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    Tesoro: giovedì asta a medio-lungo termine, massimo 8 miliardi

    (Teleborsa) – Giovedì 12 ottobre andranno in asta BTP Green e BTP a 3, 7 e 20 anni. Lo annuncia il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta in particolare di 2,25-2,75 miliardi di BTP a 3 anni con cedola 3,85%; 2,25-2,75 miliardi di BTP a 7 anni con cedola 4,00%; 750-1.000 milioni di BTP a 20 anni con cedola 4,45% e 1-1,5 miliardi di BTP Green a 12 anni con cedola 4,00%. Per tutte le emissioni il regolamento è previsto il 16 ottobre. LEGGI TUTTO

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    “Punto Sud”, Svimez: la questione meridionale al centro della tre giorni a Bari

    (Teleborsa) – Contribuire all’elaborazione di un discorso sul Mezzogiorno grazie alle lezioni, tavole rotonde, interviste, dialoghi e panel di discussione, proiezioni di film e documentari creando un momento di confronto sul Mezzogiorno d’Italia su più piani: economico, politico-amministrativo e culturale. Questo l’obiettivo della manifestazione Punto Sud. Gli incontri, da giovedì 26 a sabato 28 ottobre, saranno ospitati nella città di Bari: tra Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, Spazio Murat nella città vecchia, il Multicinema Galleria e l’Università degli Studi Aldo Moro. La manifestazione è un’iniziativa degli Editori Laterza e della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno). Hanno dato il loro patrocinio la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, la Regione Puglia, il Comune di Bari, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Cassa Depositi e Prestiti è partner istituzionale dell’evento. Il Festival è realizzato anche grazie al supporto di importanti sostenitori: da Acquedotto Pugliese ed Enel, partner della manifestazione, a Banco BPM e Ferrovie dello Stato Italiane, main sponsor. Invitalia è sponsor del progetto. Il tema di questa prima edizione è “Mezzogiorno reale, Mezzogiorno immaginato”, perché pur con le tante eccezioni positive nelle imprese e nel mondo associativo, c’è un Mezzogiorno reale – quello del disagio economico e sociale, delle carenze infrastrutturali, dei divari irrisolti di reddito, istruzione e sanità – che da tempo, di fatto, è assente nel dibattito pubblico. Ma c’è anche un Mezzogiorno immaginato – quello dei romanzi, dei film, delle serie tv, della musica, del turismo – che negli ultimi vent’anni ha conquistato una popolarità e un’attenzione non conosciute fino a qualche tempo fa. Due piani del medesimo racconto di un Sud al quale non occorrono denunce effimere o proclami consolatori, ma una riflessione critica e documentata.”Da tempo il dibattito sul Mezzogiorno è schiacciato su un’unica dimensione: la fantastica e immaginaria montagna di denaro, lì a portata di mano, su cui il Sud – spiega Alessandro Laterza – siede senza capacità di spenderlo o metterlo a frutto. Questa visuale ristretta abita non solo le stanze della politica, ma anche lo spazio dell’opinione pubblica, compresa quella meridionale. Punto Sud prova a riproporre il “discorso” sul Sud in modo articolato e a mescolarne gli ingredienti sociali, economici, politici con quelli della cultura e dell’immaginario”.”In una fase storica di profondi cambiamenti, la Svimez ha fortemente creduto nella necessità di una manifestazione dedicata alle prospettive del Mezzogiorno – afferma Luca Bianchi direttore generale di SVIMEZ –. È questa l’ottica in cui Punto Sud promuove una riflessione ‘larga’, aperta agli attori economici, sociali, politici, culturali. Di questo c’è bisogno quando sono davanti a noi temi di cruciale importanza per il futuro italiano: quello della vocazione dell’impresa meridionale; quella del contrasto a diseguaglianze che nel Sud sono spesso profonde; quella di assicurare un equilibrio pieno tra i valori dell’autonomia e della coesione. Sono alcuni dei punti di confronto in questo appuntamento che ambisce a tenere insieme analisi, racconto e proposte e che vorremmo diventasse, a partire da questa prima edizione, un’occasione utile per migliorare l’azione politica ed amministrativa nel Mezzogiorno del nostro Paese.”Mezzogiorno realeDialoghi e confronti – Ci saranno dialoghi e confronti con rappresentanti delle istituzioni (come la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra; il Ministro per gli Affari europei, il Sud e le politiche di coesione Raffaele Fitto; il sindaco di Bari Antonio Decaro e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi). Il mondo delle istituzioni accademiche (i rettori dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” Stefano