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    Abi, Patuelli: germogli di ripresa nell’economia italiana

    (Teleborsa) – Il presidente dell’Abi, AntonioPatuelli, ha dichiarato di vedere nell’economia italiana “dei germogli di ripresa, che sono insiti in diversi fattori”. “Il primo è l’inflazione che gli statistici di garantiscono essere in compressione. Questo sta dando alla BCE la possibilità di riduzioni dei tassi in anticipo rispetto alle sclete di tante altre banche centrali”, ha spiegato Patuelli intervenendo alla 56esima giornata del credito. “I tassi di mercato – ha aggiunto – stanno anticipando da molti mesi le scelte anche ulteriori di riduzioni” da parte della BCE.Secondo Patuelli in Italia “l’offerta di credito resta abbondante”. “Ora il problema è di fiducia e che quanto il mercato finanziario valuta possa essere anche valutato da imprese e famiglie, in modo da innestare un ciclo virtuoso di investimenti”, ha sottolineato.Quanto al caso UniCredit-Commerzbank, Patuelli ha sottolineato che nell’unione bancaria “non sono i governi a decidere sulle operazioni di mercato, a decidere è la BCE nella sua assoluta indipendenza, che la tutela da interferenza politiche”. LEGGI TUTTO

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    Masaf: terzo decreto agevolazioni ristorazione, 7 milioni di euro concessi

    (Teleborsa) – È stato pubblicato sul sito del Masaf il terzo decreto di concessione delle agevolazioni alle imprese operanti nei settori della ristorazione, pasticceria e gelateria, che hanno presentato domanda a valere sul Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano – Misura “Macchinari e beni strumentali” attraverso la piattaforma gestita da Invitalia. Le imprese beneficiarie incluse nel terzo decreto di concessione sono 313 per un contributo concesso pari a circa 7 milioni di euro a fronte di investimenti generati di oltre 10 milioni di euro. Nelle prossime settimane verranno pubblicati ulteriori decreti di ammissione alle agevolazioni a favore di ulteriori imprese beneficiarie fino all’esaurimento della dotazione finanziaria complessiva pari a circa 56 milioni di euro. “Ad oggi sono state concesse agevolazioni ad un totale di 1.378 imprese per oltre 29 milioni di euro di contributi a fronte di investimenti generati di oltre 45 milioni di euro per l’acquisto di macchinari professionali e di altri beni strumentali durevoli – commenta in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – Attraverso questa misura rafforziamo la competitività del Sistema Italia e continuiamo a sostenere concretamente le imprese italiane che operano in questi settori simbolo del Made in Italy e che rappresentano una componente fondamentale del nostro tessuto produttivo e un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale”. LEGGI TUTTO

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    Energia, Orsini: subito sperimentazione nucleare in Italia

    (Teleborsa) – Il presidente di Confindustria, EmanueleOrsini, ha sottolineato la necessità di “mettere subito a terra, in Legge di bilancio, anche la sperimentazione del nucleare in Italia”. Nel suo intervento all’assemblea annuale di Confindustria Romagna nella Comunità di San Patrignano nel riminese, Orsini ha dichiarato che “è logico che la via è il nucleare”. “Abbiamo chiesto una responsabilità sociale da parte di tutti, dai media a tutte le parti che hanno necessità di energia – ha aggiunto –. Per nucleare non si intende più la centrale di vecchia generazione con i vecchi camini di una volta. È ovvio che i micro reattori di terza e quarta generazione” sono la soluzione a cui stanno lavorando già diverse industrie.Orsini ha parlato anche di sicurezza sul lavoro. Per affrontare il problema urgente degli incidenti sui posti di lavoro “stiamo dialogando con i sindacati: presto avremo un ulteriore incontro, perché io credo che solo col dialogo si ottengono cose”, ha dichiarato. Sulle questioni che riguardano la sicurezza nel mondo del lavoro “industria e sindacato devono stare insieme e poi portare le proposte al governo”, ha aggiunto.”Per gli incidenti sul posto di lavoro – ha spiegato Orsini – non possiamo non ragionare insieme col mondo dei sindacato. È sbagliato partire” a ragionare su questo “da una narrazione ‘post’, a incidente avvenuto; dobbiamo partire da una narrazione e dalla formazione per prevenire gli incidenti”. Ecco perché “abbiamo bisogno di formare le micro e medie imprese, su quello dobbiamo investire e dobbiamo investire sui controlli, altro tema per noi è fondamentale”. LEGGI TUTTO

