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    Gruppo FS: 500 stazioni non utilizzate potranno diventare presidi di telemedicina

    (Teleborsa) – “Con la nostra rete ferroviaria possiamo portare la fibra ottica di nuova generazione anche nelle aree rurali migliorando il lavoro degli agricoltori”.Dal palco del Villaggio Coldiretti a Roma, Luigi Ferraris, AD di FS Italiane, ha sottolineato quanto la capillarità della rete ferroviaria di circa 17mila chilometri possa essere fondamentale per raggiungere aree che spesso non hanno una connettività adeguata e che quindi non riescono ad essere competitive per il settore agricolo. Un obiettivo che secondo l’AD del Gruppo FS può dare ulteriore impulso allo sviluppo di attività come l’irrigazione programmata, quindi con meno sprechi di acqua, e in generale a una migliore gestione di tutte le fasi di produzione degli agricoltori italiani.Come riportato dalla testata Fs News, Luigi Ferraris ha anche annunciato l’utilizzo delle stazioni ferroviarie per migliorare l’attrattività dei luoghi turistici a medie e piccole dimensioni e la vivibilità di territori che sempre di più si stanno spopolando. Infatti, alle 2.200 stazioni attive per il trasporto ferroviario se ne aggiungono 500 non più utilizzate, i cui spazi potranno diventare presidi di telemedicina con un utilizzo certamente più evoluto. L’utilizzo delle stazioni sarà fondamentale anche per il turismo con la possibilità di organizzare itinerari enogastronomici in collaborazione con Coldiretti.Fra i temi trattati anche la congestione delle strade e la maggiore competitività che le imprese agricole potranno avere con un sistema infrastrutturale e di logistica integrata adeguato alle sfide attuali. “Nel trasporto merci siamo fermi da anni a una quota del 10% rispetto al totale della mobilità. Nel prossimo decennio l’obiettivo è raddoppiare la quota per arrivare al 20%”. Questo comporterà, secondo Ferraris, un significativo accorciamento delle distanze per la rete di Coldiretti con la possibilità di far arrivare prodotti freschi coltivati in Italia nelle principali città europee.Inoltre, guardando al futuro, l’AD ha anche sottolineato la carenza di autisti con “un milione e mezzo di patentati in pensione nei prossimi cinque anni che inevitabilmente non saranno sostituiti visto che oggi ci sono solo 125mila nuovi patentati ogni anno”. LEGGI TUTTO

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    Bollette, Pichetto: mercato libero per i non vulnerabili nel 2024

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che “nel corso del 2024 certamente i non vulnerabili dovranno passare al mercato libero, ancorché controllato per un triennio. Mentre per i vulnerabili credo che si possa andare oltre”. A margine dell’incontro: “La transizione ambientale” organizzato a Bologna da Confcooperative, il ministro ha spiegato che il governo sta “esaminando come intervenire sul mercato tutelato ed entro il mese il governo assumerà una decisione” “La valutazione in corso – ha spiegato – è sulla distinzione fra la parte dei non vulnerabili, circa 5 milioni di utenze, e i vulnerabili che sono circa 4,5 milioni di utenze. L’intenzione in questo momento è di dividere i due settori cominciando, a seguito di una campagna che deve essere molto forte, anche ad aprire al mercato libero ancorché con un sistema almeno triennale di prezzi controllati per la parte dei non vulnerabile”. Naturalmente, ha precisato il ministro “c’e’ una serie di percorsi di ordine tecnico rilevante anche per tutti coloro che hanno il Rid bancario e quindi va definito un accordo con il sistema bancario per creare l’automatismo”. Infatti “dobbiamo evitare di essere molto precisi nella teoria e poi trovarsi che viene tolta la luce perché la banca ha ricevuto la bolletta con un’altra intestazione. Mentre per i vulnerabili il discorso sarà un po’ più lungo”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    PwC Travel Outlook: turismo globale in ripresa dopo la pandemia

