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    IEG, Misano: conto alla rovescia per “IBE Driving Experience 2023”

    (Teleborsa) – Con “IBE Driving Experience 2023” torna in pista il mondo del trasporto collettivo sostenibile. L’appuntamento di Italian Exhibition Group si terrà nelle giornate del 24 e 25 ottobre presso il Misano World Circuit “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico, mentre IBE Intermobility and Bus Expo, la manifestazione espositiva punto di riferimento biennale del settore, si svolgerà alla fiera di Rimini nel 2024. “IBE Driving Experience” è una due giorni di incontri e test drive per bus operator privati e operatori del Trasporto Pubblico Locale e a lunga percorrenza durante la quale si alternano momenti di business e opportunità di aggiornamento e formazione. Il 24 e il 25 ottobre il circuito di Misano si trasforma nella piattaforma di riferimento per tutto il settore, un’occasione di incontro – fa sapere IEG in una nota – per consolidare il rapporto tra costruttori, fornitori di servizi, software e tecnologie, noleggiatori, buyers, bus operator, operatori del TPL, e le Associazioni di categoria.”TPL e trasporto extra urbano: partnership pubblico-privato per l’intermobilità nelle città e il turismo dei borghi” è l’evento di apertura di “IBE Driving Experience”, e sarà l’occasione per fare il punto sulle sfide che pone l’intermobilità a operatori, nuovi attori dell’energia e Istituzioni con l’obiettivo di delineare un percorso di collaborazione tra pubblico e privato, con un focus sul trasporto extra urbano e la sua relazione con le città. L’evento consentirà di spaziare dalle politiche in atto ai finanziamenti in essere dedicati allo sviluppo delle aree interne. Si parlerà del contributo del turismo motoristico come punto di incontro tra patrimonio industriale Made in Italy ed economie dei territori e del Mobility as a Service (MaaS) come fattore abilitante per migliorare la qualità della vita nelle città e promuovere lo sviluppo dei territori.Anche quest’anno “IBE Driving Experience” vedrà la partecipazione dei maggiori player industriali della mobilità, tra costruttori e produttori della filiera. Sono 9 i brand che parteciperanno alla manifestazione in test drive. Tra questi presenteranno la propria gamma elettrica IVECO BUS, KARSAN, ISUZU BUS, PEPPERMOTION – ETROFIT , FOTON e MAN vincitore al Busworld di Brussels, con il Lion’s City da 10 metri, del premio Sustainable Bus of The Year 2024 nella categoria autobus urbani. Il segmento coach sarà invece rappresentato da MAN con la versione aggiornata del turistico Neoplan Tourliner, SCANIA, che scenderà in pista con un due nuovi veicoli della gamma Touring, VOLVO BUSES con la premiere di VOLVO 9700 Double Decker e IRIZAR che festeggerà a Misano i primi 30 anni di Irizar Italia. Presenti anche nel paddock i veicoli di OTOKAR e KING LONG.n continuità con gli scorsi anni, prosegue la collaborazione con ASSTRA e AN.BTI CONFCOMMERCIO per aiutare la crescita del comparto e favorire il confronto, lo scambio e la conoscenza. In quest’ottica saranno organizzati a Misano in occasione di “IBE Driving Experience”: l’Assemblea AN.BTI che terminerà con la cena istituzionale prevista per la serata del 24 ottobre, e Il Consiglio Direttivo di ASSTRA che si svolgerà nella mattinata del 25 ottobre, seguito dal networking lunch, aperto a tutti gli espositori e gli ospiti presenti in circuito.”IBE Driving Experience” ospita anche l’Open-day di “School’s out”, un progetto sviluppato insieme a Scuderia Start per i ragazzi delle scuole professionali e tecniche della Romagna con indirizzo meccanico, elettronico e meccatronico. Un programma che, tra ottobre 2023 a giugno 2024, farà scoprire agli studenti le potenzialità occupazionali offerte dal settore del trasporto collettivo su gomma facendoli concretamente avvicinare a questa industria e appassionare alle professionalità, sempre più digitali, emergenti..Misano sarà anche sede della prima edizione di “Electric Bus Driver Training”, un corso teorico e pratico dedicato esclusivamente ai conducenti di autobus elettrici. Un progetto, sviluppato in collaborazione tra IBE Intermobility and Bus Expo, ADDESTRA, Efficient Driving e la rivista Pullman che si concentra sulla conoscenza teorico-pratica delle tecnologie e delle competenze necessarie per guidare autobus elettrici in modo sicuro. IVECO BUS fornirà due autobus E-Way totalmente elettrici per l’addestramento, contribuendo così a promuovere la mobilità sostenibile nelle città.Sarà dedicato alle nuove dinamiche del settore tra costruttori e carrozzieri l’evento “Bus&Coach: nuove fonti di trazione, tecnologia e riassetto delle filiere industriali. L’elettrico guida il riposizionamento dell’industria del bus”. Argomento “clou” del convegno sarà una possibile nuova fase di partnership per far crescere il mercato . La crisi post-pandemica da un lato e la transizione verso l’elettromobilità dall’altro hanno spinto i produttori a esternalizzare ulteriormente la produzione e a rinunciare all’idea di realizzare completamente i veicoli in proprio. Dopo anni di competizione, le grandi case costruttrici stanno ora considerando nuove collaborazioni con le aziende specializzate nella carrozzeria, questa volta in veste di alleati. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice servizi agosto in calo su mese