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    Farina (Ania): Investimenti massicci e debito pubblico comune per affrontare le sfide europee

    (Teleborsa) – In Europa ci si trova di fronte a “necessità di investimenti che sono massicce, che nel rapporto Draghi vengono quantificate al 2% del Pil europeo, mentre bisogna completare la transizione digitale, la decarbonizzazione, e nel frattempo bisognerebbe investire anche nelle infrastrutture mentre gli italiani dovrebbero risparmiare per investire nelle loro pensioni”. Lo ha affermato la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina durante un dibattito alla 56esima giornata del credito, a Roma. “Sarebbe anche estremamente utile se vi fosse un debito pubblico comune, che finanziasse i progetti comuni”, ma in generale “bisogna fare si’ che confluiscano sugli investimenti risorse pubbliche e risorse private e bisogna spenderle nella maniera più efficiente possibile”. “In questo – ha sottolineato Farina – le assicurazioni possono giocare un ruolo veramente importante”, visto complessivamente le compagnie assicurative gestiscono 9.500 miliardi di euro di investimenti, di cui 960 miliardi sono quelli detenuti dalle compagnie italiane. Fondi che vengono indirizzati su titoli di Stato, obbligazioni, azioni e quote di fondi. Inoltre è necessario fare in modo che il risparmio possa confluire sugli investimenti, ha detto ancora la presidente dell’Ania. Va anche tenuto presente il problema della “sottoassicurazione” sui rischi sanitari, previdenziali, informatici e catastrofali che a livello europeo è stimato a 3.000 miliardi di dollari. Secondo Farina per convogliare il risparmio sugli investimenti bisogna anche prendere in considerazione “la leva fiscale” e la revisione di alcune regole, come i parametri previsti dalla direttiva Solvency II. LEGGI TUTTO

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    Psb, oggi le audizioni delle associazioni datoriali: focus su politica fiscale

    (Teleborsa) – Proseguono le audizione in commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Piano strutturale di Bilancio. Oggi è stato il turno delle principali associazionidatoriali del Paese. Confindustria ha ringraziato governo e ministro Giorgetti per la presentazione avvenuta nei giorni scorsi ma ha auspicato un maggior coinvolgimenti. “Ci auguriamo anche che in futuro se fosse possibile, così come previsto dalla normativa, ci possa essere un livello di cooperazione rafforzata anche durante la stesura del piano strategico che ci darebbe la possibilità di dare un contributo maggiore”, ha dichiarato il vicepresidente di Confindustria, Angelo Camilli, aprendo il suo intervento. Nel merito del Piano, Camilli ha fatto sapere che Confindustria “condivide l’attenzione posta dal Governo sui conti pubblici e la necessità di proporre un sentiero di politica fiscale realistico e, al contempo, credibile e prudente”. Camilli ha però fatto notare che in diversi passaggi “le indicazioni contenute nel Piano appaiono generiche e, su specifici punti, sollevano qualche valutazione critica”. Per le imprese, ha sottolineato, sono da mettere al centro del programma di riforme Transizione 5.0, l’intelligenza artificiale e i mini reattori mentre va mantenuta Decontribuzione Sud e rifinanziato con un orizzonte triennale il credito d’imposta Zes Unica Sud.Per Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti, la manovra di finanza pubblica sottesa alla predisposizione del Psb non può che assegnare priorità al sostegno dei redditi, attraverso un opportuno utilizzo della leva fiscale. L’accorpamento delle aliquote di imposta gravanti sui redditi e la conferma del taglio al cuneo contributivo, se attuate secondo le dimensioni finanziarie annunciate, possono arrivare a fornire una spinta addizionale ai consumi pari allo 0,5% e questa sembra oggi la via maestra per coniugare rientro del deficit e stabilizzazione del ciclo economico.”Il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine rappresenta una sfida complessa: da un lato, richiede l’attuazione di una politica fiscale responsabile e prudente, orientata alla riduzione del deficit, con particolare attenzione alla gestione della spesa netta e un rigoroso processo di razionalizzazione della spesa pubblica. Dall’altro, la sostenibilità del debito pubblico a medio termine, alla luce del nuovo Patto di Stabilita’ europeo e dell’esperienza del PNRR, rende indispensabile la programmazione e l’implementazione di riforme e investimenti capaci di stimolare l’occupazione, la produttività e la crescita”. Così il Direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella.”Mantenere l’equilibrio tra rigore e crescita economica”, hanno chiesto anche i rappresentanti di Confartigianato, Cna e Casartigiani. Secondo le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi è cruciale che la manovra finanziaria per il 2025 mantenga un focus sullo sviluppo, garantendo scelte che non compromettano il percorso di rilancio delle imprese e del Paese. LEGGI TUTTO