    (Teleborsa) – Nel 2022 l’Europa (36,7%) e gli Stati Uniti (19,9%) registrano la maggiore concentrazione di attività turistiche. La Francia è la meta più visitata dell’anno con 79,4 milioni di arrivi, seguono Spagna (71,6 milioni), USA (50,87 milioni), Turchia (50,45 milioni) e Italia (49,8 milioni). Le agenzie di viaggio dominano le prenotazioni a livello globale (44%). Per i tour operator si prevede la crescita maggiore di mercato con un CAGR del +15,15% fino al 2027. Gli investimenti da parte di private equity e venture capitalist nelle startup turistiche cubano 8,23 miliardi di euro a livello globale nel 2022. Viaggi sostenibili e digitalizzati, neverending tourism e viaggi off-peak sono le tendenze principali. Queste le evidenze presentate dal Team Innovation di PwC Italia durante l’evento celebrativo per i 10 anni dell’Associazione Startup Turismo, organizzato in occasione del TTG Travel Experience di Rimini per fornire una panoramica sui principali trend di innovazione nel settore del turismo. Al centro dell’intervento di PwC, le prospettive future, le tendenze emergenti, le aspettative dei viaggiatori e una panoramica sugli sviluppi degli investimenti nell’innovazione per le realtà del settore.Dopo le performance positive e l’aumento di ricavi registrati nel 2022, il settore turistico continuerà a crescere in modo stabile, raggiungendo un valore di 2,5 trilioni di euro nel 2023 e un tasso annuo medio di crescita stimato del 2,5% dal 2023 al 2028. A livello geografico, la concentrazione commerciale nel turismo è maggiore in Europa (36,7%) e negli Stati Uniti (19,9%), seguono Nord-Asia (11,2%), Sud-Est Asiatico (10,3%), Africa (9,8%), Sud-America (4,7%), India e Asia (3,7%), Oceania (3,7%).Europa e Nord America, che sono tra le regioni con una concentrazione commerciale più alta, registrano più arrivi turistici. Nello specifico, la Francia registra 79,4 milioni di arrivi, seguono Spagna (71,6 milioni), USA (50,87 milioni), Turchia (50,45 milioni) e Italia (49,8 milioni). l’Europa è dunque la meta più visitata dell’anno. Per quanto riguarda la provenienza dei viaggiatori, dalle analisi PwC emerge che i turisti che spendono di più uscendo dai propri confini provengono da USA (109,1 miliardi di euro), Cina (109 miliardi di euro) e Germania (84,9 miliardi di euro); seguono Regno Unito (66,4 miliardi di euro), Francia (45,3 miliardi di euro), Spagna (28 miliardi di euro) e Italia (24,9 miliardi di euro).Secondo la ricerca PwC, i turisti continuano ad affidarsi alle agenzie di viaggio, che rappresentano il 44% del totale del mercato globale nel 2022. A livello di ricavi, le agenzie di viaggio cubano 127,98 miliardi di euro, seguite da altri servizi di organizzazione e prenotazione (103,16 miliardi di euro), tour operator (46,78 miliardi di euro) e uffici congressi e turismo (13,97 miliardi di euro). In questo contesto, PwC stima che il mercato dei tour operator avrà la crescita maggiore dal 2022 al 2027, con un CAGR previsto del +15,15%.Le motivazioni che spingono i turisti a viaggiare nel 2022 sono prevalentemente legate all’esplorazione di culture diverse, la conoscenza della storia e della cultura locale, il desiderio di staccare la spina, l’esplorazione di destinazioni nascoste, l’amore per la natura e la cucina locale. I turisti italiani sono tra coloro che viaggiano principalmente spinti da una curiosità culturale, non solo connessa ad attrazioni storiche, ma anche in termini di esperienza e contatto diretto con la cultura locale.Parallelamente emergono tendenze di viaggio che abbracciano i