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    BCC, rinnovato dopo 15 anni contratto nazionale per i dirigenti

    (Teleborsa) – Federcasse e le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo hanno sottoscritto l’Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro dei Dirigenti delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali Artigiane – Casse Raiffeisen, dopo 15 anni dall’ultimo rinnovo del 2008. “Abbiamo ritenuto maturo il momento affinché Federcasse e le Organizzazioni sindacali di Categoria aggiornassero la disciplina collettiva destinata ai Dirigenti delle BCC, ferma oramai da troppo tempo – dice Matteo Spanò, presidente della delegazione sindacale di Federcasse – È un risultato che ha richiesto un grande impegno e che mette in luce dinamiche sindacali complessivamente positive, con la capacità delle parti di fare sintesi e di individuare soluzioni originali e sempre più a misura di Credito Cooperativo”.L’Accordo prevede un sistema di aumenti economici “a doppio binario”, spiega una nota di Federcasse: aumenti tabellari, a regime, per tutti i Dirigenti pari a circa il 12% dell’attuale retribuzione e introduce l’Elemento distinto della retribuzione (EDR) nel caso di non raggiungimento del limite retributivo lordo annuo. LEGGI TUTTO

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    Riforma Patto, verso taglio 1% annuo debito-PIL

    (Teleborsa) – Nel negoziato sulla riforma del Patto di stabilità al Consiglio Ue l’ultima idea di compromesso circolata in vista dell’Ecofin del 7 dicembre prevede un taglio del debito annuo dell’1% del Pil per i Paesi più indebitati, da iniziare già durante il primo piano di spesa e subito dopo l’aggiustamento per riportare il deficit entro il 3%.Lo apprende l’Ansa che cita fonti vicine alla trattativa spiegando che “obiettivo di salvaguardia sul deficit, orizzonte a cui puntare una volta completato l’aggiustamento sul deficit e posto il debito in un percorso plausibilmente discendente, è indicato all’1,5% del PIL”.Proprio nelle scorse ore, era arrivato il monito della BCE: ” un mancato accordo dei Paesi Ue sulla revisione del Patto di stabilità e di crescita “potrebbe creare più incertezza che potrebbe portare a ulteriori aumenti di rendimenti e differenziali (spread), specialmente nei paese che non riescono a tenersi in linea con le regole del Patto”, ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos nella conferenza stampa di presentazione del Rapporto sulla stabilità finanziaria.”La riforma del Patto di stabilità “è in fase di elaborazione da anni, ma sono ottimista sul fatto che Stati membri raggiungano un compromesso entro la fine dell’anno, come si sono impegnati a fare”.Ha sempre professato moderato ottimismo, il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni che in più occasione ha spiegato come “il Consiglio Ecofin ha segnato un significativo passo avanti in questo senso. La Commissione continuerà a lavorare per agevolare un buon compromesso che preservi sia gli obiettivi chiave sia il delicato equilibrio della nostra proposta”, aveva detto intervenendo alla Conferenza annuale sulla ricerca a Bruxelles. “Uno dei principali obiettivi di questa riforma è garantire che, in futuro, le finanze pubbliche possano bilanciare la necessità di assicurare la sostenibilità fiscale con l’imperativo di mantenere livelli più elevati di investimenti per la crescita”, ha spiegato Gentiloni. LEGGI TUTTO

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    UE, intervento di AMCO su Ferrarini non costituisce aiuto di Stato

