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    Edison: inaugurata nuova centrale idroelettrica di Quassolo

    (Teleborsa) – Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Quassolo, in provincia di Torino compiendo un ulteriore passo in avanti nello sviluppo di impianti da fonte rinnovabile e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello nazionale ed europeo. La centrale di Quassolo, situata lungo la sponda sinistra del fiume Dora Baltea, è un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione con una potenza installata di 2.700 kW e una producibilità di 8.300.000 kWh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 3.000 famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di 3.300 tonnellate di CO2 all’anno. Alla realizzazione della centrale hanno partecipato anche i residenti dei comuni di Quassolo, Borgofranco di Ivrea, Quincinetto, Tavagnasco, Montalto Dora e Settimo Vittone, oltre ai clienti di Edison Energia di tutta Italia, aderendo alla campagna di crowdfunding Edison Crowd per Quassolo lanciata dal Gruppo nel 2022 e scegliendo così di diventare protagonisti della transizione energetica del proprio territorio. Ai partecipanti all’iniziativa viene corrisposto un interesse fisso annuo lordo (pari al 6% per i cittadini dei sei comuni e 5% per i clienti Edison) sulle somme investite, ogni sei mesi a partire dal 30 aprile 2022 fino al 30 aprile 2025. Edison è stato il primo operatore energetico in Italia a lanciare iniziative di questo tipo già nel 2018, concludendo con successo tre campagne di crowdfunding.”Siamo orgogliosi di muovere, con l’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica di Quassolo, un ulteriore passo in avanti nel processo di decarbonizzazione del Paese e nel raggiungimento dei nostri target di sviluppo al 2030, che ambiscono ad accrescere la potenza rinnovabile installata fino a 6 GW attraverso 5 miliardi di euro in investimenti – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Da 140 anni siamo un operatore responsabile, impegnato nello sviluppo economico e sociale delle comunità locali con un’ottica di lungo periodo. Grazie all’iniziativa del crowdfunding i cittadini hanno potuto avvicinarsi ai temi dell’energia e partecipare in maniera attiva alla transizione energetica del Paese, toccando con mano i benefici derivanti dalla realizzazione di un impianto di questo tipo sul loro territorio”.”Da 140 anni siamo un operatore responsabile leader della transizione energetica e vogliamo continuare ad esserlo, portando la generazione rinnovabile al 40% del nostro mix produttivo. Uno sforzo in cui l’idroelettrico riveste un ruolo altamente strategico, essendo la prima fonte di energia rinnovabile del Paese e vantando una filiera industriale che vede l’Italia tra le prime a livello mondiale – dichiara Marco Stangalino vice presidente esecutivo e direttore Power Asset Edison –. Negli ultimi anni siamo stati tra i pochi operatori che hanno continuato ad investire e costruire nuovi impianti mini-idroelettrici, proprio come questo di Quassolo, che consente di produrre energia green al servizio dei territori”.A prova del successo riscosso e dell’adesione entusiasta dei partecipanti al crowdfunding, l’obiettivo di raccolta per il finanziamento della centrale di Quassolo pari a 300.000 euro – fa sapere Edison in una nota – è stato raggiunto in appena 20 giorni e persino in anticipo rispetto alla data di scadenza inizialmente stabilita. Nell’ambito di questa iniziativa, Edison ha messo a disposizione del territorio il proprio know-how e le proprie competenze di operatore storico nell’idroelettrico per generare valore per le persone e il territorio, attraverso un approccio innovativo e di condivisione. Per Edison il green energy crowdfunding è uno strumento in grado di offrire a tutti la possibilità di essere promotori del cambiamento e della sostenibilità del proprio territorio.La centrale è stata realizzata in soli 19 mesi, sotto la direzione della Divisione Ingegneria di Edison. In fase di progettazione dell’impianto, è stata rivolta particolare attenzione agli impatti sul territorio e alla conservazione del contesto paesaggistico, con l’obiettivo di assicurare la naturale integrità ecologica del fiume Dora Baltea, a conferma dell’impegno di Edison per la tutela dell’ambiente. L’idea del progetto è nata nel 2013, mentre i lavori di costruzione sono iniziati nel novembre 2021 e si sono conclusi nel giugno 2023. Nel cantiere sono intervenuti circa 150 operai, 20 ingegneri e 12 imprese specializzate, per un totale di oltre 65.000 ore lavorate. L’investimento complessivo è stato di 12 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State: migliora l’attività manifatturiera a settembre

