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    Caldo, ancora picchi poi una breve pausa

    (Teleborsa) – Dopo un lungo periodo di caldo africano da Ferragosto le temperature scenderanno. Anche se si tratterà di un calo minimo. Secondo Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, come riporta Ansa, la diminuzione delle temperature sarà al più di 2-3°C, ma dovrebbero diradarsi l’afa e le notti tropicali. Intanto, però, nelle prossime ore, dopo i 41°C registrati a Firenze sia domenica sia lunedì, ci saranno ancora picchi simili nelle zone interne della Sardegna e si sfioreranno anche al Nord i 40°C (Forlì), mentre Ferrara, Firenze, Foggia, Lecce, Oristano, Prato, Reggio Emilia, Siracusa, Trento e Verona si fermano a 38-39°.Non andrà meglio la vigilia di Ferragosto con picchi di 39°C al Sud, 38° a Ferrara e Forlì, mentre a Firenze 37°C.(Foto: © Aleksandr Papichev/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi alla produzione luglio salgono meno delle attese

    (Teleborsa) – Crescono meno delle attese i prezzi alla produzione nel mese di luglio. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,1% su base mensile dopo il +0,2% del mese precedente e stimato dagli analisti. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,2%, sotto il +2,3% del consensus e rispetto al +2,7% del mese precedente.I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano una variazione nulla (+0,3% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +2,4% dopo il +3% precedente (+2,7% atteso). LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di La Place da parte di Jumbo e Vermaat

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo congiunto di La Place da parte di Koninklijke Jumbo Food Group e Vermaat Retail, tutte con sede nei Paesi Bassi. La transazione riguarda principalmente il settore della ristorazione.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che La Place ha attività trascurabili nello Spazio economico europeo e che la posizione di mercato combinata delle società risultante dalla transazione proposta è limitata. La transazione è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Turismo, aumenta la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia: a maggio 5,23 miliardi di euro (+17%)

    (Teleborsa) – Aumenta la spesa dei turististranieri in Italia che a maggio ha raggiunto i 5,23 miliardi di euro (+17% rispetto allo scorso anno).Quella dei viaggiatori italiani all’estero è invece cresciuta del 9% (2,43 miliardi) migliorando quindi il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia che ha registrato un avanzo di 2,8 miliardi di euro, in aumento rispetto a quello dello stesso mese del 2023 (2,2 miliardi). È quanto emerge dall’indagine sul turismo internazionale condotta dalla Banca d’Italia. Nel complesso nei tre mesi terminanti in maggio 2024 le entrate turistiche sono aumentate del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023, per effetto anche della crescita della spesa pro-capite.L’incremento delle uscite da parte dei turisti italiani è stato invece trainato esclusivamente dal maggior numero di viaggiatori. Sempre nella media degli ultimi tre mesi disponibili, prosegue Bankitalia, “per la prima volta dall’estate 2021 l’andamento della spesa dei viaggiatori provenienti dai paesi UE è stato più favorevole rispetto a quelli dell’extra-UE (rispettivamente 13 e 10 per cento in più nel confronto con il periodo corrispondente). Anche l’aumento della spesa degli italiani è stato superiore nelle destinazioni europee (rispettivamente 17% e 2%). Il numero di pernottamenti di viaggiatori stranieri in Italia a maggio è salito a 34,08 milioni rispetto ai 31,29 milioni di maggio 2023. Il numero di pernottamenti di viaggiatori italiani è invece salito a 22,42 milioni rispetto ai 19,40 milioni di maggio 2023. LEGGI TUTTO

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    Acqua, Federcontribuenti: Italia tra Paesi europei con più alto tasso dispersione