    (Teleborsa) – In leggero calo il settore servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato ad agosto 2023 una variazione negativa dello 0,1% su base mensile dopo il +1,1% di luglio.Il dato registra su base annua un decremento dell’1,9% dopo il 2,7% del mese precedente.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    PNRR, Fitto: monitoraggio rafforzato per verificare stato attuazione misure

    (Teleborsa) – Concluse le due sessioni della Cabina di regia sul PNRR convocate per oggi presso la Sala Verde di Palazzo Chigi dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, utili per la verifica della proposta di rimodulazione del Piano e per il monitoraggio degli obiettivi della quinta rata e degli obiettivi della quarta, pari a 16,5 miliardi di euro, rispetto alla quale è stata avviata dal Governo la procedura di pagamento. All’ordine del giorno del primo incontro – spiega la nota – l’esame sullo stato di attuazione della misura per la gestione del rischio alluvioni e per la riduzione del rischio idrogeologico (M2C4-Investimento 2.1b).Presenti il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e rappresentanti dell’Anci. Gli interventi finanziati e ripartiti su base regionale, con un finanziamento complessivo della misura pari 1,2 miliardi, si distinguono in tipo E (interventi di ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate) e tipo D (interventi di riduzione del rischio residuo, anche al fine di incrementare la resilienza delle comunità locali). L’investimento per i progetti in essere ammonta a 400 milioni di euro; mentre per i nuovi progetti sono stati destinati 800 milioni di euro. La misura prevede la pubblicazione di tutti i bandi di gara entro il 30 novembre 2023. La Cabina di regia, dopo un esame dello stato di attuazione della misura, ha condiviso la necessità, come già accaduto nei giorni precedenti, di avviare un “monitoraggio rafforzato”, con tutte le Regioni, per verificare il rigoroso rispetto del termine previsto.”Per questo – ha spiegato il Ministro Fitto – a valle della seduta odierna della Cabina di regia, sarà avviata una comunicazione alle Regioni dove si richiederà di fornire un aggiornamento sullo stato di attuazione della misura, sia in termini di caricamento su REGIS, sia in termini procedurali per verificare la coerenza tra i cronoprogrammi e il target della misura”. Costruttivo il confronto, proseguito anche nella la seconda sessione del pomeriggio, dedicato alle misure della trasformazione digitale. Presente il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti.Hanno partecipato ai lavori in collegamento da remoto, l’assessore della Regione Umbria Michele Fioroni, coordinatore della Commissione Innovazione Tecnologica e digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’ANCI e il Presidente dell’UPI Emilia-Romagna Andrea Massari, Nel corso della riunione è stato fatto il punto sugli obiettivi raggiunti della quarta rata, su quelli previsti per la quinta e sulla proposta di rimodulazione del Piano, con particolare riguardo al proficuo confronto in corso, con i servizi della Commissione europea, sulle proposte di modifica delle misure che il Governo intende promuovere per implementare l’obiettivo della transizione digitale. “La partecipazione attiva e responsabile dei comuni e delle regioni al Tavolo istituzionale della Cabina di regia è quanto mai necessaria e strategica, tenuto conto che numerose misure richiedono pareri, permessi e nulla osta da parte degli enti locali”, ha dichiarato il Ministro Fitto. “Da ciò la necessità di un’analisi dettagliata da parte di tutti gli enti coinvolti sui risultati raggiunti e sulle eventuali criticità, che ci consenta di confrontarci proficuamente con la Commissione europea per non incorrere nel mancato raggiungimento degli obiettivi ed essere all’altezza della sfida che come sistema Paese abbiamo di fronte”, ha concluso il Ministro. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE propone misure per ridurre inquinamento da pellet di plastica

