente sui conti correnti viene remunerata ad un tasso medio pari allo 0,32%, mentre al contempo la BCE riconosce alle banche un tasso sui depositi a vista pari al 3,75%. A me pare che questa situazione non sia in linea con l’articolo 47 della Costituzione il quale prevede che la Repubblica incoraggi e tuteli il risparmio”.L’Antitrust invita quindi a “valutare l’ipotesi di un intervento normativo che prescriva agli istituti di credito la remunerazione dei depositi nella misura ad esempio del 40% del tasso di interesse riconosciuto dalla BCE alle banche sulla liquidità depositata” da cui “deriverebbe un tasso di interesse pari all’1,5% (quindi, superiore dell’1,1% rispetto al tasso medio attuale) che, applicato sui 1.368 miliardi di depositi a vista, determinerebbe 15 miliardi di nuovi interessi da corrispondere: un importante ristoro dei risparmi dei consumatori e una significativa iniezione di liquidità nel sistema, che assicurerebbe anche un rilevante gettito erariale (pari a circa 4 miliardi), essendo la somma soggetta al prelievo fiscale alla fonte del 26%”. “Una simile misura, necessariamente temporanea – ha concluso Rustichelli – avrebbe anche il pregio di eliminare, alla radice, ogni potenziale profilo di disallineamento della norma in discussione rispetto al criterio della capacità contributiva dei diversi istituti di credito, superando con ciò ogni eventuale rischio di incostituzionalità”.Infine, valutazione favorevole dell’Antitrust, “come inizio di un percorso di liberalizzazione del settore” sulle norme del decreto asset “che incidono direttamente sul dispiegarsi del gioco concorrenziale, favorendo il rafforzamento dell’offerta del servizio taxi con l’obiettivo di assicurare il pieno soddisfacimento del diritto degli utenti alla mobilità”. “Come noto – ha aggiunto Rustichelli – da molti anni l’Istituzione invoca il superamento nel settore del sistema delle licenze ‘a numero chiuso’, che ostacola il corretto svolgimento della dinamica concorrenziale e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio” LEGGI TUTTO

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    Extraprofitti banche, ABI: tassa solleva dubbi di costituzionalità

    (Teleborsa) – L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sostiene che l’imposta sugli extraprofitti delle banche “solleva dubbi di compatibilità con i precetti costituzionali”. Nel corso di un’audizione alle commissioni Ambiente e Industria del Senato sul decreto asset, ABI ha affermato che “la Corte costituzionale ha delineato precise direttrici per verificare la compatibilità di una imposta straordinaria con i principi sanciti nella Carta, in particolare quello di uguaglianza (art. 3) e quello di capacità contributiva (art. 53)” e “ha ribadito come una misura fiscale di carattere discriminatorio, per superare il vaglio di costituzionalità, debba rispondere a criteri di adeguata ragionevolezza”. Secondo le banche, invece, “l’art. 26 del decreto-legge non sembra tener conto di tali precettive condizioni”. L’ABI ha quindi ricordato anche che in occasione della sentenza sulla Robin Tax la Consulta ha giudicato “irragionevole e pertanto incostituzionale, l’addizionale IRES sul settore energetico, perché, tra le altre cose, difettava di un meccanismo che consentisse la tassazione separata del solo reddito supplettivo connesso alla posizione privilegiata delle imprese coinvolte”. Secondo l’associazione bancaria, quindi, “i medesimi profili di incostituzionalità possono ricorrere anche per l’art. 26 del DL 10 agosto 2023, che assume a base imponibile l’intero margine di interesse come individuato dalla relativa voce di bilancio, senza verifica concreta sulla sua correlazione con gli asseriti ‘extra’ profitti derivanti da ‘l’andamento dei tassi di interesse e del costo del credito”. L’ABI ha inoltre segnalato sulla base della giurisprudenza comuitaria “possibili profili di incompatibilità con la disciplina comunitaria sono relativi all’articolo 42 della Costituzione, per lesione del diritto di proprietà, stante il carattere espropriativo della misura sulla ricchezza dell’impresa”.L’associazione ha poi rilevato che la tassa introdotta “senza alcun confronto preventivo anche con l’ABI” ha prodotto “sui mercati un impatto solo parzialmente poi attenuato” ed “un vulnus alla fiducia riposta sul mercato finanziario italiano”. “La nuova norma produce effetti retroattivi, in quanto si riferisce a periodi conclusi (2021 e 2022) o in corso (2023)” ha aggiunto l’associazione bancaria secondo la quale “la retroattività incide sulla certezza del diritto, in contrasto con i principi e i criteri di certezza, irretroattività, programmabilità cui si ispira la delega fiscale”.Secondo ABI l’imposta dovrebbe inoltre essere deducibile a fini IRES e IRAP. “Se così non fosse, la norma produrrebbe un improprio aggravio impositivo a danno dei soggetti passivi”. Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, nel corso dell’audizione ha proposto misure “migliorative” del decreto, sottolineando la necessità di “escludere dal computo dell’imposta gli effetti reddituali (margine di interesse) e patrimoniali dei titoli sovrani”. Analoghe riflessioni, ha aggiunto Sabatini, andrebbero fatte in termini di sterilizzazione di altre poste, “ad esempio le attività infragruppo”. LEGGI TUTTO

