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    FMI indica via all’Italia per abbattere debito: riforme crescita e più ambizione

    (Teleborsa) – Riforme pro-crescita e più ambizione nel risanamento dei conti pubblici: è la via tracciata dal Fondo Monetario Internazionale suggerita all’Italia , per bocca del suo direttore del dipartimento affari Fiscali Vitor Gaspar, anche alla luce degli ultimi dati che indicano un calo al rallentatore del debito pubblico tricolore.”Per quanto riguarda il debito pubblico italiano – ha detto Gaspar in una conferenza stampa agli incontri annuali Fmi in corso a Marrakech – nelle nostre previsioni appena pubblicate abbiamo un profilo con il rapporto debito pubblico/Pil che cala molto lentamente e resta ben al di sopra dei livelli di debito precedenti alla pandemia. Siamo dell’avviso che se si vuole portare in basso il livello del debito pubblico in Italia – sottolinea l’alto esponente Fmi – due elementi sono cruciali. Il primo riguarda le riforme strutturali che aumenteranno la crescita potenziale in Italia che a sua volta è estremamente importante per diluire gradualmente nel tempo il debito pubblico. Ma devono anche ulteriori ambizioni in termini di risanamento dei conti pubblici in un’ottica di rafforzamento degli obiettivi delineati dal Governo italiano”.Il Fondo Monetario esprime il suo favore, in questa chiave, alla proposta della Commissione Ue di riforma del Patto di Stabilità che peraltro ha accolto alcuni suggerimenti dell’istituzione di Washington.”Siamo a favore – ha proseguito Gaspar – di un ritorno delle regole e a procedure di governance fiscale nell’Unione Europea e crediamo che la Commissione abbia sottoposto una proposta che introduce elementi molto positivi e costruttivi come un approccio concreto e specifico basato su un’analisi della sostenibilità del debito basata sul rischio e anche l’enfasi sul sentiero della spesa pubblica come obiettivo operativo. Speriamo che i Paesi membri dell’Unione Europea raggiungeranno un consenso presto perché penso che ciò contribuirebbe molto alla stabilità nella Ue.(Foto: © ruskpp/123RF) LEGGI TUTTO

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    PNRR, Mattarella torna a sottolinearne l’importanza: “occasione storica”

    (Teleborsa) – Il Pnrr è “un’occasione storica per l’Italia, e lo è anche per l’Europa”. Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando all’Aquila all’Assemblea nazionale delle province d’Italia è tornato a ribadire che “la sua piena riuscita è un interesse comune, che merita tutto l’impegno e la solidarietà di cui la nostra società è capace”. “Ma – prosegue il Capo dello Stato – il Pnrr è un banco di prova pure per le Province, chiamate a essere importanti soggetti attuatori di molti progetti. L’UPI ha segnalato criticità nei processi di pagamento e alcune serie problematiche tecniche relative alle piattaforme di rendicontazione. Sono questioni – ha sottolineato – da esaminare con attenzione”.”Ogni giorno le istituzioni sono chiamate, attraverso l’efficacia dei loro interventi, a legittimarsi di fronte ai cittadini. È il tema della partecipazione democratica, che si nutre della scelta al momento del voto, e della libertà di critica durante il mandato verso chi sia stato eletto” ricorda Mattarella sottolineando come “le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate a una transizione interrotta e anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, giudizi che io non posso esprimere, creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e coordinamento”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione settembre confermata al +4,5% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in moderazione l’inflazione in Germania a settembre 2023. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis, confermando i dati preliminari diffusi a fine mese, che indicavano un incremento del 4,5% su base annua, dopo il +6,1% registrato il mese precedente. Su base mensile si registra un +0,3%, come indicato dalla stima preliminare, rispetto al +0,3% del mese di agosto.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dello 0,2% su mese (come la stima iniziale) e un +4,3% su anno (confermato il dato preliminare).”Il tasso d’inflazione è sceso al livello più basso dall’inizio della guerra in Ucraina. Resta comunque elevato – afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica – I consumatori avvertono ancora chiaramente l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari”. LEGGI TUTTO

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    Taglio cuneo, Irpef, natalità: Giorgetti illustra la Manovra