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha proposto per la prima volta misure volte a prevenire l’inquinamento da microplastiche dovuto al rilascio accidentale da pellet di plastica. Si tratta della materia prima utilizzata per la produzione di tutta la plastica e la maggior parte dei pellet sono microplastiche fino a 5 mm, mentre una parte minore potrebbe essere leggermente più grande.Ogni anno vengono rilasciate nell’ambiente tra le 52 e le 184 mila tonnellate di pellet a causa di una cattiva gestione lungo l’intera filiera, secondo l’esecutivo UE. La proposta odierna ha lo scopo di assicurare che tutti gli operatori che trattano pellet nell’UE adottino le misure precauzionali necessarie. Ciò dovrebbe ridurre il rilascio di pellet fino al 74%, portando a ecosistemi più puliti, contribuendo a rendere i fiumi e gli oceani privi di plastica e riducendo i potenziali rischi per la salute umana. Misure comuni a tutta l’UE contribuiranno inoltre a garantire condizione eque agli operatori.”La proposta odierna segna un passo importante nella lotta all’inquinamento da microplastiche – ha commentato Maros Sefcovic, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – Affrontare il rilascio involontario di pellet di plastica risolve un problema serio non solo per il nostro ambiente ma anche per la nostra salute, e ci aiuta a raggiungere l’ambizione di inquinamento zero del Green Deal europeo”.La proposta riguarda in particolare migliori pratiche per gli operatori in materia di lavorazione del pellet, la certificazione obbligatoria e le autodichiarazioni, nonché una metodologia comune per stimare le perdite. Alle piccole e medie imprese si applicheranno prescrizioni meno stringenti per aiutarle a conformarsi. La proposta sarà ora portata avanti dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria. LEGGI TUTTO

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    UE, uomini sono l’84% delle persone occupate con istruzione ICT