Bronzini; del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino; dell’Università di Napoli Federico II, Matteo Lorito) interagirà con il MUR (Marcella Panucci). Rappresentanti del mondo delle imprese e del credito, coordinati da Marco Panara, dibatteranno con eminenti studiose e studiosi sulle prospettive di politica economica; ma anche sui trasporti e i grandi progetti infrastrutturali. Un’attenzione specifica verrà riservata dai maggiori esperti sui temi del disagio sociale, delle criticità dell’autonomia differenziata, delle lacune del sistema di istruzione, dell'”inverno demografico”. Lo scopo è quello di delineare un profilo non esaustivo ma rappresentativo del Mezzogiorno reale: uno specchio delle difficoltà presenti, ma con lo sguardo fisso verso le prospettive future. Il Punto su – “Il Punto su” sono lezioni di approfondimento sul Mezzogiorno che impegnano alcuni dei più qualificati studiosi su temi sociologici, economici e amministrativi. Le lezioni sono organizzate dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e saranno tenute in collegamento con i Dipartimenti di altre università, meridionali e non. Si farà il “punto su” la povertà, il welfare e le mafie, ma anche sull’Europa e la coesione territoriale e il federalismo fiscale: con, nell’ordine, Enrica Morlicchio, Emanuele Pavolini, Rocco Sciarrone, Gian Paolo Manzella, Alberto Zanardi.Mezzogiorno immaginato Produzione culturale nel Sud e sul Sud – A partire dagli anni Duemila il Sud ha conosciuto uno straordinario successo in molte forme di produzione culturale: nella narrativa, nelle fiction televisive, nel cinema, nella musica. Più discontinua l’attenzione da parte degli organi di informazione. Questo successo si è accompagnato a una crescente domanda turistica, suscitata dalla bellezza dei luoghi ma anche dal fascino dei tesori artistici, delle tradizioni, della gastronomia. Come mai c’è una vistosa discrepanza tra il successo del Mezzogiorno immaginato e consumato e la disattenzione al Mezzogiorno reale? Oscar Iarussi, giornalista e critico cinematografico, imposterà la discussione su questo tema con la produttrice Gloria Giorgianni, il giornalista e scrittore Andrea Di Consoli, il regista Alessandro Piva. L’approfondimento sulla fioritura della narrativa meridionale è affidato a Giuseppe Lupo, docente di letteratura e scrittore, con la studiosa Lea Durante e due grandi firme del giornalismo culturale, Paolo Di Stefano (autore anche di romanzi) e Stefano Salis: quali sono gli elementi che hanno aggiunto alla fortuna ininterrotta della narrativa siciliana quella delle scritture in Campania, Puglia, Abruzzo, Basilicata, Sardegna? Rosa Polacco, autrice e conduttrice radiofonica, esplorerà l’offerta radiotelevisiva con la giornalista Simonetta Sciandivasci, il direttore Enzo Magistà, l’autore e conduttore televisivo Pietro Sorrentino: dopo il boom della Piovra mafiosa e l’ininterrotto successo della soap opera Un posto al sole, che caratteri hanno, per esempio, le serie televisive dalla truculenza di Gomorra alla meno inquietante criminalità di Montalbano, Tataranni, Ricciardi, Lobosco? E come è rappresentato il Mezzogiorno reale e quello immaginato nell’informazione radiotelevisiva?Al cinema – Due saranno le serate al cinema multisala Galleria. Giuseppe Lupo presenterà la serata dedicata al racconto del Mezzogiorno attraverso gli straordinari documentari realizzati dalla Rai e selezionati grazie alla collaborazione di Rai Teche. Si tratta di una selezione ristretta, tra gli anni 1950 e 1970, a partire dal fondamentale Viaggio nel Sud di Virgilio Sabel (1958). Un assaggio che fa intuire il grande tesoro di materiali, la grande qualità artistica, la grande testimonianza di servizio pubblico custoditi negli archivi della Rai. Oscar Iarussi introdurrà la serata di proiezione di tre pellicole: Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (1954); Ricomincio da tre di Massimo Troisi (1981); Lacapagira di Alessandro Piva (1999). Alcuni esempi, dunque, per tracciare tre diverse stagioni del Sud nel cinema. E invitare a immaginare percorsi di visione e di analisi che da Rossellini, Comencini, Visconti, Wertmüller e Rosi giungano agli Oscar di Tornatore, Salvatores e Sorrentino; alla fioritura della cinematografia pugliese, da Rubini, Winspeare e Piva ai sorprendenti blockbuster di Nunziante e Zalone. Gli incontri di Punto Sud sono a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Il programma completo e tutte le informazioni pratiche sono disponibili sul sito puntosudfestival.it e sui canali social di Editori Laterza e Svimez. LEGGI TUTTO

