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    Aeroitalia acquisisce il 93,86% di Air Connect

    (Teleborsa) – Aeroitalia ha acquisito il 93,86% della compagnia regional Air Connect. Operazione che – come sottolineato dal presidente della compagnia aerea italiana, Marc Bourgade – “permetterà di rafforzare la presenza di Aeroitalia nel mercato regional-nazionale e la capacità di feederaggio verso lo hub di Roma Fiumicino”. Non sono stati resi noti i termini e valori della vendita. Aeroitalia aveva iniziato a noleggiare in wet lease due Atr42-600 di Air Connect a partire dallo scorso anno. LEGGI TUTTO

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    OCSE, cala il reddito reale delle famiglie italiane: -0,3% nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Mentre il reddito reale delle famiglie nell’area Ocse è aumentato nel secondo trimestre per il quarto trimestre consecutivo, in Italia è diminuito dello 0,3%. Nell’area Ocse il dato è salito dello 0,5% nel secondo trimestre 2023 mentre il PIL reale per abitante è cresciuto dello 0,4%. Tra le economie del G7, il reddito reale dei nuclei familiari per abitante è cresciuto in tutti i Paesi per cui i dati sono disponibili, fatta eccezione per l’Italia (-0,3%), negativo anche il PIL reale per abitante (-0,3%). Questi i dati comunicati oggi dall’Organizzazione internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica nell’edizione 2023 delle Prospettive sulle competenze (Oecd Skills Outlook 2023).”Un rafforzamento delle competenze – questo il messaggio lanciato dall’Ocse – è oggi essenziale per accompagnare la transizione ecologica e trarre beneficio dalle possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale (Ia)”.”Le competenze giocano un ruolo cruciale nella costruzione di economie e società solide, eque e durature, ma i bisogni in competenze delle nostre economie e delle nostre società evolvono – avverte in una nota il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann –. Affinché ognuno possa contribuire allo sviluppo e alla crescita economica traendo beneficio, in particolare, dalle opportunità create con le trasformazioni ecologiche e digitali, i responsabili pubblici devono migliorare l’allineamento dell’istruzione e della formazione sulle competenze di cui il mercato del lavoro ha bisogno. Questo è indispensabile per aiutare i lavoratori a fronteggiare le importanti conseguenze di queste trasformazioni sul mercato del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Brunetta (CNEL): ripensare i rapporti in ottica realmente sussidiaria

    (Teleborsa) – Il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha dichiarato che il manifesto del lavoro cooperativo di Legacoop è “una importante sollecitazione a ripensare complessivamente le relazioni di lavoro e, segnatamente, le connessioni tra dinamiche della produzione e dinamiche redistributive sul presupposto che, nella impresa cooperativa, sono messi in comune non solo i mezzi, ma anche i fini”. “Questa è una tendenza che oggi va oltre il mondo della cooperazione – ha aggiunto – e riguarda il modo di fare impresa secondo un modello che mette al centro le persone”. “Per questo va guardata con estrema attenzione la proposta di una legge sulla partecipazione dei lavoratori e sempre per questo va legato strettamente il tema dei salari al tema della produttività perché sono due facce della stessa medaglia che non possono non procedere in parallelo”, ha sottolineato.Brunetta ha poi evidenziato che il Cnel “invita a ripensare l’intero sistema dei rapporti di lavoro in una ottica realmente sussidiaria, valorizzando cioè l’apporto delle parti sociali e dei corpi intermedi come abbiamo fatto di recente rispetto al dibattito sul salario minimo”. Il presidente del Cnel ha lanciato “un monito a riflettere sul significato e sull’impianto complessivo di un diritto del lavoro ancora oggi scritto e pensato attorno a un modello che oggi ha perso la centralità e la forza unificante di un tempo e che deve iniziare a sviluppare un profondo dialogo con le variegate espressioni della economia sociale e della economia civile”. L’impatto della crisi economico-finanziaria dell’ultimo decennio, ha aggiunto Brunetta, “non solo ci consegna una rinnovata attenzione alle dinamiche del lavoro in cooperativa, ma ci invita anche a compiere l’ultimo tratto di miglio che ancora manca per l’atteso Statuto dei lavori. È giunto dunque il tempo, se davvero vogliamo riconoscere l’originalità e la forza vitale del movimento cooperativo, di rifuggire da una idea del lavoro in cooperativa come semplice ripiego alle criticità che attraversano il modo ordinario di lavorare”. LEGGI TUTTO

