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    Cdm: le misure urgenti di carattere fiscale e gli interventi di economici

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei Ministri, su proposta della presidente Giorgia Meloni e del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico.Disposizioni in materia di credito d’imposta per investimenti nella ZES unica – Il testo prevede l’ulteriore autorizzazione di spesa di 1,6 miliardi di euro, per l’anno 2024, da aggiungere agli 1,8 miliardi di euro già stanziati, per il finanziamento del credito d’imposta previsto dall’articolo 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124 per le imprese e gli altri operatori economici che effettuino investimenti nella zona economica speciale (ZES) unica. Per accedere all’agevolazione, gli operatori economici che hanno già presentato la documentazione prevista dovranno inviare, dal 18 novembre al 2 dicembre 2024, all’Agenzia delle entrate, una comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2024 degli investimenti già indicati. La comunicazione dovrà anche indicare l’ammontare del credito di imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati e le relative fatture elettroniche.Flat tax – Si innalza da 100mila a 200mila euro annui l’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia, ai fini dell’articolo 43 del codice civile, successivamente alla data di entrata in vigore del decreto.Sport – Si prorogano le agevolazioni IVA previste per le associazioni sportive dilettantistiche e si apportano alcuni chiarimenti relativi al regime IVA per l’erogazione di corsi di attività sportiva invernale. Inoltre, si introducono disposizioni volte a sostenere gli operatori del settore sportivo, in particolare in relazione agli investimenti pubblicitari effettuati fino al 15 novembre 2024.Scuola – Si estende anche per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.Rifinanziamento del FEN – La dotazione del Fondo per le emergenze nazionali è incrementata di 150 milioni di euro per l’anno 2024 per le finalità generali.Università – Si mettono a disposizione delle attività di ricerca 50 milioni di euro del fondo per il finanziamento ordinario delle Università statali.Collegi di merito – Lo stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’università e della ricerca e destinato ai collegi di merito accreditati è incrementato, per l’anno 2024, di 1 milione di euro.Attività culturali – Al fine di celebrare la storia, la cultura e l’arte della città di Napoli e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico italiano nella ricorrenza del venticinquesimo centenario della fondazione dell’antica Neapolis (21 dicembre dell’anno 475 a.C.), è istituito il Comitato nazionale “Neapolis 2500”. Al Comitato è attribuito un contributo pari a 1 milione di euro per l’anno 2024. Al fine di sostenere la realizzazione degli eventi culturali nell’ambito delle iniziative per la capitale europea della cultura 2025 è stanziato in favore del Comune di Gorizia un contributo pari a 3 milioni di euro per il 2024.Investimenti nei paesi esteri – Si rendono esenti da garanzia, a domanda del richiedente, le domande di finanziamento agevolato relative delle imprese che stabilmente sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano (articolo 10, comma 1, del decreto-legge 29 giugno 2024, n. 89 e fondo di cui all’articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251) presentate fino al 31 dicembre 2025.Comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica – Al fine di contrastare la crisi causata dalla scarsità di precipitazioni nevose e dalla conseguente diminuzione delle presenze turistiche, nel periodo dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024, nei comuni montani degli Appennini, è riconosciuto, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, un contributo a fondo perduto in favore degli esercenti attività turistico-ricettive connesse allo sci, che svolgono la propria attività nei comuni ubicati all’interno dei comprensori e delle aree della dorsale appenninica. A tal fine è autorizzata la spesa di euro 13.000.000 per l’anno 2024.Scampia – Il decreto stanzia oltre 3 milioni di euro per il Comune di Napoli da destinare a contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari detentori delle unità immobiliari del complesso edilizio denominato “Le Vele”, Vela celeste B, dell’area di Scampia, oggetto di provvedimenti di sgombero per inagibilità adottati dalle competenti autorità in conseguenza del crollo verificatosi il 22 luglio 2024.Il testo prevede, infine, specifiche misure in materia di differimento di termini fiscali, a sostegno degli enti territoriali, per l’Ilva, in tema di Piano nazionale complementare, di rinegoziazione dei mutui da parte degli enti territoriali, di società a controllo pubblico e di attuazione delle misure del PNRR. LEGGI TUTTO

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    Concessioni balneari: riordino in prossimo Cdm

    (Teleborsa) – A valle delle interlocuzioni con la Commissione Europea, secondo quanto si apprende da fonti di governo, in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri verrà esaminato e approvato il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo, al fine di stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali. “Per quanto riguarda le concessioni balneari la notizia è che una soluzione è in arrivo: secondo indiscrezioni, il governo sta lavorando su una proposta per risolvere definitivamente questa complessa questione, cercando di bilanciare le esigenze dei concessionari esistenti con le normative europee. Importante, dunque, – commenta Confesercenti – che finalmente si decida dopo venti anni di tira e molla; meno tranquillizzante che non si conosca ancora quale sia la decisione. Resta infatti da vedere quale sarà l’intervento che il governo intende mettere in campo per garantire una soluzione equa e sostenibile per tutte le parti coinvolte”. “Un balletto indecente! Il Governo, invece di prendere atto delle sentenze del Consiglio di Stato e di quanto sostiene l’Antitrust, che da mesi sta impugnando al Tar le delibere comunali che concedevano la proroga delle concessioni demaniali marittime, continua a volersi arrampicare sugli specchi, cercando una possibile scappatoia con la Commissione Europea. Insomma uno spettacolo indecoroso” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ha inviato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, una lettera in cui esprime apprezzamento per l’impegno del Governo nel dialogo con le istituzioni europee sul tema delle concessioni balneari. Impegno – scrive Granelli – volto a difendere la specificità italiana caratterizzata da un vivace tessuto imprenditoriale radicato nei territori. Granelli – si legge in una nota – “ribadisce la fiducia nell’azione dell’Esecutivo e conferma la disponibilità a privilegiare dialogo e proposte rispetto a espressioni di protesta che non contribuiscono alla risoluzione dei problemi delle imprese e penalizzano gli utenti”. Granelli ha evidenziato alla premier “il profondo disorientamento che attualmente investe la categoria degli imprenditori balneari, causato dalle ripetute e spesso contrastanti pronunce degli organi giurisdizionali nazionali ed europei, oltre alle iniziative disomogenee intraprese dai comuni costieri”.In un contesto di crescente incertezza riguardo alla regolamentazione delle concessioni demaniali marittime e alla loro futura assegnazione, Granelli, anche a nome del presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, dichiara la “disponibilità a mantenere aperto un confronto costruttivo con il Governo. L’obiettivo è comprendere gli orientamenti dell’Esecutivo e lavorare insieme per fornire risposte tempestive e chiare alle oltre 30 mila imprese del settore, garantendo così stabilità e tutela a un settore che rappresenta una parte fondamentale dell’economia italiana”. “Abbiamo coinvolto – sottolinea il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni – anche la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si è resa disponibile ad un confronto per individuare criteri univoci attraverso i quali rendere possibile il rinnovo della concessioni balneari”.”In tema di stabilimenti balneari in Italia regna il caos più assoluto, tra minacce dell’Ue, sentenze dei tribunali e governo che naviga a vista” afferma il Codacons, che chiede all’esecutivo di risolvere al più presto la situazione di stallo attuale.”È necessario trovare con urgenza un punto di incontro tra il governo e le istanze dei balneari, nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia e delle recenti sentenze del Consiglio di Stato che hanno bocciato le proroghe delle concessioni – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Una situazione assurda e paradossale quella italiana dove, nonostante la situazione di evidente illegittimità delle concessioni, gli stabilimenti sono aumenti del 26% dal 2011 generando un business da 10 miliardi di euro annui, a fronte di appena 115 milioni di euro incamerati attraverso i canoni dallo Stato. Il governo non può più rimandare il problema alle calende greche, e deve sedersi al tavolo con i balneari e con tutte le parti coinvolte per arrivare al più presto a una soluzione condivisa”. “Non vi è ancora alcun provvedimento legislativo che dia certezza agli operatori pubblici e privati sulla questione balneare. Siamo, quindi, costretti a confermare la mobilitazione della categoria con la chiusura degli ombrelloni di due ore prevista per venerdì 9 agosto. Constatiamo comunque che ‘fonti di Governo’ lo hanno preannunciato in uno dei prossimi Consigli dei Ministri – affermano in una nota congiunta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA/Confesercenti –. È un segnale che non intendiamo sottovalutare, pertanto nei prossimi giorni si riuniranno nuovamente gli organismi dirigenti per valutare la situazione che, da anni, tiene con il fiato sospeso 30mila imprese e 100mila addetti diretti – conclude la nota – ed eventualmente confermare o sospendere le altre successive manifestazioni previste per il 19 e il 29 agosto”. LEGGI TUTTO

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    Kirby: “Più vicini che mai ad un accordo sul cessate il fuoco a Gaza”

    (Teleborsa) – Durante un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti, John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, ha espresso ottimismo riguardo i progressi verso un accordo di cessate il fuoco a Gaza. “Siamo più vicini che mai a un accordo sul cessate il fuoco” ha dichiarato Kirby, segnalando un possibile cambio di fase nel protratto conflitto nella regione. “Se ci sarà un’escalation in Medio Oriente, gli Stati Uniti sono pronti a difendere Israele e noi stessi nel modo appropriato”, prosegue il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale.Come riporta Washington Post: “Il timore di una risposta iraniana a Israele è ancora alto, ma funzionari della Casa Bianca ritengono che gli sforzi del presidente americano Joe Biden per frenare l’Iran dopo l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran stiano dando i loro frutti e la repubblica islamica potrebbe riconsiderare il suo piano di risposta “pesante”. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, durante una visita alla base di reclutamento dell’esercito di Tel Hashomer, ha esortato i cittadini israeliani a rimanere calmi e composti, sottolineando che Israele è preparato per la difesa e l’attacco e si sta impegnando attivamente nella difesa del paese. Netanyahu ha lodato le truppe, definendole la “spina dorsale della nazione”.Il comandante dell’Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha denunciato le azioni di Israele, promettendo una risposta severa dell’Iran all’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, e dichiarando che la nomina di Yahya Sinwar come nuovo capo dell’ufficio politico di Hamas dimostra la continua resistenza palestinese. Il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, ha criticato alcuni paesi europei per non aver condannato le azioni di Israele, che lui definisce terroristiche e violatrici del diritto internazionale. Bagheri ha espresso frustrazione per la mancanza di azioni punitive da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU contro Israele, nonostante le accuse di aggressioni. Nel frattempo, durante un colloquio telefonico con l’omologo austriaco, Alexander Schallenberg, è stata evidenziata l’importanza di una diplomazia attiva per ridurre le tensioni nella regione.La situazione richiede un delicato equilibrio diplomatico. Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio italiano, ha ribadito gli sforzi del G7 e altri attori regionali nel promuovere la prudenza e la moderazione per evitare una guerra regionale che avrebbe conseguenze disastrose. “Stiamo facendo di tutto, come G7, con i Paesi arabi dell’area, l’Iraq, tutti quanti stiamo invitando l’Iran a usare la massima prudenza in questa reazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, a Morning News, su Canale 5. “Naturalmente è un appello lanciato anche a Israele perché tutte le parti in causa devono rendersi conto che superare un certo limite nello scontro significa poi dar vita a una guerra regionale che avrebbe delle conseguenze molto gravi”, ha proseguito Tajani. “Stiamo lavorando giorno e notte attraverso i canali diplomatici, iniziative, colloqui, cercando di convincere gli interlocutori anche i più vicini all’Iran, di spingere affinché Teheran non abbia una reazione sproporzionata. Speriamo che la diplomazia possa ottenere dei risultati positivi, non bisogna mai demordere, quando si vuole costruire la pace. Naturalmente anche Israele deve fare la sua parte, comprendere che nelle sue mani c’è anche la stabilità dell’intera area, fermo restando che deve garantire la propria indipendenza”, ha aggiunto.”Continuiamo a dire assolutamente di non recarsi nel sud del Libano e di utilizzare la massima prudenza. Chi può rientrare è meglio che lo faccia”, ha ribadito Tajani. “Gli italiani che sono in Libano sono circa 4mila. Gran parte però ha il doppio passaporto e sono residenti. Ce ne sono 300-350 invece che sono lì per lavoro o per altre ragioni. Qualcuno è già rientrato con gli aerei di linea, ascoltando il nostro appello, si tratta di una decina di persone”, ha proseguito. “Comunque la nostra ambasciata a Beirut e la nostra unità di crisi del ministero degli Esteri lavora 24 ore su 24 per dare tutte le informazioni necessarie ai nostri connazionali che avessero bisogno di sapere come cercare di rientrare”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: impianti e nuovi incentivi

