More stories

  • in

    USA, S&P Global: indice PMI servizi scivola a settembre

    (Teleborsa) – Frena la crescita del settore dei servizi negli Stati Uniti. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 50,1 punti nel mese di settembre dai 50,5 del mese precedente e risulta anche inferiore ai 50,2 punti stimati dagli analisti.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta comunque al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Migliora, invece, l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 50,2 punti, rispetto ai 50,2 punti del mese precedente e contro i 50,1 punti delle stime di consensus. LEGGI TUTTO

  • in

    Italian Exhibition Group: “TTG 2023 punta alla leadership sul Mediterraneo”

    (Teleborsa) – Mille buyers da tutto il mondo, 55 destinazioni estere, 2700 espositori articolati su 26 padiglioni. Questi i numeri della 60esima edizione TTG Travel Experience, il salone del turismo di Italian Exhibition Group che – sottolinea IEG in una nota – si pone “l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per l’industry del travel di tutto il bacino Mediterraneo”. Tra le novità dell’edizione 2023, che si terrà dall’11 al 13 ottobre a Rimini, la possibilità per i buyer stranieri presenti in fiera di incontrare, oltre alle destinazioni turistiche italiane, anche quelle estere. A partire da Slovenia, Croazia, Grecia, Marocco e Giordania, che per il secondo anno consecutivo, si conferma country partner.La manifestazione – che si svolge in contemporanea a InOut, il nuovo salone del contract – esplora e si fa portavoce di un settore che, in tutto il mondo, si sta ripensando per costruire un’offerta attenta alla dimensione etica a 360 gradi: non solo ambiente ma anche questioni sociali, incoraggiando le relazioni tra le persone e tra queste e le altre specie viventi. Tutto questo si rispecchia nell’offerta della sezione The World, dove sono riunite le principali destinazioni internazionali, e che evidenzia le istanze trasformative del turismo e dell’hospitality. Non più semplice spazio di evasione, il prodotto di viaggio si modifica in funzione delle nuove sfide imposte dalla contemporaneità, come caldeggiato anche dall’UWTO in occasione della Giornata Mondiale del Turismo.All’edizione 2023 di TTG torna la Turchia, mentre Portogallo ed Egitto ampliano la presenza in fiera, un riconoscimento importante del ruolo strategico della manifestazione. Di rilievo anche il numero dei buyer esteri, ben 1.000, provenienti da 62 Paesi, di cui 58% è europeo e il 42% è invece di origine extraeuropea. Tra le novità la Cina, che sceglie di partecipare nuovamente alla manifestazione riminese per ricostruire la propria offerta turistica.TTG Travel Experience, il community catalyst che – si legge nella nota – ispira tutti gli operatori professionali del turismo, integra anche quest’anno la dimensione espositiva con un ricco calendario di eventi e occasioni di incontro, con l’obiettivo di ribadire la propria natura di business partner, in grado di promuovere sia la commercializzazione delle destinazioni turistiche, sia lo scambio di conoscenza, informazioni e best practice per la crescita di tutti gli operatori della filiera.Le destinazioni estere in Fiera a Rimini – Europa: Austria, Bruxelles, Cantone dell’Erzegovina-Narenta, Catalogna, Croazia, Društvo Gorje, Francia, Franconia, Grecia, Ibiza, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monti Rodopi, Municipio di Vila Real De Santo António, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Vallonia. Americhe: Anguilla, Argentina, Aruba, Barbados, Brasile, Cuba, Colombia, Isole Bahamas, La Paz, Repubblica Dominicana, Venezuela. Africa: Egitto, Madagascar, Marocco, Mauritius, Seychelles.Asia: Corea, Cina, Filippine, Giappone, Giordania, Maldive, Malesia, Iran, Israele, Hong Kong, Kirghizistan, Palestina, Ras Al Khaimah, Sri Lanka, Tailandia, Tunisia, Turchia, Uzbekistan. LEGGI TUTTO

  • in

    Distretti industriali: in calo export secondo trimestre (-2.1%), bene la meccanica (+7,4%)