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    Voto in condotta, italiani promuovono la riforma Valditara

    (Teleborsa) – La gran parte degli italiani (76%) promuove la riforma del voto in condotta, annunciata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che prevede che la valutazione della condotta pesi nei crediti per l’esame di maturità e per far scattare il debito scolastico in educazione civica in caso di 6 in pagella.E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto da Quorum/You Trend per Sky Tg24. In particolare, dai dati emerge che i più favorevoli hanno un’età compresa tra i 35 e i 54 anni, mentre i più contrari sono i giovani tra i 18 e i 34.Promossa anche la figura del “docente tutor”, introdotta da quest’anno con il compito di aiutare gli studenti nel processo di orientamento, che convince due italiani su tre, con una percentuale del 66%.Complessivamente, dunque, dal sondaggio emerge che sia la riforma del voto in condotta che l’introduzione dei docenti tutor piacciono in modo trasversale agli elettori di maggioranza e opposizione. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, lieve aumento di benzina e diesel. Unc: Regioni sfondano i 2 euro

    (Teleborsa) – Continua la corsa delle quotazioni dei prodotti raffinati, in particolare del gasolio che raggiunge la benzina superando i mille dollari la tonnellata per la prima volta da fine novembre 2022. Lieve aumento anche per i prezzi dei carburanti alla pompa. Brent sempre sopra i 90 dollari al barile, e si avvicina sempre più la soglia che consentirebbe di far scattare l’accisa mobile: nella media dell’ultimo bimestre il Brent e’ a un passo dai 77 euro, a fronte di un prezzo di riferimento nel Def di 77,4 euro al barile. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Q8 registriamo un rialzo di due centesimi al litro su benzina e gasolio. Per Tamoil +1 cent/litro sulla verde e 2 cent sul diesel. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,974 euro/litro (invariato, compagnie 1,981, pompe bianche 1,956), diesel self service a 1,887 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,895, pompe bianche 1,868). Benzina servito a 2,108 euro/litro (invariato, compagnie 2,153, pompe bianche 2,017), diesel servito a 2,022 euro/litro (+1, compagnie 2,069, pompe bianche 1,928). Gpl servito a 0,708 euro/litro (invariato, compagnie 0,717, pompe bianche 0,696), metano servito a 1,394 euro/kg (invariato, compagnie 1,402, pompe bianche 1,387), Gnl 1,263 euro/kg (invariato, compagnie 1,263 euro/kg, pompe bianche 1,264 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,039 euro/litro (servito 2,290), gasolio self service 1,969 euro/litro (servito 2,224), Gpl 0,848 euro/litro, metano 1,521 euro/kg, Gnl 1,277 euro/kg.”Per la prima volta le Regioni superano la soglia dei 2 euro per la benzina in modalità self. Dopo la provincia autonoma di Bolzano, che aveva sfondato nei giorni scorsi quel limite, oggi è la volta delle prime regioni: Liguria e Basilicata, arrivano, rispettivamente, a 2,006 e 2,002 euro al litro. Altre 3 regioni non oltrepassano quella porta, ma si attestano esattamente a 2 euro: Calabria, Sardegna e Valle d’Aosta”. È l’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori sui dati medi regionali del Mimit.Le regioni più virtuose sono invece il Veneto, al primo posto con 1.961, in seconda posizione le Marche con 1,964, al terzo Umbria e Lazio, ex aequo con 1,974 euro al litro.Per quanto riguarda il gasolio, ben 3 regioni, oltre alla provincia di Trento, sfondano oggi la soglia di 1,9 euro: Friuli Venezia Giulia, Molise e Toscana. La Lombardia passa da 1,887 di ieri a 1,900, non superando quel varco. Altre regioni sono oltre 1,9 euro al litro da giorni per un totale di 9 regioni, più le province di Bolzano e Trento. Guardando al prezzo assoluto di oggi, è sempre Bolzano ad essere la più cara (1,939 euro al litro), seguita da Liguria (1,932). Al terzo posto delle cattive, Calabria, Sardegna e Valle d’Aosta, tutte con una media di 1,924 euro al litro. Le Marche sono invece la Regione migliore, con 1,877 euro al litro, seguite da Veneto (1,879) e Lazio (1,887). LEGGI TUTTO

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    ADR: inaugurata a Fiumicino “Natural reaction” By Marcantonio