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    NaDEF, Bankitalia: “elevato rapporto debito-PIL serio elemento di vulnerabilità”

    (Teleborsa) – “Il quadro macroeconomico prefigurato nella NADEF è nel complesso plausibile anche se leggermente ottimistico, in particolare alla luce dei più recenti sviluppi interni e internazionali”. È il giudizio espresso dalla Banca d’Italia nel corso dell’audizione sulla Nadef davanti alle commissioni bilancio di Senato e Camera. Secondo Bankitalia “permangono, per l’attività produttiva, non trascurabili rischi al ribasso. La realizzazione delle previsioni di crescita è inoltre legata alla piena attuazione del PNRR”.Nel dettaglio: “l’economia italiana mostra numerosi punti di forza. Ha riacquistato notevole competitività sui mercati internazionali. Le imprese hanno effettuato ingenti investimenti mostrando fiducia nel futuro e il tasso di occupazione ha raggiunto il valore più elevato dagli anni settanta. Il settore finanziario è solido anche grazie al basso indebitamento privato. Sono caratteristiche che consentono di trasformare in opportunità di sviluppo i ritardi che pur permangono in più ambiti. Alla necessaria azione sui conti pubblici va affiancato un incisivo sforzo di riforma volto a innalzare il potenziale di crescita dell’economia””È importante che la razionalizzazione degli interventi e la riallocazione delle risorse, come nel caso di RePowerEU, avvengano salvaguardando gli obiettivi complessivi ed evitando di accumulare ritardi”, ha detto il Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia Sergio Nicoletti Altimari, in audizione alla Camera sulla Nadef.Bankitalia sottolinea anche che “l’elevato rapporto tra il debito pubblico e il PIL e’ un serio elemento di vulnerabilità”. Il debito, ha proseguito Bankitalia, “riduce gli spazi di bilancio per fare fronte a possibili futuri shock avversi; espone il Paese al rischio di tensioni sui mercati finanziari; aumenta il costo del debito per lo Stato, e in ultima analisi per le famiglie e le imprese””A fronte di nuovi oneri di natura permanente (come quelli connessi con la riduzione del numero di aliquote dell’Irpef) o di difficile rimozione (come, presumibilmente, quelli risultanti dal taglio dei contributi sociali) è sempre opportuno individuare coperture certe, di entità adeguata e con natura altrettanto permanente”. “Ciò è particolarmente importante se si pianificano riduzioni del debito esigue in contesti di elevata incertezza macroeconomica”, aggiunge Bankitalia.”In Italia, l’inflazione si è gradualmente ridotta negli ultimi mesi, anche al netto delle componenti più volatili. Quella complessiva si è collocata al 5,7 per cento in settembre, un valore ancora elevato, anche se pari a circa la metà del picco raggiunto un anno fa. Dovrebbe continuare a scendere nei prossimi mesi, con il progressivo venire meno degli effetti diretti e indiretti dei passati rincari dei prezzi energetici e a mano a mano che la restrizione di politica monetaria si trasmette all’economia” LEGGI TUTTO