    (Teleborsa) – Nel periodo aprile-giugno 2023 le esportazioni dei distretti industriali italiani, dopo nove trimestri di crescita ininterrotta, hanno subito un lieve calo, mostrando una variazione tendenziale a prezzi correnti pari al -2,1%. Si tratta di una battuta d’arresto fisiologica che, oltre a risentire del rallentamento della domanda internazionale, è influenzata anche dal confronto con un ottimo secondo trimestre 2022 (quando l’export aumentò del 15,3%) e dal rientro dei prezzi alla produzione per alcuni settori come la metallurgia (-18,2% la riduzione accusata dai prezzi all’export). È quanto emerge dal Rapporto distretti industriali relativo al secondo trimestre 2023 a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Come in altri momenti di ripiegamento ciclico, è aumentata l’eterogeneità dei risultati: su 158 distretti monitorati da Intesa Sanpaolo, 79 hanno registrato una crescita e 79 un calo. A livello settoriale spicca, soprattutto, la buona evoluzione della meccanica, che ha mostrato un aumento tendenziale del 7,4%, e la tenuta di un settore aciclico come alimentari e bevande, in progresso dell’1,9%. Non a caso sono proprio i territori con queste specializzazioni ad aver registrato un andamento positivo nel secondo trimestre. In particolare, nel Mezzogiorno si sono messe in evidenza la Campania (+5,6%) e l’Abruzzo (+4,1%), nel Centro l’Umbria (+5%), nel Nord Ovest il Piemonte (+3,6%) e la Liguria (+2,9%) e nel Nord Est il Trentino-Alto Adige (+2,7%) e l’Emilia Romagna (+3,3%).Spicca, in particolare, la performance dei distretti emiliano-romagnoli che nel confronto regionale sono quelli che hanno registrato l’aumento maggiore in valore delle esportazioni (+185,7 milioni di euro). Seguono a distanza il Piemonte (+111 milioni) e la Campania (+60 milioni). La regione ha potuto contare sul traino di alcuni importanti distretti della meccanica, come le Macchine per l’imballaggio di Bologna, la Meccatronica di Reggio Emilia, le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena, la Food Machinery di Parma, e sul contributo dell’Alimentare di Parma e dell’Ortofrutta romagnola. Nonostante l’alluvione, il distretto ortofrutticolo ha continuato a crescere sui mercati esteri, a conferma dell’elevata reattività di questo territorio che probabilmente ha cercato di accelerare il processo di smaltimento di quanto accumulato nei magazzini nel tentativo di ridurre le perdite. Per vedere gli effetti dell’alluvione bisognerà molto probabilmente attendere la diffusione dei dati relativi ai mesi estivi e autunnali.Dalla lettura dei dati relativi ai primi sei mesi dell’anno emerge una fotografia ancora più positiva grazie a un’ottima prima parte dell’anno (+7,1% la variazione tendenziale nel primo trimestre 2023) e, in molti settori, alla capacità delle imprese di rivedere al rialzo i prezzi, forti di un elevato posizionamento competitivo. Il primo semestre del 2023 si è chiuso con un aumento delle esportazioni distrettuali a prezzi correnti pari al +2,3% tendenziale e una crescita diffusa a 97 distretti. A livello settoriale si confermano le ottime performance della meccanica, che ha registrato un progresso a doppia cifra e pari all’11,2% a prezzi correnti. Seguono i distretti specializzati nell’agro-alimentare (+5,6%) e nel sistema moda (+2,3% per i beni di consumo e +1,8% per i beni intermedi). Hanno invece chiuso i primi sei mesi dell’anno in calo le altre filiere distrettuali. Tra queste spiccano i settori del sistema casa, in fisiologico rallentamento dopo la corsa degli scorsi anni, condizionati anche dall’elevata inflazione e dal rialzo dei tassi che hanno particolarmente condizionato le decisioni di spesa delle famiglie per questa tipologia di beni.I dati per distretto confermano la migliore evoluzione delle aree distrettuali specializzate in meccanica, sistema moda e agro-alimentare. Nel primo semestre del 2023 ai primi dieci posti per aumento delle esportazioni in valore si posizionano infatti due distretti della Moda, l’Occhialeria di Belluno (+334 milioni di euro e al primo posto della classifica) e il Tessile di Biella (+128 milioni), sette della meccanica, la Meccanica strumentale di Milano e Monza (+314 milioni), le Macchine per l’imballaggio di Bologna (+296 milioni), la Meccanica strumentale di Bergamo (+243 milioni), la Meccatronica di Reggio Emilia (+218 milioni), le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+177 milion), la Food machinery di Parma (+169 milioni), la Meccanica strumentale di Vicenza (+140 milioni), e un distretto agro-alimentare, l’Alimentare di Parma (+120 milioni).A livello regionale, l’Emilia Romagna si conferma al primo posto per aumento in valore delle esportazioni, con un progresso pari a 769 milioni di euro tra il primo semestre del 2023 e il corrispondente periodo dell’anno precedente (+7,3% la variazione tendenziale). Seguono il Veneto (+561 milioni), che ha potuto contare su una buona prima parte dell’anno, e il Piemonte (+445 milioni). Tra le regioni del Nord spicca l’arretramento dei distretti lombardi, penalizzati dal forte calo dei valori esportati dai Metalli di Brescia, condizionati anche dalla significativa riduzione dei prezzi all’export. Al netto di questo distretto, i distretti regionali hanno registrato un aumento superiore ai 350 milioni di euro. Si sono poi messe in evidenza la Campania (+272 milioni), spinta dalle Conserve di Nocera, dall’Alimentare del Napoletano e dall’Abbigliamento del napoletano, e le Marche (+167 milioni), dove si sono distinte le Calzature di Fermo.Nei primi sei mesi dell’anno la Francia è il mercato che più di tutti ha contribuito alla crescita delle esportazioni distrettuali (+654 l’aumento dell’export distrettuale, pari a un progresso del 7,4%). Questo risultato è spiegato in modo particolare dai flussi attivati dalle relazioni produttive e commerciali con le grandi maison della moda: le vendite dei distretti italiani specializzati in beni di consumo della moda sono, infatti, aumentate del 15,6%. Un contributo importante è poi venuto dalle esportazioni distrettuali di meccanica (+12,1%) e alimentari e bevande (+12,3%).Vanno poi segnalate le ottime performance ottenute dai distretti in alcuni mercati ad alto potenziale come gli Emirati Arabi Uniti (+11,4%), Hong Kong (+12,7%) e Messico (+13,1%). In queste aree si sono distinti soprattutto i distretti specializzati in beni di consumo della moda e nella meccanica. Alla crescita delle esportazioni distrettuali è poi tornata a dare un buon contributo la Cina, grazie a un ottimo secondo trimestre (+7,3% la variazione tendenziale) e al traino della moda. Si è però quasi del tutto annullato il sostegno del principale mercato di sbocco dei distretti, la Germania, dove la crescita dell’esportazioni di meccanica e alimentari e bevande è stata quasi del tutto annullata dagli arretramenti della filiera dei metalli e dei prodotti e materiali da costruzioni. È poi venuto meno il contributo offerto dagli Stati Uniti, il mercato di gran lunga più brillante per i distretti nel 2022. Ha pesato l’inversione di tendenza subita dalle vendite di beni di consumo, non compensata dall’ulteriore crescita dell’export di meccanica.Anche nei prossimi mesi la dinamica dell’export dei distretti – rileva il rapporto di Intesa Sanpaolo – non mostrerà la stessa brillantezza osservata nel 2021 e nel 2022. L’elevata competitività raggiunta negli ultimi anni consentirà però alle aree distrettuali di mantenersi vicine ai livelli record di export toccati lo scorso anno. L’atteso rientro dell’inflazione e il ritorno alla crescita di alcuni importanti sbocchi commerciali come la Germania, consentiranno alle esportazioni dei distretti di ritornare su un buon trend di crescita nel corso del 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    Ue, fumata bianca su migranti: via il punto su Ong