    (Teleborsa) – Nel 2022, nell’Unione europea erano 3 milioni le persone occupate con un’istruzione ICT (Information and Communication Technologies), il 6,7% in più rispetto al 2021 (2,8 milioni). Tra gli occupati con un background formativo ICT, gli uomini rappresentano l’84,4% (2,5 milioni), in aumento del 7,1% rispetto all’anno precedente (2,4 milioni nel 2021), mentre le donne rappresentano il 15,6% (463.100) degli occupati, in crescita del 4,4% rispetto al 2021. 2021 (443 400). Lo ha comunicato Eurostat in nuovo report sul tema.Considerando i membri dell’UE, Slovenia (93,0%), Lettonia (91,0%), Polonia (90,3%), Repubblica Ceca (89,9%), Belgio (88,7%) e Slovacchia (88,5%) hanno la percentuale più alta di uomini sul totale delle persone occupate con una formazione ICT.Per quanto riguarda le donne occupate con un’istruzione ICT, le percentuali più alte sono state registrate in Bulgaria (31,5%), Danimarca (31,3%), Cipro (30,2%) e Romania (29,9%).L’Eurostat ha anche spiegato che i giovani occupati formati nel settore delle TIC rappresentano la maggioranza: nell’UE, più di due terzi (67,8%) delle persone occupate con un’istruzione ICT avevano tra i 15 e i 34 anni nel 2022, e il 32,2% aveva tra i 35 e i 74 anni.I giovani di età compresa tra 15 e 34 anni costituivano la maggioranza delle persone istruite nel settore delle TIC in quasi tutti i membri dell’UE, con le quote più elevate in Slovacchia (83,8%), Romania (82,4%), Croazia (79,3%), Malta (78,4% ), Ungheria, Polonia (entrambi 76,7%) e Portogallo (76,1%).Le percentuali più alte di persone di età compresa tra 35 e 74 anni con un’istruzione ICT nell’UE si trovavano in Finlandia (47,4%), Irlanda (43,7%) e Bulgaria (40,4%). LEGGI TUTTO

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    Antitrust multa per oltre 200 milioni quattro compagnie telefoniche

    (Teleborsa) – L’Antitrust ha pubblicato quattro diversi provvedimenti con cui ha sanzionato varie compagnie telefoniche per intese e abuso di posizione dominante sulla cosiddetta fatturazione a 4 settimane (invece che mensile).La vicenda riguarda Telecom , Vodafone , Fastweb e Wind Tre in merito a un provvedimento del gennaio del 2020 adottato dalla stessa autorità a conclusione di una procedura in cui aveva riscontrato che le suddette società avevano “posto in essere un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria” alle normative sulla concorrenza.Lo scopo, prosegue l’authority era “mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti – riporta il bollettino dell’AGCM – impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile”. LEGGI TUTTO

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    Patto Stabilità, Germania non fa sconti: garantire calo debito-PIL

    (Teleborsa) – Le circostanze e la situazione economica “sono completamente cambiate” e le riforma del Patto di stabilità e di crescita deve garantire cali dei debiti pubblici e dei deficit di Bilancio. Lo ha affermato il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner, dicendo in maniera abbastanza esplicita che se così non fosse Berlino preferisce un non accordo, piuttosto che regole che non garantiscano il risanamento dei conti pubblici.”Siamo pronti a cercare un compromesso, ma per la credibilità dei paesi membri, e in particolare dell’Unione monetaria – ha affermato giungendo all’Eurogruppo – sarebbe peggio se ci fossero regole di bilancio che non portassero a cali di debito e deficit. Quindi preferisco regole sufficienti (vedi, un non accordo-ndr) che regole portano nella direzione sbagliata”.”La Germania – ha ricordato Lindner – ha elaborato diversi documenti di proposta. Ci servono riferimenti numerici e salvaguardie: dobbiamo vedere cali dei deficit e dei livelli di debito-Pil. Vengo dalle riunioni del Fmi, che ci ha dato forti raccomandazioni a ripristinare margini di bilancio”, “Penso che dobbiamo tenere conto del fatto che le circostanze e la situazione economica sono completamente cambiate e quindi dobbiamo mostrare più ambizione sui deficit e sui nostri livelli di debito”.E che non ci saranno sconti è cosciente anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che nei giorni scorsi ha ribadito che il quadro macroeconomico e di finanza pubblica della Nota di aggiornamento “è improntato alla responsabilità di una prudenza realista che ha contraddistinto gli interventi adottati nel corso del primo anno di mandato del Governo”. “Le esigenze e gli scenari che abbiamo dovuto fronteggiare finora hanno richiesto di compiere scelte molto difficili”, ha aggiunto il ministro, “sempre finalizzate ad assicurare condizioni adeguate a promuovere una crescita sostenibile e duratura della nostra economia”.Tanto più che alla luce delle le regole del Patto di stabilità europeo “il ferreo controllo della spesa è un imperativo non più eludibile”, ha ricordato Giorgetti nel corso dell’audizione sulla Nadef alle commissioni bilancio di Senato e Camera. LEGGI TUTTO