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    Space Economy: Italia all’avanguardia con nuove leggi e successo nei test del motore Zefiro 40

    (Teleborsa) – La “space economy è una priorità del governo. Abbiamo presentato una legge all’esame del parlamento che colma un vuoto regolando l’acceso allo spazio dei privati. L’Italia si conferma così un paese all’avanguardia, in attesa di un regolamento europeo annunciato ma non ancora realizzato”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso al question time al Senato. “Grande soddisfazione per il buon esito del test odierno sul motore Zefiro 40 che apre la strada al lancio in orbita del vettore VegaC dell’ESA, assemblato dall’azienda aerospaziale italiana Avio. L’Italia è sempre più protagonista nella scena spaziale europea e globale”, prosegue Urso commentando il buon esito del test condotto oggi da Avio a Salto di Quirra, in Sardegna, sul motore solido Zefiro 40, secondo stadio del razzo VegaC. Lo Zefiro 40, sviluppato e prodotto da Avio nello stabilimento di Colleferro (Roma), dopo questa seconda accensione, la prima era avvenuta nel maggio scorso, ha così completato la sua fase di test, aprendo la strada al lancio di VegaC previsto entro la fine del 2024. Il lanciatore di ultima generazione VegaC raccoglierà l’eredità del Vega, garantendo all’Europa un accesso allo spazio versatile e indipendente. LEGGI TUTTO

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    Banche, Signorini (Banca d’Italia): riforme regolamentari hanno funzionato bene

    (Teleborsa) – Il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, direttore generale di Banca d’Italia, ha dichiarato che in Italia “si comincia finalmente a vedere qualche segno degli effetti delle riforme strutturali introdotte nel corso degli anni e da ultimo stimolate dal PNRR”. Nel suo intervento alla 56esima giornata del credito a Roma ha quindi sottolineato che “i successi conseguiti devono indurre a mantenere alta l’attenzione per questi temi. Le riforme funzionano: proprio per questo vanno consolidate e sviluppate”. “I fatti recenti offrono qualche motivo per considerazioni positive: ma si deve guardare avanti – ha proseguito – consapevoli dei rischi di cui tener conto e delle sfide da affrontare. I rischi non mancano, né per l’economia reale né per il sistema finanziario: frammentazioni, conflitti e (ricordiamolo) anche eventi climatici di gravità crescente. La sfida posta dall’impetuoso avanzamento della tecnologia incombe anch’essa tanto sulle imprese quanto sugli intermediari finanziari: ma contiene promesse, non solo minacce”. “Dell’insieme delle riforme strutturali fa parte quella, attuata lungo un considerevole arco di tempo, del sistema pensionistico, che contribuisce alla sostenibilità delle finanze pubbliche italiane nel lungo termine: e quindi alla stabilità dell’ambiente macroeconomico, essenziale a sua volta per la crescita del sistema produttivo”. “È altrettanto importante assicurare un’impostazione prudente delle scelte di bilancio nel medio termine – ha aggiunto il Dg della Banca d’Italia – nello spirito delle nuove regole europee”. “Il ritardo italiano, ma anche europeo, nell’adozione della tecnologia, la troppa lentezza della produttività non vanno dimenticati. Il rapporto Draghi è un opportuno richiamo”. Secondo Signorini, “sul piano finanziario, le riforme regolamentari del sistema bancario – come ho già sostenuto in passato in questa stessa sede – alla prova della doppia crisi degli anni scorsi hanno dimostrato di funzionare bene; occorre procedere con quanto resta da attuare. Alla regolamentazione, essenzialmente macroprudenziale, del sistema degli intermediari finanziari non bancari si è cominciato a por mano, ma la strada da percorrere è ancora significativa. Le riforme strutturali, in ogni campo, richiedono perseveranza, intelligenza e capacita’ di adattamento. Nel mondo in cui oggi viviamo, perseguirle è sempre più necessario”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Giorgetti conferma PIL a 1% e chiede “sacrifici per tutti”