    (Teleborsa) – Fumata bianca tra i 27 sul testo chiave sul regolamento delle crisi del Patto Ue sui migranti. Lo annunciano fonti diplomatiche a Bruxelles. L’ok al testo del regolamento sulla gestione delle crisi, a quanto si è appreso, è stato trovato dopo che la Germania ha accettato di tornare al testo formulato a luglio che non conteneva alcun riferimento alle operazioni condotte dalle ong. Contro l’intesa si sono espresse Polonia e Ungheria, mentre Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute. Grande soddisfazione è stata espressa in ambienti diplomatici per il raggiungimento dell’intesa che ha consentito di definire la posizione negoziale del Consiglio in vista delle trattative che si apriranno con il Parlamento europeo.Se mantenuto nelle prossime ore, lo stralcio del punto sulle Ong, potrebbe venire incontro alle richieste dell’Italia, contraria all’esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell’uso strumentale della migrazione da parte dei Paesi terzi, tra le fattispecie che innescano il regolamento sulle crisi. Affinché ci sia un’intesa serve la maggioranza qualificata, ovvero il sì di almeno 15 Paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea. Nel caso in cui Polonia, Ungheria e Austria dovessero esprimersi con voto contrario, per l’intesa serve il placet di Berlino e Roma. LEGGI TUTTO