    (Teleborsa) – La dispersione dell’acqua è un tema di grande rilevanza in Italia, un paese che, nonostante la sua ricca dotazione di risorse idriche, soffre di una gestione inefficace che porta a enormi sprechi. Questo fenomeno, che si riferisce alla perdita d’acqua durante il trasporto dalle fonti ai consumatori, rappresenta una delle principali criticità per il sistema idrico nazionale”. E’ quanto si evince da un report del Comitato Scientifico di Federcontribuenti che, sulle dimensioni del problema riferisce come secondo i dati ISTAT e del Censis, l’Italia è tra i paesi europei con il più alto tasso di dispersione idrica. In media, oltre il 40% dell’acqua immessa nelle reti idriche viene persa prima di raggiungere le abitazioni. In alcune regioni, come la Sicilia e la Calabria, questa percentuale sale addirittura oltre il 60%.”Questi dati evidenziano un problema strutturale che – secondo il report di Federcontribuenti – se non affrontato con urgenza, rischia di compromettere seriamente l’approvvigionamento idrico per le future generazioni perchè le cause della dispersione dell’acqua in Italia sono molteplici. Tra le principali vi sono la vecchiaia delle Infrastrutture: Gran parte delle reti idriche italiane è stata costruitadecenni fa e non ha ricevuto adeguati interventi di manutenzione. Le tubature, spesso obsolete e realizzate con materiali ormai superati, sono soggette a rotture e perdite per non parlare poi della mancanza di investimenti perchè la scarsa attenzione politica e la mancanza di fondi destinati al settore idrico hanno portato a un ritardo nella modernizzazione delle infrastrutture. La frammentazione della gestione, con molte piccole aziende locali incaricate di gestire le risorse idriche, ha ulteriormente complicato la situazione”. Secondo l’associazione dei consumatori vi è poi la ”scarsa consapevolezza e educazione da parte dei cittadini che contribuisce al problema: ”La percezione di un’abbondanza illimitata di risorse idriche, soprattutto nelle regioni più ricche d’acqua, ha portato a un uso disinvolto e poco attento dell’ ‘oro blu”’. Riguardo l’impatto ambientale ed economico il report sottolinea come ”da un lato, il continuo spreco di risorse idriche aumenta la pressione sugli ecosistemi, riducendo la disponibilità di acqua per gli habitat naturali e aggravando i fenomeni di siccità. Dall’altro, le perdite d’acqua comportano costi elevati per i gestori delle reti idriche, costi che vengono spesso trasferiti sulle bollette dei contribuenti”. Affrontare il problema della dispersione dell’acqua in Italia richiede un approccio integrato e multidisciplinare il rinnovamento e ammodernamento delle reti idriche con investimenti mirati a lungo termine con l’adozione di tecnologie avanzare per il monitoraggio delle reti e una gestione più efficiente e centralizzata delle risorse con l’incentivare le fusioni tra piccoli gestori locali e promuovere una maggiore trasparenza nelle operazioni. Infine – conclude Federcontribuenti – rafforzare la regolamentazione e i controlli con la normativa esistente e l’introduzione di sanzioni per la cattiva gestione e la mancata manutezione delle infrastrutture”. LEGGI TUTTO

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    Almaviva, Fitch: offerta per Iteris è coerente con rating “BB”