concetti di viaggi sostenibili, digitalizzati, neverending tourism e viaggi off-peak e che contribuiscono a ridefinire l’esperienza di viaggio con un focus crescente sulla sostenibilità, la digitalizzazione e la flessibilità, intesa come capacità di coniugare business e leisure.Roberta Anelli, Senior Manager Innovation di PwC Italia, commenta “L’analisi dei profili e degli interessi dei viaggiatori a livello global che abbiamo condotto dimostra il crescente utilizzo dei canali digitali durante l’experience end-to-end del viaggio: dalla ricerca, prenotazione fino alla gestione del viaggio stesso. Si tratta di un’opportunità che può interessare sia le aziende che si rivolgono ad un target digital-native, come Millennials e GenZ, sia le aziende che si rivolgono ad un target generazionale molto differente (es. Baby Boomers) che utilizza social network e siti web per cercare e prenotare i propri viaggi”.Il mercato degli intermediari di viaggio è in ripresa anche in Italia, dopo il periodo pandemico. La crescita è fortemente accompagnata dalla digitalizzazione nel settore: PwC stima che i siti di e-commerce dell’ospitalità siano cresciuti del 13% nel 2022 (vs. 2019), passando da 14,6 miliardi di euro di ricavi a 16,4 miliardi di euro.La potenzialità della digitalizzazione del viaggio emerge anche dall’analisi delle conversazioni online dei viaggiatori italiani che si affidano ai tour operator, condotta da PwC grazie alla soluzione di Intelligenza Artificiale KPI6. In particolare, l’ascolto delle conversazioni sui social media evidenzia bisogni che potrebbero essere soddisfatti grazie all’implementazione di soluzioni digitali e innovative, come marketplace digitali per esperienze outdoor, piattaforme digitali a supporto della prenotazione e chatbot.Gli investimenti verso le startup nel turismo sono in ripresa dopo il periodo pandemico, con una quota di 8,23 miliardi di euro investiti a livello globale nel 20221. Nel dettaglio, dagli studi PwC emergono cinque categorie di investitori principali:Venture Capitalist e Private Equity orientate al VC con una raccolta 72 milioni di dollari in 2.090 round tra il 2015-2021;Aziende non legate al settore, con una raccolta di 12,5 milioni di dollari in 264 round, tra il 2015- 2021);Aziende di settore, con una raccolta di 7,8 milioni di dollari in 389 round, tra il 2015-2021);Banche e settore pubblico, con una raccolta di 6,4 milioni di dollari in 125 round, tra il 2015-2021;Angel investor e privati (3,6 milioni di dollari in 138 round, tra il 2015-2021).I Venture Capitalist (VC) e le società di Private Equity (PE) dal 2022 costituiscono il 46% dei finanziamenti per le startup nel settore dei viaggi, attirando tra i 10 e gli 11 milioni di dollari.Gli investimenti si concentrano sulle startup che forniscono funzionalità di ricerca e distribuzione, soprattutto nel settore dell’ospitalità, che hanno raccolto quasi 5,5 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2021, rappresentano il 30% dei finanziamenti totali nel periodo di analisi.Roberta Anelli, Senior Manager Innovation di PwC Italia, conclude “Volgendo lo sguardo al periodo pre-pandemia, il 2015 e il 2019 sono stati anni record, con picchi di investimenti legati ad acquisizioni significative che hanno consolidato il mercato e spinto la crescita del settore dei viaggi. Gli investitori sembrano favorire leader consolidati rispetto a disruptor potenziali, confermando l’importanza delle relazioni azienda-startup per la crescita strategica”. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori in calo a ottobre