    (Teleborsa) – Proroga al 2024 del taglio del cuneo fiscale, riduzione a tre delle aliquote Irpef con l’accorpamento delle prime due, misure di sostegno per le famiglie con figli, risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, a partire da quelli del settore della sanità. Sono le principali linee d’azione per la prossima legge di bilancio, secondo quanto ha illustrato oggi il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione sulla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza nelle Commissioni bilancio di Senato e Camera.Le misure saranno realizzate in parte a deficit, con lo scostamento annunciato di 15,7 miliardi, in parte con riduzione della spesa. Il taglio del cuneo fiscale che, ha detto il Ministro “assorbirà le risorse rese disponibili dallo scostamento di bilancio, è doveroso, alla luce dei recenti dati Istat che mostrano un peggioramento delle condizioni economiche di alcune fasce di popolazione, è la principale misura del governo. Sono fiero di aver messo una ipoteca a beneficio dei lavoratori”. Con la manovra sarà avviata la riforma fiscale delineata dalla delega, a partire dalla riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef. Una misura che “determinerà un alleggerimento della pressione fiscale in favore delle famiglie, che potranno beneficiare di un maggior reddito disponibile”. Nell’ambito della riforma “saranno inoltre previste misure che, al fine di affrontare il problema della denatalità, forniscano un sostegno in favore delle famiglie, con redditi medi e bassi, che abbiano più di due figli”. “La legge di bilancio – ha proseguito Giorgetti – avvierà il percorso di rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativo al triennio 2022-2024, che contribuirà a dare fiducia a molte famiglie consentendo loro di recuperare parte del potere di acquisto perso nel corso degli ultimi due anni. Particolare attenzione sarà posta al personale medico-sanitario, nell’ambito delle ulteriori risorse che saranno destinate dalla legge di bilancio al finanziamento della spesa sanitaria”. A quanto ammonterà in totale la manovra? Il Ministro non ha dato indicazioni ma su un fatto è stato chiaro: “dallo scostamento di bilancio deriveranno 15,7 miliardi”, nulla di più. Il resto delle coperture dovrà essere reperito soprattutto da tagli alla spesa. “Questa è una manovra responsabile e seria che implica anche un grande taglio della spesa, che ci sarà. Questo significa – ha precisato Giorgetti – che qualcuno non sarà contento”. Infine il debito pubblico, la cui sostenibilità “rappresenta la sfida più importante che il Paese è chiamato ad affrontare, in considerazione della particolare attenzione riservata dalle nuove regole di bilancio europee e, soprattutto, per rafforzare la fiducia degli investitori”Come detto, lo scostamento di bilancio per il 2024 “sarà esattamente 15,7 miliardi. Io credo, e questa è la posizione del governo e mia personale, che questo è il massimo che possiamo consentirci. Ho parlato di prudenza che tutti ci invocano ma anche di realismo”, “Questo scostamento – ha sottolineato – serve a mettere in busta paga ai lavoratori dipendenti che hanno redditi bassi 60, 80, 100 euro in più”.Sulle privatizzazioni “pensiamo ci siano situazioni su cui, per opportunità e valutazione di carattere derivato, come è il caso di MPS, c’è una tempistica di uscita che stiamo valutando, anche in una logica di politica industriale”. LEGGI TUTTO

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    UE, aumenta il tasso di mortalità per abuso di alcol

    (Teleborsa) – Nel 2020, nell’Unione europea si sono verificati 193.893 decessi dovuti a disturbi mentali e comportamentali, che rappresentano il 3,7% di tutti i decessi nell’UE. I disturbi mentali e comportamentali comprendono la demenza, la schizofrenia e anche i disturbi legati all’uso di sostanze psicoattive, come la dipendenza da alcol o droghe. Lo si legge in un report di Eurostat sul tema.Il tasso di mortalità standardizzato dell’UE per disturbi mentali e comportamentali è stato di 39,1 decessi ogni 100.000 persone nel 2020 (da 28,6 decessi nel 2011), con un tasso di mortalità più elevato tra i maschi (40,1) rispetto alle femmine (36,8).Per quanto riguarda i decessi dovuti a disturbi legati al consumo di alcol, nel 2020, il tasso di mortalità standardizzato dell’UE è stato di 3,6 decessi ogni 100.000 persone, rispetto a 3,2 decessi nel 2011.Questo tasso è stato particolarmente elevato in alcuni paesi dellìUE: Slovenia (17,3 decessi ogni 100.000 abitanti), Polonia (10,1), Danimarca (7,3), Croazia (6,5), Austria e Lettonia (entrambi 6,2). All’altra estremità della scala, il tasso era al minimo in Grecia, Italia, Malta (tutti con 0,4 decessi ogni 100.000 persone), Spagna e Cipro (entrambi 0,5).(Foto: Amie Johnson su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Urban V, i taxi volanti sbarcano a Roma: ecco da quando

    (Teleborsa) – Aerei elettrici a decollo ed atterraggio verticale nuova frontiera per alleggerire il traffico nelle grandi città. E’ lo scenario delineato oggi in occasione della sessione inaugurale dell’evento ZeroEmission Mediterranean, la fiera internazionale per la promozione delle energie rinnovabili, per lo sviluppo della decarbonizzazione della produzione elettrica, dell’elettrificazione dei consumi, della mobilità elettrica, in programma fino a giovedì alla Fiera di Roma. Hanno fatto il punto sul tema della mobilità aerea elettrica e sui mezzi di trasporto carbon neutral: Carlo Tursi, Amministratore delegato di UrbanV, assieme a Carmela Tripaldi, Direttore Ricerca e Sviluppo Nuove Tecnologie e Aerospazio di Enac, Stefano Brinchi, Responsabile Area comunicazione e rapporti istituzionali di Roma Servizi per la Mobilità e Paolo Cappello, direttore dell’unità Business Aam di Sea Milan Airports.”Siamo la prima società ad aver effettuato il primo volo di prova di un eVtol dal nostro vertiporto di test nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino – ha commentato Carlo Tursi, ad di UrbanV, l’azienda costituita da Aeroporti di Roma, Gruppo Save, Aeroports de la Côte d’Azur e Aeroporto di Bologna per la progettazione, la costruzione e la gestione di reti di vertiporti su scala globale – il nostro obiettivo infatti è quello di rendere Roma la prima città almondo con questa nuova forma di mobilità. Con questo proposito abbiamo stretto accordi per costruire dei vertiporti che collegheranno l’aeroporto di Fiumicino al centro città, e lo vogliamo realizzare proprio in occasione del Giubileo di Roma del 2025, per offrire ai passeggeri un mezzo per raggiungere ilcentro città e viceversa, in modo rapido e sostenibile. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione con gli enti regolatori, come Enav e Enac per definire insieme il sistema di regolamentazione intorno a questa nuova mobilità, e con le istituzioni come Roma Capitale”.Nella specifica area dell’expo denominata Air Mobility Show dedicata aziende dell’Advanced Air Mobility è presente un plastico dell’idea progettuale di vertiporto proposta da UrbanV. LEGGI TUTTO

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    G24: economia mondiale risale ma ripresa “lenta e disomogenea”

    (Teleborsa) – “L’economia globale si sta riprendendo da molteplici shock, ma la ripresa è lenta e disomogenea, la crescita è inferiore alla media di lungo periodo e le prospettive di medio termine sono incerte. Sebbene l’inflazione core rimanga più vigorosa, le pressioni inflazionistiche si stanno gradualmente attenuando man mano che le principali banche centrali aumentano i tassi di interesse. Tuttavia, i benefici del calo dell’inflazione sono controbilanciati dalle conseguenze negative derivanti dall’inasprimento delle condizioni di finanziamento. L’aumento dei tassi di interesse sta incidendo sui saldi esterni e aumentando i costi di finanziamento nei paesi a basso e medio reddito (LIC e MIC), mettendo sotto stress le posizioni fiscali”.È uno dei passaggi-chiave del comunicato finale del Gruppo dei ventiquattro riunitosi a Marrakech in occasione delle riunioni annuali di Fmi e Banca Mondiale.Viene ribadito il fermo sostegno agli “sforzi internazionali volti a ripristinare la pace, la stabilità e i mezzi di sussistenza e invitiamo i partner per lo sviluppo a “non lasciare nessuno indietro” nella fornitura degli aiuti e dei finanziamenti necessari. Ci congratuliamo con il popolo del Marocco per aver ospitato i nostri incontri in queste circostanze difficili”. In questo contesto i Ventiquattro incoraggiano “il Fondo Monetario Internazionale (FMI) a ridurre le barriere all’accesso ai suoi finanziamenti. Notiamo che per i programmi a lungo termine del Resilience and Sustainability Trust (RST) e del Poverty Reduction and Growth Trust (PRGT), l’accesso è limitato da sottofinanziamenti, precondizioni del programma, lunghi processi di richiesta ed esborso e elevati oneri debitori insostenibili dei potenziali richiedenti. Considerando questi fattori, incoraggiamo il FMI a rivalutare il requisito di una precedente linea di credito Upper Credit Tranche per la RST. Allo stesso tempo, il campo di applicazione potrebbe essere ampliato per affrontare sfide di sviluppo più urgenti e il limite di accesso fissato a un livello più elevato. Il G24 accoglie poi “con favore l’attuale discussione sulle tariffe del FMI e ribadiamo il nostro precedente appello per una revisione urgente della sua politica di sovrapprezzi, che nel contesto di un contesto di stretta monetaria, esacerba la loro natura prociclica e regressiva. Chiediamo la sospensione delle maggiorazioni mentre viene condotta la revisione, che speriamo porti a una sostanziale riduzione permanente o alla completa eliminazione.” LEGGI TUTTO

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    S&P: crescita in calo per vendita di veicoli in Europa dopo impennata 2023

    (Teleborsa) – La domanda globale di veicoli leggeri è aumentata inaspettatamente dell’8% nella prima metà del 2023, superando ampiamente le precedenti previsioni del 3-5% per il 2023. Lo afferma S&P Global Ratings in un report sul tema, comunicando anche che, di conseguenza, ha rivisto al rialzo le previsioni base per l’intero 2023. Lo slancio è stato più forte in Europa (+17%) e in Nord America (+13%), nonostante l’elevata inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e il conflitto Russia-Ucraina.S&P ritiene che questa impennata sia derivata dal rilascio della domanda repressa legata all’allentamento dei vincoli di offerta quest’anno. Per il 2024 e il 2025, gli analisti continuano a prevedere una ripresa molto graduale dei volumi poiché la domanda si allinea con una crescita economica globale inferiore alla media derivante da tassi più elevati per un periodo più lungo. Nello scenario di base, solo la Cina quest’anno è ampiamente tornata ai livelli pre-pandemia in termini di vendite, nonostante la debolezza dei consumi interni.In Europa e negli Stati Uniti, le vendite aumenteranno moderatamente dopo l’impennata del 2023, senza riuscire a recuperare ai livelli pre-pandemici nemmeno entro il 2025.S&P si aspetta che la produzione globale rimanga strettamente legata alla domanda poiché le case automobilistiche restano disciplinate sull’accumulo di scorte, dato che una marcata flessione del mercato del lavoro in Nord America e nell’Eurozona potrebbe spingere l’economia globale in recessione.Nel report gli analisti si soffermano anche sull’elettrificazione, che sta procedendo con tassi di crescita a due cifre in tutte e tre le principali regioni, anche se con i primi segnali di rallentamento negli Stati Uniti. Sulla base dei volumi di veicoli elettrici, la Cina è in testa con un tasso di penetrazione dei veicoli elettrici al 30% (21% per i veicoli BEV) per i 12 mesi terminati ad agosto 2023. I 10 principali mercati europei di veicoli elettrici hanno una penetrazione del 23% (solo 15% BEV) e gli Stati Uniti del 9% (solo 7% BEV).Nei primi otto mesi del 2023, i veicoli elettrici hanno rappresentato quasi il 23% delle nuove immatricolazioni di auto in Europa, in aumento rispetto a poco meno del 20% dell’anno precedente. S&P conferma le previsioni di un valore superiore al 30% nel 2025, nonostante i rischi al ribasso legati alla diminuzione del potere d’acquisto e agli alti tassi di interesseInfine, l’agenzia di rating sottolinea che, da qui al 2024, il mercato europeo dei BEV sarà invaso da nuovi lanci da parte di produttori cinesi, principalmente BYD, Geely (esclusi i marchi Volvo e Polestar), NIO, SAIC e Aiways. Viene ricordato che le preoccupazioni per il dominio della Cina nel settore dei veicoli elettrici hanno portato la Commissione europea ad annunciare un’indagine sui sussidi cinesi alle auto elettriche, che potrebbe portare a restrizioni commerciali.(Foto: @pixel7propix on Unsplash) LEGGI TUTTO