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    Alluvione Toscana, commercialisti: “Chiesta sospensione delle scadenze fiscali”

    (Teleborsa) – Con una lettera inviata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al viceministro dell’Economia Maurizio Leo e al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha chiesto la proroga delle scadenze fiscali nelle zone colpite dall’Alluvione in Toscana. La richiesta dei commercialisti è che “siano assunti, al più presto, i provvedimenti necessari per disporre una congrua proroga dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi scaduti nei giorni degli eventi calamitosi e di prossima scadenza”. “La proroga – scrive nella missiva il presidente della categoria, Elbano de Nuccio – dovrà riguardare non solo gli adempimenti e i versamenti dei contribuenti aventi la residenza e la sede legale o operativa nei territori colpiti dai predetti gravi eventi meteorologici, ma anche quelli effettuati o a carico di professionisti ivi localizzati per conto di contribuenti aventi la residenza e la sede legale o operativa in territori non colpiti dalla calamità naturale”. Per il presidente della categoria professionale “l’eccezionalità delle avverse condizioni meteorologiche e degli eventi alluvionali che hanno colpito ampie zone della regione Toscana la settimana scorsa hanno determinato situazioni di estremo disagio e difficoltà che hanno impedito lo svolgimento delle normali attività lavorative di imprese e professionisti. Quanto accaduto nelle provincie di Prato, Firenze e Pistoia – ha aggiunto – è l’ennesimo, grave evento calamitoso nel nostro Paese che colpisce cittadini e imprese, cui va la vicinanza e la solidarietà di tutti i commercialisti italiani. In queste ore, dai colleghi toscani ci giungono decine di messaggi e immagini che testimoniano la gravità della situazione in cui versano cittadini, studi professionali e aziende Come sempre, crediamo che in situazioni così drammatiche la sospensione delle scadenze fiscali sia un primo, concreto aiuto per le popolazioni colpite”.Il presidente della categoria annuncia anche che Communitas, la Onlus del Consiglio nazionale, ha avviato una sottoscrizione a favore dei colleghi vittime dell’evento calamitoso. I versamenti potranno essere effettuati sul conto corrente intestato a “Associazione COMMUNITAS ONLUS” – Banca Intesa San Paolo Spa – IBAN: IT73S 0306909606100000112746, specificando nella causale “Alluvione Toscana”. LEGGI TUTTO

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    Calamità naturali, immobili inagibili restano fuori dal patrimonio

    (Teleborsa) – Anche nel 2024 gli immobili e i fabbricati distrutti o non agibili a causa di calamità naturali saranno esclusi dal computo del patrimonio immobiliare, e dunque non peseranno sulla situazione patrimoniale. La legge di bilancio 2024, spiega la relazione illustrativa, proroga a tutto l’anno prossimo “la disposizione che esclude dal computo del patrimonio immobiliare, ai fini dell’accertamento dell’indicatore della situazione patrimoniale, gli immobili e i fabbricati di proprietà distrutti o non agibili in seguito a calamità naturali, nel limite di spesa di 2 milioni di euro annui”.Sempre nell’ambito della strategia per far fronte alla calamità naturali la legge di bilancio prevede, inoltre, che dall’anno prossimo le aziende avranno l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro le catastrofi naturali, pena l’esclusione da qualunque aiuto statale. E le assicurazioni non potranno rifiutarsi di garantire contro le catastrofi, altrimenti saranno costrette pagare multe dai 200mila al milione di euro. Ma il rischio di dover pagare risarcimenti miliardari non se lo assumeranno da sole: a loro volta potranno riassicurarsi presso Sace, cedendo al veicolo statale il 50% di quel rischio a fronte del pagamento di un premio. Nonostante le proteste delle associazioni delle imprese, che non vogliono nuovi oneri, il governo è andato avanti e ha mantenuto l’obbligo di assicurazione nel testo della legge di bilancio depositato al Senato. Le imprese dovranno assicurare terreni, fabbricati e macchinari, entro il 31 dicembre 2024, per coprirsi dai danni causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Se non lo faranno saranno escluse da contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, anche quelle previste in occasione di eventi calamitosi. Sono esentate le aziende agricole, che possiedono già una copertura mutualistica di base contro i danni alle produzioni (Agricat). Inoltre, le zone terremotate dell’Aquila e del Centro Italia potranno utilizzare contro il dissesto idrogeologico le risorse già disponibili per l’assistenza tecnica del Piano nazionale per gli investimenti complementari (il Pnc, che integra il Pnrr con risorse nazionali). Infine, Sace potrà erogare nuove garanzie alle imprese per gli investimenti che mitigano gli effetti del clima o rafforzano l’adattamento al meteo estremo.(Foto: © federicofoto / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Gas, Arera: bolletta a +12% per i consumi di ottobre

    (Teleborsa) – In aumento la bolletta gas per la famiglia tipo (consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui) in tutela per i consumi di ottobre 2023 che sale del 12% rispetto a settembre. Per il mese di ottobre, che ha registrato una quotazione media all’ingrosso superiore rispetto a quella del mese di settembre, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 43,73 €/MWh. È quanto comunica l’ARERA nell’aggiornamento bollette per i consumatori gas in tutela valido per il mese di ottobre 2023.La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. L’aumento complessivo del 12% per la famiglia tipo per il mese di ottobre – spiega l’ARERA – è determinato dall’incremento della spesa per la materia gas naturale, +7,9%, e dall’aumento della spesa per il trasporto e la gestione del contatore, +4,1%, quest’ultimo legato all’incremento tipico della stagione invernale degli oneri di stoccaggio per assicurare la piena funzionalità degli stoccaggi nel periodo di maggior utilizzo. Rimangono invece invariati gli oneri generali.In termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (novembre 2022 -ottobre 2023) è di 1.457 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 14,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (novembre 2021 – ottobre 2022).Confermati per ottobre e per tutto il 2023 l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.Molto critiche, difronte agli aumenti, le associazioni dei consumatori. “Un disastro annunciato! Una mera speculazione, senza se e senza ma! I mercati approfittano di ogni pretesto per guadagnare più che possono. Gli stoccaggi sono pieni, il mese di ottobre è stato caldo, la guerra Israele-Hamas non ha mai creato né poteva creare problemi alle forniture. Insomma, il rialzo di oggi è immotivato e pretestuoso. Almeno si tassino gli extraprofitti al 100 per cento” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo in tutela il +12% significa spendere 159 euro in più su base annua, 158,90 per la precisione. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) passa così da 1327 a 1486 euro, che sommati ai 764 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 2250 euro. Inoltre, se il prezzo del gas sale del 12% rispetto a quello di settembre, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con ottobre 2020, il rialzo è astronomico: +58,2%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 975 euro, ora si pagheranno 511 euro in più, +52,4 per cento.”L’aumento delle bollette del gas pesa su imprese e famiglie costrette a fare i conti con costi fuori controllo” afferma la Coldiretti. “La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’inverno. Il costo dell’energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea”.Secondo il Codacons l’aumento del 12% delle tariffe deciso oggi da Arera determinerà una maggiore spesa annua per il gas pari a +159 euro a famiglia, portando la bolletta a quota 1.486 euro annui a nucleo nell’ipotesi di prezzi costanti. “Come previsto nei giorni scorsi dal Codacons, la guerra scoppiata in Israele ha avuto effetti diretti sulle tasche degli italiani attraverso un incremento della bolletta del gas – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. Un aumento che non fa ben sperare in vista del periodo invernale, quando cioè si concentra l’80% dei consumi di gas delle famiglie. Proprio per questo, e considerata l’eccessiva volatilità dei prezzi dell’energia, chiediamo a gran voce al Governo di prorogare il mercato tutelato almeno per tutto il 2024”.Proprio per contrastare gli aumenti e aiutare gli italiani a risparmiare nei prossimi mesi sulla voce di spesa relativa al gas, il Codacons lancia oggi una campagna di autoriduzione dei consumi adottando alcuni semplici accorgimenti: ridurre la temperatura dei termosifoni in casa limitandola a 20 gradi nella zona giorno e a 16-18 gradi nella zona notte. Per ogni grado in meno di temperatura si risparmia circa l’8% sulla bolletta del gas; preferire la doccia alla vasca da bagno, non aprire l’acqua con troppo anticipo e chiuderla quando ci si insapona riducendo la durata totale della doccia fa risparmiare fino al 15% sui consumi di gas; non coprire i termosifoni con mobili o tessuti, inserire un pannello riflettente o un foglio di carta stagnola tra il radiatore e la parete, schermare porte e finestre e usare valvole termostatiche per ottenere risparmi in bolletta fino al 20%; in cucina prediligere cibi che richiedono cotture veloci, usare coperchi su padelle o pentole, sfruttare la cucina passiva, ottimizzare l’utilizzo del forno per cuocere più pietanze contemporaneamente, scegliere fornelli adeguati alle dimensione delle pentole. LEGGI TUTTO

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    Da Banca MPS un aiuto per famiglie e imprese colpite dal maltempo

    (Teleborsa) – La Monte Paschi ha stanziato un plafond di 200 milioni di euro per un primo intervento a supporto di famiglie e imprese residenti o con sede in Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia che hanno subito gravi danni a causa degli eccezionali eventi atmosferici che si sono verificati negli ultimi giorni. La Banca MPS ha previsto, inoltre, la possibilità di sospendere per 12 mesi i pagamenti delle rate dei mutui per privati e aziende che hanno subito danni e che ne faranno richiesta.Le misure straordinarie prevedono la concessione di finanziamenti alle imprese, ai commercianti, agli artigiani, per ripristinare nel più breve tempo possibile le attività produttive, così come alle famiglie le cui abitazioni sono state danneggiate dal forte vento e dalle insistenti piogge. Dedicati interventi sono previsti per tutte le filiere agricole. I finanziamenti beneficeranno di condizioni di particolare favore e seguiranno un iter istruttorio prioritario per accelerare i tempi di concessione. Tutte le filiali e i centri imprese della Banca sono a disposizione per accogliere le richieste, per fornire assistenza e ogni ulteriore informazione. LEGGI TUTTO

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    TIM, si apre la tre giorni di riunioni: al vaglio l’offerta Kkr