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    Osservatorio Uiv-Vinitaly: “Vendemmia ottima ma ulteriore calo. Trattative ferme, export giù”

    (Teleborsa) – Vendemmia, prezzi di vino e uve, export. Rischio corto circuito per il vino italiano in questo 2023 che, secondo l’Osservatorio di Uiv-Vinitaly, si sta manifestando come il più complicato degli ultimi 20 anni. Cattive notizie arrivano dalla vendemmia in corso, le cui stime sul piano quantitativo si prospettano ancora più in ribasso rispetto a quanto già anticipato un mese fa (-12%) dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv. In particolare al Nord – a partire da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte – ma anche nel Mezzogiorno (Abruzzo e Sicilia), i volumi delle uve raccolte sono inferiori a quanto preventivato a causa di eventi grandinigeni e del caldo persistente, che ha asciugato le uve. Per contro, si prospetta un’annata di qualità eccellente per molte importanti denominazioni dello Stivale, a partire dai vini rossi.Nonostante la scarsità del prodotto disponibile per la nuova annata – rileva Uiv – il mercato del vino sfuso è fermo, con il numero di contrattazioni a -40% rispetto alla media tradizionale del periodo e prezzi che – non solo sui vini comuni, ma anche su quelli Dop-Igp, specie del Centro-Sud Italia – stanno registrando forti pressioni verso l’alto. Particolarmente fragile la posizione della parte industriale, che teme effetti speculativi a catena che potrebbero coinvolgere anche regioni e vini non particolarmente toccati da scarsità di prodotto. “A causa dell’incertezza dettata dalla complicata situazione vendemmiale – rileva il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti – in questo frangente di mercato abbiamo da un lato quotazioni di sfuso che tentano, con poco successo, un comprensibile rimbalzo dettato dalla scarsità di prodotto; dall’altro c’è un mercato della domanda, a partire dalla Gdo, che non è disposto ad assorbirne la dinamica e che, anzi, chiede in molti casi la riduzione dei prezzi. Un paradosso, per le imprese del vino, accentuato da un commercio con l’estero in forte ripiegamento”.E proprio dal commercio internazionale arrivano ulteriori segnali negativi. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati export di vino italiano verso l’area extra-Ue relativi ai primi 7 mesi dell’anno, il trend ha ormai raggiunto decrementi tendenziali ormai quasi in doppia cifra nei volumi (-9%) e in recessione anche nei valori (-6%). Pesante la situazione nel primo mercato al mondo, gli Stati Uniti, che negli ultimi 4 mesi è passato da -4% (volume) a -12%, con gli spumanti tricolori a -16% e i fermi imbottigliati a -10%. Complessivamente, a eccezione della Russia tutti i top 12 mercati terzi presi in esame segnano quantità in calo a partire, oltre che dagli Stati Uniti, da sbocchi chiave come Regno Unito (-3%), Svizzera (-10%), Canada (-20%), Giappone (-16%), Norvegia (-13%), ma anche da piazze emergenti come Cina (-27%) Sud Corea (-40%), Australia (-20%) e Brasile (-4%). Un quadro difficile, evidenzia l’Osservatorio, che però nell’ultimo quadrimestre potrebbe migliorare in Nord America, dove sono segnalati ordini in rialzo in Canada e, per la fascia medio alta, negli Stati Uniti.!Il vino – ha concluso Castelletti – è un bene voluttuario e come tale risente particolarmente della congiuntura. C’è la consapevolezza che dopo un biennio eccezionale questo sarà un anno di sacrifici per tutti, con riduzioni che si sperano essere solo congiunturali. L’invito è che tutti gli attori della filiera siano attenti e consapevoli della situazione, con la coscienza che ognuno dovrà privarsi di qualcosa per traguardare il periodo, evitando fenomeni speculativi. Contestualmente, sarà fondamentale concordare con le istituzioni un piano strategico per la promozione e il business del vino italiano nel mondo”. LEGGI TUTTO

