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    Spagna, PIL rivisto al rialzo nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo il PIL spagnolo nel 2° trimestre 2023. Secondo l’Istituto statistico spagnolo INE, che ha pubblicato i dati definitivi del PIL, su base trimestrale si è registrato un aumento dello 0,5%, rispetto al +0,4% della stima preliminare e del consensus. Nel 1° trimestre si era registrata una variazione più ampia pari a +0,6%.Su base annuale, il PIL ha riportato un incremento del 2,2%, contro il +1,8% della stima iniziale e del consensus. Nel 1° trimestre si era registrata una crescita tendenziale del 4,2%. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, vendite dettagli in recupero ma sotto attese

    (Teleborsa) – Recuperano le vendite al dettaglio in Regno Unito ad agosto, ma meno di quanto previsto. Secondo l’Office for National Statistics, le vendite retail ad agosto hanno segnato un incremento dello 0,4% su base mensile, dopo il -1,1% registrato a luglio (da un -1,2% preliminare). Il dato risulta inferiore al consensus che indicava un aumento più forte pari a +0,5%.Su base annua si registra una variazione negativa del’1,4%, più ampia delle aspettative (-1,2%), dopo il -3,1% di luglio (rivisto da un -3,2%).Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono salite dello 0,6% su mese, in linea con le attese, dopo il -1,4% del mese precedente. Su anno, il dato core ha segnato un -1,4% rispetto al -3,3% precedente ed al -1,3% atteso. LEGGI TUTTO

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    Contratto bancari, riparte il negoziato. Sindacati ad ABI: “chiarezza su aumenti”

    (Teleborsa) – Riparte ed entra nel vivo il negoziato sul contratto dei bancari. ” E’ continuato il 21 settembre il confronto tra Abi e le organizzazioni sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari avviato con la presentazione della piattaforma sindacale”. Scrive ABI in una nota spiegando che “nel corso della riunione Abi ha confermato con un documento consegnato la propria visione del contesto – illustrato nel corso del precedente incontro del 26 luglio – in cui si colloca il rinnovo contrattuale caratterizzato da profondi cambiamenti strutturali che richiedono nuove regole condivise e al passo con i tempi”. I prossimi appuntamenti sono programmati l’11 e il 12 ottobre “per proseguire il confronto”. “Dall’Abi, nei prossimi incontri, ci aspettiamo risposte puntuali, non superficiali, ma di contenuto, e politicamente dettagliate, su ogni singolo argomento della piattaforma rivendicativa approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari”.Così segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante l’incontro di oggi fra le organizzazioni sindacali e l’Abi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore bancario, scaduto a fine 2022 e prorogato fino al prossimo 31 dicembre, sottolineando che:” È quella la base sulla quale discutere il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria ed è venuto il momento che Abi esca allo scoperto”. “Quello che dobbiamo negoziare è un contratto fondamentale per la tenuta dell’industria bancaria, per la sua trasformazione e per la sua sostenibilità nel tempo”. Il segretario generale della Fabi ha poi sottolineato che «la politica di riduzione dei costi è già stata pagata nei gruppi» e che per quanto riguarda la richiesta di aumento economico, pari a 435 euro medi mensili, “il punto di partenza è sempre l’ampia disponibilità offerta sul punto dal ceo di Intesa, Carlo Messina, e chi è contrario deve dirlo apertamente. Ieri l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, ha detto che la nuova tassa sugli extraprofitti a carico delle banche, che sarà meno di 2 miliardi di euro in tutto, non pregiudicherà i dividendi da 6,5 miliardi che il gruppo pagherà agli azionisti: di fronte a queste parole, sarà difficile non dare 435 euro ai dipendenti». LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione in frenata in agosto

    (Teleborsa) – Rallenta l’inflazione in Giappone ad agosto. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 3,2% su anno, dopo il +3,3% di agosto. Il dato su base mensile (non destagionalizzato) evidenzia un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente dopo il +0,1% registrato a giugno. Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si attesta invece al 3,1% a livello tendenziale, in linea con ilmese precedente, ma al di sopra del cconsensus (3%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, indici PMI settembre confermano rallentamento economia

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone si conferma in contrazione a settembre. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,6 punti, contro i 49,6 punti di agosto e rispetto a 49,9 attesi dagli analisti.L’indicatore resta dunque al di sotto la soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività e recessione dell’economia.Il PMI dei servizi, a settembre, si è lievemente indebolito a 53,3 punti da 54,3 punti, ma resta in zona espansione. LEGGI TUTTO

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    Covid, Cooke (Ema): vaccini proteggono anche contro la variante Eris

    (Teleborsa) – La direttrice dell’Ema, Emer Cooke, ha dichiarato all’Ansa che i vaccini adattati approvati dall’Ue proteggono anche contro la variante Eris. “Eris è una delle varianti che abbiamo seguito e i nuovi vaccini proteggono anche contro Eris”, oltre che “contro le più recenti varianti in circolazione”, ha spiegato Cooke. “La pandemia è superata – ha aggiunto – ma il virus è ancora una minaccia per i soggetti a rischio, quindi persone con più di 65 anni, quelle con condizioni di salute precarie e le donne incinte devono vaccinarsi”.Nel frattempo, il vice segretario Onu, Amina Mohammed, nel corso della riunione di alto livello sulla prevenzione e l’intervento in caso di nuove pandemie che si è tenuta a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha affermato che “il Covid è stato allo stesso tempo la dimostrazione dell’ingegnosità e del fallimento umano”. “Da un lato ci sono stati i test creati alla velocità della luce e i vaccini sviluppati in tempi record – ha spiegato – Dall’altro, la mancanza di preparazione che ha colpito i più vulnerabili e i vaccini monopolizzati dai paesi ricchi mentre le popolazioni delle nazioni più povere ne sono state private”. Ricordando che queste disuguaglianze persistono anche oggi, Amina Mohammed ha lamentato che la pandemia ha ulteriormente deviato gli obiettivi di sviluppo sostenibile, con gravi conseguenze sui livelli di povertà, debito pubblico e disuguaglianze sociali, sottolineando la necessità di non ripetere gli errori del passato durante l’inevitabile prossima pandemia. Per questo Mohammed ha sottolineato l’importanza di migliorare la sorveglianza del virus, rafforzare i sistemi sanitari e garantire l’accesso equo per tutti i paesi a vaccini, trattamenti e tecnologie salvavita. Mohammed ha chiesto di rafforzare l’autorità e il finanziamento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha esortato i paesi membri a raggiungere un accordo forte e completo sulle pandemie, incentrato sull’equità e accompagnato da emendamenti al Regolamento sanitario internazionale. In particolare, ha sottolineato, la preparazione alla pandemia richiede una lotta contro la disinformazione che “mina i consigli degli esperti e alimenta lo scetticismo sui vaccini”. Infine, la strategia di risposta deve tenere conto della nuova natura degli shock, “sempre più internazionali e sempre più complessi” che richiedono risposte che coinvolgano un’ampia gamma di attori diversi. LEGGI TUTTO

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    Bollette, Pichetto: governo valuta meccanismi per l’uscita dal mercato tutelato

