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    TIM, Rossi: “Vendita rete decisione giusta: verso riduzione consistente del debito”

    (Teleborsa) – “Ieri il consiglio di amministrazione ha preso decisioni molto importanti per la vita dell’azienda, sulla base di un’analisi molto approfondita e anche molto lunga, perché il consiglio è durato praticamente tre giorni ininterrotti”. È quanto ha detto il presidente di Tim, Salvatore Rossi, a margine del premio Anima per la cultura in merito all’operazione Netco di vendita della rete a Kkr che oggi non è stata apprezzata dal mercato. “Questa analisi – ha aggiunto Rossi – ha avuto il conforto intanto di una copiosa documentazione messa a disposizione dal management e poi anche dei pareri di numerosissimi consulenti di alta reputazione di cui ci siamo avvalsi. Dunque siamo convinti di avere fatto integralmente il nostro dovere e di avere preso decisioni nell’interesse dell’azienda, del personale che vi lavora che è tanto e che aspettava queste decisioni con ansia, e dei suoi azionisti, di tutti i suoi azionisti. La borsa, il mercato azionario, è volatile per definizione, quindi una singola giornata di contrattazioni non ha grande significato. Vediamo nel corso dei prossimi giorni e nelle prossime settimane, via via che le informazioni su questa operazione, che è molto complicata, che non è semplice da capire neanche per analisti professionisti, saranno rese note, anche nella call con gli analisti di giovedì dopo l’esame dei conti da parte del Cda”.”Gli azionisti hanno i loro diritti, come ha detto il ministro Giorgetti, e li fanno valere nelle sedi che ritengono opportune e nessuno conculca i diritti quindi sono liberi di farlo. Che il progetto rimanga impantanato non direi, direi che il progetto comunque va avanti” ha detto Rossi in merito al contenzioso annunciato da Vivendi sul progetto di vendita di Netco a Kkr –. Ci sarà un contenzioso? Non ci sarà? Non lo so, non posso saperlo. In ogni caso noi si va avanti con la certezza di aver fatto veramente tutto quello che era in nostro potere fare, per il bene dell’azienda, di chi vi lavora e di tutti gli azionisti”.”I posti di lavoro, per quello che è sta a me, posso assicurare che fino a questo momento nessuno è stato licenziato. Ci sono state alcune uscite volontarie ma nessuno è stato licenziato, non c’è stato ricorso alla cassa integrazione e non è previsto che né l’una né l’altra cosa ci siano a seguito di questa operazione” ha detto il presidente di Tim spiegando che in Netco passeranno circa 20.000 dipendenti. “Gli aspetti riguardanti il debito è bene che li chiarisca Labriola, che è l’amministratore delegato e che ha la responsabilità e anche la capacità di farlo molto meglio di me. Il debito – ha concluso Rossi – si ridurrà molto a seguito di quest’operazione, uno degli scopi è proprio quello di ridurre in modo consistente, vorrei dire decisivo, il peso finanziario del debito che negli scorsi 25 anni ha gravato su Telecom Italia, su Tim, e l’ha molto frenata nei suoi disegni legittimi di sviluppo”. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE propone proroga ad allentamento norme su aiuti di Stato

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha inviato per consultazione agli Stati membri un progetto di proposta per adeguare parzialmente il calendario di eliminazione delle disposizioni del Temporary Crisis and Transition Framework sugli aiuti di Stato, introdotte per fornire una risposta alla crisi a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina e dell’aumento senza precedenti dei consumi energetici prezzi.L’esecutivo UE propone una proroga di 3 mesi delle disposizioni che consentono agli Stati membri di continuare a concedere importi limitati di aiuti per compensare gli elevati prezzi dell’energia, ovvero fino al 31 marzo 2024. Ciò consentirà agli Stati membri, ove necessario, di prorogare i loro regimi di sostegno e garantire che le imprese ancora colpite dalla crisi non siano tagliate fuori dal sostegno necessario nel periodo invernale.Altre misure – come il sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati, e misure volte a sostenere la riduzione della domanda di energia elettrica – non saranno prorogate oltre la loro attuale data di scadenza, che è il 31 dicembre 2023.”Nonostante la stabilizzazione della situazione economica e la notevole resilienza dell’economia dell’Unione nel suo complesso, permane una sostanziale incertezza per quanto riguarda i prezzi dell’energia nel prossimo inverno – ha commentato il commissario Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza – Questa situazione è ancora fonte di forti preoccupazioni per i consumatori e le imprese dell’UE. La proposta inviata oggi agli Stati membri consentirebbe loro di essere preparati e fornire ulteriore sostegno limitato durante quel periodo, quando necessario, garantendo nel contempo che le norme straordinarie rimangano temporanee”. “Inoltre, la Commissione monitora costantemente gli sviluppi economici ed è pronta a rispondere rapidamente a qualsiasi evento imprevisto – ha aggiunto – La proposta non pregiudica le disposizioni del quadro che consentono agli Stati membri di fornire ulteriore sostegno per accelerare gli investimenti necessari per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette, che rimangono disponibili fino alla fine del 2025”. LEGGI TUTTO

