Politecnico di Milano: “Utilizzo incentivi pubblici per finanziare tecnologie cattura CO2 aumenta disuguaglianze”
(Teleborsa) – Le tecnologie a emissioni negative (NETs, dall’inglese Negative Emission Technologies) consentono di catturare la CO2 dall’atmosfera e rappresentano un’opzione fondamentale per raggiungere la neutralità carbonica. In scenari in linea con quanto stabilito dall’accordo di Parigi, l’industria della rimozione del carbonio potrebbe catturare più di un miliardo di tonnellate di CO2 all’anno e raggiungere un valore di mille miliardi di dollari nella seconda metà del secolo. Per finanziare queste tecnologie a una scala così ampia, saranno necessari molti incentivi pubblici, ad esempio attraverso l’integrazione delle emissioni negative in un mercato del carbonio, insieme ad altre strategie di riduzione delle emissioni come le energie rinnovabili. Nell’articolo “Inequality repercussions of financing negative emissions”, pubblicato su Nature Climate Change, i ricercatori del Politecnico di Milano e del CMCC (Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Pietro Andreoni, Johannes Emmerling e Massimo Tavoni dimostrano che incentivi di questo tipo potrebbero causare un aumento della disuguaglianza di reddito nel lungo periodo: il settore pubblico sosterrebbe infatti i costi per finanziare la rimozione delle emissioni di carbonio ma, se le tecnologie sono di proprietà privata – come gli sviluppi attuali lasciano presagire, i profitti andrebbero a beneficio di pochi. LEGGI TUTTO