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    NaDEF, Corte Conti: da attuazione PNRR effetti positivi immediati

    (Teleborsa) – “Il quadro macroeconomico delineato dalla NaDEF per il prossimo triennio, specifica la Corte, fornisce un profilo che, pur considerando le incertezze che ancora caratterizzano il panorama internazionale, appare per molti versi sufficientemente delineato ed equilibrato”. Lo ha detto il presidente della Corte dei conti Guido Carlino, in audizione alla Camera sulla Nadef.”Il quadro tendenziale descritto delinea spazi molto stretti sia per confermare e mantenere gli obiettivi di rientro, seppur graduale, del debito, sia per onorare gli impegni assunti con il PNRR”. “Esso – sottolinea la Corte – si fonda su una previsione di spesa nei principali comparti molto contenuta. Se appare, infatti, corretto l’implicito richiamo in tutte le aree dell’azione pubblica a un più attento utilizzo delle risorse, vanno considerati i rischi di ulteriore ricorso a maggiore indebitamento”. In particolare, prosegue la Corte dei Conti, “nel quadro delineato potrebbero emergere nuove occorrenze (contratti, eventuali necessità ulteriori sul fronte energetico, etc..), possibili aumenti di oneri (come, ad esempio, quote crescenti di garanzie escusse, in crescita già nel 2023), difficoltà di realizzazione di un programma di privatizzazione ambizioso e di dimensioni mai raggiunte nel recente passato. Tutti elementi che potrebbero incidere sul conseguimento degli obiettivi di riduzione del debito”.La Corte segnala anche che “è fondamentale che la che fase di discesa del rapporto debito/Pil, intrapresa nel 2021, prosegua con continuità”. “Nel prossimo triennio, una maggiore concentrazione degli sforzi amministrativi e finanziari su un’efficiente ed efficace attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal Pnrr, a chiusura del relativo iter di revisione in tempi auspicabilmente brevi, potrebbe generare effetti positivi immediati, contribuendo ad assicurare condizioni favorevoli di contesto economico e finanziario, nelle quali realizzare interventi di riduzione di imposte”. “Per le prospettive dei conti e le dinamiche della spesa, che saranno decisive per la sostenibilità del debito pubblico all’interno del nuovo framework di governance economica dell’UE, sarà fondamentale il controllo della spesa pensionistica la cui evoluzione di medio termine, come confermato nelle nuove elaborazioni presentate nella Nota, risentirà assai significativamente dell’invecchiamento della popolazione”, ha concluso Carlino. LEGGI TUTTO

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    NaDEF, Istat: indicatori suggeriscono debolezza economia in prossimi mesi