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    Cassa di Risparmio di Orvieto, utile di 5,8 milioni al 30 settembre

    (Teleborsa) – La Cassa di Risparmio di Orvieto ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto di 5,8 milioni di euro, +71,5% rispetto al risultato del 30 settembre 2022 (3,38 milioni di euro). Il margine di intermediazione è pari a 39,82 milioni di euro (+16,7%), connesso alla crescita del margine di interesse (pari a 26,37 milioni di euro, +34,3%) e alle commissioni nette (pari a 13,12 milioni di euro, -4,6%);Gli impieghi netti verso la clientela, pari a 1,18 miliardi di euro, confermano il trend positivo registrato al 30 giugno 2023 (+5,6% rispetto al 31 dicembre 2022). +14,8% le erogazioni dei finanziamenti a medio lungo termine alle famiglie e alle piccole e medie imprese (116,7 milioni di euro rispetto ai 101,7 milioni di euro al 30 settembre 2022).In crescita la raccolta da clientela nei 9 mesi del 2023: +0,7% registrato dalla raccolta diretta (1,11 miliardi di euro al 30 settembre 2023 vs 1,10 miliardi di euro al 31 dicembre 2022) e +3,2% dalla raccolta indiretta (523,61 milioni di euro al 30 settembre 2023 vs 507,49 milioni di euro al 31 dicembre 2022).In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale (CET1, Tier1 ratio e Total Capital ratio) che si attestano al 13,25% rispetto all’11,89% fully phased del 31 dicembre 2022. Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea la destinazione di un importo pari a due volte e mezzo l’imposta (tassa sugli extraprofitti) a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, in luogo del versamento dell’imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse. LEGGI TUTTO

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    Dl Anticipi, correzione affitti brevi scatta da gennaio

    (Teleborsa) – L’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21% al 26% contenuto in manovra dovrebbe essere corretto nel decreto anticipi, attraverso un emendamento del governo per escludere il primo appartamento dall’incremento, e la misura dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2024. Tuttavia – secondo uno studio del “Sole 24 Ore del Lunedì” sui rendimenti in sette grandi città, basate sui dati medi di mercato di un bilocale di 70 metri quadrati in zona semicentrale (fonte Scenari immobiliari) e sulle tariffe medie delle locazioni brevi (fonte Airdna) considerando l’affitto breve di almeno due appartamenti – anche con la cedolare secca al 26% nelle grandi città l’affitto breve (fino a 30 giorni) batte quello lungo (a canone libero 4 anni più 4). Nella simulazione l’inasprimento dell’imposta viene messo a confronto con il rendimento generato da un affitto lungo (4+4), per il quale la cedolare resterebbe al 21%. Così, a Roma, il proprietario di un bilocale dal valore di 350mila euro riscuote un canone annuo di 19.800 euro tramite affitto 4+4 nel mercato libero (1.620 euro al mese), che diventano 13.976 euro di reddito netto se opta per la cedolare al 21% (rendimento al 4%), al netto dei costi (Imu e spese). Scegliendo l’affitto breve, invece, l’incasso sarebbe di 51.363 euro all’anno (176 euro di tariffa media giornaliera, tasso di occupazione all’80%), da cui – oltre alla cedolare secca – andrebbero decurtati i costi operativi, le commissioni ai portali di annunci e i costi di pulizia. Per un totale di 26.630 euro di reddito netto (7,6% di rendimento). Ipotizzando che il proprietario abbia più di un immobile a reddito con la locazione turistica, scrive il Sole24ore, nel 2024 il reddito netto del bilocale scenderebbe a 24.062 euro (6,9% di rendimento) con la cedolare al 26%, ma sempre più conveniente rispetto all’affitto lungo. Nelle simulazioni, elaborate utilizzando i dati medi di mercato, risulta più vantaggioso l’affitto lungo solo a Torino, dove con la cedolare al 21% ha già la meglio il contratto 4+4. A Milano, invece, il bivio è tra ricavi annui netti da 15.548 euro, grazie a un canone di 1.810 euro al mese, oppure incassi per 15.908 euro (con tariffa giornaliera di 150 euro, 66% di occupazione): il risultato è un rendimento netto pari al 4,3% con l’affitto lungo e al 4,4% con quello breve. Con almeno due unità in affitto breve, la cedolare al 26%, invece, ribalterebbe l’appeal, facendo scendere il rendimento netto al 3,9% dell’affitto breve. A Napoli, infine, la redditività passerebbe dal 5,5% al 4,8%, rispetto al rendimento del 4,2% offerto da un affitto tradizionale. LEGGI TUTTO