    (Teleborsa) – Aumenta a settembre l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a +1,9 punti dai -19 punti di agosto. Il dato è migliore delle stime degli analisti che erano per un recupero fino a -10 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini si porta a +5,1 punti da -19,9, mentre quella sulle consegne scivola recupera a +12,4 punti da -12,3 punti. Quella sulle scorte si porta a -6,2 punti da -9,7. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: fissare tassi a livelli restrittivi il tempo che serve

    (Teleborsa) – Il Consiglio direttivo della BCE è risoluto nel suo obiettivo di riportare l’inflazione al 2 per cento nell’area euro e “fisseremo i tassi di interesse a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo che sarà necessario per centrarlo”.Lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. Lagarde ha poi ribadito la formula utilizzata già ieri dal Consiglio, dopo il nuovo rialzo dei tassi di interesse e in cui molti analisti vedono un segnale di possibile raggiungimento del picco dei tassi. “In base alla nostra valutazione attuale – ha detto – consideriamo che i tassi chiave abbiano raggiunto livelli che, mantenuti abbastanza a lungo, daranno un consistente contributo al tempestivo ritorno dell’inflazione al mostro obiettivo”.La presidente Lagarde ha invece glissato su una domanda diretta sul se fossero possibili altri aumenti dei tassi di interesse da parte dell’istituzione, ribadendo l’articolata formula utilizzata ieri dal Consiglio direttivo, in cui molti analisti vedono il segnale sul possibile raggiungimento di un picco sui tassi di interesse. “In base alla nostra valutazione attuale, sul come sia la situazione, sul parere degli esperti e le analisi, consideriamo che i tassi chiave abbiano raggiunto livelli che, se mantenuti abbastanza a lungo, daranno un contributo consistente al tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo”, ha ripetuto. “Questa è la nostra visione. Ma diciamo anche che le nostre future decisioni di fissare i tassi a livelli sufficientemente restrittive e abbastanza a lungo per un tempestivo ritorno dell’inflazione al 2%”. Le decisioni “dipenderanno dai dati. Non posso aggiungere nulla rispetto a questo in marito alla posizione del Consiglio ma posso assicurarvi che porteremo l’inflazione al 2%”.Infine, Lagarde ha voluto sottolineare che dai ministri delle Finanze dell’area euro “non ho ricevuto domande, ne tantomeno contestazioni per la decisione di ieri” sui tassi, dopo le spiegazioni fornite. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Bonomi: occorre cambiare rotta, mercato sia più inclusivo per giovani e donne

    (Teleborsa) – Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha chiesto alle forze politiche di evitare una dialettica divisiva nell’affrontare le riforme istituzionali. No a “veti e bandierine” come nel passato, ha dichiarato Bonomi in occasione dell’assemblea annuale. “Alle forze politiche dico: guardatevi dal compiere lo stesso errore di sempre. Evitate di progettare interventi sulla forma di Stato e sulla forma di governo maturati e ispirati da una dialettica divisiva, aliena per definizione dalla serietà con cui proporre e giudicare impianti istituzionali così rilevanti per la democrazia e la libertà del nostro Paese”. Il presidente ha sottolineato Confindustria è “autonoma, apartitica e agovernativa”, e non intende “oggi valutare gli schemi di riforma istituzionale avanzati in questi mesi dai partiti” in merito alla forma di Stato, l’autonomia differenziata, e alla forma di governo, presidenzialismo o premierato. Ma per Bonomi, “democrazia, libertà, Stato di diritto non sono negoziabili: implicano un esercizio di coscienza costante, azioni coraggiose e speranza”.Gli industriali auspicano, ha affermato, “profondamente riforme che leghino governabilità e capacità di dare voce e rappresentanza alle tante istanze che la società civile è capace di esprimere”. “Chiediamo – ha aggiunto – regole e scelte politiche in grado di conciliare l’efficienza e l’efficacia dei comportamenti pubblici con gli stimoli all’intraprendenza, all’innovazione, alla capacità di fare, fare bene e fare del bene. Insistiamo, insomma, sulla necessità che anche a livello istituzionale il nostro Paese possa puntare su competitività e inclusione sociale, produttività e solidarietà”. Per Bonomi c’è un “legame indissolubile” tra salari e produttività. La Costituzione “ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto”, ma “questa funzione è affidata, per quanto concerne il lavoro subordinato, alla contrattazione collettiva”, affermato Bonomi. “La mera introduzione di un salario minimo legale, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe né la grande questione del lavoro povero né la piaga del dumping contrattuale – ha sottolineato –, né darebbe maggior forza alla contrattazione collettiva. Il settore industriale negli ultimi vent’anni ha avuto dinamiche retributive di gran lunga superiori a quelle registrate dal resto della nostra economia”.Sempre per quel che riguarda il tema lavoro, Bonomi ha evidenziato la necessità di “una correzione di rotta, capace di promuovere tutte le condizioni affinché il diritto al lavoro sia effettivo e trovino compimento i principi costituzionali. Dobbiamo migliorare l’inclusività del nostro mercato del lavoro, soprattutto nei confronti dei giovani e delle donne e garantire la piena realizzazione dei diritti che enunciamo”. Per Bonomi, infatti, “non è sufficiente introdurre obblighi per legge, servono interventi e politiche coerenti”.”Dobbiamo investire – ha spiegato Bonomi – sulla qualità della scuola, sulle materie Stem, sulla formazione professionale, superando divisioni campanilistiche che rinchiudono la formazione in schemi regionali fra loro, spesso, inconciliabili”. Poi “dobbiamo costruire le condizioni per la conciliazione del lavoro con la cura parentale”, ha aggiunto. E “dobbiamo ribaltare gli equilibri delle politiche per il lavoro introducendo strumenti agili e politiche attive, che garantiscano, attraverso la formazione, la ricollocazione al lavoro”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Eurzona, deficit commerciale in surplus per 6,5 miliardi

    (Teleborsa) – Resta in attivo la bilancia commerciale dell’Eurozona nel mese di luglio, registrando un surplus di 6,5 miliardi di euro, rispetto all’avanzo più consistente di 18,5 miliardi di giugno. Il daot però si confronta di un deficit di 36,3 miliardi a luglio 2022. Il report, reso noto dall’Istituto di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), indica che le esportazioni sono state pari a 227 8iliardi di euro, in calo del 2,7% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono scese del 18,2% a 221,3 miliardi di euro.L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è attestato a 322,9 miliardi di euro, in calo del 6,1% rispetot a luglio 2022.Per l’intera Unione Europea si è registrato un surplus di 4,9 miliardi di euro. Le esportazioni sono scese del 3,2%, mentre le importazioni hanno registrato una discesa del 21,5% rispetto all’anno prima. LEGGI TUTTO

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    Covid, Schillaci: nuovi vaccini pronti tra 15 giorni

    (Teleborsa) – Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che i nuovi vaccini anti-Covid saranno pronti “tra 15 giorni”. Il ministro ha spiegato che saranno offerti gratuitamente a tutti cittadini che vogliano sottoporsi alla somministrazione, e non soltanto alle categorie indicate nell’ultima circolare del ministero della Salute, tra cui over-60 e operatori sanitari. L’annuncio è arrivato a margine dell’evento alla Camera “Natalità: work in progress”. Il ministro ha poi rassicurato per quel che riguarda il Covid e i rischi legati al ritorno a scuola: “siamo molto tranquilli, stiamo lavorando con il ministero dell’Istruzione per tranquillizzare tutti. C’è stato un allarmismo forse esagerato su questo argomento”. Proprio sul tema della prevenzione sanitaria a scuola, mercoledì 13 settembre si è tenuto un tavolo tra i ministeri Salute e Istruzione.Intanto anche dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – dopo l’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema)– è arrivato il via libera al nuovo vaccino anti-Covid Comirnaty di Pfizer-BioNTech mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5. Il vaccino, secondo quanto si apprende, verrà inserito nella classe di farmaci Cnn (Classe C non negoziata) e seguirà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di farmaci già approvati dall’Ema, ma non ancora negoziati da Aifa ai fini della rimborsabilità del Servizio sanitario nazionale. La conseguenza di questa procedura è l’immediata immissione sul mercato del medicinale.Il nuovo vaccino aggiornato dovrebbe essere disponibile da ottobre anche in Italia e la sua somministrazione, come rileva l’ultima circolare del ministero della Salute, è fortemente raccomandata agli over-60, ai soggetti fragili, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari. A questi gruppi di persone, secondo quanto indicata dalla circolare ministeriale, è raccomandata e offerta una dose di richiamo a valenza 12 mesi con la nuova formulazione di vaccino aggiornato.La vaccinazione potrà inoltre essere consigliata a famigliari e conviventi di persone con gravi fragilità. Sulle tempistiche di somministrazione, sulla base delle informazioni e delle evidenze scientifiche al momento disponibili, “si prevede la possibilità di somministrazione della dose di richiamo a distanza di almeno 3 mesi dall’ultimo evento (ultima dose, a prescindere dal numero di richiami già effettuati o ultima infezione diagnosticata). E’ previsto, inoltre – è stato sottolineato nella circolare – che i nuovi vaccini aggiornati possano essere utilizzati anche per il ciclo primario, cioè per chi non si è mai vaccinato”. LEGGI TUTTO