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha concluso che l’intervento di AMCO, società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e primario operatore nella gestione dei crediti deteriorati, nell’ambito della procedura giudiziaria pre-fallimentare di Ferrarini non costituisce un aiuto di Stato ai sensi della normativa UE.Ferrarini è una società italiana attiva nel settore alimentare. Nel 2019, a seguito di difficoltà finanziarie, la società ha avviato una procedura prefallimentare. In tale contesto, un consorzio costituito da un partner industriale, la Pini Italia, insieme ad AMCO, in qualità di socio finanziario, ha proposto un accordo che è stato accettato dai creditori della Ferrarini nel 2022 e ratificato con decreto giudiziario nel 2023. AMCO ha successivamente acquisito una partecipazione di minoranza pari al 20% del capitale sociale della Ferrarini e le ha concesso un prestito di 12 milioni di euro.Nel 2020, un concorrente della Ferrarini ha presentato una denuncia sostenendo che l’intervento nel procedimento giudiziario da parte di AMCO, il cui capitale è interamente detenuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze, costituirebbe un aiuto di Stato illegale e incompatibile.Sulla base delle informazioni ricevute dall’Italia e dal denunciante, la Commissione ha concluso che l’intervento finanziario di AMCO nella procedura pre-fallimento non costituisce un aiuto di Stato, in quanto le misure (prestito e partecipazione di minoranza) non sono imputabili allo Stato e non conferiscono un vantaggio economico a Ferrarini. In particolare, la Commissione ha stabilito che non vi è stato alcun coinvolgimento delle autorità statali nella procedura di gara. Il consiglio di amministrazione di AMCO è intervenuto al fine di massimizzare il recupero dei crediti di AMCO nei confronti di Ferrarini e Pini investirà ingenti risorse. Infine, il prestito concesso da AMCO è remunerato a condizioni di mercato e pertanto il finanziamento fornito è conforme al criterio dell’operatore in un’economia di mercato (creditore/investitore) ai sensi delle norme in materia di aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +10 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 24 novembre 2023 sono risultati in crescita di 10 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-12 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 7 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.836 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 9,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.495) e in crescita dell’8,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.533 BCF. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite di case in corso in calo a ottobre

    (Teleborsa) – Diminuiscono le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di ottobre 2023, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento dell’1,5% su base mensile, portandosi a quota 71,4 punti dai 72,5 di settembre. Il mese precedente si era registrato un aumento (rivisto) dell’1%.Il dato si confronta con il -2% atteso dagli analisti. (Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago novembre aumenta a 55,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora nettamente l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di novembre 2023, l’indice PMI Chicago si è attestato a 55,8 punti contro i 44 punti del mese precedente. Il dato risulta supeiore alle attese degli analisti, che erano per una crescita fino a 45,4 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Landini: parola sciopero sotto attacco, con il governo incontri “finti”

    (Teleborsa) – Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha dichiarato che “oggi la precarietà è il tema fondamentale della nostra società che riguarda tutte le attività di lavoro”. In occasione dell’evento “Discontinuità”, organizzato dalla Slc Cgil e dedicato ai lavoratori dello spettacolo, Landini ha sottolineato che “le persone che lavorano, in molti casi, pur facendo lo stesso lavoro non hanno gli stessi diritti e le stesse tutele”. “Combattere la precarietà significa affermare un altro modello sociale e lavorativo”, ha aggiunto. Quello della precarietà “non è un problema nato con il nuovo governo nato da un anno, i processi di precarietà – ha osservato il sindacalista – non nascono ieri mattina, ma dagli anni Novanta in poi”.Tornando sulle polemiche delle scorse settimane, Landini ha dichiarato “la parola sciopero è sotto attacco. La precettazione fatta da Salvini è la messa in discussione del diritto soggettivo di poter scioperare”. “Da quando il nostro è un Paese democratico, con il diritto di sciopero tutelato dalla Costituzione, non era mai successo – ha spiegato – che di fronte ad uno sciopero generale qualcuno precettasse”.”Sono incontri finti” e “dato che hanno una maggioranza in Parlamento vanno avanti sbattendosene di tutto il resto” e “della rappresentanza sociale”, ha affermato il sindacalista parlando del confronto con il governo sulla manovra. “La logica non è quella di governare ma di comandare”, ha aggiunto, vogliono “ammazzare e non riconoscere la rappresentanza sociale. Questo non è semplicemente un attacco alla Cgil, ma alla vostra libertà di organizzarvi collettivamente”. LEGGI TUTTO

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    Imprese in crisi: dal factoring potenziale di 40 miliardi di euro nel 2024