    (Teleborsa) – L’obiettivo di crescita del PIL dell’1% “è realistico”. E’ quanto assicurato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in una intervista a Bloomberg, aggiungendo “i dati Istat del terzo trimestre che arriveranno a breve ci diranno se queste previsioni sono confermate”.”Questa previsione l’abbiamo fatta l’anno scorso perché i nostri modelli econometrici, che si sono dimostrati affidabili in passato, dimostravano che c’era questa possibilità. Oggi, l’andamento conferma queste aspettative”, ha spiegato Giorgetti, ammettendo che ora “c’è una situazione complessiva, a livello internazionale – a parte di conflitti e l’esplosione in Medioriente di una situazione dei crisi – che inevitabilmente condizionerà l’economia a livello mondiale e l’economia del nostro Paese”. Parlando del rallentamento del manifatturiero, Giorgetti ha riconosciuto che “l’andamento non particolarmente felice di un’economia, come quella tedesca” sta avendo un impatto negativo sull’industria, ma “è stato più che compensato fino a questo momento dall’andamento die servizi”. “E’ evidente che la Vecchia Europa non cresce secondo le aspettative comuni – ha concluso – ma in questo quadro paradossalmente facciamo meglio di altri”.Parlando degli obiettivi dichiarati di finanza pubblica, Giorgetti ha ricordato che l’obiettivo di deficit del 4,3% indicato sembrava “irrealistico” e invece è stato aggiornato e risulta migliore delle previsioni al 3,8%. “Stiamo dimostrando, – ha affermato – che non soltanto rispettiamo gli obiettivi che abbiamo dato, ma addirittura facciamo meglio”.”Continuiamo con questo atteggiamento prudente, serio, responsabile – ha ribadito il titolare del MEF – . Ritengo che la credibilità sia fondamentale e che questo governo deve dare un messaggio di credibilità, quindi quello che promettiamo lo facciamo”.Giorgetti ha parlato anche di tassare le imprese. “Le aziende non fanno beneficienza, i contributi volontari non esistono. La stella polare è l’articolo 53 della Costituzione, in base al quale tutti sono chiamati a contribuire in base alle proprie possibilità alle necessità della Nazione”, ha spiegato il Ministro, ricordando “noi siamo impegnati in un percorso particolarmente esigente di rientro ed abbiamo annunciato che rientreremo sotto il 3% nel 2026 e quindi stiamo approvando una Legge di bilancio in cui vengono chiesti sacrifici a tutti”. “Questo – ha precisato – non significa tassare gli extraprofitti, significa tassare i profitti di chi li ha fatti e quindi questo è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare – privati, piccole, medie e grandi aziende – e soprattutto la Pubblica Amministrazione che sarà chiamata ad essere più performante e produttiva e quindi dare risultati migliori con spese inferiori”.”Ci sarà soprattutto una diminuzione della spesa, ma ci sarà anche un intervento anche sulle entrate “, ha chiarito il titolare del MEF, smentendo che si possa parlare di tassare gli extraprofitti delle banche e non escludendo nessuno.Parlando delle privatizzazioni, Giorgetti ha affermato “abbiamo già in cantiere alcune operazioni e quindi ci sarà un autunno-inverno particolarmente denso, perché venderemo la tranche di Poste già annunciata, poi venderemo un’altra tranche di Montepaschi. Con questo programma di privatizzazioni, in realtà, noi stiamo mettendo ordine e razionalizzando le forme di intervento dello Stato, ad esempio anche la vicenda che ruota attorno a TIM ed alla nascita di Netco risponde esattamente a questo topo di logica. Anche l’operazione relativa a Sparkle di questi giorni, testimonia che lo Stato c’è insieme ai privati e vuole raggiungere forme più efficienti di risposta. Giorgetti ha confermato la vendita di un’altra quota di MPS “entro la fine dell’anno”, sempre in una prospettiva industriale nel medio periodo. LEGGI TUTTO