  • in

    PNRR, Fitto: obiettivo pagamento quarta rata entro la fine dell’anno

    (Teleborsa) – Il ministro dei rapporti con l’Ue e del PNRR, Raffaele Fitto, ha dichiarato che il governo attende a giorni il pagamento della terza rata del PNRR. Intervenendo a SkyTg24, il ministro Fitto ha spiegato che l’esecutivo ha chiuso tutto l’iter e sta già lavorando per la quarta: “come per la terza abbiamo fatto scelto scelte importati, in questi mesi abbiamo fatto 47 interventi per raggiungere gli obiettivi”. Anche per la quarta rata, il governo ha chiesto di trattare con l’Ue, estrapolandola e con la modifica di 11 obiettivi. È quindi “partita la richiesta di pagamento” e il governo si augura di ottenere le risorse entro il 31 dicembre.Con il pagamento della terza rata “si arriverà al 44%” della dotazione totale e con la quinta si supererà il 50%. “Lavoriamo – ha aggiunto – consapevoli della grande difficoltà che abbiamo di fronte, ma pensiamo di poter raggiungere risultati importanti”.Il tema delle riforme “sarà uno degli elementi fondamentali” nell’attuazione del PNRR ha poi sottolineato il ministro. “Non esiste un piano di spesa sul fronte degli investimenti che non sia accompagnato, come la Commissione europea ha indicato, con un profilo molto forte e adeguato di riforme”, ha dichiarato. “Quindi – ha proseguito – il tema delle riforme non è in discussione. Noi stiamo facendo un lavoro di verifica: come si è stabilito un target? Andare a ricostruire questo, perché è evidente che la differenza tra chi ha stabilito un target elevatissimo e chi poi lo deve realizzare non sfuggirà. C’è chi ha immaginato un mondo ideale e chi lo deve realizzare”.Questo lavoro, ha spiegato Fitto, è “anche il frutto di una comparazione con quel che accade nel resto d’Europa, con il punto di partenza, con i dati oggettivi settoriali e il lavoro di confronto che stiamo portando avanti con la Commissione europea e che si svilupperà in questi giorni nei tavoli tecnici, ma anche nei confronti istituzionali, che porterà alla definizione di un accordo anche su questo. E voglio sottolineare che su tutti questi aspetti con la Commissione europea si è costruito un livello di dialogo molto positivo”. Il governo – ha ribadito Fitto – sta “adeguando questo piano a un contesto nuovo”, perché siamo “in una fase complessa da un punto di vista economico”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gruppo CDP, siglato accordo con il fondo sovrano malese Khazanah Nasional Berhad