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    BdM Banca (ex Pop Bari), utile 3° trimestre di 352 mila euro

    (Teleborsa) – BdM Banca, già Banca Popolare di Bari, ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto di 352 mila euro, pur registrando ancora 14,6 milioni di euro di ulteriori accantonamenti a Fondi rischi e oneri connessi alla legacy della precedente gestione.Il margine di intermediazione è pari a 218,21 milioni di euro (180,10 milioni di euro al 30 settembre 2022, +21,2%), connesso alla crescita del margine di interesse (pari a 145,61 milioni di euro, +33,7%), e alle commissioni nette (pari a 73,68 milioni di euro , -3,1%);Gli impieghi netti a clientela passano da 5,31 miliardi di euro di fine 2022 a 5,54 miliardi di euro al 30 settembre 2023, grazie all’attività commerciale del periodo. +41,5% le erogazioni dei finanziamenti a medio lungo termine alle famiglie e alle piccole e medie imprese (462,8 milioni rispetto ai 327 milioni al 30 settembre 2022).In crescita la raccolta da clientela nei 9 mesi del 2023: +2,7% registrato dalla raccolta diretta (6,59 miliardi di euro al 30 settembre 2023 vs 6,42 miliardi di euro al 31 dicembre 2022) e +4,2% dalla raccolta indiretta (3,83 miliardi di euro al 30 settembre 2023 vs 3,67 miliardi al 31 dicembre 2022).In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale Cet1 e Tier1, pari al 10,12% (9,65% fully phased al 31 dicembre 2022), e il Total Capital ratio pari al 12,01% (9,90% fully phased al 31 dicembre 2022).Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea la destinazione di un importo pari a due volte e mezzo l’imposta (tassa sugli extraprofitti) a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, in luogo del versamento dell’imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aero, Ue indaga su caro voli: “Le compagnie diano spiegazioni”

    (Teleborsa) – L’aumento delle tariffe aeree in tutta Europa, salite fino al 30% nel corso dell’estate con profitti eccezionali per le compagnie sono al centro di un’indagine avviata da Bruxelles. “Stiamo indagando per avere una spiegazione completa e dettagliata” ha annunciato la commissaria Ue ai Trasporti, Adina Valean, in un’intervista al Financial Times precisando che la Commissione europea non intende intervenire su un mercato “funzionante”. “L’Ue – commenta il ministro Adolfo Urso – si muove sulla rotta indicata dall’Italia a tutela degli utenti e contro il caro voli. Avanti, insieme, per un servizio migliore, in trasparenza e nel rispetto delle regole”. “L’apertura di una indagine da parte dell’Ue sulle tariffe aeree è un fatto di portata storica che apprezziamo con grande soddisfazione” commenta Assoutenti. “Finalmente dall’Ue si assiste ad un gesto concreto e immediato a tutela dei viaggiatori – spiega il presidente dell’associazione Furio Truzzi –. Una decisione, quella della Commissione, che arriva su impulso dell’Italia. Proprio le associazioni dei consumatori la scorsa estate sollevarono il problema del caro-voli e degli algoritmi speculativi, presentando un dettagliato report che dimostrava come viaggiare in aereo durante il periodo estivo fosse in Italia un vero e proprio salasso, a causa di tariffe del tutto fuori controllo. Ora però dalle parole bisogna passare ai fatti: ci attendiamo dall’Ue sanzioni esemplari verso le compagnie aeree scorrette che hanno adottato strumenti tesi a speculare sui viaggiatori aumentando in modo artificioso le tariffe del comparto”.”Il faro dell’Unione Europea sulle compagnie aeree è una vittoria di tutti i consumatori italiani, e potrà ora aiutare a verificare le speculazioni messe in atto a danno dei cittadini che devono spostarsi in aereo durante il periodo estivo o nei giorni di festa” afferma il Codacons che ha avviato una battaglia legale contro il caro-voli in Italia. “Da mesi denunciamo a suon di esposti le anomalie nel comparto del trasporto aereo, dove le tariffe in determinati periodi dell’anno sono del tutto fuori controllo – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. L’Antitrust italiana si è attivata aprendo una formale istruttoria, ma non basta: è necessario un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli e sanzionare con multe milionarie le compagnie che speculano sulla pelle dei viaggiatori. In tal senso riteniamo utile l’indagine dell’Ue, ma al tempo stesso dobbiamo lanciare l’allarme sul nuovo rialzo delle tariffe in vista del Natale: un biglietto di sola andata dal nord Italia per la Sicilia costa già oltre i 300 euro, prezzo che sale sopra i 500 euro se si considera anche il volo di ritorno dopo l’Epifania”.(Foto: by takahiro taguchi on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Commissione UE chiede informazioni ad AliExpress per medicinali contraffatti

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha inviato formalmente ad AliExpress, piattaforma di e-commerce cinese, una richiesta di informazioni ai sensi del Digital Services Act (DSA), chiedendo di fornire maggiori informazioni sulle misure adottate per rispettare gli obblighi relativi alla valutazione del rischio e alle misure di mitigazione per proteggere i consumatori online, in particolare per quanto riguarda la diffusione online di prodotti illegali come i medicinali contraffatti.”Il Digital Services Act non riguarda solo l’incitamento all’odio, la disinformazione e il cyberbullismo – ha commentato il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton – È lì anche per garantire la rimozione dei prodotti illegali o non sicuri venduti nell’UE tramite piattaforme di e-commerce, compreso il numero crescente di medicinali e prodotti farmaceutici falsi e potenzialmente pericolosi per la vita venduti online”.AliExpress deve fornire le informazioni richieste alla Commissione entro il 27 novembre 2023. Sulla base della valutazione delle risposte di AliExpress, la Commissione valuterà i prossimi passi. Ciò potrebbe comportare l’apertura formale di un procedimento ai sensi dell’articolo 66 del DSA. Ai sensi dell’articolo 74, paragrafo 2, della DSA, la Commissione può imporre sanzioni per informazioni errate, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni.A seguito della sua designazione come Very Large Online Platform, AliExpress è tenuta a rispettare l’intera serie di disposizioni introdotte dalla DSA, inclusa la valutazione e la mitigazione dei rischi legati alla diffusione di contenuti illegali e dannosi e di eventuali effetti negativi sull’esercizio di diritti fondamentali. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Calderone: è arrivato il momento di lavorare su una legge sulla partecipazione

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha dichiarato che “è venuto il momento di lavorare a una legge sulla partecipazione, prendendo come esempio le buone prassi di cui possiamo avvalerci”. Intervenendo al Cnel alla presentazione del manifesto del lavoro cooperativo organizzata da Legacoop, Calderone ha poi sostenuto che nonostante le “aggressioni” subite in questi anni, le norme della legge Biagi sono “ancora vive” e sono “un punto di riferimento” per chi ragiona sull’evoluzione del mondo del lavoro, tenendo presente i mutamenti in atto del mercato. “Il tema della dinamica salariale per quanto mi riguarda deve essere strettamente connesso a quello della produttività e della gestione oculata degli strumenti a disposizione della contrattazione – ha poi sottolineato Calderone –. Non ultimo il welfare, che è una delle costole importanti di una riflessione complessiva di uno sviluppo organico e, soprattuto, armonico di un mondo del lavoro inclusivo”.La cooperazione sociale è “fondamentale, importantissima, e guarda al grande tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone, di coloro che si trovano in una situazione di fragilità e svantaggio”, ha dichiarato il ministro. “Quello che pensa il Governo della cooperazione sociale è dentro il decreto 1 maggio – ha aggiunto – quando nell’istituire l’assegno per l’inclusione abbiamo individuato un ruolo importante per tutto il terzo settore e, soprattutto, della cooperazione sociale”. LEGGI TUTTO