    (Teleborsa) – Durante il recente tavolo Automotive presso il Mimit, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato importanti sviluppi nel settore automobilistico. Il ministro ha esordito con: “Siamo riusciti nell’obiettivo di salvaguardare il sito produttivo e i lavoratori della Marelli dell’impianto a Crevalcore. Nella giornata di domani finalizzerò lo strumento che consentirà il passaggio di consegne al nuovo partner industriale”. Questa operazione segue altre azioni simili, come quelle per Wartsila e Whirlpool Emea, dimostrando l’efficacia dell’approccio di sistema adottato dal ministero.Urso ha sottolineato l’assenza di chiusure di attività produttive nei tavoli di crisi gestiti dal suo dicastero, menzionando anche soluzioni per crisi prolungate come quelle di Termini Imerese e Piombino. Tuttavia, non tutte le notizie sono positive. Il Ministro ha rivelato che, nonostante l’impulso dell’ecobonus, l’incremento dei volumi produttivi sperato per modelli come la Panda a Pomigliano e la 500 elettrica a Mirafiori non si è realizzato. Di fatto, Stellantis ha annunciato l’interruzione delle attività a Mirafiori e cassa integrazione anche a Pomigliano per mancanza di ordinazioni.Nonostante i primi quattro obiettivi dell’Ecobonus siano stati soddisfacenti, il quinto — l’aumento della produzione — ha deluso. In risposta, Urso ha proposto una revisione del piano di incentivi: “Se non avessimo raggiunto l’obiettivo di aumentare la produzione in Italia con questo piano incentivi, avremmo spostato le risorse, o parte di esse, direttamente sul fronte dell’offerta.”Il ministro ha anche toccato il tema della cooperazione internazionale, menzionando incontri con case automobilistiche cinesi e progetti di produzione congiunta in Italia, come segnale della forte attrattiva del settore automotive italiano per gli investitori esteri.Le prossime mosse del ministero includeranno discussioni su una programmazione pluriennale delle risorse, in attesa di conoscere le linee guida della nuova Commissione europea, per un approccio che promette di essere tanto ambizioso quanto necessario per rilanciare il settore in un’ottica di sostenibilità e innovazione. LEGGI TUTTO

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    Aran: firmato nuovo contratto nazionale per l’area dirigenziale istruzione e ricerca

    (Teleborsa) – Dopo la certificazione positiva della Corte dei Conti, è stato ufficialmente sottoscritto oggi presso l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) il contratto collettivo nazionale per l’Area dirigenziale Istruzione e Ricerca, relativo al triennio 2019-2021. Questo contratto, atteso da tempo, interessa circa 6.500 dirigenti del settore scolastico, universitario, Afam e della ricerca.”Il contratto firmato oggi,” spiega il presidente di Aran, Antonio Naddeo, “è l’ultimo della tornata contrattuale 2019-2021. Un contratto importante per le diverse categorie rappresentate e che segna un deciso passo avanti verso la perequazione retributiva dei dirigenti scolastici nei confronti delle altre dirigenze. Ora possiamo concentrarci definitivamente sulla tornata contrattuale 2022-2024 e cercare di chiudere i rinnovi contrattuali, consci delle difficoltà che ci sono, ma fiduciosi che si possano portare a termine entro la fine dell’anno”.Il nuovo contratto prevede aumenti medi del 3,78% per il personale coinvolto, con una parte di questi destinati alla retribuzione di risultato. Le amministrazioni avranno la possibilità di riconoscere incrementi ulteriori fino allo 0,22% del monte salari. Per i dirigenti scolastici, in particolare, è previsto un incremento medio di 260 euro mensili con risorse ordinarie, con ulteriori fondi di 50 milioni di euro destinati all’incremento del Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato, come stabilito dalle leggi di bilancio per il 2020 e 2022. Gli arretrati, che potrebbero superare i 10.000 euro, compensano il ritardo nella sottoscrizione del contratto. Il CCNL ribadisce l’importanza della valorizzazione dei risultati raggiunti dai dirigenti, con un focus sulla graduazione della retribuzione accessoria.Sul piano normativo, una delle novità più rilevanti è l’introduzione della disciplina del lavoro agile, conforme alla legge 81/2017, che adegua il sistema delle relazioni sindacali. Il contratto introduce inoltre la figura del mentor: un dirigente o professionista esperto che, su base volontaria, affianca il personale neo-assunto nei primi mesi di servizio. Sono stati inoltre rivisitati istituti normo-economici precedenti, come la tutela del personale affetto da gravi patologie che necessitano di terapie salvavita.Un’altra modifica significativa riguarda la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, che potranno passare nei ruoli della regione richiesta, entro il limite del 60% dei posti disponibili annualmente, rispettando la capacità assunzionale e i contingenti dei posti regionali messi a concorso.Per quanto riguarda le relazioni sindacali, l’accordo amplia gli ambiti di informazione, confronto e contrattazione integrativa. Le parti hanno deciso di valorizzare l’Organismo paritetico dell’Innovazione, rendendolo obbligatorio. Questo organismo verrà costituito presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito per il settore scolastico, presso il Ministero dell’Università e della Ricerca per Università e Afam, e presso i singoli enti per il settore Ricerca.”Il percorso innovativo intrapreso negli ultimi anni nella Pubblica Amministrazione prosegue poi con l’introduzione della figura del mentor,” conclude Naddeo, “e l’accordo introduce più ampi ambiti di informazione, confronto e contrattazione integrativa”. Con la firma di questo contratto, si conclude la tornata contrattuale 2019-2021, segnando un progresso significativo nella gestione e valorizzazione del personale dirigente in Italia.(Foto: © kritchanut/123RF) LEGGI TUTTO