    (Teleborsa) – Il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti e il fondo sovrano malese Khazanah Nasional Berhad (Khazanah) hanno siglato oggi un Memorandum of Understanding con l’obiettivo di individuare aree di potenziale interesse nelle quali le parti possano definire, valutare e identificare opportunità di investimento e collaborazione principalmente nei due mercati. L’accordo non vincolante e della durata di quattro anni è stato sottoscritto per il Gruppo CDP dalle controllate CDP Equity, Fondo Italiano di Investimento, CDP Venture Capital SGR e Simest. Il MoU – spiega CDP in una nota – è finalizzato a rafforzare le relazioni economiche, commerciali e industriali tra Italia e Malesia, sia sostenendo le aziende italiane interessate a espandere il proprio business nella regione ASEAN, sia favorendo l’ingresso e la presenza del fondo sovrano malese Khazanah e delle sue controllate nel mercato italiano.La firma è avvenuta in occasione della settima edizione dell’ “High Level Dialogue on ASEAN Italy Economic Relations” tenutasi il 3-4 ottobre a Bangkok (Thailandia), promossa da The European House – Ambrosetti e sostenuta da CDP e Simest in qualità di Main Partner. L’accordo, il primo nel suo genere tra Italia e Malesia, prevede inoltre che Khazanah possa valutare potenziali opportunità di investimento in società presenti nel portafoglio di CDP Equity, nonché collaborare con Fondo Italiano d’Investimento e CDP Venture Capital SGR per analizzare potenziali opportunità di collaborazione con aziende e/o gruppi italiani con attività significative in Europa o in Malesia.Al contempo, il Gruppo CDP, attraverso SIMEST, e Khazanah si concentreranno in particolar modo sull’analisi di potenziali opportunità di investimento in filiali malesi di aziende e/o gruppi italiani. In questo modo il sistema imprenditoriale italiano potrà rafforzare le relazioni economiche con i Paesi della regione ASEAN, tra cui la Malesia. L’accordo prevede anche la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto, composto da rappresentanti di entrambe le istituzioni, che analizzerà, promuoverà e coordinerà lo sviluppo delle opportunità di cooperazione previste.”L’accordo non vincolante quadriennale siglato dal Gruppo CDP con il fondo malese Khazanah Nasional Berhad – ha dichiarato Francesco Mele, direttore Investimenti di CDP e amministratore delegato di CDP Equity – rappresenta una importante tappa del percorso di rafforzamento delle relazioni con investitori istituzionali internazionali. Favorirà infatti sia la potenziale crescita delle aziende italiane nell’area del Sud-Est asiatico sia il possibile ingresso di un nuovo operatore di comprovata esperienza e solidità patrimoniale per incentivare lo sviluppo dell’ecosistema italiano”.”Khazanah è onorata di far parte di questa alleanza strategica con il Gruppo CDP, che – ha dichiarato Dato’ Amirul Feisal Wan Zahir, amministratore delegato di Khazanah – darà un impulso significativo alle relazioni bidirezionali tra Italia e Malesia. Grazie a questa partnership, siamo in grado di facilitare e stabilire insieme ulteriori opportunità per le imprese italiane che attualmente investono o intendono investire in Malesia e viceversa, rafforzando la forza economica e la resilienza di entrambe le nazioni. Gli investimenti internazionali di Khazanah coprono un’ampia gamma di classi di attività e mercati. In qualità di fondo sovrano malese, allineiamo strategicamente questi investimenti ai megatrends globali e alle tecnologie emergenti, con il duplice obiettivo di accrescere il valore del nostro portafoglio e di facilitare i flussi di conoscenza, le reti e le opportunità di investimento verso la Malesia. A questo proposito, non vediamo l’ora di beneficiare della nostra partnership con CDP, uno dei principali fondi sovrani europei”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ADP: a settembre 89 mila occupati in più, sotto le attese

    (Teleborsa) – Molto sotto le attese l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a settembre 2023. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 89 mila posti di lavoro, dopo i 180 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 177 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 153 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 6 ottobre 2023.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+81 mila), in particolare Leisure/hospitality (+92 mila) e Financial activities (+17 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro diminuiscono di 12 mila unità, mentre in quello delle costruzioni aumentano di 16 mila unità.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 95 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 72 mila e l’industria di grandi dimensioni un calo di 83 mila.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, PMI Servizi: espansione più contenuta a settembre

    (Teleborsa) – L’economia del settore dei servizi giapponese ha continuato a registrare una solida espansione dell’attività commerciale alla fine del terzo trimestre del 2023. Detto ciò, il tasso di crescita è sceso ai minimi da gennaio in un contesto di aumento più lento dei nuovi afflussi di affari, mentre la domanda internazionale è in stallo.È quanto emerge dall’indice Au Jibun Bank Japan Services PMI, compilato da S&P Global sulla base delle risposte a un sondaggio condotto da un panel di circa 400 aziende del settore dei servizi. Una lettura superiore a 50 indica un aumento complessivo rispetto al mese precedente, mentre inferiore a 50 indica una diminuzione complessiva.L’indice headline delle attività commerciali dei servizi della Jibun Bank Japan è sceso da 54,3 punti di agosto ai 53,8 punti di settembre, a indicare una solida espansione dell’attività dei servizi, risultando anche superiore alle attese degli analisti per 53,3 punti.(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO