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    UE multa produttore svedese etanolo Lantmannen per cartello

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha inflitto a Lantmannen una sanzione di circa 47,7 milioni di euro per aver partecipato a un cartello riguardante il meccanismo di formazione dei prezzi all’ingrosso dell’etanolo in Europa. Questa decisione fa seguito all’adozione di una decisione transattiva contro Abengoa nel 2021 e alla chiusura del procedimento contro Alcogroup nel 2023.”I biocarburanti possono svolgere un ruolo chiave nella promozione di trasporti più puliti e nella riduzione delle emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi del Green Deal della Commissione – ha commentato il commissario Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza – È quindi essenziale che il mercato dei biocarburanti funzioni in modo efficiente. Oggi chiudiamo la nostra indagine sul cartello multando uno dei maggiori produttori di etanolo nella regione nordica per aver colluso nell’influenzare i parametri di riferimento dell’etanolo nel mercato. Ciò dimostra il nostro impegno a preservare la concorrenza in tutti i mercati, in particolare quelli rilevanti per la transizione verde”. LEGGI TUTTO

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    Consumi, le stime di Confesercenti: +1,2% nel 2023, ma crescita rallenterà nel 2024 (+0,8%)

    (Teleborsa) – Secondo Confesercenti alla fine del 2023 i consumi delle famiglie italiane dovrebbero segnare un aumento del +1,2% rispetto al 2022. Nel corso della sua assemblea annuale, l’associazione degli esercenti ha sottolineato che si tratta di un risultato positivo anche se leggermente inferiore alle attese della Nadef dello scorso settembre e, soprattutto, dovuto principalmente alla buona performance della prima metà dell’anno. Nel confronto con il 2022, ha sottolineato Confesercenti, i consumi sono cresciuti del +3,7% e del +1,2% nel periodo gennaio-marzo e aprile-giugno, mentre sono diminuiti del -0,2% nel trimestre estivo. In presenza di un’ulteriore caduta reale dei redditi da lavoro (-1,3% nel 2023 che porta a una flessione cumulata del 2,5% rispetto al 2021), la dinamica dei consumi è stata sostenuta dalla forte riduzione della propensione al risparmio, scesa sui livelli più bassi degli ultimi 35 anni. Una condizione che probabilmente verrà meno nel corso del 2024, quando a fronte di elevati tassi di interesse, le famiglie italiane saranno nuovamente indotte ad aumentare il proprio risparmio, con una crescita dei consumi che si fermerebbe di conseguenza allo 0,8%, cinque decimi di punto in meno rispetto a quanto prospettato nella Nadef, pari a 4,2 miliardi di euro.Per quanto riguarda le festività di fine anno, secondo un sondaggio Confesercenti-IPSOS, gli italiani progettano di spendere in media 223 euro per i regali di Natale, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi, infatti, al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%. Dopo un anno di alti e bassi, il mese di dicembre dovrebbe chiudersi con il segno più per i consumi, anche se non mancano le criticità per le piccole e medie imprese del commercio. A partire dalla concorrenza dei giganti internazionali dell’eCommerce, quest’anno posizionati per vincere la sfida dei regali di Natale. “Aprire un negozio è una missione sempre più impossibile. Caro-vita, rallentamento dei consumi, concorrenza del web non accelerano solo le chiusure di imprese nel commercio, ma fanno crollare anche le nuove nascite”, ha dichiarato la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, aprendo l’assemblea dell’associazione. “Nel 2023 si stima che apriranno i battenti per la prima volta solo poco più di 20mila attività nel comparto, l’8% in meno del 2022. In dieci anni un crollo: nel 2013 erano state oltre 44mila, più del doppio. Una crisi di denatalità che ha falcidiato il tessuto commerciale e che, senza un’inversione di tendenza, è destinata a continuare”.”L’arrivo della Bolkestein ha gettato nell’incertezza circa 200mila imprese italiane e 400mila lavoratori. Un’incertezza che perdura da oltre un decennio e, tra proroghe e provvedimenti contradditori, la questione è ancora aperta”, ha poi aggiunto De Luise. “Ribadiamo la nostra contrarietà all’introduzione di un salario minimo legale. Un intervento per legge in tale ambito rischia di alterare gli equilibri economici e negoziali raggiunti in settanta anni di contrattazione collettiva. Così come sarebbe assurdo prendere a riferimento solo il contratto nazionale ‘più applicato’ nel settore per stabilire il trattamento economico minimo”, ha affermato la presidente. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione poco mosse a 220 mila unità

    (Teleborsa) – Crescono meno delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 2 dicembre 2023, i “claims” sono risultati pari a 220.000 unità, in aumento di 1.000 unità rispetto alle 219.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 218 mila). Le stime degli analisti erano per una crescita fino a 222 mila unità.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 220.750 mila unità, in aumento di 500 unità rispetto al dato della settimana precedente (220.250 mila). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza joint venture tra CK Hutchison e Vodafone

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra CK Hutchison e Vodafone Group. L’operazione riguarda principalmente il mercato delle telecomunicazioni mobili nel Regno Unito, come annunciato lo scorso giugno dai due colossi.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi di concorrenza, dato l’impatto limitato sullo Spazio economico europeo. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la normale procedura di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    FMI, Georgieva: preoccupa rallentamento crescita globale

    (Teleborsa) – La direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha dichiarato che “ora abbiamo delle previsioni sul prossimo anno un po’ migliori di quelle che avevamo poco tempo fa. Non stiamo vivendo uno shock drammatico. Ma ci sono tre cose che ci preoccupano e la prima è la bassa crescita sul meglio termine, siamo al 3% di crescita globale quest’anno e restiamo attorno a questo 3 percento anno dopo anno: E non va bene perché se guardi a prima della pandemia la crescita globale era al 3,8 per cento: perdere quasi un intero punto di crescita è piuttosto drastico”.Durante un dibattito al Council on Foreign Relations, Georgieva ha aggiunto che ciò che preoccupa di più il FMI però “è la divergenza molto pericolosa che si sta allargando tra Paesi. Quando guardiamo alla ripresa post Covid, solo gli Usa sono tornati a livelli di crescita superiori e mentre queste divergenze si allargano non dobbiamo temere solo per l’economia ma anche per la sicurezza”. Infine, l’indebolimento della globalizzazione è un altro nodo perché “l’unico modo per essere resilienti è lavorare assieme. La frammentazione nell’economia è reale e concreta e quando il commercio non cresce ci sono ricadute”.Una parziale “de-globalizzazione” comporta costi e correzioni che tuttavia possono anche risultare “positive se le facciamo in modo adeguato”, ha sottolineato la direttrice del Fondo Monetario Internazionale. Secondo Gerogieva, rispetto alla globalizzazione senza freni dei passati dei decenni oggi si assiste a rallentamenti o a un parziale arretramento e sta aumentando il numero di restrizioni al commercio, elemento che FMI monitora proprio per verificare la dinamiche della globalizzazione.Nell’economia globale “abbiamo effettivamente gravi problemi di debito pubblico – ha aggiunto –, ma coinvolgono un numero di paesi al momento relativamente piccolo, che stanno lavorando alla ristrutturazione”. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 12 dicembre in asta BOT annuali per 7,5 miliardi

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