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    Entrate, MEF: +4,1% nei primi otto mesi 2023. IRPEF +7,6%

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato che le entrate tributarie e contributive nei primi otto mesi del 2023 mostrano nel complesso una crescita di 21.659 milioni di euro (+4,1 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+16.478 milioni di euro, +4,6 per cento, a 356.999 milioni di euro) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+5.181 milioni di euro, +3,1 per cento).”Tale andamento è in linea con quanto già indicato nella NADEF e incorporato nel calcolo dei tendenziali contenuti nel suddetto documento”, si legge in una nota del MEF.Le entrate tributarieLe entrate tributarie nel periodo gennaio-agosto aumentano di 16.478 milioni di euro (+4,6 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 17.618 milioni di euro (+5,2 per cento). In flessione gli incassi da attività di accertamento e controllo (-707 milioni di euro, -8,8 per cento). La crescita risulta significativa anche per le entrate degli enti territoriali (+1.828 milioni di euro, +4,8 per cento). Le poste correttive – che riducono le entrate del bilancio dello Stato – sono in aumento di 2.261 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (7,7 per cento).Imposte diretteLe entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 202.710 milioni di euro (+12.733 milioni di euro, +6,7 per cento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 154.289 milioni di euro (+4.885 milioni di euro, +3,3 per cento). Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 146.454 milioni di euro (+10.313 milioni di euro, +7,6 per cento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+9.165 milioni di euro, +7,5 per cento) e della componente dell’autoliquidazione (+1.164 milioni di euro, +10,4 per cento). L’IRES è stata pari a 27.662 milioni di euro (+3.388 milioni di euro, +14,0 per cento). Positivi sono gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+1.053 milioni di euro, +42,0 per cento), dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e sui rendimenti dei fondi di previdenza (+594 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+69 milioni di euro, +1,0 per cento). In flessione il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze per il risultato registrato a febbraio sul risparmio gestito derivato dai pesanti cali di mercato, concentrati soprattutto nella prima metà del 2022 (-2.225 milioni di euro, -78,8 per cento). In diminuzione anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensione per la decisa contrazione dei rendimenti registrata nel 2022 (-1.921 milioni di euro, -93,7 per cento).Imposte indiretteTra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 108.175 milioni di euro (+2.697 milioni di euro, +2,6 per cento): 95.338 milioni di euro (+4.932 milioni di euro, +5,5 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 12.837 milioni di euro (-2.235 milioni di euro, -14,8 per cento) dal prelievo sulle importazioni. In flessione risulta il gettito dell’imposta di bollo (-750 milioni di euro, -14,2 per cento). In aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+3.703 milioni di euro, +31,2 per cento) che si confronta con un livello di entrate del 2022 che incorporava gli effetti della riduzione delle aliquote di accisa disposte per il contenimento dei costi energetici. Le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 4.627 milioni di euro registrando un aumento pari a 254 milioni di euro (+5,8 per cento).Incassi da attività di accertamento e controlloNel periodo gennaio-agosto 2023 il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo è pari a 7.305 milioni di euro e registra una variazione negativa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-707 milioni di euro, -8,8 per cento). In flessione risulta la componente relativa alle imposte dirette (-700 milioni di euro, -15,8 per cento) per il versamento straordinario effettuato nel mese di marzo dello scorso anno da un grande contribuente. In lieve flessione la componente relativa alle imposte indirette (-7 milioni di euro, -0,2 per cento). LEGGI TUTTO