    (Teleborsa) – La domanda di factoring da parte di aziende in difficoltà finanziaria rappresenta per il 2024 in Italia un mercato potenziale di 40 miliardi di euro. Tuttavia, il factoring a sostegno delle imprese in crisi è ancora scarsamente utilizzato: nel 2022 il volume d’affari complessivo si è attestato intorno a 3 miliardi di euro. Si aprono così ampi spazi di sviluppo per l’entrata sul mercato di nuovi operatori. Le dimensioni della potenzialità dello strumento emergono da uno studio curato dalla società di consulenza Deloitte e da Assifact, l’Associazione italiana per il factoring che riunisce gli operatori del settore. I risultati sono stati presentati oggi a Milano presso la Tower Hall di UniCredit.Nella complessa congiuntura economica, l’economia italiana sta vivendo un periodo del tutto inedito di profonda incertezza che minaccia la stabilità e le prospettive di crescita delle imprese. Lo studio Deloitte-Assifact, dal titolo “Il Factoring come Strumento per il Rilancio delle Imprese in Crisi”, mette a fuoco il numero di aziende a elevato rischio di credito o in situazione di vulnerabilità finanziaria: a fine 2023 potrebbero superare il 50% del totale, rispetto a circa il 42% del 2019. Sale anche il tasso di deterioramento dei crediti: secondo le previsioni raggiungerà il 3,8% nel 2023 dal 2,3% del 2022.Il mercato del factoring per le imprese in crisi oggi è focalizzato su clienti di medie e grandi dimensioni: 70% del totale imprese, che generano il 95% del volume d’affari (il 78% concentrato nel settore manifatturiero). Dal punto di vista dell’offerta, il mercato è caratterizzato dalla presenza di ancora pochi operatori, classificabili in due tipologie principali: i player specializzati in operazioni verso imprese in situazioni di pre-crisi e crisi e player generalisti, che operano in contesti distressed in maniera residuale. Nonostante si muovano in situazioni di crisi, le società specializzate riescono a gestire efficacemente il rischio di credito, mostrando una quota di crediti deteriorati sul portafoglio distressed in linea con il factoring tradizionale.”Il factoring – conferma Alessandro Carretta, professore nell’Università di Roma Tor Vergata e Segretario Generale di Assifact – ha dimostrato la sua capacità di essere sempre più al fianco delle imprese, sia nelle fasi di crescita del mercato sia nelle situazioni di congiuntura economica negativa, e di svolgere un ruolo di sostegno della liquidità, che si rivela utile anche per le imprese in difficoltà finanziarie. Ma la liquidità da sola, spesso, non basta: le società di factoring svolgono un ruolo di vero e proprio partner strategico, supportando la gestione dei crediti commerciali, ottimizzando la struttura finanziaria dell’impresa, valorizzando e sviluppando le relazioni di filiera. Nel caso delle imprese in difficoltà, la società di factoring può inoltre svolgere il ruolo di regista del risanamento, in sinergia con gli altri attori coinvolti”.Le imprese in crisi sono chiamate ad affrontare una duplice sfida: da un lato fronteggiare una crescente difficoltà nell’accesso al credito, dall’altro trovare soluzioni adeguate a soddisfare le proprie esigenze finanziarie per garantire la continuità aziendale. Secondo Deloitte, il factoring rappresenta una soluzione particolarmente efficace non solo per sostenere il rilancio delle aziende in distress finanziario, ma anche per prevenire rischi di dissesto nelle situazioni precedenti alla crisi. Alcune caratteristiche del factoring sono uniche perché consentono di soddisfare il primario bisogno di continuità delle aziende in crisi, garantendo l’accesso a nuova liquidità tramite l’anticipo dei tempi di incasso e la valorizzazione dei crediti commerciali. Grazie alla leva sul proprio portafoglio di crediti, con il factoring le imprese in tensione finanziaria possono ridurre il rischio dell’operazione di finanziamento e beneficiare così di condizioni economiche più vantaggiose rispetto ad altre fonti di credito. Inoltre, le società di factoring possono svolgere un ruolo essenziale nell’accompagnare l’impresa nel percorso di risanamento, garantendo la gestione del ciclo attivo e delle forniture e riducendo rischio di credito, insoluti ed eventuali pignoramenti. LEGGI TUTTO