    (Teleborsa) – “Quante volte ogni giorno pensiamo che la nostra società stia prendendo una deriva troppo stressante, consumistica e compromettente? Quanto del nostro atteggiamento altera l’equilibrio naturale del mondo che ci circonda? E cosa rimane dentro di noi del mondo naturale a cui apparteniamo?”. È un messaggio potente quello che racconta “Natural Reaction” By Marcantonio, l’opera di arte contemporanea raffigurante un rinoceronte bianco in dimensioni reali, per una lunghezza di circa quattro metri con uno schermo da cinquanta pollici incastonato nel corno, che da oggi i passeggeri potranno ammirare nell’area di imbarco E del Leonardo da Vinci. La nuova opera installata nello scalo romano non lascia spazio ad interpretazioni: il rinoceronte bianco, animale in via di estinzione con appena due esemplari femminili ancora sul pianeta, manda l’ultimo grido disperato e lascia una scintilla di consapevolezza ai passeggeri in partenza dal principale aeroporto italiano. Un messaggio a cui fa eco Aeroporti di Roma che con questa opera, insieme con ACI (Airports Council International) e IATA (International Air Transport Association), si affianca nella lotta al traffico illegale di animali selvatici per promuovere la tutela della biodiversità che, secondo l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO), genera tra i 7 e i 23 miliardi di dollari ogni anno, una delle attività commerciali illecite tra le più lucrative al mondo.La cerimonia di presentazione di questa mattina presso il Leonardo da Vinci di Fiumicino ha visto la partecipazione del presidente di Aeroporti di Roma Vincenzo Nunziata, della vice president External Relations and Sustainability Veronica Pamio e di Simonetta Giordani, segretario generale dell’Associazione Civita. “Con l’installazione di quest’opera – ha commentato Nunziata durante il suo intervento di apertura – confermiamo il nostro impegno a costruire l’aeroporto del futuro, un luogo dove è possibile trovare spazi di approfondimento e riflessione anche su tematiche ambientali importanti e urgenti, quali la tutela dell’ambiente e della natura e la lotta ai cambiamenti climatici, temi cruciali per Aeroporti di Roma. La nostra intensa programmazione artistica e culturale si inserisce dunque nella strategia di sostenibilità di ADR e ci ha consentito in questi anni di trasformare l’Aeroporto Leonardo da Vinci in un luogo unico, sempre più coinvolgente e orientato alla bellezza, non soltanto per i viaggiatori, ma anche per la nostra comunità e il territorio in cui ci troviamo, contribuendo al raggiungimento di grandi traguardi testimoniati dai numerosi riconoscimenti internazionali che hanno portato lo scalo di Fiumicino in testa agli aeroporti europei come qualità di servizio”. “Ho immaginato un enorme rinoceronte bianco passare a tutta velocità all’interno di un ufficio, scaraventando in aria scrivanie e computer, un atto di ribellione da parte della natura che, risvegliata, diventa una forza incontrastabile che reagisce al nostro stile di vita, sempre più folle e stressante. È una scena drammatica ed al contempo ironica, un’immagine tragicomica che ci invita a riflettere sul nostro modo di vivere. Cosa faranno gli impiegati di quell’ufficio? Rimetteranno tutto a posto o ne approfitteranno per cambiare vita? Vedranno il rinoceronte bianco come un segno premonitore, come una opportunità da cogliere, o come l’ennesima reazione della natura alla quale non daremo importanza? Se capitasse a noi cosa faremmo? Il rinoceronte bianco si ribella alle nostre abitudini, è l’atto disperato, l’ultimo grido, di un animale in via di estinzione. Se questa visione ci incuriosisce o ci fa sorridere è perché forse dentro di noi c’è un piccolo rinoceronte che a volte vorrebbe ribaltare il tavolo e cambiare vita”, ha spiegato l’autore di Natural Reaction, Marcantonio.L’iniziativa, inoltre, è sostenuta da Cultura Italiae, l’associazione che ha come scopo principale la diffusione e la promozione di progetti, azioni concrete e buone pratiche volte a sostenere il mondo della cultura al fine di stimolare, attraverso di esso, la crescita e lo sviluppo etico, sociale ed economico dei singoli e delle comunità nel loro complesso, migliorando le relazioni tra i popoli. Cultura Italiae ha anche curato la scelta dell’opera per i criteri di sostenibilità e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.Il caso ADR nel Sustainability Report di Associazione Civita – L’evento di questa mattina è stato anche l’occasione per presentare “il caso ADR” contenuto nel Sustainability Report di Associazione Civita, cioè i risultati delle attività culturali svolte nel corso del 2022 da Aeroporti di Roma e del loro impatto, in termini economici, sociali e ambientali. Le iniziative culturali promosse da ADR hanno generato effetti positivi su reddito e occupazione nel territorio, attraverso il coinvolgimento di circa quattordici fornitori movimentati per le progettualità analizzate, di cui il 100% locali (con sede a Roma e provincia). Attraverso la valutazione di Civita è stato anche possibile stimare l’impatto sulla creazione di conoscenza e il numero di giovani coinvolti nelle iniziative. Nello specifico, attraverso il coinvolgimento di famiglie, si è favorita la diffusione dell’abitudine a partecipare ad iniziative culturali, con migliaia di bambini che hanno avuto l’opportunità di prenderne parte. Per quanto riguarda il contributo della cultura nella promozione di coesione sociale, inclusione e partecipazione, si è stimato che più di 4 milioni di persone, provenienti da tutto il mondo sono state coinvolte in questi progetti, fruendo delle opere e delle iniziative intraprese. Elevata inoltre la partecipazione del genere femminile alle progettualità esaminate (48%). LEGGI TUTTO