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    USA, scorte all’ingrosso in crescita a giugno. Vendite in calo

    (Teleborsa) – Sono risalite le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di giugno 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,2% a 903 miliardi di dollari, in linea con le attese, rispetto al +0,2% del mese precedente. Su base annua si registra un aumento dello 0,1%.Nello stesso periodo le vendite sono diminuite dello 0,6% su base mensile a 661,5 miliardi di dollari dopo il +0,3% registrato a maggio. Su anno si è registrato un aumento del 2,4%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,37 contro l’1,40 di un anno prima.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Export Italia, SACE: America cresce più della media globale: +5,2% nel 2024

    (Teleborsa) – Nel 2024, l’export italiano verso il continente americano crescerà del 5,2%, seguito da un ulteriore aumento del 5,1% nel 2025, superando così la crescita media prevista a livello globale nel 2024 (+3,7%) e nel 2025 (+4,5%). È quanto emerge dal Focus On del Doing Export dal titolo “Le rinnovabili in America chiamano il Made in Italy: SACE sostiene le opportunità per le imprese italiane”, analisi elaborata dall’Ufficio Studi, sulla situazione dell’economia del continente e sulle opportunità e i mercati di interesse per l’export delle imprese italiane. Stati Uniti prima destinazione export extra UE, incognita elezioniGli Stati Uniti rimangono la prima destinazione extra-europea per le esportazioni italiane (export 2023: 67 mld), con una crescita dell’export prevista del +5,3% nel 2024 e del +4,6% nel 2025. Saranno i settori ad alta intensità tecnologica a spingere la domanda di beni italiani, legati soprattutto alla meccanica strumentale e agli apparecchi elettrici. Molta importanza è data anche alla transizione sostenibile, stimolata da politiche come l’IRA e gli Energy Earthshots del Dipartimento dell’Energia americano. Le elezioni presidenziali di novembre rappresentano un punto di cautela per il commercio e le relazioni geopolitiche. Una vittoria di Trump potrebbe portare all’imposizione di dazi del 60% sulle merci importate dalla Cina e del 10% sull’import dal resto del mondo, con un impatto negativo stimato sul commercio mondiale del 4% all’anno tra il 2025 e il 2028.Canada seconda destinazione per export in AmericaIl mercato canadese, seconda destinazione nel continente (export 2023: 6,3 mld) offre notevoli opportunità per le imprese italiane, con l’export di apparecchi elettrici previsto in crescita del +6,3% nel 2023 e dell’8,8% nel 2024. Il settore alimentare e delle bevande in Canada è previsto in espansione del +4% nel 2024 e dell’8,2% nel 2025, grazie anche alle protezioni offerte dall’accordo di libero scambio CETA.America Latina, il traino della transizione energeticaIn Brasile (export 2023: €6,2 mld) si stima un aumento dell’export del 5,9% nel 2024 e del 5,7% nel 2025): l’ambizione del governo di reindustrializzare il Paese implica un trasferimento di tecnologia e input produttivi dall’estero.In Messico (export 2023: €5,4 mld) la crescita delle esportazioni è stimata del +7,3% nel 2024 e +6,6% nel 2025, con i mezzi di trasporto settore di punta grazie al buon posizionamento messicano nelle filiere dei veicoli elettrici. In Colombia (export 2023: €0,9 mld) è attesa una crescita delle esportazioni pari a +4,4% nel 2024 e +6,5% nel 2025, guidata in particolare dagli investimenti per diversificare la matrice energetica colombiana e renderla resiliente ai periodi di siccitàIl Cile (export 2023: 1,3 mld) sta emergendo come un importante hub per le energie rinnovabili in Sud America, con l’export italiano di meccanica strumentale previsto in crescita del 4,6% nel 2024 e del 5,5% nel 2025.L’Argentina (export 2023: 1,4 mld), con il suo vasto potenziale eolico e di biomassa, vedrà una crescita nell’export italiano di meccanica strumentale e apparecchi elettrici grazie anche al programma RenovAr, che mira a raggiungere il 20% di generazione rinnovabile entro il 2025.Il Perù, relativamente poco presidiato dalle imprese italiane (export 2023: 0,6 mld), ha varato un ambizioso programma di rinnovo delle infrastrutture, con 72 progetti principali in ambiti come salute, trasporti, water sanitation e comunicazioni, mirati a colmare un gap infrastrutturale stimato a 30 miliardi di dollari nel breve periodo e 100 miliardi nel lungo termine. Il Paese sta anche puntando ad aumentare la quota delle energie rinnovabili nel mix energetico entro il 2030 e a riformare il settore elettrico per migliorare la distribuzione e promuovere gli investimenti nelle rinnovabili. Per l’export italiano, si prevede una forte performance nei beni di investimento, con una crescita del 5,1% prevista sia per il 2024 che per il 2025. LEGGI TUTTO

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    Politica industriale, Mimit: al via incontro Urso-Orsini

    (Teleborsa) – Ha preso il via al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro sui temi di politica industriale tra il ministro Adolfo Urso, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il direttore Maurizio Tarquini. Presenti il viceministro Valentino Valentini e il sottosegretario Massimo Bitonci. LEGGI TUTTO

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    Federalimentare, Paolo Mascarino: “Con Transizione 5.0, nuove opportunità per rendere aziende più sostenibili e competitive”

    (Teleborsa) – “Il piano Transizione 5.0, presentato ieri dal Ministro Adolfo Urso è una ottima notizia ed una grande opportunità per le imprese e per il comparto dell’industria che potranno veder riconosciuto un credito d’imposta nell’ambito di progetti di innovazione rivolti ad una riduzione dei consumi energetici, finalizzati a centrare gli obiettivi di decarbonizzazione e a rendere le nostre imprese più sostenibili”. È quanto dichiara il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.”Con questo nuovo strumento, da noi fortemente auspicato sin dall’avvio dei lavori del Tavolo Mimit-Masaf per le politiche industriali del settore agroalimentare, le imprese – prosegue Mascarino – avranno la possibilità di avviare un percorso verso un modello energetico sempre più efficiente, sostenibile, con minore impatto ambientale e basato su fonti rinnovabili, rendendo così le aziende più autonome dalle fluttuazioni dei costi dell’energia. L’impegno economico fra fondi europei e nazionali è davvero significativo (12.7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025; 6,3 miliardi di euro, provenienti dal programma RePower EU e 6,4 miliardi, previsti dalla legge di bilancio) e di questo dobbiamo ringraziare il Governo e il ministro Urso per aver mostrato grande attenzione e sensibilità verso un settore primario e strategico del Paese”.”Rendere maggiormente competitiva l’industria grazie alla possibilità di investire in impianti energetici più sostenibili e di poter produrre energia rinnovabile – conclude il presidente di Federalimentare – è una delle grandi sfide che come Italia abbiamo l’obbligo di conseguire e certamente il combinato disposto delle due iniziative, siamo certi, abbatterà i costi industriali e migliorerà ulteriormente l’impatto ambientale e la produttività rendendo le imprese del settore alimentare ancora più competitive sui mercati internazionali”. LEGGI TUTTO

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    A2A, rinnovata la partnership con AC Milan