    (Teleborsa) – “Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono per i prossimi mesi il permanere della fase di debolezza dell’economia italiana. Al netto dell’andamento dei fattori “esogeni” internazionali, elementi di freno alla crescita sono legati anche a condizioni di accesso al credito più rigide per famiglie e imprese e al lento recupero del potere d’acquisto delle famiglie”. Così il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, nella sua audizione alla Camera sulla NaDEF (Nota di aggiornamento al DEF) ha spiegato che “lo stimolo agli investimenti fornito dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) dovrebbe manifestarsi più compiutamente a partire dal 2024; la realizzazione di investimenti pubblici e riforme previste dal Pnrr sarà oltremodo rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di crescita previsti dal Governo”.Sebbene in calo generalizzato dalla fine dello scorso anno, il clima di incertezza rimane su livelli elevati”. L’incertezza, rileva Istat, “manifesta, nel mese di settembre, segnali di rialzo per le imprese manifatturiere e del commercio” mentre “segnali più favorevoli provengono dal settore delle costruzioni”. Per quanto riguarda le famiglie, prosegue Istat “l’indicatore di incertezza sull’andamento futuro della situazione economica familiare si è stabilizzato su livelli significativamente più bassi rispetto all’anno precedente”.Nel complesso, la Nadef proietta le finanze pubbliche lungo un percorso di convergenza e ritorno ai vincoli europei”, ha sottolineato ancora il Presidente. “Nel 2026 – ha aggiunto – l’indebitamento netto ritorna al di sotto del 3% del PIL, grazie soprattutto ai margini di manovra forniti da saldi primari in miglioramento e nonostante il peso crescente che la spesa per interessi mantiene nell’orizzonte di programmazione. Miglioramenti più rilevanti degli indicatori di finanza pubblica sono proiettati negli anni al di fuori dell’attuale periodo di programmazione coperto dalla Nadef”. LEGGI TUTTO

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    Veicoli industriali, Unrae: “Forte battuta d’arresto. Settembre a -13,2%

    (Teleborsa) – Dopo gli straordinari risultati dei mesi estivi, in larga parte frutto della situazione contingente determinata dall’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione, il mercato dei veicoli industriali accusa una pesante battuta d’arresto a settembre, registrando 1.611 unità immatricolate contro le 1.857 del 2022 (-13,2%). Chiudono il mese in negativo tutte le fasce di […] LEGGI TUTTO

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    Sovraindebitamento, Ordine commercialisti Roma presenta Quaderno con piano consumatore

    (Teleborsa) – “Sul sovraindebitamento e su una delle sue procedure, il Piano del consumatore, è stato fatto un lavoro importante che vuole essere un contributo fattivo per tutti gli Ordini nazionali. Per questo intendiamo condividere il ‘Quaderno I’ realizzato dalla commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Ordine dei commercialisti di Roma”. A dirlo è Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma, presentando il Quaderno I “La ristrutturazione dei debiti del consumatore nel Codice della Crisi d’impresa”.”Un lavoro – dice Calì – condiviso con tutti i colleghi di tre gruppi che si sono dedicati allo studio delle norme sul sovraindebitamento, raccogliendo una serie di documenti e pronunce sulle varie procedure che sono state modificate con il nuovo Codice della crisi in vigore dallo scorso anno. Un plauso va alla commissione, in particolare al presidente Andrea Giorgi e al vicepresidente Gabriele Felici, che hanno coordinato i tre gruppi di studio formati da una ventina di colleghi, realizzando un lavoro che sarà utile a tutti gli Ordini nazionali”.”Un lavoro importante, che riteniamo sia molto utile per i colleghi, e che ha visto la partecipazione dei vari referenti dell’area giudiziale. Forse è il primo lavoro di questo genere, così completo, che cercheremo di diffondere”, afferma Andrea Giorgi, presidente commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Odcec di Roma.Il Quaderno I contiene anche un focus particolare sul piano del consumatore e sulla ristrutturazione dei debiti del consumatore. “Si tratta di un approfondimento tecnico su questa procedura e sulle novità della normativa – aggiunge Giorgi – e che stanno creando già non poche problematiche, soprattutto sulle contrastanti pronunce arrivate in questo primo anno. Ci sono ancora questioni e spesso interpretazioni non univoche, per questo con il nostro lavoro cercheremo di dare un punto di riferimento ai colleghi attraverso una prima analisi. Su questa tematica – conclude Giorgi – sono coinvolti anche gli avvocati, ma si tratta di una materia per la quale l’Odcec si sta dimostrando più sensibile”. LEGGI TUTTO