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che “sono in corso valutazioni da parte del governo sul meccanismo di traghettamento al di fuori del mercato tutelato dei clienti domestici, ed in particolar modo dei vulnerabili, tenendo conto dell’instabilità dei prezzi dell’energia in questa fase storica. Si stanno valutando tempi e modalità del trasferimento”. Rispondendo ad un’interrogazione sulla fine del mercato tutelato dell’energia per i clienti domestici nel corso del question time al Senato, Pichetto ha assicurato che “il Governo è conscio della rilevanza di questo passaggio e, in particolare, dell’importanza di accompagnare tale cambiamento con un’adeguata attività di informazione, affinché si promuova la massima consapevolezza da parte degli utenti e il completamento della liberalizzazione del mercato rappresenti un reale beneficio per gli stessi”. L’obiettivo, ha spiegato il ministro, è quello di “veicolare le corrette informazioni sulla normativa vigente in materia di apertura del mercato, sulle caratteristiche del servizio a tutele graduali, sulle relative tempistiche, sugli obblighi e sui diritti dei clienti finali, nonché sulle opportunità del mercato in termini di potenziali vantaggi derivanti da una pluralità di offerte, trasparenti e confrontabili. Gli utenti dovranno inoltre essere informati degli strumenti a loro disposizione per una scelta consapevole dei fornitori e delle offerte nonché degli strumenti di tutela”. Le azioni, ha proseguito, “saranno messe in campo nei tempi utili a garantire la piena efficacia degli interventi, con adeguato anticipo, nonché in prossimità dell’effettivo trasferimento dei punti di fornitura ai nuovi esercenti assegnatari del servizio a tutele graduali, in modo da sollecitare efficacemente la scelta attiva da parte del cliente”.Il ministro Pichetto ha poi ricordato che questa mattina al Ministero dell’Ambiente si è svolta la prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile che “si pone l’obiettivo di definire in tempi certi un percorso finalizzato alla possibile ripresa dell’utilizzo dell’energia nucleare in Italia e alle opportunità di crescita della filiera industriale nazionale già operante nel settore”. “L’obiettivo prioritario – ha aggiunto – sarà quello di sviluppare nell’arco di alcuni mesi delle linee guida e una roadmap, con un orizzonte al 2030 e al 2050, per seguire e coordinare gli sviluppi delle nuove tecnologie nucleari nel medio e lungo termine, con una particolare attenzione agli Small modular reactor (SMR) e ai reattori di IV generazione (AMR) e comprendere le possibili ricadute di queste tecnologie in termini di sicurezza e costi-benefici del sistema”. “I risultati del lavoro della Piattaforma saranno la base per valutare l’elaborazione e l’adozione da parte dell’Italia di una Strategia nazionale per il nucleare sostenibile”, ha concluso il ministro. LEGGI TUTTO

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    Automotive, Anfia: nel 2022 export componentistica a 23,5 miliardi (+7,1%)

    (Teleborsa) – Nel 2022, il valore dell’export della filiera dei componenti per autoveicoli continua a crescere (+7,1%) dopo il rialzo a doppia cifra del 2021 (+15,4%) e ammonta a 23,49 miliardi di euro (variazione positiva anche per l’export italiano di tutte le merci che chiude l’anno a +19,9%). A riportarlo è un’analisi pubblicata da Anfia, l’associazione italiana della filiera automotive. Nello stesso periodo, si registra anche un incremento delle importazioni della componentistica (+14,3%) per un valore di 18,27 miliardi di euro, portando così la bilancia commerciale a confermare nuovamente un saldo positivo di 5,21 miliardi, con un avanzo di 1,19 miliardi di euro nel primo trimestre, 1,46 miliardi nel secondo, 1,03 miliardi nel terzo e 1,53 miliardi nel quarto. L’export della componentistica automotive ha avuto una crescita più contenuta nella prima parte del 2022 (+1,9% il primo trimestre e +4,7% il secondo), per poi registrare aumenti piu’ significativi nella seconda (+7,7% il terzo trimestre e +14,5% il quarto). A livello di mercati nel 2022 l’export verso i Paesi Ue pesa per il 64,6% (contro il 63,5% del 2021) e il primo Paese di destinazione continua ad essere la Germania, con una quota del 21,2% sul totale esportato. La Cina passa da quarto a secondo mercato d’importazione (1,77 miliardi di euro contro gli 1,31 miliardi del 2021, pari al 9,7% del totale importato) e si conferma il primo mercato asiatico di destinazione dell’export, seguito dal Giappone, anche se con un calo del 14,8%, secondo solo alla flessione verso la Russia (-53,4%). “Nel 2022 le esportazioni della componentistica italiana proseguono il trend di crescita avviato nel 2021 accelerando soprattutto nella seconda parte dell’anno – afferma Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia –. Nonostante i segnali di ripresa, i rincari dei prezzi di energia e gas, il prosieguo della crisi delle materie prime e l’allentamento solo parziale di quella dei semiconduttori, insieme ad altri fattori di instabilità legati al conflitto Russia-Ucraina, hanno continuato a pesare sulla filiera produttiva italiana, non ancora tornata ai livelli pre-pandemia. Riguardo all’anno in corso, c’è da dire che l’attuale rallentamento dell’economia tedesca – vista la rilevanza della Germania per la componentistica italiana – potrebbe raffreddare un po’ i dati attesi per le esportazioni 2023”. Riguardo la transizione energetica, Anfia ritiene “fondamentale” un piano di politica industriale al 2030 per il settore. L’associazione sta collaborando con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per definirne i contenuti insieme a un valore-soglia di autoveicoli prodotti adeguato alle dimensioni della filiera. LEGGI TUTTO