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    Vertice Meloni-Orban: “Condanna ad aggressione russa all’Ucraina”

    (Teleborsa) – Le “principali questioni europee e internazionali” e “le eccellenti relazioni bilaterali tra Roma e Budapest”. Questi – fa sapere Palazzo Chigi in una nota – i temi a centro dell’incontro di quasi un’ora svoltosi oggi a Budapest tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán. Commentando i risultati del Budapest Demographic Forum Meloni e Orbán – si legge nella nota – hanno ribadito l’importanza del valore della famiglia anche in considerazione della sfida demografica che l’Europa deve affrontare.Per quanto riguarda l’Ucraina, i due premier hanno condannato l’aggressione russa e auspicato una pace giusta. Hanno ricordato il sostegno fornito finora a Kiev e hanno sottolineato l’importanza di mantenere la forte unità degli Stati membri dell’UE in un sostegno ampio e multidimensionale all’Ucraina.Sul fronte delle questioni relative alla migrazione, – evidenzia Palazzo Chigi – i due premier hanno ribadito la necessità di agire con rapidità e con determinazione. “La migrazione – si legge nella nota – è una sfida comune per l’Unione europea che richiede una risposta collettiva”. Meloni e Orbán hanno ribadito la necessità di concentrarsi sulla dimensione esterna per prevenire le partenze, soprattutto attraverso un deciso sostegno politico ed economico ai Paesi di origine e di transito dei migranti, un maggiore impegno nella lotta alle reti di trafficanti di esseri umani ed un’efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto di rimanere in Europa. “Dovrebbero essere attuati – fa sapere Palazzo Chigi – anche meccanismi di condizionalità per garantire la cooperazione dei Paesi di origine”.I due leader si sono impegnati, infine, ad una stretta collaborazione tra i rispettivi Governi in vista della Presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione europea nel secondo semestre del 2024.”Il primo ministro Viktor Orban e il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni – ha scritto in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese – si sono incontrati a Budapest per discutere delle principali questioni europee e internazionali, sottolineando l’importanza di politiche favorevoli alla famiglia e condannando l’aggressione russa in Ucraina. Hanno inoltre sottolineato la necessità di una risposta collettiva dell’Ue alle sfide migratorie e hanno promesso una cooperazione continua, considerando l’imminente presidenza ungherese dell’Ue nella seconda metà del 2024″. “È stato un privilegio accogliere il primo ministro Giorgia Meloni in Ungheria. Abbiamo bisogno di più governi conservatori in Europa per cambiare le cose a Bruxelles. Italia e Ungheria sono in prima linea!” ha scritto su X il premier ungherese, Viktor Orban in merito all’incontro con la premier italiana. “Incontro con il Primo Ministro ungherese a margine del Vertice sulla demografia a Budapest, per intensificare il dialogo politico e le relazioni economiche bilaterali tra le nostre Nazioni, anche in vista della Presidenza di turno ungherese del Consiglio dell’Unione europea, prevista per il secondo semestre 2024” si è limitata a commentare Meloni sul suo profilo X. LEGGI TUTTO

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    Bancassicurazione: Gruppo BCC Iccrea sceglie Assimoco come partner strategico per il comparto danni