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento la fiducia dei consumatori americani a ottobre. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in calo a 63 punti rispetto ai 68,1 punti del mese di settembre e peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un livello in calo fino a 67,2 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 66,7 punti dai 71,4 punti precedenti (le attese erano per 70,4 punti), mentre l’indice sulle attese è calato a 60,7 punti dai 66 precedenti (il consensus era a 66,5 punti). LEGGI TUTTO

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    Sisma 2016, Commissario Castelli: via libera a 171 milioni per imprese cratere

    (Teleborsa) – Pubblicate oggi sul sito di Invitalia e di NextAppennino le linee guida relative alle sub-misure B1.3a, B1.3b e B1.3c del programma del Piano complementare al Pnrr dedicato alle aree del sisma 2009 e 2016, con le indicazioni relative alla fase attuativa dei progetti. Viene così avviata la concessione dei fondi destinati alle imprese dei due crateri, che consente di far partire gli investimenti relativi ad “Avvio, crescita e rientro di microimprese” (B1.3a), “Investimenti innovativi delle Pmi” (B1.3b), “Avvio, crescita e rientro delle Pmi” (B1.3c).Le imprese – spiega un un comunicato – ottemperando a quanto riportato nella documentazione pubblicata, potranno ora procedere con la richiesta degli anticipi, o procedere con le prime rendicontazioni sugli investimenti avviati. Nelle prossime settimane Invitalia procederà all’erogazione delle risorse.”Dopo la concessione dei finanziamenti, ora ci sono tutti gli elementi per partire con la messa a terra degli interventi. Questo significa – ha dichiarato il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli – che può essere avviato concretamente quello che rappresenta forse il più grande pacchetto di investimenti mai dedicato all’Appennino centrale. Ringrazio Invitalia per lo sforzo profuso e la collaborazione dimostrata: in questa fase abbiamo lavorato produttivamente per imporre un sostanziale cambio di passo, orientato alla semplificazione e all’ascolto delle esigenze provenienti dal territorio, che sta ora evidenziando risultati rilevanti. Per comprendere le dimensioni di questa novità basti ricordare che le imprese coinvolte sono 1.151, le risorse dedicate ai progetti ammontano a 171,6 milioni di euro che, a loro volta, generano investimenti per 296 milioni.””Si tratta di un’opportunità unica di crescita, lavoro e innovazione per i nostri territori, che dobbiamo tutti contribuire a rendere il più efficace possibile. Si tratta di un segnale più che incoraggiante – prosegue Castelli – nel percorso di riparazione e rilancio dell’Appennino centrale, nei cui confronti si sta investendo in modo corposo e mirato come non mai grazie all’attenzione che il governo e le Regioni gli stanno dedicando. Il fatto poi che le imprese del cosiddetto cratere ristretto ammesse al finanziamento delle tre sub-misure esprimano percentuali importanti rispetto al totale è un ulteriore fattore da sottolineare e valorizzare. Le difficoltà da superare non mancano, e per questo lavoriamo ogni giorno, ma il cratere è vivo e lo spirito di rinascita che lo percorre è la migliore premessa per portare a compimento la nostra opera: dare un nuovo futuro di opportunità e crescita a queste terre”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: “differenze con FMI si ricomporranno”

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si mostra tranquillo dopo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, che accreditano l’Italia di una crescita pari allo 0,7% nel 2023 e nel prossimo anno, inferiore alle previsioni del Governo.”In questo momento – ha risposto il ministro, a margine degli incontri del Fmi e Banca Mondiale in corso a Marrakech ai giornalisti che lo incalzavano su possibili ischi di aggiustamenti – ovviamente noi stiamo valutando. Come è sempre avvenuto e come sempre avviene le differenze di stima da fuori sono più prudenti e conservative rispetto a noi poi tendenzialmente e storicamente le nostre previsioni si rivelano più azzeccate”.”Il problema per tutti – ha sottolineato – è capire cosa succede nelle prossime settimane. Io non è che aggiorno le stime ogni giorno e ogni ora in base alle notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il problema vero che tutti quanti ci siamo posti oggi, naturalmente con diversi punti di vista, perché alcuni Paesi hanno un punto di vista diverso rispetto ai Paesi occidentali, è di riuscire a contenere la crisi per non creare un altro elemento di infezione oltre a quello già assai rilevante della crisi per l’aggressione russa in Ucraina”.In particolare, secondo Giorgetti “la differenza di vedute si ricomporrà quando leggeranno i documenti che ufficializzeranno il bilancio dello Stato italiano. L’ho spiegato a tutti i miei interlocutori e ho spiegato perché è assolutamente giusto e opportuno soprattutto quando scompaiono i sussidi che sono stati creati per l’energia, con l’inflazione che picchia ancora forte, sui più vulnerabili e sui percettori di basso reddito è giusto che lo Stato faccia qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    USA, frenano i prezzi import/export a settembre

    (Teleborsa) – Rallenta la crescita dei prezzi import-export a settembre. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione positiva su mese dello 0,1%, inferiore al consensus (+0,6%), dopo il +0,5% di agosto (rivisto da un +0,5%). Su base annua, i prezzi import registrano una variazione negativa pari a 1,7%. I prezzi export hanno riportato un incremento dello 0,7% dopo il +0,5% del mese precedente e contro il +1,1% del consensus.Su anno il dato evidenzia un decremento del 4,1%. (Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Bce, Kammer (Fmi): “Non celebrare vittoria su inflazione troppo presto”