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    Newcleo, accordo in Slovacchia per sviluppo reattori modulari

    (Teleborsa) – Newcleo ha firmato un accordo con VUJE, società slovacca nel settore nucleare, per collaborare nello sviluppo di reattori modulari avanzati e soluzioni innovative per il ciclo di combustibile per il mercato slovacco.Obiettivo chiave è esplorare il potenziale riutilizzo del combustibile nucleare esausto prodotto dalle centrali nucleari in Slovacchia per alimentare i reattori di newcleo, elemento centrale della strategia della startup Europea che mira a chiudere il ciclo del combustibile eliminando le scorie esistenti. Aree specifiche di cooperazione includeranno la valutazione del dispiegamento della tecnologia LFR di newcleo in Slovacchia, l’esplorazione di soluzioni per il ciclo del combustibile per potenzialmente riutilizzare il combustibile nucleare esausto della Slovacchia, la collaborazione in attività di ricerca e sviluppo e lo sviluppo di competenze e capacità nelle tecnologie nucleari avanzate. LEGGI TUTTO

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    Banche, volano utili e frenano prestiti. Credito sempre più giù, forte gap con l’Europa

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps e Bper chiudono la semestrale con una crescita del margine di interesse del 10,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incidenza del margine di interesse sul totale dell’attivo passa dall’1,6% all’1,8%, mentre le commissioni nette registrano una crescita del 6,5%, supportata anche da un incremento della raccolta indiretta nel primo semestre del 5,3%, favorita dal buon andamento dei mercati. La politica seguita fino ad oggi dalla Bce ha fatto sì che la discesa dei tassi di mercato a breve termine sia avvenuta a ritmo molto lento, col risultato di gonfiare il margine di gestione del denaro. Il notevole incremento dei ricavi ha determinato un utile netto di oltre 12 mld di euro, in crescita del 19,8%, con un Roe delle 5 Big italiane del 15,5%. È quanto emerge dall’analisi condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl.”I grandi gruppi italiani hanno realizzato utili elevatissimi nei primi sei mesi del 2024, ma si è contemporaneamente ridotto il credito a imprese e famiglie. La capacità di generare organicamente capitale continua a trasformarsi in benefici quasi esclusivi per gli azionisti, attraverso politiche di distribuzione di dividendi sempre più generose e il ricorso sistematico ai buyback – sottolinea il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani –. È naturale che le banche prestino attenzione alla remunerazione degli azionisti, ma indirizzare ogni azione a questo fine rischia di rallentare i necessari investimenti in nuove tecnologie digitali e sistemi di intelligenza artificiale, che non solo non devono sostituire il lavoro umano, ma anzi devono e possono contribuire ad esaltarne la creatività ed il coinvolgimento, con l’obiettivo di ottenere standard elevati nella qualità dei servizi, che saranno sempre più tailor made. Pertanto serve formazione continua, mirata allo sviluppo delle competenze, anche digitali, attribuendo preminenza alla valorizzazione di lavoratrici e lavoratori nelle dinamiche d’impresa. Andrebbero inoltre promossi programmi di educazione digitale della clientela. Il rafforzamento e la stabilità delle banche, infatti, dipenderanno molto dalla capacità di investire nelle persone, in una stagione di profondi cambiamenti.D’altra parte, il valore di mercato delle banche nel lungo periodo non potrà essere dato dalla somma dei