    (Teleborsa) – BCC Banca Iccrea, capogruppo del Gruppo BCC Iccrea, e Assimoco hanno siglato una partnership strategica bancassicurativa sul comparto danni, dopo l’avvio delle trattative in esclusiva a partire dallo scorso agosto. “La scelta – fa sapere il Gruppo BCC Iccrea in una nota – è maturata dopo un articolato iter di selezione che ha visto coinvolte diverse primarie compagnie del mercato assicurativo nazionale ed europeo nel comparto danni. In particolare, la proposta di Assimoco è risultata la migliore per la gamma prodotti e per il modello di gestione del servizio costruito e consolidato in anni di lavoro con le Banche del Credito Cooperativo che ha portato ad un elevato grado di soddisfazione anche da parte della clientela”.L’accordo prevede, tra gli altri, l’acquisto da parte di Assimoco del 51% di BCC Assicurazioni, la compagnia di assicurazione del comparto danni del Gruppo BCC Iccrea, nata nel 2008 per promuovere i servizi del ramo protezione del sistema del credito cooperativo. È prevista la possibilità, a fronte del raggiungimento di indicatori di performance, di estendere la durata della partnership fino a complessivi 15 anni e di acquisire un ulteriore 19% di BCC Assicurazioni da parte di Assimoco.In linea con i target commerciali definiti, la valorizzazione della cessione per il Gruppo BCC Iccrea – si legge nella nota – potrà raggiungere 275 milioni di euro, incrementabili ulteriormente in caso di determinate condizioni, a cui si aggiungono oltre 1,6 miliardi di euro di commissioni nei 15 anni. Per il Gruppo BCC, l’accordo consentirà di potenziare e uniformare l’offerta delle 117 BCC aderenti al Gruppo BCC Iccrea sul fronte della bancassurance, dando continuità all’impegno profuso da BCC Assicurazioni.Un particolare ruolo strategico nell’ambito della partnership sarà ricoperto da BCC Servizi Assicurativi, l’hub specialistico assicurativo del Gruppo BCC Iccrea, che dall’agosto 2020 ad oggi ha rafforzato i servizi di assistenza personalizzata e di consulenza commerciale per i clienti e soci delle BCC aderenti e il supporto di innovazione tecnologica alla rete dei loro 2.500 sportelli. BCC Servizi Assicurativi, nata con la mission di cogliere il rilevante potenziale di crescita offerto dal settore bancassurance, ha progressivamente assunto il ruolo di centro unico di competenza assicurativa del Gruppo, con un presidio diretto della componente business e commerciale per tutta l’area protection, sia verso le compagnie di riferimento del Gruppo, sia verso le BCC.Il Gruppo BCC Iccrea ha chiuso il 2022 con una crescita della produzione complessiva nel comparto danni del 17%, raggiungendo la soglia di quasi 200 milioni di euro di premi realizzati (170 milioni nel 2021), confermandosi tra i primi cinque operatori del mercato della bancassicurazione in Italia. “Siamo molto soddisfatti della chiusura di questo importante accordo con Assimoco che ci dà la possibilità di capitalizzare alcune importanti sinergie industriali – ha commentato Mauro Pastore, direttore generale Gruppo BCC Iccrea –. Assimoco opera già con circa un terzo delle BCC del nostro Gruppo e ha registrato un elevato grado di soddisfazione da parte delle stesse. Come Gruppo BCC Iccrea riteniamo che l’offerta assicurativa ramo protezione sia una leva centrale nello sviluppo di relazioni durature con la clientela da parte delle nostre BCC e questo accordo darà loro accesso a risorse di eccellenza, accrescendo la loro capacità di essere il punto di riferimento per le esigenze locali nel comparto assicurativo danni”.”Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto. Con esso rafforziamo significativamente la nostra intesa di lunga data con il Gruppo BCC Iccrea, da sempre fondata su valori cooperativi condivisi. Nel contesto della nostra strategia di bancassicurazione si tratta di un passo fondamentale verso l’affermarsi di Assimoco come leader nel settore assicurativo cooperativo in Italia” ha aggiunto Norbert Rollinger, presidente del Consiglio di Gestione di R+V Versicherung AG e Presidente di Assimoco SpA.L’efficacia dell’operazione è subordinata al rilascio delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti, per cui si stima che il closing possa avvenire tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. LEGGI TUTTO