    (Teleborsa) – Non celebrare prematuramente la vittoria sull’inflazione in Europa. Ci sono molti precedenti storici nel mondo che indicano come la troppa fretta abbia poi costretto le banche centrali a fare marcia indietro. Il segnale alla Bce e ma anche ai governi del Vecchio Continente giunge dal Fondo Monetario Internazionale con un argomentato contributo di Alfred Kammer, responsabile del dipartimento Europa dell’istituzione di Washington. “Come mostriamo in un recente articolo che esamina 100 episodi di inflazione in tutto il mondo – spiega Kammer in un articolo pubblicato sul blog del Fmi – la storia è disseminata di esempi di celebrazioni premature della vittoria in lotte disinflazionistiche con l’inflazione che ritorna ogni volta. Questo è un errore costoso che l’Europa può e deve evitare. La stabilità dei prezzi deve essere ripristinata stabilito al primo tentativo. E mentre cominciano a farsi sentire gli effetti delle politiche monetarie più restrittive farsi sentire in tutta Europa, e mentre le critiche inevitabilmente aumentano, le banche centrali non devono battere ciglio”. “Secondo Kammer anche i politici possono e dovrebbero aiutare riducendo i deficit ancora elevati per ricostruire o preservare le riserve fiscali, il che contribuirà a ridurre più rapidamente l’inflazione”.Secondo l’analisi del Fondo, infatti esistono ancora delle incognite legate soprattutto al comportamento delle parti sociali in Europa.”Nelle nostre proiezioni – spiega Kammer – prevediamo che l’inflazione ritorni al livello target nel 2025. Prima di allora, la crescita dei salari nominali aumenterà, recuperando parte del reddito reale perduto dal lavoro. Con strette politiche di indebolimento della domanda interna, i margini di profitto delle imprese dovrebbero comprimersi e aiutare a mitigare l’impatto di una crescita salariale più rapida sull’inflazione, come spieghiamo in una recente ricerca. Ci sono, ovviamente, dei rischi legati al nostro scenario centrale. La crescita dei salari potrebbe superare la nostra ipotesi, facendo lievitare il costo del lavoro. I margini di profitto potrebbero rimanere elevati. E, come il recente Il picco dei prezzi del petrolio è evidente, gli shock sui prezzi delle materie prime continuano a destare preoccupazione. Dall’altro lato, se gli aumenti dei tassi di interesse si trasmettono più velocemente di quanto prevediamo, o più fortemente, alla domanda e alle aspettative di inflazione, l’inflazione potrebbe diminuire più rapidamente. La politica monetaria dovrebbe rimanere dipendente dai dati. Sotto la linea di base, questo significa che dovrebbe mantenere la rotta e rimanere restrittiva nella maggior parte dei paesi. Se l’inflazione arriva molto più bassa o superiore, i tassi dovrebbero adeguarsi. Ma, in generale, durante uno sforzo di disinflazione – sottolinea Kammer – è meglio sbagliare nel fare un po’ di più che nel fare di meno in risposta a un sorpresa al rialzo. Prima o poi arriverà il momento dei tagli dei tassi d’interesse. Quando lo si fa, è meglio che tali tagli non comportino inversioni di rotta. Quel momento non è adesso. L’urgenza richiede anche pazienza. La buona notizia, nel frattempo, è che i mercati del lavoro europei sono forti. Hanno attraversato i travagli della pandemia, lo shock energetico e la politica monetaria più severa nella memoria recente. I mercati del lavoro europei si sono dimostrati straordinariamente resilienti. Con la politica monetaria più restrittiva che ora alimenta intenzionalmente una forte stretta creditizia, e con l’industria ancora in fase di adeguamento all’aumento dei costi energetici relativi ai livelli di qualche anno fa, un certo indebolimento dell’attività è inevitabile, anche se – conclude Kammer – il rallentamento sarà parzialmente attenuato dalla stabilità dei consumi privati con il recupero dei salari reali”. LEGGI TUTTO