buyback. Conterà, invece, la qualità degli investimenti realizzati in tempi di grande disponibilità di risorse. Insomma – conclude Colombani – serve uno sguardo lungo e non solo focalizzato sulla trimestrale”.Credito sempre più giùLa nota dolente – evidenzia l’analisi – resta il credito. Gli impieghi registrano infatti una contrazione del 3,2% (oltre 37 miliardi il calo in valore assoluto) rispetto allo stesso periodo del 2023. Se si considerano i dati al netto dei pronti contro termine alla clientela, che rappresentano effettivamente i prestiti all’economia reale, alle famiglie e alle imprese, la riduzione è del 4,5% in un anno (dato che non considera BPER che non fornisce informazioni a tal proposito). È una tendenza che vale del resto – sottolinea la Fondazione Fiba di First Cisl – non solo per i primi cinque gruppi, ma per tutto il settore. Dai dati Bce sulle banche significant emerge infatti che al 31/03/2024 il nostro Paese registra un calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2023, contro una media europea del +1,35%. Più in dettaglio, Francia (+1,65%), Spagna (+1,74%) e Germania (+2,29%) fanno nettamente meglio. Il minor credito concesso dalle banche italiane rispetto ai competitors europei si evince anche dal rapporto tra prestiti e depositi (Loan to deposit), decisamente più basso (90,52%) rispetto sia alla media Ue (102,78%) che a Francia (106,45%), Spagna (98,73%) e Germania (114,27%).Cost/income sempre più basso. Aumenta la produttivitàNon si ferma il calo del cost/income, che rispetto al primo semestre 2023 segna un’ulteriore contrazione, scendendo al 39,9% dal 42,8% portando a quasi 13 punti il gap con i maggiori competitors europei (52,8%). Il costo del personale registra un lieve incremento (+1,6%) e pesa per il 24,8% sui proventi operativi, in riduzione dal 26,4% del primo semestre 2023. Crescono a doppia cifra anche tutti gli indicatori di produttività per dipendente, in particolare il risultato di gestione pro capite (+16,9%) e il margine primario per dipendente (+12%). Qualità del credito elevata. Calano occupazione e sportelliNel primo semestre 2024 resta sotto controllo l’Npl ratio netto, stabile all’1,4% con un costo del credito anch’esso sostanzialmente stabile (22bps), ad un livello estremamente contenuto. Diminuiscono notevolmente (-19,4%) anche i crediti stage 2 (posizioni in bonis che hanno subito un peggioramento senza diventare deteriorate),che pesano adesso il 10% (dal 12,3%)sul totale dei crediti alla clientela. Cala dell’1,3% lo stock di crediti deteriorati netti. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali si assiste ad un ulteriore consolidamento. In particolare il Cet1 cresce dal 14,92% al 15,10%, anche per effetto, in controtendenza rispetto agli altri paesi europei, di una riduzione delle Rwa (attività ponderate per il rischio), conseguente alla riduzione degli impieghi. Nonostante gli ottimi risultati le banche continuano a ridurre occupazione e presenza sul territorio: il numero dei dipendenti cala del 2,6%, mentre chiudono 261 sportelli (- 2,2%) rispetto al 30/6/2023. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste di mutui settimanali balzano del 6,9%

    (Teleborsa) – Rimbalzano le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 2 agosto, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 6,9%, dopo il -3,9% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è aumentato del 15,9%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un incremento dello 0,8%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,55% dal precedente 6,82%. LEGGI TUTTO