    (Teleborsa) – AC Milan e A2A proseguono nella loro collaborazione che vede il Gruppo, tramite la controllata A2A Energia, continuare a far parte della famiglia rossonera come Official Energy Partner. “Questo nuovo capitolo – spiega una nota congiunta – rafforza una partnership consolidata nel tempo, basata su valori comuni e un impegno deciso per un futuro sostenibile. I principi di professionalità, eccellenza e attenzione al territorio sono alla base di questa collaborazione, che pone un’enfasi speciale sulla sostenibilità”.A2A, attraverso l’accordo con il Club rossonero, intende promuovere presso i tifosi del Milan l’adozione di pratiche e comportamenti consapevoli per migliorare le performance energetiche delle abitazioni ottenendo un efficientamento dei consumi. In linea con il suo Piano Industriale 2035, il Gruppo è infatti impegnato a dare un contributo alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile del Paese.Il rinnovo è stato formalizzato presso la sede centrale di A2A, in Corso Porta Vittoria, dove il presidente di AC Milan, Paolo Scaroni, ha incontrato l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini. Questo appuntamento ha sottolineato l’importanza di un impegno condiviso nella ricerca di soluzioni innovative e sostenibili, utilizzando l’expertise e le risorse complementari delledue società per affrontare le sfide ambientali e sportive insieme. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, utile semestrale balza a 25,4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cassa di Risparmio di Asti ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto individuale e consolidato pari rispettivamente a 29,7milioni di euro (+11,1%) e a 25,4 milioni di euro (+39,6%). Il margine di interesse ammonta a 154,68 milioni di euro, in aumento del 16,93% sul dato del 30 giugno 2023. Al 30 giugno 2024 il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione è pari al 59,6%.Viene segnalato un incremento della massa fiduciaria da clientela (+550 milioni da dicembre 2023 e +1.100 milioni da giugno 2023), sostenuta in particolare dalla crescita del risparmio amministrato (+8% da dicembre 2023, +16% da giugno 2023) e di quello gestito (+6% da dicembre 2023, +7% da giugno 2023), mentre la raccolta diretta risulta sostanzialmente costante rispetto a dicembre 2023 e in aumento del 4% da giugno 2023.I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano a 7,4 miliardi di euro, in lieve diminuzione dello 0,19% rispetto al 31/12/2023 (rispetto al -1,7% fatto registrare dal sistema bancario italiano nel medesimo periodo). Rafforzamento della solidità patrimoniale: CET 1 Ratio pari a 15,1%, Tier 1 Ratio al 16,8% e Total Capital Ratio al 17,3%. Confermata la robustezza della situazione di liquidità: Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari al 223,9% e Net Stable Funding Ratio (NSFR) pari al 169,1%.Cassa di Risparmio di Asti precisa che sono attualmente in corso accertamenti ispettivi di carattere ordinario da parte della Banca d’Italia e che le risultanze finora evidenziate sono per quanto di pertinenza incluse nei risultati. LEGGI TUTTO

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    Sindacati a Stellantis: “Risposte immediate necessarie”

    (Teleborsa) – I sindacati esprimono delusione e preoccupazione dopo l’incontro a Roma con il governo e Stellantis. L’assemblea, che mirava a discutere il futuro dell’industria automobilistica in Italia, ha lasciato le parti sociali con più dubbi che certezze.Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, ha dichiarato: “Da questo incontro usciamo con altri dubbi e una preoccupazione molto evidente. La spaccatura tra Stellantis e il governo è diventata reale”. Palombella sottolinea la necessità di incentivi e di un confronto continuo con Stellantis, un gruppo industriale che influenza il destino di migliaia di lavoratori.Ferdinando Uliano, leader della Fim, ha espresso la sua delusione: “Dopo un anno non c’è nessun accordo per il settore. Nel 2025, sia l’indotto che Stellantis esauriranno gli ammortizzatori sociali; se non si interviene per tempo, ci saranno licenziamenti di massa”.Anche Michele De Palma, segretario generale della Fiom, insiste sulla necessità di azioni concrete, sollecitando un accordo complessivo a livello europeo. De Palma afferma: “Chiediamo una dotazione straordinaria di risorse economiche e normative per una giusta transizione”.La preoccupazione principale dei sindacati riguarda l’assenza di un piano chiaro per il futuro, che potrebbe portare a gravi conseguenze occupazionali nel settore automobilistico italiano. LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala surplus partite correnti a giugno

    (Teleborsa) – Cala il surplus delle partite correnti in Giappone a giugno. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 1.533,5 miliardi di yen, in calo rispetto all’attivo di 2.849,9 miliardi del mese precedente. Le stime degli analisti erano per un surplus in discesa fino a 1.790 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un attivo di 180,5 miliardi di yen, contro il passivo di 1.106,6 miliardi di maggio, a fronte di un aumento delle esportazioni a 9.168,9 miliardi di yen (+5,9% su base annua) e un aumento delle importazioni a 9.612,6 miliardi (+3,1% a/a). LEGGI TUTTO