    (Teleborsa) – L’offerta annunciata dall’italiana Almaviva per acquisire la statunitense Iteris, se completata secondo i termini, innescherà un picco temporaneo della leva finanziaria lorda al di sopra della soglia di declassamento, ma la crescita dell’EBITDA e la generazione positiva di free cash flow (FCF) consentiranno una rapida riduzione dell’indebitamento. Lo afferma Fitch in una nota, dopo l’annuncio dell’acquisizione per 335 milioni di dollari in contanti.Il valore della transazione sarà interamente finanziato da debito di nuova emissione, conservando quindi liquidità nel bilancio. Iteris non ha alcun debito a lungo termine importante.Il profilo aziendale di Iteris è complementare al segmento di servizi IT di Almaviva per il settore dei trasporti, che ha rappresentato il 26% dei suoi ricavi del 2023. Pro-forma per la transazione, il contributo di questo segmento sarebbe salito al 40%. La transazione aprirebbe opportunità di vendita incrociata e scambio di soluzioni IT proprietarie, ma sarebbe anche adatta alla recente acquisizione da parte di Almaviva della società di servizi IT Magna in Brasile, che ha ampliato il suo personale IT di oltre 1.000 unità, scrive Fitch.L’agenzia di rating stima che la transazione probabilmente innescherà un picco nella leva finanziaria lorda EBITDA fino a, o leggermente superiore, a 3x su base pro-forma alla fine del 2024, ma dovrebbe ridursi al di sotto di 2,8x, un livello coerente con il rating attuale “BB”, nell’arco di 12-18 mesi dopo il closing. Tuttavia, prevede che la leva finanziaria netta dell’EBITDA non supererà 2,5x.La riduzione dell’indebitamento sarà guidata dalla continua crescita dei ricavi e dell’EBITDA supportata da nuove vincite di contratti, che sono state a 332 milioni di euro nel 1H24, mentre il backlog complessivo era pari a 3,1 anni di ricavi degli ultimi 12 mesi fino a giugno 2024. L’ambizione di Iteris era di raggiungere una crescita dei ricavi CAGR del 13%-15% nel 2023-2027, migliorando al contempo notevolmente la sua redditività.Almaviva aveva 147 milioni di euro di liquidità nel suo bilancio a fine giugno 2024 e la continua generazione positiva di FCF potrebbe aumentare ulteriormente la liquidità entro la fine dell’anno. Sebbene il flusso di cassa sia sensibile ai grandi movimenti del capitale circolante, Fitch non prevede ulteriori impatti negativi dopo un deflusso già considerevole di 47 milioni di euro nel 1H24 e un deflusso complessivo di 115 milioni di euro negli ultimi 12 mesi fino a giugno 2024.”Una notevole quantità di liquidità nel bilancio di Almaviva fornisce flessibilità finanziaria per ulteriori opportunità di M&A industriali bolt-on, che possono accelerare la riduzione lorda della leva finanziaria – si legge nel report – Ci aspettiamo che il management rimanga prudente con l’allocazione futura del capitale, bilanciando M&A bolt-on con le distribuzioni agli azionisti. Considereremmo qualsiasi transazione di grandi dimensioni come un rischio di evento”. LEGGI TUTTO

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    Germania, indice Zew crolla ad agosto a 17,9 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’indice ZEW tedesco ad agosto 2024. L’indice anticipatore si è portato infatti a 17,9 punti dai 43,7 punti di luglio.Il dato, elaborato dall’Istituto di ricerca tedesco ZEW Institute, è inferiore alle attese degli analisti che stimavano un peggioramento fino a 35,4 punti. LEGGI TUTTO

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    PA, Confartigianato: Italia 23esima in Ue per servizi digitali

    (Teleborsa) – “L’Italia è ancora in ritardo nella digitalizzazione dei rapporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese. Solo il 41,3% degli italiani interagisce con gli enti pubblici attraverso internet, rispetto al 54,3% della media dell’Unione Europea. E siamo al 23esimo posto nell’Ue per l’offerta di servizi pubblici digitali alle imprese”. E’ quanto emerge da un rapporto sulla burocrazia elaborato da Confartigianato su dati Eurostat e Eurobarometro e dal quale emerge che siamo ancora distanti dagli standard di innovazione europei. “Il 53% degli enti locali, regioni e province autonome, province e città metropolitane, comuni, Asl e aziende ospedaliere – prosegue – ha un sito internet esclusivamente informativo e non abilitato al dialogo con l’utenza e appena il 30% permette pagamenti on line sul proprio portale. Quest’ultima percentuale scende al 13% nel Mezzogiorno”. “In media – indica il rapporto -, soltanto il 23% dei cittadini dialoga con la Pa tramite l’invio di moduli compilati e questo ci colloca nelle ultime posizioni della classifica delle 195 regioni europee. Bisogna scendere al 131esimo posto per trovare il nostro territorio più efficiente, la Provincia Autonoma di Bolzano, con un modesto 34,6%. Seguono altre regioni italiane, ma tutte oltre il 145esimo posto. Il Mezzogiorno, in particolare, mostra i risultati peggiori, con la Calabria al 184esimo posto”.”Non c’è da stupirsi, quindi, se – rileva il rapporto di Confartigianato – soltanto il 34% dei cittadini italiani si dichiara soddisfatto dell’offerta dei servizi pubblici, un dato che colloca l’Italia al penultimo posto tra i 27 Paesi dell’Ue, prima della Grecia. Questo livello di soddisfazione è di ben 20 punti percentuali inferiore alla media europea del 54% LEGGI TUTTO