    (Teleborsa) – In vista di una decisione epocale per Tim, quella della vendita della rete NetCo a Kkr, il cda torna a Milano. La riunione, nella sede legale della società iniziata poco dopo le 14.30. L’ad Pietro Labriola è arrivato negli uffici in mattinata, i consiglieri invece sono stati visti entrare alla spicciolata dopo le 13. Una riunione del Collegio Sindacale ha preceduto la riunione dei consiglieri. Questa mattina la Uilcom Uil alla vigilia delle due convocazioni del cda di Tim ha chiesto ai consiglieri di amministrazione “di non dare l’ok al piano di scorporo della rete”. “Ci preme rappresentare – si legge in una nota della Uilcom che riteniamo assolutamente sbagliato il modo con cui si sta decidendo il destino di questa azienda e delle persone che ci lavorano. Noi siamo all’oscuro degli effetti che questa eventuale scelta, unica nel suo contesto, provocherebbe. Nessun confronto c’è stato, malgrado i ripetuti inviti al governo per aprirlo. Nessun dialogo su questo tema con l’azienda. Non ci sembra – prosegue la nota – che sia questo il metodo più corretto e trasparente per decidere. Da qui l’invito a non prendere decisioni da parte del cda. Confermiamo la nostra disponibilità ad essere ascoltati dallo stesso consiglio di amministrazione per rappresentare, almeno a loro, la nostra visione e magari potere avere lumi su un progetto che nessuno ha voluto rappresentare al Sindacato. Noi continuiamo a credere che bisogna ricercare altre soluzioni. Certamente in assenza di un vero confronto, valuteremo tutte le possibilità per difendere una realtà come Tim e le persone che ci lavorano”.”L’unica offerta per Tim che, come organizzazione sindacale, possiamo ritenere accettabile, è quella che saprà essere socialmente sostenibile, con garanzie occupazionali nel presente e nei prossimi anni per gli oltre 37mila lavoratori, sorretta da un preciso disegno industriale, che non contempli cioè smantellamenti o vendite pezzo per pezzo – sottolinea in na nota Stefano Conti, segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni –. Va sottolineato poi che, dall’esito della vertenza Tim, dipendono anche le sorti dell’intero settore delle Tlc, che necessita di urgenti interventi strutturali a sostegno, ormai non più rinviabili. Così come resta fondamentale la presenza dello Stato nella Rete per difendere un asset strategico nazionale e garantire la tutela dei dati sensibili. Chiediamo pertanto una convocazione da parte del Governo per conoscere il destino della più grande azienda di telecomunicazioni in Italia e di migliaia di famiglie”.Sempre oggi il fondo lussemburghese Merlyn ha scritto al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti chiedendo un incontro per presentare il piano elaborato per Tim, alternativo alla vendita della rete a Kkr che ha presentato un’offerta vincolante che viene discussa oggi e domenica dal cda. Il ministero dell’Economia ha espresso ufficialmente, nelle scorse settimane, la volontà di far parte del piano di Kkr rilevando una quota azionaria della futura società che nascerà con lo scorporo della rete. Per Merlyn il progetto alternativo è caratterizzato da “un piano industriale di rilancio che riteniamo possa massimizzare il valore per tutti gli stakeholder della società”. “Il piano alternativo redatto è allineato alla visione del Governo e massimizza il valore per tutti gli azionisti e stakeholder del gruppo salvaguardando l’occupazione, l’esecuzione del Pnrr e gli interessi del Paese e dell’agenda digitale. È per tale motivo che avremmo piacere di incontrarla – si legge nella lettera – per poterle raccontare questo piano e, se permette, questo sogno di italiani che vogliono solo permettere a Tim, alla vecchia Telecom forse figlia di una privatizzazione affrettata, di tornare in possesso del proprio futuro”. Nel pomeriggio Merlyn ha fatto sapere di aver ribadito a TIM di avere più dossier titoli, per una quota del capitale inferiore al 3%. “Parimenti – spiega Merlyn in una nota – è stata data disclosure di un solo dossier titoli per dimostrare correttamente il suo essere azionista. Lo stesso ha fatto RN Capital che ha dichiarato un dossier titoli di Stefano Siragusa. Il fondo dichiara che la somma di tutti i suoi dossier portano a una quota inferiore al 3%. Non è compito della società verificare le quote, ma ascoltare gli azionisti. Quello che stupisce è che la società si rifiuti di ascoltare le idee degli azionisti grandi o piccoli nonostante questo sia previsto dal codice di engagement della società pubblicato sul sito. Con sconcerto assistiamo alla mancanza di rispetto del mercato e della governance e ribadiamo la nostra intenzione da azionisti di presentare al mercato la nostra visione di TIM per il bene di tutti gli azionisti”. LEGGI TUTTO